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Autore: Akrois    04/10/2010    2 recensioni
Io ci credevo sempre. O mi sforzavo di crederci, ignorando le occhiaie sempre più marcate e il colorito sempre più spento del mio Suzaku.
- Hai fatto un bel sogno, eh?- mi disse una volta.
- Come fai a saperlo?
- Mentre dormivi sorridevi.
Poi ammutolì e abbassò il capo.
[Gino/Suzaku]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kururugi Suzaku
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hai fatto un bel sogno?

 

 

 

Non potrò mai dimenticare il suo profumo.

Era il leggero profumo di muschio bianco del bagnoschiuma che gli avevo regalato io un Natale di qualche anno prima. Doveva essergli piaciuto davvero tanto, perché da allora non aveva mai cambiato bagnoschiuma e aveva cercato ostinatamente quel bagnoschiuma di quella specifica marca.

Dopo un po’ di tempo ho iniziato ad associare quel profumo alla “casa”.

 

Non potrò mai dimenticare il suo respiro.

Suona stupido, ma è così.

Il debole tepore del suo fiato caldo mentre dormiva con il viso contro il mio collo, ad esempio, è uno dei miei ricordi migliori.

Ricordo anche il suono del suo respiro quando accelerava, quel suono quasi sibilante che Suzaku emetteva quando il viso gli si contraeva e il sudore gli imperlava la fronte.

All’inizio non sapevo che quel suono (quell’“hhhhinf hhhhinf” così fastidioso) precedesse il suo risveglio.

Mi limitavo a socchiudere gli occhi quando sentivo il suo calore allontanarsi da me e poi lo guardavo. Fissavo le lacrime che scivolavano sul suo viso e le gocce di sudore che si mescolavano a esse. Sentivo il suo corpo in preda ad un tremore convulso e quel respiro (hhhhinf hhhhinf) che riempiva la stanza.

Allora mi alzavo e lo abbracciavo lentamente, passandogli le mani fra i capelli.

La sua pelle era gelida e il suo respiro (hhhhinf hhhhinf) colpiva il mio corpo come una lama.

- Hai fatto un brutto sogno, Suzaku?- gli chiedevo sussurrando e lui scuoteva la testa.

Piangeva ancora per qualche minuto prima di addormentarsi sul mio petto.

Io restavo in silenzio e mi addormentavo dopo di lui. Quel dannatissimo “hhhhinf hhhhinf” riempiva sempre i miei sogni.

 

 

 

Non potrò mai dimenticare il suo sorriso.

Soprattutto il sorriso gentile che mi rivolgeva al mattino, quando aprivo gli occhi e lo trovavo già vestito di tutto punto seduto davanti alla finestra.

Si voltava e mi guardava con quegli occhi verdi che riuscivano sempre a farmi rotolare ai suoi piedi come un dado e tendeva le labbra in quel sorriso dolcissimo.

Poi si avvicinava a me e sfiorava la mia guancia con un bacio. Mi guardava e senza perdere il sorriso domandava – Hai dormito bene, Gino?

Sorridevo a mia volta e lo tiravo contro di me, spingendolo sul letto – Io sì. Tu?- domandavo stronfiando il viso contro la sua spalla.

Da qualche tempo, Suzaku soffriva d’insonnia. Forse il suo cervello, stufo degli incubi, aveva chiesto un bel time-out al corpo, ordinando la veglia perenne.

Non sapevo bene come rimediare a questo nuovo –ennesimo?- problema. Cercavo di rimanere sveglio assieme a lui e di annoiarlo fino a farlo dormire con storielle e aneddoti idioti, ma finivo sempre per crollare prima di lui.

Suzaku sapeva quanto ci tenessi a lui. E sapeva quanto mi preoccupassi per questo suo problema.

Quindi al mattino sorrideva e diceva – Benissimo.

Io ci credevo sempre. O mi sforzavo di crederci, ignorando le occhiaie sempre più marcate e il colorito sempre più spento del mio Suzaku.

- Hai fatto un bel sogno, eh?- mi disse una volta.

- Come fai a saperlo?

- Mentre dormivi sorridevi.

Poi ammutolì e abbassò il capo.

 

 

Il sorriso, il profumo, il respiro sono solo tre delle cose che amo di Suzaku e che non dimenticherò mai.

Anche perché da quando la puzza di gas mi ha fatto svegliare ad adesso sono passati quasi due minuti e dubito che riuscirò a reggere ancora.

Suzaku mi guarda sorridendo con quel sorriso brillante e fragile come un calice di cristallo – Ho paura di aver lasciato il gas aperto, Gino. - mi sussurra, il capo abbandonato sul cuscino e i capelli castani sparsi a mo’ di aureola.

- Erano davvero così tremendi quegli incubi?- domando passandogli una mano fra i capelli.

- Erano atroci- dice stringendosi a me – ma il peggio era quando stavo sveglio. Vedevo te che sorridevi e questo mi faceva soffrire.

Non parlo. Suzaku poggia il viso contro la mia spalla – Io che nei sogni provavo solo dolore, ero geloso di quei sogni che ti davano gioia. Perché avevo paura che in quei sogni tu fossi felice con qualcuno che non ero io

Lo stringo a me. La puzza è atroce, i miei occhi si chiudono – Io sognavo solo di te- gli dico senza lasciarlo – sognavo solo te.

- Ora potrò dormire anch’io. – chiudo gli occhi, lentamente. La voce di Suzaku scivola dolcemente nella mia mente, cullandola mentre naviga via – Ora potremo dormire insieme, per sempre.

 

 

 

 

A.Corner___

È destino che io entri nei fandom con una bella fic strappalacrime.

Ovviamente questa è una AU, segnata come OOC perché non credo di aver reso bene il carattere di Gino (mentre quello di Suzaku mi pare avvicinarsi maggiormente al suo. Di poco.) comprendetemi, in realtà sono una neofita (anzi, profana) della serie. Migliorerò, lo prometto ù.ù/

Scritta e pubblicata, sentitevi autorizzate (e obbligate) a farmi notare qualsiasi tipo di errore/orrore/svarione.

 

Ho detto tutto?

Sì, direi di sì ù.ù

 

   
 
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