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Autore: Annette85    04/10/2010    9 recensioni
Come ogni domenica, la Tana era gremita di gente: figli, nipoti, genero e nuore riempivano come un uovo la casa dei signori Weasley.
Dopo aver pranzato, la tribù si era divisa nei tipici gruppi che si formano quando ci sono riunioni e rimpatriate.

Storia classificatasi sesta e vincitrice del premio caratterizzazione al "Parody, comedy and insane contest" indetto da LyndaWeasley e Alih sul forum di EFP.
Genere: Commedia, Parodia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lily Luna Potter, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Nota: Come avrete di sicuro letto nell'introduzione, questa storia ha partecipato al Parody, comedy and insane contest, indetto da LyndaWeasley e Alih sul forum di EFP e si è classificata sesta, vincendo poi il premio caratterizzazione.
Prima di lasciarvi alla lettura, colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta Lynda e Alih per aver indetto il contest^^

Buona lettura^^


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La curiosità è femmina

Come ogni domenica, la Tana era gremita di gente: figli, nipoti, genero e nuore riempivano come un uovo la casa dei signori Weasley.

Dopo aver pranzato, la tribù si era divisa nei tipici gruppi che si formano quando ci sono riunioni e rimpatriate. Le donne avevano preso possesso quasi prepotentemente di divani e poltrone, così da far sloggiare gli uomini: qualcuno era uscito, qualcun altro si era rintanato nella propria vecchia stanza; mentre i bambini giocavano all’aperto in quella splendida giornata primaverile.

Lily approfittò di un attimo di pausa nella partita di Quidditch che vedeva per protagonisti i suoi fratelli e cugini, e rientrò in casa a prendere un bicchiere d’acqua.

«E se sarà maschio?» sentì chiedere Hermione a Audrey, centro delle attenzioni delle altre cinque donne.

«Diciamo che spero ardentemente che sia un’altra femminuccia», rispose l’interpellata con un sorriso.

Entrò in cucina dubbiosa con ancora l’eco delle risate delle streghe nelle orecchie.

«Lily, che succede?» chiese Harry guardando l’espressione corrucciata della figlia.

La piccola alzò gli occhi su suo padre e, dopo una piccola pausa, pose la fatidica domanda: «Come nascono i bambini?»

Un secchio d’acqua gelata avrebbe avuto di sicuro un effetto meno devastante sull’eroe del Mondo Magico.

«B-beh,... ecco...», iniziò a balbettare, non riuscendo a pensare a qualcosa di logico e razionale da dire. Deglutì a fatica cercando le parole giuste per spiegare a una bimba di cinque anni una cosa così naturale, ma il suo cervello sembrava essersi preso una lunga pausa di riflessione.

Lily si stupì della quantità di colori che poteva assumere un essere umano quando vide suo padre sbiancare, ritornare di un colorito più normale, per poi virare su un rosso acceso.

«Harry, ti sei perso?» la voce di Ron arrivò come un tuono mentre entrava in cucina. «Non volevi provare la nuova scopa di Bill?»

Harry si girò lentamente verso il proprio migliore amico con un’espressione di puro terrore sul viso; Ron lo guardò qualche istante per poi spostare l’attenzione sulla piccola Lily, che sbuffava spazientita per l’attesa e l’interruzione.

«Papà, allora? Vuoi rispondere?» chiese ancora la bambina a un tratto. «A cosa?» intervenne Ron mentre guardava ora uno ora l’altra senza capire quale fosse il problema.

Lily sbuffò di nuovo, alzò gli occhi al cielo e si disse che forse l’altro sarebbe stato più reattivo del padre. «Come nascono i bambini, zio Ron?»

Il mago spalancò occhi e bocca prima di riuscire a farfugliare qualcosa di incomprensibile, lanciare un’occhiata alla “Hai voluto la scopa? Adesso voli da solo” al proprio migliore amico e uscire dalla cucina il più rapidamente possibile.

«Insomma!» sbraitò Lily richiamando l’attenzione del padre. «Possibile che nessuno sa rispondere?»

Harry la guardò ancora più spaventato quando si rese conto di quanto Lily assomigliasse a Ginny mentre bisbigliava un “Maschi” e camminava impettita fino alla porta, per poi sbattersela alle spalle.


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Ehm, sì, forse la situazione descritta è un po' banale, ma spero che vi abbia comunque strappato un sorriso.
Visto che voglio lasciare la parola a voi lettori, ringrazio fin da ora chi leggerà, commenterà, metterà questa storia nelle preferite o in un'altra "categoria" a suo piacere (XD) e, ovviamente, ringrazio anche quelli che hanno letto e commentato le altre ff, soprattutto "La chiave giusta", che è l'ultima (prima di questa) che ho pubblicato qui^^
Beh, ora se avete qualcosa da dire, lo spazio commenti è tutto vostro ;)

Ciao ciao

   
 
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