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Autore: Drew    05/11/2005    11 recensioni
Certo, è vero che ognuno impara dai propri errori, ma a volte se ne commettono talmente tanti che è difficile rimediare, malgrado la consapevolezza di essere Forti… sulle note di "Cool" di Gwen Stefani
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Cool

+*^COOL^*+

 

Cos’è l’amore, se non quel desidero irrefrenabile e insostenibile che ognuno di noi porta dentro di sé. Credimi, io in prima persona so che cosa significa “sentirsi amati”. Lo so, hai ragione se tu mi dici che ci sono diversi tipi d’amore: quello per i genitori, per gli amici, per i fratelli… ma… tu eri solo un amico per me? Non lo so neanch’io… Certo, dobbiamo ammettere entrambi che quello che abbiamo condiviso non è stata affatto amicizia… forse al principio, era nata come tale, però non è più così… e mi fa male…

 

It’s hard to remember how it felt before

Now I found the love of my life...

Passes things get more comfortable

Everything is going right

 

Erano le vacanze estive che dividevano il sesto dal settimo anno di scuola. Stranamente quell’anno le passai con te. Non chiedermi come mi venne in mente di fare una tale scemenza, ma il campeggio mi sembrava la soluzione più semplice per passare del tempo assieme… per non parlare di tutto quello che era successo: la morte di Silente, la pazzia di Piton, la relazione andata male con Ginny… e tu di nuovo solo. Io e Ron non potevamo permetterci di stare con le mani in mano, così partimmo per la nostra bella gita in Scozia appena una settimana dopo dalla fine di Hogwarts, solo noi, il “magico trio”.

Ti vedevamo assente, Ron ed io, sempre immerso nei tuoi pensieri, senza nemmeno avere la voglia di dire, -provo ad andare avanti, ce la posso fare!-.

Intanto il pensiero di Ginny riaffiorava nella tua mente e ti convincesti che lasciarla era stato solo un grandissimo errore.

Mi ricordo quel momento come se fosse ieri: eravamo in un “bed & breakfast” ad Harbor Boulevard, rustico, confortevole e dopo una giornata di cammino, Ron era letteralmente caduto sul letto della vostra camera. Così, ti lasciai con lui, decisa di fare una doccia prima di andarmene a dormire. Eppure, appena mi coricai, la stanchezza sparì completamente. Mi girai e rigirai nel letto per almeno un centinaio di volta, ma invano.

“Sì”, mi dissi, “stare sveglia per stare sveglia… meglio farsi una bella cioccolata!”. Uscii dalla camera e scesi al piano di sotto. Ti trovai coi pantaloni del pigiama e nient’altro, seduto sulla panca del tavolo, in cucina, col volto rosso, segno evidente che avevi smesso di piangere da poco.

-Tutto bene, Harry?- domandai sotto la mia vestaglia azzurra.

-Sì… perché?- mi chiedesti tranquillo, ma il tuo sguardo ti tradiva.

-Vuoi della cioccolata?- cambiai discorso, mettersi a discutere alle tre di notte non sarebbe stato per nulla divertente.

-Grazie, ma non credo che ne troverai!- ti alzasti e mi apristi lo sportello della credenza: vuoto.

-Oh beh... Si può sempre chiacchierare un po’ no?- scherzai. Un tuo flebile sorriso, mi invogliò a continuare. Ci spostammo in giardino, seduti sui primi gradini della porta, ad ammirare la Scozia, resa ancora più magica da quella pioggia di stelle. Il giardino era tranquillo, accompagnato dal monotono, ma magnifico suono delle cicale in amore.

-Ti piace qui?- mi sporsi io, seduta accanto a te, rifugiandomi ancora di più nella vestaglia.

-Sì… non potevamo fare vacanza più bella…- eri sincero.

-Non hai freddo?- domandai un po’ stralunata, guardando il tuo fisico semi-nudo, mentre io faticavo a riscaldarmi.

-Vuoi rientrare?- chiedesti gentile.

-No… piuttosto tu? Quanto tempo è che non pensi a quello che vuoi veramente, Harry?- forse mi ero sbilanciata troppo.

