Capitolo 1. Un passo avanti...

“Mamma, andiamo?” domanda Rachel guardando sua madre compilare una pila di fogli praticamente infinita.

“Subito amore, finisco una cosetta e poi andiamo a salutare lo Zio Jimmy che ne dici?” domanda allegramente Lisa.

“Sì!” esclama battendo le mani la bambina.

Sarei già fuori di qui se non fosse per colpa sua! Sarà il miglior medico ma deve spiegarmi come riesce a rompere la macchina per le risonanze ogni volta in un modo diverso! Ma questa volta non la passa liscia, gli detrarrò i soldi dallo stipendio! pensa Lisa guardando i fogli che l'indomani l'avrebbero aspettata.

Dopo dieci minuti Cuddy posa la penna con un sospiro e prendendo in braccio Rachel si dirige verso l'ufficio dell'oncologo. Appena arrivati in vista della porta la piccola inizia a scalciare così Lisa la mette giù e le apre la porta.

“Siamo venute a salutarti.” spiega la donna entrando. “Ah, ci sei anche tu House.” aggiunge notando il diagnosta. “Non avevi un caso?”

“Risolto. Lo so, sono un genio. Domani dimetteremo la paziente.” risponde sorridendo maliziosamente. “Sai, ho cambiato idea riguardo questo vestito, fa risaltare molto il tuo grosso culo.” Lisa arrossisce pesantemente e sta per ribattere ma viene interrotta.

“House!” urla Rachel cercando di farsi notare.

“Cosa vuoi scricciolo?” domanda quasi seccato House prendendola in braccio.

“Tieni.” risponde allungando la pallina Rachel. House la prende.

“Era ora, credevo che non l'avrei più rivista.”

Wilson osserva la scena sbalordito.

Sto sognando? pensa guardando il volto del diagnosta aprirsi in un minuscolo e rarissimo sorriso.

“Scricciolo, hai ancora i lecca lecca o te li sei mangiati tutti?” le domanda serio.

“Finiti.” ribatte ridendo furbetta Rachel.

“Che ne dici se andiamo a rubacchiarne qualcuno? Così facciamo arrabbiare la tua mamma?” la piccola annuisce e il suo sorriso si amplia. Prendendola meglio in braccio House esce lasciando soli e confusi la Cuddy e Wilson.

“Wow.” esclama l'uomo riuscendo finalmente a dire qualcosa di minimamente sensato.

“Lo so. Chi avrebbe mai detto che a Rachel potesse tanto piacere Greg. Ti ha praticamente ignorato... mi dispiace.” gli dice Lisa fraintendendo l'esclamazione dell'uomo.

“No, io dicevo House.” chiarisce Wilson. “Ha sorriso! L'hai visto? Da quando è uscito dal Mayfield non l'ho mai visto sorridere.”

“Non l'ho notato.” ammette Lisa.

“Era appena accennato ma era sincero. A lui piace tua figlia, si sta affezionando anche se credo non lo ammetterà mai nemmeno a se stesso.”

“Non credo Wilson, a te piace vedere cose che non ci sono. Sta istigando mia figlia a rubare e a disobbedirmi. Credo lo faccia solo per innervosirmi e tra ciò e la macchina per la risonanza che ha nuovamente rotto ci sta riuscendo alquanto bene!” esclama improvvisamente irritata.

“No, te lo dimostro. Ha smesso di chiamarla mostriciattolo...” inizia Wilson. “... gli ha risposto senza sbottare e gli ha lascito toccare, anzi tenere, la sua palla! Nemmeno io la posso toccare senza rischiare di morire sotto la sua moto!” esclama. “Lei gli piace...”

“Lo credi veramente?” domanda titubante Lisa.

“Sì. Credo che siano rimasti affascinati l'uno dall'altra... deve essere una cosa di famiglia.” insinua sorridendo Wilson mentre Lisa arrossisce leggermente. “E questo non può che fargli bene, sta imparando ad aprirsi ma noi non dobbiamo farglielo notare troppo, ne rinfacciarglielo altrimenti la smetterà.” la donna annuisce sorridendo.

“Sai credo dovresti anche dirgli di quello che è successo tra te e Lucas.” consigli Wilson dopo un momento di silenzio. “Lo so che in passato House ti ha fatto soffrire, ma adesso è cambiato, anche se esternamente cerca di mantenere la sua faccia da infelice, misantropo e bastardo.”

