« Bella, devo dirti una cosa importante e sono sicuro che non la prenderai affatto bene. Le cose tra noi sono cambiate, ed io non riesco più a sostenere certi ritmi. Sei troppo esigente. – si portò stancamente una mano tra i capelli. – Però ricorda che ti ho amato davvero. Ricordalo sempre ».
Edward aveva davvero una brutta cera, e mi stavo preoccupando per il tono che aveva utilizzato parlandomi.
Ricordati? Ma non dovevo essere il suo passato, il suo presente ed il suo futuro? WHAT?
« Edward perché mi parli come se dovessi rivelarmi un segreto di Parigi? Perché dovrei ‘ricordarmi’? Mi sto seriamente preoccupando! » dissi avvilita e alquanto stupita.
« Ti sto per dire che … » e abbassò lo sguardo.
« … Che? » lo spronai curiosa, incitandolo con la mano.
« Bella, sono GAY! » disse tutto d’un fiato, guardandomi … DIVERTITO? Oltremodo divertito!
« C- come? » chiesi sconcertata spalancando gli occhi frustrata.
« Che mi sono innamorato di MIKE! » altra batosta infertami volontariamente.
In quel momento sentimmo la porta spalancarsi con un botto violento e rivelare la figura smilza di Stanley. Jessica aveva un’espressione che se avesse potuto incenerire con gli occhi, l’avrebbe fatto.
« Tu cosa? MIKE E’ MIO! - sbraitò e mi parve che del fumo le uscì dalle orecchie violacee. – Bella, è solo colpa tua! Non sei da molto al letto! » insinuò sulle mie prestazioni sessuali, ed io diventai rossa come un peperone.
Io ed Edward ci guardammo e cominciammo a ridere, mentre Mike usciva ripentivo da dietro le panche dello spogliatoio lacrimando a forza di ridere.
« Scherzetto! » urlammo tutti in coro, mentre Jessica indignata correva via, verde dall’invidia e rossa dalla vergogna.
Crudeli, che aggettivo adatto!