-Tu credi che non io ci abbia mai pensato, perché?- colpo basso, -Harry Potter non può permettersi certi lussi, Hermione.-

-Già… ma non può neanche permettersi di parlare di sé stesso in terza persona!- ridesti ed io ti seguii, poi ripresi, -Ti manca tanto Ginny, vero?-

-Ti sembrerà strano, ma non lo so.- non capii, così spiegasti: -Non è tanto Ginny che manca, ma quanto più l’affetto di una persona che abbia il coraggio di volermi davvero bene.-

-Credo che basti la forza di volontà per volere bene a qualcuno.- commentai sicura.

-Tu credi che basti volerlo per riuscire ad amare uno come me, che si trova ogni giorno a faccia a faccia con la morte?- sentivo rabbia in quello che dicevi. Presumevo che il mio commento, nella sua verità, dimostrava che Ginny non ti amava quanto diceva e questo ti faceva stare male.

-Io ti voglio bene Harry… tanto… e ti assicuro che mi è bastato volerlo. Tu sei l’unico tra noi ad avere veramente coraggio.- le parole mi uscirono dalla bocca, lente e precise; ognuna di esse compì esattamente la sua funzione.

-Grazie.- sussurrasti, poi ti gettasti su di me, abbracciandomi forte a te. Io inspiravo tutto quel dolce profumo, consapevole di quanto il tuo umore sarebbe cambiato da quella dichiarazione…

 

È difficile ricordare come era prima

 

I fatti si dimostrarono come avevo predetto: ora scherzavi, eri allegro, pronto a tutto. Mi piaceva vederti così e capivo che qualcosa stava cambiando: non mi limitavo più a comportarmi da amica, ma piano piano i nostri sorrisi, le carezze, gli sguardi, si fecero sempre più complici. Nel più perfetto silenzio la voglia di stare assieme aumentava, quindi ci inventammo di vederci la notte, senza che Ron sapesse nulla, solo per scambiare quattro chiacchiere.

Quella volta eravamo accampati sulle sponde di uno splendido piccolo lago. Avevamo acceso il fuoco e, come sempre, Ron era andato a dormire in tenda. Lo accompagnasti ed io rimasi sola, seduta su un tronco davanti al fuoco, sotto una coperta, con una tazza di infuso di te e spezie in mano. Dopo qualche minuto mi raggiungesti:

-Ron ci mette sempre di più ad addormentarsi! Vedrai che prima o poi ci toccherà renderlo partecipe delle nostre chiacchierate notturne!- risi.

-Perché secondo te sono così importanti?- chiesi poi seria.

-Diciamo che almeno mi aiutano.- mi guardasti: prima i capelli, poi gli occhi, poi il tuo sguardo si soffermò sulle labbra.-

-Dopodomani dobbiamo tornare a casa. Cosa ne pensi?- domandai, cercando di compensare un attacco di panico imminente.

-Penso che ho freddo. Ti spiace se mi “aggrego”?- mi spostai. Ora la coperta ci avvolgeva entrambi.

-Andrai da Ginny?- chiesi sconcertata al solo pensiero.

-No…- affermasti sereno, -… non credo… Tu? Chi ti aspetta a casa?-

-Oltre a Grattastinchi? Nessuno… non sono il genere di ragazza di cui uno si può innamorare.-

-Dimentichi Krum!- già! Dovetti correggermi:

-Viktor è un amico… prima o poi lo capirà…- gettai le parole al vento.

-Comunque non credo ad una parola di quello che hai detto prima.- ero allibita.

-Riguardo a cosa?- chiesi, ma non volevo sentire la risposta.

-Riguardo al fatto che nessuno si possa innamorare di te. Non ci credo.- i tuoi occhi avevano ripreso a fissarmi le labbra.

-Perché?- altra domanda che feci, ma a cui non volevo sentenze.

Nel modo più dolce possibile poggiasti le mani attorno al mio collo e mi donasti un sottilissimo e dolcissimo bacio sulle labbra. Ci distaccammo. Non avevo parole.

