Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: Fenandinha    04/10/2010    0 recensioni
Patty e Antonella amano Matias. Ma Matias è innamorato di un'altra persona... Patty fin da piccola, ha sempre pensato che avrebbe sposato Matias, il suo migliore amico, che conosce da tutta una vita. Ma con l'adolescenza le cose cambiano: scuola nuova, amici nuovi sembrano trasformare Matias in una persona che Patty non riconosce più. Perchè lui preferisce passare tutto il tempo con il suo nuovo amico Paulo? E perchè durante il gioco della bottiglia Matias sceglie di dare il suo primo bacio alla bella e sofisticata Antonella invece che a lei?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                         QUINTO CAPITOLO.




Col cuore che mi martellava sotto il golfino nero troppo caldo, tenevo d'occhio Antonella. A che gioco stava giocando? Eppure sapeva che Matias era il mio ragazzo. Non mi riusciva di capira chi tra Bruno e Guido fosse il ragazzo di Antonella, o se tutti e due non fossero che semplici amici. Forse nel loro ambiente gli amici si abbracciavano senza che questo avesse un significato particolare? Non era possibile che Antonella mi volesse soffiare il ragazzo così, di fronte a tutti.
Ero proprio curiosa di vedere che cosa avrebbe fatto Matias. Non l'ha respinta ma non l'ha neanche circondata col braccio. Se ne è rimasto immobile, come se facesse parte del divano, mentre Antonella armeggiava intorno a lui.
- Voglio un vero drink - ha detto Antonella. - Sarà per tutto questo parlare di birra. Qualcuno vuole una lattina? -
- C'è bisogno di chiederlo, pupa? - ha detto Guido.
- Non ti provare a darmi della pupa! - è insorta Antonella, fingendo di dargli un pugno sul naso.
Guido ha risposto mimando un pugno anche lui, e poi ha cominciato a farle il solletico, con lei che lanciava gridolini e si piegava in due. Sono finiti a lottare sul tappeto, e Antonella ha messo in mostra una significativa porzione delle sue belle gambe tornite. Che Guido fosse il suo ragazzo o no, Antonella si comportava in modo molto sensuale con lui. Evidentemente era così che si comportava con loro.
Ho pensato a me e Matias. Anche a noi capitava di fare la lotta, ma era molto diverso. La nostra era infantile e giocosa, niente affatto sexy. Forse era per il fatto che ci conoscevamo da un sacco di tempo. Quando eravamo piccoli Laura ci metteva a dormire nello stesso letto, se mi fermavo fino a tardi da loro. E quando tornavamo a casa sporchi e infangati dopo aver giocato, lei ci ficcava insieme nella vasca da bagno.
- Hai la faccia di una che ha bisogno di una birra, Patty, sei tutta rossa in faccia - ha detto Antonella, fissandomi dal pavimento. - Ehi, ma tu sei arrossita! -
- Non mi meraviglia! Guardati, lunga e distesa sul pavimento, con la gonna tutta tirata su - ha detto Bruno, tirando giù la gonna di Antonella, e facendo schioccare la lingua in rumori di disapprovazione come una vecchia nonna. - Avanti, ragazza. Porta una birra anche a me -.
Ho lanciato un'occhiata a Matias. Io non avevo mai bevuto birra in vita mia, e avrei giurato che neanche Matias l'avesse mai fatto. Eravamo sempre stati d'accordo sul fatto che aveva un odore disgustoso.
- Matias? - ha domandato Antonella, sollevandosi su un gomito. - Ti va una birra? -
- Certo - ha detto lui, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Quindi, ovviamente, anche io ho detto così.
- Luciana? - ha domandato Antonella.
- Birra? Troppe calorie - ha risposto Luciana. - Solo acqua, per me. -