In quel momento House rientra zoppicando leggermente e tenendo in braccio Rachel che è carica di lecca lecca.

“Si parlava di me?” domanda avendo afferrato le ultime parole del discorso dell'oncologo.

Com'è bella quando è infastidita, i suoi occhi brillano. Non riesco a credere che uno come Lucas riesca a starle dietro.

“Il mondo non ruota intorno a te House.” ribatte Cuddy notando solo allora che lui ha scarrozzato sua figlia in giro fin ora senza l'aiuto del bastone. “Se vuoi darla a me... non vorrei che tu affaticassi troppo la gamba.” dice dolcemente Lisa.

“Certo, tutta tua.” Lisa riprende Rachel in braccio ma non prima che la piccola sia riuscita a stampare un grosso e umidiccio bacio sulla guancia di House. La mano di Lisa sfiora involontariamente quella dell'uomo e entrami sussultano leggermente. House non si lascia distrarre troppo e torna con i piedi per terra.

“Che schifo!” si lamenta il diagnosta pulendosi la guancia e facendo dei versi che fanno ridere Rachel. “Spero che tu impari a baciare come la tua mammina altrimenti non avrai molta fortuna con i ragazzi.” continua squadrando la Cuddy da capo a piedi.

“House!” lo rimprovera lei riuscendo ad evitare di arrossire. “Credo che sia meglio se andiamo, altrimenti rischio di licenziarti.”

“No!” esclama la piccola.

“Sì. Vai a nanna che è meglio... ti ho sopportato abbastanza per una giornata.” ribatte House cercando di usare un tono autoritario. Rachel si gira e ridendo furbetta gli fa una faccia che il diagnosta interpreta come stai a guardare che succede...

“Mamma...” sussurra la piccola rigirandosi verso Lisa e affondando il volto nella sua spalla.

“Accidenti House. Non devi trattare così una bambina della sua età! Domani farai quattro ore di clinica e se provi a delegarle a qualcuno della tua squadra ne farai sedici!” annuncia la Cuddy guardandolo severamente prima di girarsi e avviarsi verso l'uscita. Poco prima che le due donne escano Rachel alza il visino e ridendo fa la linguaccia ad House.

Wilson ha osservato tutta la scena trattenendo le risate per come la piccola Rachel sia riuscita a fregare House.

Non ci credo, mi sono fatto fregare da lei per la seconda volta in un solo giorno! Pensa il diagnosta facendo una faccia allibita. Wilson lo nota e finalmente si lascia andare in una risata.

“Che ridi?” dice infastidito House.

“La tua faccia. Lei ti ha fregato!” cerca di dire tra una risata e l'altra Wilson.

“L'ho lasciata vincere.”

“Certo... Ti piace vero.”

“Certo che sì! A chi non piacerebbe tutto quel ben di dio.” ammette l'uomo riferendosi al didietro della Cuddy che non ha mancato di osservare mentre la donna usciva.

“Parlavo di Rachel.” chiarisce Wilson sapendo che l'amico sta solo cercando di sviare il discorso.

“Oddio Wilson, mi vergogno di te! Come puoi pensare che mi piaccia! Io mi attengo alla regola mai meno della metà della tua età più dieci!” esclama facendo una finta faccia inorridita.

“Sai cosa intendo.” ribatte Wilson non lasciandosi distrarre dalle affermazioni di House. “Tu ti stai affezionando.” House stavolta rimane in silenzio. “Lei ti ha giocato, ti ha fatto punire dalla Cuddy e la cosa ti intriga.”

“Mi sto rammollendo...” ammette House lasciandosi cadere sul divanetto. Wilson si avvicina e scuote la testa.

“Ti sbagli. Questo è un passo avanti Greg. Tu ti stai affezionando a qualcuno che non sono io o Lisa. Guardati, l'hai portata in braccio a giro quasi senza zoppicare. Credo che ne dovresti parlare con Nolan...” suggerisce Wilson.

House emette un lieve sospiro e ripensa alle ore passate quella mattina con la bambina. La piccola Cuddy l'aveva veramente affascinato con il suo modo di fare così simile al suo.

Il diagnosta si alza e senza dire una parola a Wilson esce dallo studio non riuscendo ad accettare quella verità. Lui si sta affezionando a Rachel Cuddy.