 

Adesso ho ricordato l’amore della mia vita…

 

Mi sento stupida a ricordare solo ora queste cose: sì… non è successo nulla. Io ti dissi che non ti amavo. Non potevo permettermelo. Mi odio per questo, credimi. Ma tu non hai idea di cosa voglia dire essere innamorata dell’ex-fidanzato della tua migliore amica, che peraltro era ancora innamorata di te. E come se non bastasse eri anche il mio migliore amico… Odiavo ed odio tutto questo. Sì, Harry… mi sono sposata.

Lo conobbi in posta, Michael, un giorno qualunque, a Londra. Prestava servizio militare come soldato semplice. Uscimmo qualche volta, poi scoccò la scintilla… Eravamo sposati da due anni, io ne avevo 24 e lui 26, ma dovevamo lasciarci: doveva partire a causa di un conflitto scoppiato dall’altra parte del mondo. Non è più tornato, Harry; e mi maledico per non essermi lasciata andare…

 

Le cose passate diventano più semplici

 

Grazie al lavoro di Michael ora sono economicamente dipendente. Sono un’auror e ti confesso che ho faticato tanto: sapevo che, dopo il settimo anno, ti eri iscritto al corso e non chiedermi come, ma dopo numerose telefonate sono riuscita ad inserirmi in un gruppo di auror esperti, in modo di iniziare e finire prima questi tre anni di patimento. Sì… ho fatto di tutto per starti lontano dopo la scenata dell’ultimo anno: mi dicesti di provare ancora tanto per me, dopo la definitiva rottura con Ginny, e che non potevi vivere senza di me. Ne ero lusingata, ma non potevo dirti di sì… la nostra amicizia? Il nostro futuro? E Ron? Avevo detto di no a lui, non potevo non farlo anche con te. Perdonami…

 

Tutto sta andando bene

 

Sto leggendo la tua lettera, ricevuta pochi giorni fa da Edvige:

 

Cara Hermione,

no… non è un fantasma che ti scrive, anche se non posso dire di essere stato molto presente negli ultimi anni. Ti scrivo semplicemente per avere tue notizie: so che leggi di me sui giornali e non ti sarà certamente scappata la notizia del mio fidanzamento. È tutto vero: si chiama Larene, è scozzese pensa! È una persona calma, dolce, riflessiva… sì, ti somiglia molto, a parte i lunghi capelli neri e il viso un po’ pià scarno. Stupido, vero? Ricordo ogni singolo particolare del tuo volto, eppure forse passerò il resto della vita con un’altra donna.

Scriverti che mi manchi mi sembra banale e scriverti che ti amo ancora è una pugnalata alla spalle.

Purtroppo ti amo, Hermione, e ti prego di non vedere questo mio piccolo tentativo di felicità come un modo per mettere una pezza all’immenso vuoto che  mi hai creato. Dirti che sto bene è una menzogna e anche se leggi del “mitico Harry Potter” che sconfigge ex-Mangiamorte e maghi cattivi come una macchina da guerra, sappi che i miei sentimenti per te non sono cambiati minimamente.

So di chiederti uno sforzo tremendo, ma vorrei rivederti. Lurene ed io dovremmo passare da Londra domani pomeriggio. So anche che è una cosa molto avventata, ma se è la mia ultima possibilità per vederti la voglio cogliere al volo. Ti prometto che scambieremo solo due parole e non di più, e che non accennerò affatto al nostro “passato”. Vorrei solo darti l’invito ufficiale alle mie nozze. Ti prego di non rifiutare.

Ti amo,

Harry

 

And after all the obstacles

It’s good to see you now with someone else

And it’s such a miracle that you and me are still good friends

After all that we’ve been through

I know we’re COOL.

 

Non riesco neanche a parlare… se solo sapessi cosa mi è successo in questi anni…

Comunque sia, sì: ti ho scritto un breve messaggio e l’ho riconsegnato ad Edvige…

 

Vi aspetto!

