Io mi odio, lo sapete?? Ma come si fa a far aspettare così tanto??? Scusateee ma la scuola mi sta portando via un sacco di tempo... ç.ç Beh... sto zitta che è meglio...
Salimmo
su una cabina della ruota panoramica preparata come se ci trovassimo in
un
ristorante. C'era un tavolo al centro e delle sedie molto particolari
ai suoi
lati. Tutto era addobbato meravigliosamente... La tovaglia era molto
particolareggiata
e i piatti, le posate e i bicchieri da cui era sovrastata davano un
tocco in più
a
quell'atmosfera fantastica. La ruota cominciò
a
girare. Rimasi di sasso. Reita prese in mano dei fiori che erano
appoggiati su
una delle sedie e li mise dentro a un calice che doveva essere un vaso
e poi mi
accompagnò
a una delle due grandi finestre che ricoprivano i lati
della cabina.
Mi
indicò
un lago
che dalla nostra posizione si poteva vedere benissimo.
R:
Non e' un panorama bellissimo? Non dirmi che non ti piace...
Fece
la faccia imbronciata e io non potei non ridere. Gli
diedi un bacio da mozzare il fiato, lui ne fu un poco sorpreso ma poi
stette al
mio gioco e si lascio' andare.
K:
tutto e' meraviglioso amore mio... Tu, il panorama e
tutto quello che stai facendo per me. Ti amo, ti amo tanto... Grazie
itoshii.
Lo
abbracciai più
forte che
potevo, volevo fargli sentire quanto lui fosse importante per me. Ci
sedemmo e
mangiammo, a ogni giro completo che la nostra cabina compiva dei
camerieri ci
consegnavano le nostre ordinazioni e passammo una serata veramente
meravigliosa. Qualche volta dondolavamo e avevo un tuffo al cuore, ma
ogni
volta Reita mi abbracciava e mi diceva che non era niente e io mi
tranquillizzavo. Al giro successivo Reita chiese agli addetti di non
disturbarci piú
e che non avevamo piú
bisogno di nulla, loro sogghignarono sotto i baffi ma io li ignorai...
Mi
sentivo al settimo cielo e non mi importava minimamente il giudizio di
nessuno.
Arrivammo
a metá
del nuovo
giro quando Reita venne vicino a me... stavamo osservando il panorama
meraviglioso che si vedeva da lassú.
K:
perché
fai tutto questo per me?
Sussultó
per un secondo, evidentemente non si aspettava questa
domanda. Si voltó
verso di me e mi guardó
dritto negli occhi.
R:
perché
ti amo... Davvero...
Le
sue parole... erano cosí...
In quel momento mi sembró
cosí
vero
ció
che mi diceva, sincero come non mai. Mi sciolsi definitivamente tra le
sue
braccia. Mi bació
con passione e io lo lasciai fare... Mi lasciai trasportare
completamente.
Quella sera provai delle emozioni meravigliose, le piú
belle di tutta la mia vita con la persona che amavo di piú
al
mondo e che non ho mai smesso di amare e stimare con tutto me stesso.
La nostra
prima volta fu lí,
in quella cabina, con un panorama meraviglioso e
un'atmosfera stupenda, mentre la ruota si era fermata per caso a causa
di un
malfunzionamento. Non lo ringraziai mai abbastanza per quello che fece
per me. Tutto
quella sera fu meraviglioso... Tutto.
Dopo
la
cena andammo a casa e finalmente scoprii in che posto mi aveva
portato... Non
era neanche cosí
lontano da Tokyo come avevo immaginato.
Reita
si fermó
sotto casa
mia e rimanemmo ancora un po' a parlare e a baciarci finché
non
fece troppo tardi e non riuscii piú
a nascondere il sonno. Rei mi dette un ultimo bacio a
stampo prima di dirmi dolcemente di andare a dormire che era evidente
che avevo
sonno. Lo ringraziai di tutto e quando arrivai a casa mi buttai sul
letto a
peso morto addormentandomi istantaneamente senza neanche togliermi i
vestiti.
Il
risveglio il mattino seguente non fu molto dolce. Yu
inusualmente stava cercando di prepararci la colazione, ma per sbaglio
la
caffettiera maledetta che negli ultimi giorni ci aveva recato non pochi
disagi
decise che preferiva il pavimento ai fornelli.
Mugugnai
senza riuscire a lamentarmi sonoramente per quel
risveglio non proprio perfetto e mi rigirai nel letto cercando di
riprendere
sonno, fallendo miseramente. E avevo anche la porta della camera
aperta! Beh,
ero troppo felice per la giornata di ieri che decisi di non arrabbiarmi
con il
povero chitarrista ma di andare ad aiutarlo. Dopo un veloce buongiorno
lo
aiutai a ripreparare tutto...
Dovevo
avere proprio una faccia da ebete perché
Yu
mi guardó
con un'espressione maliziosa e mi chiese
Y:
allora Kiro... com'é
andata ieri sera?
Io
roteai gli occhi ma poi mi misi a ridere, lui mi guardó
come
per dire "che cavolo ridi?".
K:
é
andata bene, si...
Y:
faró
finta di credere che questo é
tutto quello che hai da dire!
Roteai
gli occhi, mi stava cercando di corrompere? Ma in
questa casa un po' di privacy no?