- Finirai oer nutrirti con le flebo nel vicolo cieco degli anoressici, se non stai un pò attenta, ragazza mia - ha detto Antonella. - Dai, Patty, vieni ad aiutarmi a portare le cose -.
Mi sono sentita assurdamente orgogliosa che avesse scelto me per aiutarla. L'ho seguita su per le scale.
- Hai ragione riguardo a Matias - ha detto Antonella. - E' davvero molto carino. Mi piacerebbe che fosse il mio ragazzo -.
- Ma... è il mio- ho protestato.
- Lo so, lo so. Stavo solo scherzando - ha detto Antonella prendendomi a braccetto.
- Che cosa mi dici, piuttosto, di Guido e Bruno? Stanno tutti e due con te? -
- Sono solo amici - ha risposto Antonella. - Bè, sono sicura che a loro non dispiacerebbe essere qualcosa di più, vista la mia bellezza mozzafiato - ha detto, battendo le ciglia e mettendosi in posa con una mano sul fianco. Stava scherzando, credo.
- Ma insomma, chi è allora il tuo ragazzo? - le ho domandato mentre entravamo in cucina.
- In verità non ne ho nessuno -.
- Ma sì che ce l'hai! Non stavi raccontando di lui a Pia e le altre, oggi, ai gabinetty? -
- Oh, stavo solo facendo un pò di scena - ha risposto Antonella ridendo.
Ha aperto il frigorifero e ha tirato fuori una bottiglia di acqua frizzante e quattro lattina. Una dopo l'altra me le ha tirate, come in un complicato gioco di giocolieri. Me ne è sfuggita una, che è caduta con un terribile rumore sul pavimento di ardesia, senza per fortuna esplodere. Antonella ha continuato a frugare nel frigorifero e ne ha estratto formaggio, patè e uva, e poi ha frugato nella credenza estraendo biscotti salati, patatine e una grossa tavoletta di cioccolato svizzero. Poi ha aperto un'altra redenza e ha preso una bottiglia di whisky di malto quasi piena. Ha infilato tutto alla bell'e meglio in una busta della spesa, ha lanciato in aria la bottiglia d'acuqa, l'ha ripresa al volo mentre ricadeva, e mi ha sorriso.
- Si fa festa! - ha detto.
Mentre stavamo per scendere le scale si è aperta la porta del soggiorno. Antonella mi ha preso dalle mani le lattine di birra e le ha nascoste dentro il sacchetto. Un uomo con la barba ha sporto fuori la testa.
- Era birra, o mi sbaglio? - ha domandato.
- Colpa di Patty, Papà. Si fa otto lattine per sera - ha detto Antonella.
Mi è sfuggito un gridolino. Il papà di Antonella mi ha sorriso.
- Non lasciarti traviare da mia figlia, Patty. Vai a scuola con lei? No, aspetta, non è possibile, sei troppo giovane -.
Ho fatto un gran respiro. Odiavo essere presa per una bambina piccola.
- Ma dai, Papà! - ha esclamato Antonella, alzando gli occhi al cielo. - Anche lei è al nono anno. Non badargli, Patty. Vieni, torniamo giù dagli altri -.
- Mi dispiace davvero, Patty. Sono cieco come una talpa, senza i miei occhiali - ha detto Mr Bernardi. - Mi fa piacere che Antonella si sia fatta delle amiche nella nuova scuola. Torna presto! - Mi ha fatto un piccolo cenno di saluto ed è ritornato nel soggiorno.
- Tuo padre evidentemente non si rende conto che tutti darebbero chissà che cosa per esserti amici, Antonella! - ho detto.
- Credi? Non mi sembravi affatto desiderosa di essere mia amica, Patty. Quando ti ho invitato sembravi piuttosto spaventata. Non avrei mai creduto che saresti venuta -.
- E Pia e tutto il resto della compagnia? Perchè non hai invitato anche loro? -
- Loro sono ok, ma vanno bene solo per la scuola. Sono tutte un pò prevedibili e noiose. Tu sei diversa -.
- Già. Dimostro all'incirca sei anni -.