Baci,

Hermione

 

E dopo tutti gli ostacoli è bello vederti ora con qualcun altro …

 

Stupida, stupida, stupida Hermione. Credo di non conoscere bene il significato della parola “masochismo”, ma per me è di questo che si tratta. Come accoglierti a casa mia facendo finta che non sia mai successo niente? Devo resistere… mi sto preparando, tu arriverai tra circa mezz’ora ed io ho appena finito di sistemarmi i capelli: sono raccolti in uno chignon che mi lascia cadere qualche ciuffo, indosso un maglione di lana blu scuro, elegante, che mi scopre le spalle, e un paio di jeans grigio-azzurri, che donano un tocco casalingo al mio abbigliamento. La scarpa è semplice, uno stivale a tre quarti nero, coperto quasi interamente dal pantalone.

 

Ed è come un miracolo che io e te siamo ancora buoni amici

 

Oddio! Hanno suonato. Il cuore mi batte a mille. Non rispondo neanche al campanello, ma mi limito ad aprire il portone della mia villetta di campagna.

-Hermione…- sei tu. Come mi sembra strano sentire pronunciare il mio nome da te ancora una volta. Mi abbracci freddo, distaccato.

-Lei è Lurene!- la presenti. Mi stringe la mano con un sorriso:

-Harry mi ha tanto parlato di te! Facevate la stessa scuola no?-

-Già! Entrambi iscritti ad Hogwarts!- esclamo io.

Lo sguardo sconcertato che mi fa Harry, mi obbliga a giustificare la mia risposta:

-Oh… sì… Hogwarts era il corso di… perf… perfezionamento nel quale ci siamo conosciuti.- balbetto. Lurene fa cenno con la testa di aver capito.

Come? È la donna che sta per sposare e non sa che Harry è un mago? Avrei voglia di… di…

-Prego accomodatevi!- pongo qualche altra parola di commiato, dopodiché ci spostiamo nel soggiorno dove il tè era già servito.

-Allora? Come va, Hermione?- mi chiedi prendendo a sorseggiare la bevanda. Sei stranamente carino: indossi pantaloni nocciola, camicia sportiva azzurro cielo ed una giacca di camoscio nera. Anche Lurene sta molto bene nel suo abito a maniche lunghe panna.

-Non mi lamento.- rispondo a denti stretti, -Voi? Immagino che non potrete essere più felici!- commento amaramente. Il tuo sguardo si fa gelido, ma è Lurene a rispondere:

-Hai perfettamente ragione,- dice, seduta accanto a te, poggiando una mano sul tuo ginocchio, - ti assicuro che Harry non vedeva l’ora di venirti a trovare! Ti ha descritta come una specie di sorella!-.

Sorrido. Non so se prendere la cosa come un complimento o soffermarmi a rifletterci sopra.

 

Dopo tutto quello che abbiamo attraversato, so che siamo forti

 

-Arriviamo al punto!- annuncio divertita, -Qual è il vero scopo della vostra visita?-

Mi guardi malamente, come se non avessi ricevuto la tua lettera:

-Sei invitata ufficialmente al nostro matrimonio.- sbotti scocciato, -Sarà tra due settimane, domenica mattina alle undici.- poi ti alzi, esci e vai verso il giardino. Lurene ed io siamo impietrite…

 

We used to think it was impossible, now you call me by my new last name.

Memories seem like so long ago, time always kills the pain.

Remember Harbor Boulevard, the dreaming days where the mess was made.

Look how all the kids have grown. We have changed but we’re still the same.

After all that we’ve been through... I know we’re COOL

 

-Ti prego di scusarlo Hermione. È molto nervoso!-

-Non ti devi preoccupare…- poi ti cerco con lo sguardo, mentre proseguo, -ti piacciono i gatti? Lui è Grattastinchi. Io vado a vedere cosa è preso ad Harry.- porgo il micio sulle ginocchia della tua fidanzata e mi allontano.

 

Eravamo soliti a pensare che era impossibile, ora tu mi chiami con li mio ultimo nuovo nome

 

-Harry?- sono sulla veranda, ma non ti trovo. Scendo gli scalini e mi dirigo verso il centro del mio piccolo bosco. Assomiglia vagamente allo stesso giardino scozzese dove avevamo parlato tutta la notte.

-Sono qui.- è la tua voce. Mi volto:

-Cosa diamine ti è preso!- alzo la voce, collerica.

-Non lo so… spiegamelo tu Hermione Jane Granger Thompson.-

Abbasso lo sguardo. Sai tutto: sai di Micheal, della mia vita di adesso e forse anche del fatto che ti ho evitato per cinque anni.

