E’ lei ed è lì. Ben nascosta dietro un angolo della coperta penzolante.
Il suo manto è più tenebroso della stessa notte, morbido e soffice come velluto. Gli occhi dello stesso colore del sole.
Silenziosa e pronta. Si mette in posa come una leonessa che punta una gazzella ignara nella sconfinata savana.
Ondeggia sinuosamente la parte posteriore del corpo e scatta veloce.
Gioca un po’ con il malcapitato insetto e quando finisce me lo porge soddisfatta aspettando di essere vezzeggiata.
-Ahhhhhh!- Un urlo rompe la notte.
La mia gatta non capisce che sia vivi, sia morti, gli insetti mi terrorizzano.
Dedicata alla mia bellissima e dolcissima gatta. Senza di lei non so come potrei fare.