- Non badare a quello sciocco di mio padre! E poi, che cosa importa se sembri un pò più giovane della tua età? Non ti comporti da bambina. Io ti invidio davvero il tuo rapporto con Matias: il fatto che siete amici da così tanto tempo, e fate insieme cose veramente interessanti come scrivere un libro. E poi, lui è così fico! Non è giusto! Quasi quasi mi prendo Matias e ti do Bruno e Guido, cosa ne dici? -
- No grazie -
- Cattiva! Dai, torniamo giù. Matias potrebbe essere sedotto da Luciana. Sono sicura che piace anche a lei -.
- Luciana era la tua amica del cuore nella tua vecchia scuola? -
- Già. Ehi, tu puoi essere la mia amica del cuore in quella nuova! -
- Bene - ho detto, fingendo noncuranza.
Ero immensamente lusingata, ma allo stesso tempo spaventata. Non ero sicura di poter essere l'amica di Antonella. Come mi sarei comportata con Caterina? Ho quasi desiderato di stare con Caterina, in quel momento. Quando io e lei eravamo insieme mi potevo rilassare, sentirmi a mio agio e dire la prima cosa che mi passava per la mente. Anche a Caterina piaceva Matias, ma non aveva mai cercato di stringerglisi addosso e di staccarlo da me.
Mi sono domandata che cosa sarebbe successo dopo che tutti avremmo bevuto la birra. Grazie al cielo Luciana non sembrava particolarmente interessata a Matias. Quando siamo tornata nella stanza, stava parlando con Guido di cose di scuola. Anche Matias e Bruno stavamo facendo altrettanto. Sono andata rapidamente a sedermi accanto a Matias, prima che lo facesse Antonella.
- Chi è questo Paulo? - ho chiesto ancora.
- E' semplicemente un mio compagno di classe - ha risposto Matias.
- E si intende molto di calcio? -
- Oh, è una specie di David Beckham più giovane - ha detto Bruno. - Sbaglio, Matias, o sta per entrare in una delle squadre più prestigiose? -
- Sì, mi sembra - ha risposto Matias. - Non lo conosco poi così tanto. Insomma, lo conoscono tutti, no, Bruno? -
- Come me! - ha esclamato Antonella, pavoneggiandosi con tutti e due. - Anch'io gioco a calcio. A Southfield ero il capitano della mia squadra, vero Luciana? -
- Sì, fino a quando non ti sei messe due palloni sotto la camicetta, durante la partita amichevole davanti al pubblico dell'Open Day - ha risposto Luciana ridendo.
Tutti hanno applaudito quando Antonella ha rovesciato il sacchetto di plastica e la bottiglia di whisky è rotolata sul tappeto.
- Laphroaig... Buono! - ha detto Matias, come se fosse un gran conoscitore. Ha bevuto per primo, direttamente dalla bottiglia. Sono rimasta davvero impressionata. Senza neanche un brivido, ha bevuto con l'aria di apprezzare e poi si è passato il dorso della mano sulle labbra, come se fosse un gesto abitudinale. Antonella ha preso la bottiglia da lui e ha bevuto a più sorsate. Poi Guido. Poi Bruno, che però ha abilmente inclinato la bottiglia e ne ha preso appena un sorso. Io ho fatto lo stesso tappando con la lingua il collo della bottiglia. Ho sentito il whisky bruciarmi la lingua, così forte e disgustoso, con quel sapore di torba.
Luciana ha scosso la testa per rifiutare il whisky e ha sorseggiato pudicamente l'acqua. Le birre le abbiamo bevute direttamente dalla lattina. Neanche la birra mi è piaciuta. Era sì più fresca, ma amara e sgradevole. Ho fatto una gran fatica a buttarla giù e non risputarla immediatamente. Per cacciare il saporaccio ho mangiato un pò d'uva. Tenevo d'occhio Matias. Continuava a bere dalla lattina, e ha preso un altro sorso di whisky quando sono tornati a far girare la bottiglia.