-Ti sei sposata e non me l’hai detto.- commenti malinconico, mentre un guizzo d’ira si impossessa dei tuoi occhi speranza.

-Non potevo dirtelo, Harry…-

 

Il tempo uccide sempre le pene

 

-Perché?- lo urli quasi.

-Non potevo vederti accanto a me mentre stavo per sposare un altro uomo.- replicai io perfettamente calma.

-Non mi hai risposto, Hermione. Perché diavolo non me l’hai detto?- abbassi il tono, ma la rabbia non se ne va.

-Perché… perché se tu ci fossi stato.. io… io non avrei potuto sposarlo…- comincio a piangere.

 

Ricorda Harbor Boulverd… i giorni da sogno dove il messaggio era fatto. Guarda come tutti i ragazzi sono cresciuti. Siamo cambiati, ma siamo sempre gli stessi…

 

Finalmente ora riconosco lo sguardo della persona di cui mi ero innamorata. Mi abbracci forte a te. Il tuo profumo non è cambiato e mi ritrovo indietro nel tempo, all’epoca del nostro primo bacio.

Il contatto con te mi fa sentire bene e mi sembra inutile dirti che mi sei mancato…

 

Dopo tutto quello che abbiamo attraversato, so che siamo forti

 

-Ti amo ancora.- me lo sussurri all’orecchio. Io alzo la testa di scatto, ma non faccio i tempo a rendermene conto che le tue labbra ricadono sulle mie, come qualche anno fa…

 

And I’ll be happy for you, if you can be happy for me.

Circles and triangles, and now we’re hangin’ out with your new girlfriend.

So far from where we’ve been, I know we’re COOL.

 

Mi distacco lentamente, capendo solo adesso ciò che è successo:

-E Lurene?- pronuncio terrorizzata.

-Capirà…- sì… la fai facile tu.

 

E sarò felice per te se tu saprai essere felice per me. Cerchi e triangoli, e ora ti sporgi con la tua nuova fidanzata…

 

-Harry, ma la stai per sposare!-

-No, Hermione.- passo dal terrore all’incertezza.

-Come no?- domando con un filo di voce, mentre le tue braccia mi tengono ancora stretta a te.

-Lurene è un’Auror, una mi collega nonché carissima amica. Non c’è nessuna storia tra me e lei. Ti ho fatto credere tutto questo per potere vederti un’ultima volta. Se non mi avresti cercato mi sarei messo l’anima in pace.-

Ero in uno stato di catalessi più profonda:

-Mi stai dicendo che lei non è la tua …- non riuscivo più a pronunciare quella parola.

-No… anzi, forse in questo momento non è neanche più qui, ma è tornata al Ministero.-

 

Così lontano da dove siamo stati, so che siamo forti

 

Non so se odiarti o se devo semplicemente fare finta di aprire gli occhi e risvegliarmi accanto a te.

-Mi ami?- mi chiedi serio.

Cosa risponderti?

-Non dovrei… e lo sai anche tu perché!- ridiamo, -… sì… purtroppo ti amo.-

Ricado sulle tue labbra, sicura che da quel momento in avanti sarai solo mio.

 

È grazie al tuo coraggio se adesso siamo ancora insieme… ed è sempre grazie a te se posso dire si essere felice.

Mi maledico per averti detto di no quella volta, ma il “sì” che ho pronunciato qualche giorno fa mi farà stare fantasticamente bene per tutto il resto della mia vita. A partire da ora… perché io lo so… io so che siamo forti.

 

 

Ce l’ho fatta!!! È decisamente la shotty più lunga che abbia mai scritto (scusate il gioco di parole un po’ stupido XD) e la dedico alla mitica TheDraco (maritino ti aspetta!!!) e alla grande Azumi9 (amore sono con te!!! Ti voglio un mondo di bene!!! Baci baci baci!!!). Mi auguro di cuore che vi sia piaciuta. La canzone “Cool” è di Gwen Stefani e l’ho riadattata come meglio potevo per farla aderire bene alla storia. Grazie a tutti!!!

Un mondo di baci,

Drew

  
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