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Autore: IsGio    04/11/2005    5 recensioni
é una FF che scrivo con la consulenza di una mia amica quindi per qualsiasi cosa prendetevela con lei...:-) Scherzo!!!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bip-Bip

Italia-ore 7.15 am. Lauren si alzò stiracchiandosi dal proprio letto pronta (si fa per dire) ad affrontare un’ altra monotona giornata di scuola. Si vestì con la massima calma si cura che tanto nessuno l’avrebbe richiamata dicendogli che era in ritardo, infatti i suoi genitori avevano deciso che quello era il momento giusto per prendersi un week-end di vacanza. A tentoni la ragazza cercò l’interruttore ed accese la luce. Si specchiò ravviandosi i lunghi capelli corvini e mentre si guardava pensò per un attimo a quanto le mancasse la sua amica Bea che si era trasferita negli Stati Uniti d’America: “quanto sarebbe bello poterla vedere e parlare un po’…”. Non fece in tempo a pensarlo che lo specchio la risucchiò trascinandola con sé chissà dove.

 

Usa, Oklahoma,Tulsa (giusto per specificare!!!)- ore 01.15 am. Bea nella propria camera continuava a rigirasi nel letto torturandosi con le lunghe dita affusolate i bei boccoli biondi. “Uffa!” esclamò sgranando i grandi occhi azzurri scostando con un gesto le lenzuola “stanotte non riesco proprio a dormire” e dicendo questo cominciò a vestirsi frettolosamente. Percorse a grandi passi il lungo corridoio che dava sull’atrio della sua nuova grande casa e guardò frettolosamente il proprio riflesso nel grande specchio che stava vicino all’attaccapanni, “se fossi ancora in Italia potrei chiamare Lau…”. Proprio in quel momento lo specchio parve prendere vita e trascinarla con sé in un viaggio molto movimentato.

 

Evidentemente nessuna delle sue amiche avrebbe rispettato i propri programmi per quel giorno.

 

Lauren franò a terra cercando di salvarsi da quel tremendo impatto attutendo in colpo con le braccia. Stranamente non si ruppe  niente ma alzandosi e imprecando notò subito di non essere più nel suo confortevole appartamento. Intorno a lei vi era un gruppetto di persone che la guardavano come se fosse stata un fenomeno da baraccone. “Bhè che c’è da guardare? Mai visto una ragazza?” e dicendo questo scostò malamente qualcuno di quegli stani figuri che la attorniavano. Si guardò  attorno cercando di ignorare le facce stupite che la seguivano ad ogni passo, ma prima ancora di notare di non essere più nel mondo che fino ad allora conosceva, vide distesa non poco lontano da lei una figura nota. “Bea!!!!” urlò mentre si avvicinava a grandi passi alla sua grande amica che giaceva svenuta per terra. Non appena Bea sentì la voce dell’amica aprì lentamente gli occhi e si alzò di scatto abbracciandola “lau!!!!!!!Ma cosa ci fai qui?e soprattutto dove cavolo siamo?”. Lauren si staccò dall’amica guardandola con uno sguardo finto-offeso “Da quando è che usi la tecnica dell’orso?” “la tecnica dell’orso?” rispose con fare interrogativo Bea. “ma sì…” continuò Lauren “quando si fa finta di essere morti per scappare ai nemici…”, a quel punto Bea arrossì leggermente colorando ancor di più la sua carnagione mediterranea “beh…ehm…sai com’è…mi sono vista tutta questa gente intorno…non sapevo dov’ero…Inomma con i tempi che corrono una ragazza deve fare quello che può per essere sicura della propria incolumità!!!”.

Le ragazze scoppiarono in una fragorosa risata e alzandosi si ricordarono di tutti i fatti strani che gli erano successi. “Ma dove siamo?!?” dissero quasi all’unisono. La risposta  nontardò ad arrivare, e a pronunciarla fu una voce dolce e imperiosa allo stesso tempo “che siate le benvenute a Gran Burrone  , fanciulle!Elrond e il suo popolo sono disposti ad accogliervi se vi presentate a noi e dichiarate di non esserci nemici!”.  “Gran Burrone?FANCIULLE?!?” domandò Bea anche se quelle domande erano più rivolte a se stessa che a qualcuno dei presenti. Lauren anche se aveva una faccia stupita sembrò aver capito di più della sua bionda amica “Beaaaa!” disse mentre la scuoteva con violenza “ti rendi conto di dove siamo finite?”. L’interpellata in realtà non si rendeva molto conto. “Ok, ti aiuto io: c’entra con il libro del Signore degli anelli” Bea sembrava più confusa di prima “non ti seguo” disse guardando l’amica nel profondo degli occhi neri. “Ma dai!!!!Siamo al consiglio di Elrond” e continuando cominciò a indicare i personaggi del romanzo fantasy che più le era piaciuto “lì c’è frodo, lì legolas, più in là gimli e quello vestito di grigio che sembra mago merlino è gandalf, per non parlare poi di aragorn e boromir.”

Se Bea e Lauren erano incredule di quell’avvenimento i membri del consiglio lo erano ancora di più. Al centro dello spiazzo in cui era stato organizzato l’incontro, tutto d’un tratto si erano materializzate due giovani ragazze. Una alta e snella con boccoli dorati, grandi occhi del color del mare che si chiamava Bea. L’altra piccola e esile con lunghi capelli corvini e lisci e gli occhi neri il cui nome era Lauren. Entrambe erano vestite nello stesso modo con degli abiti corti e sfilacciati molto simili a quelli elfici. Le uniche differenze stavano nei colori (che erano rispettivamente azzurro e rosa antico), nelle scarpe( infatti Bea indossava delle ballerine azzurre mentre Lauren degli stivali che cadevano lungo il polpaccio) e nei guanti che erano indossati solo da Bea e la sciarpa avvolta al collo di Lauren.

Un unico particolare era sfuggito a tutti i presenti tranne che a Gandalf. Le due ragazze custodivano i braccialetti  del potere.

 

 

  
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