- Io sapevo che whisky e birra non vanno mescolati - ha detto Bruno dopo un altro minisorso.

- Se vuoi divertirti ben bene, birra e whisky bevi insieme! - ha detto Antonella alzando le sopracciglia.

- No, no. Birra e whisky mescolati, fanno i maschi effemminati! - ha detto Guido. Ha guardato esplicitamente Bruno e Matias, battendo le ciglia in modo porovocante. - In guardia, dolcezze -.

Antonella ha fatto passare il cibo. Non c'erano piatti nè posate. Ognuno staccava a morsi pezzi di formaggio o di cioccolato.

Cominciavo a meravigliarmi di non sentirmi sbronza. Il whisky l'avevo appena assaggiato, ma avevo bevuto mezza lattina di birra, senza risentirne il minimo effetto. Forse bisognava berne chissà quante. In quel caso mi chiedevo come fosse possibile. Sarebbe come tracannare più di una bottiglia di sciroppo per la tosse.
- Posso avere un pò d'acqua, Luciana? - le ho chiesto. Ne ho bevuta un pò, ma è stato solo uno sbaglio. Mi è venuto il singhiozzo.
- Ehi, sentite Patty! E' già sbrozna - ha detto Antonella.
- Non sono sbronza neanche un pò! E' colpa dell'acqua frizzante - ho protestato. Ho fatto due tremendi singhiozzi e mi sono tappata la bocca con le mani.
- Forse non dovresti finire la tua birra, Patty. Dai qua, la bevo io - ha detto Matias.
- Non sono sbronza! - ho ripetuto, trangugiando un altro sorso di birra e quasi strozzandomi per via di un altro singhiozzo.
- Dobbiamo distrarla - ha detto Antonella. - Facciamo un gioco. Che cosa ne dite del gioco della bottiglia? -
- Siiiiì! -
- Doppio sì, coi fiocchi - ha rincarato Bruno.
- Dio, come siete materiali, ragazzi! - ha detto Luciana sospirando.
Io e Matias non abbiamo detto niente. Non sapevamo che cosa fosse il gioco della bottiglia, ma era ovvio che non si trattava di una specie di innocente mosca cieca a una festa di bambini.
- Ok. Ci occorre una bottiglia - ha detto Antonella.

Ha afferrato la bottiglia di whisky, ha preso un'altra bella sorsata e poi ha riavvitato bene il tappo.
- Sedetevi in circolo, miei cari, e che il gioco della bottiglia abbia inizio -.
Ho fatto un altro singhiozzo e sospirando mi sono seduta per terra a gambe incrociate. Ho sentito un piccolo giramento di testa mentre mi muovevo, una strana vertigine. Forse, dopotutto, cominciavo a essere un pò sbronza.
Matias è venuto a sedersi accanto a me. Antonella ha preso posto accanto a lui, poi Guido, poi Luciana e poi Bruno, che si è seduto al mio fiano dall'altra parte. Abbiamo cominciato a ridacchiare. Tutti, perfino Luciana, che non poteva certo essere sbronza.
- Ok - ha detto Antonella, imprimendo una forte rotazione della bottiglia, che si è messa a girare e girare, molto veloce all'inizio e poi sempre più lenta. Tutti la fissavano ipnotizzati. Il tappo della bottihglia si è fermato davanti a Matias.
- Aha! - ha esclamato Antonella. - Tocca a te -.
L'ho visto deglutire, anche se in apparenza restava imperturbabile.
- E allora? -
- Allora dobbiamo scegliere la vittima che dovrai baciare - ha detto Antonella, facendo girare di nuovo la bottiglia.
Girava, girava, girava, la bottiglia, mentre tutti la fissavano affascinati. Io sapevo con certezza dove si sarebbe arrestata.
- Ooops! A quanto pare sono io - ha detto Antonella, sorridendo e scoprendo i piccoli denti aguzzi da gatta.
- E' un imbroglio! - ha protestato Guido con aria dispettita, perchè non era stato scelto.
- Imbroglio! Imbroglio! Imbroglio! - ha fatto eco Bruno.
- Come avrei potuto imbrogliare? - ha detto Antonella. - Ho dato una rotazione tremenda. Piantatela, voi due. Bene, Matias. Tu e io. E' giunto il momento -.
- Di fronte a tutti? - ha domandato Matias.
- Che problema c'è? -
Matias ha di nuovo deglutito. - E' un pò... infantile - ha avuto la furbizia di dire. Si è alzato in piedi e ha teso il braccio ad Antonella. - Andiamo un attimo fuori -.
Antonella si è alzata ridendo e lo ha preso per mano. Ho avuto un singhiozzo e lei mi ha guardato. - Non hai problemi, vero, Patty? E' solo uno stupido giochino - ha detto.
- Già, già. Tranquilla - ho risposto.
Che cos'altro avrei potuto dire davanti a tutti? Sono restata a guardare Matias e Antonella che, mano nella mano, uscivano dalla stanza e si immergevano nell'oscurità.


Spazio Ringraziamenti:

_Lety_ :
Ehiii :D ciao cara. Da quanto tempo ^^ ahahah hai ragione u_u con tutti i bei ragazzi, proprio Matias ha scelto !! eheh.....spero che questo capitolo sia di tuo gradimento *-* aspetto una tua recensione. Baci baci.

Faith95:
Wèilà!! hahaha hai ragione...grazie x aver recensito(: spero ti sia piaciuto il chappy. baciniiii <3

Inoltre, volevo ringraziare vale_misty per avere messo la FF nelle seguite *-* Grazie Milleeee! Un Bacio. :* <3

  
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