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Autore: Faith93    09/10/2010    1 recensioni
Finalmente mi decisi a guardare verso la finestra in fondo alla stanza e rimasi pietrificata. Questa era spalancata e seduto sul davanzale c’era un ragazzo che mi osservava in silenzio. Il riverbero lunare illuminava la sua figura e rendeva la sua pelle quasi argentea.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON SARAI MAI SOLA…
Un soffio leggero di aria fresca mi accarezzò il viso svegliandomi inaspettatamente dal torpore tormentato di una notte insonne. Aprii gli occhi di scatto, fatto non consueto da quando avevo perso la speranza di poter sopravvivere alla malattia di cui ero affetta. Essendo sempre cosciente di poter non svegliarmi più, ogni notte era un’agonia interminabile. Da quando avevo scoperto di dover morire entro sei mesi nulla aveva più significato per me. Tutto era vuoto, spento, incolore. Le uniche cose che mi facevano andare avanti erano la paura e la speranza, si quello stupido stato d’animo che non abbandona l’uomo neanche nelle situazione più estreme anche nel mio caso non si spegneva. Io cercavo di estinguerla, di soffocarla, ma non ci riuscivo, la mente accettava l’idea di un’ arresa, di una fine, ma il cuore si rifiutava. E lottava, lo sentivo battere incessantemente sotto la mia pelle chiara. Un colpo dopo l’altro, forte e regolare. Eppure tutti mi trattavano come un relitto pronto ad affondare, mi commiseravano, gli sguardi colmi di pietà fissi su di me. Ormai ero già condannata, io per tutti ero quella che doveva morire e non c’era via d’uscita. Mi alzai a sedere con lentezza cercando di calmarmi, quella brezza improvvisa che aveva attraversato la mia torrida camera da letto mi aveva stranamente scossa. Scostai i miei capelli arruffati dal viso imperlato di sudore. Come al solito ero stata tormentata dagli incubi. Sospirai, poi all'improvviso un altra ventata di aria mi raggiunse: serrai gli occhi spaventata. Notai che un delicato profumo di prato e rose aleggiava nell’ ambiente portato dal vento misterioso. Mi chiesi chi avesse aperto la finestra della stanza. Cosi scostai le tende di tulle che circondavano il mio letto e uscii dalle lenzuola. Andai in bagno e mi lavai la faccia. Rinfrescata e pettinata tornai in camera da letto. Finalmente mi decisi a guardare verso la finestra in fondo alla stanza e rimasi pietrificata. Questa era spalancata e seduto sul davanzale c’era un ragazzo che mi osservava in silenzio. Il riverbero lunare illuminava la sua figura e rendeva la sua pelle quasi argentea. Sullo sfondo il cielo estivo era ricoperto di stelle. Un dolce sorriso comparve sul volto candido del giovane, e appena questo avvenne la brezza misteriosa che mi aveva svegliata riprese a soffiare più forte di prima. Le foglie degli alberi esterni iniziarono a frusciare e a vorticare intorno a lui. Sobbalzai quando sentii ancora più intensa la fragranza di rose e prato appena tagliato. Era la brezza che trasportava quel profumo. Una scarica di brividi mi attraversò improvvisamente. Osservai con stupore i suoi lunghi capelli castano chiaro intrecciati dietro la nuca. Diversi riccioli ribelli gli incorniciavano il viso. Mi persi nei suoi occhi blu, profondi specchi d’acqua imperscrutabili. Mi appoggiai alla testata in fondo al letto per non cadere a terra. Le gambe avevano iniziato a tremarmi. Lui si alzò in piedi e fece un passo nella mia direzione. Spalancai gli occhi per la sorpresa quando mi resi conto che dietro la sua schiena spuntavano due maestose ali bianche. Erano incorporee, cangianti, luminose, sembravano ricoperte di diamanti. Ero senza fiato, non avevo mai visto tanta bellezza. Attingendo a tutto il mio coraggio mi decisi a reagire. CHI SEI? Gli chiesi sussurrando con voce tremante. Lui non rispose, fece solo un altro passo nella mia direzione. Ormai era vicinissimo, potevo osservare le sue labbra rosee, le sue ciglia chiare, il suo collo liscio e le sue spalle larghe nascoste dalla camicia bianca che indossava. NON AVERE PAURA… queste parole riecheggiarono nella mia testa per diversi istanti. L’espressione del suo viso non era cambiata, le sue labbra perfette non si erano dischiuse neanche per un secondo. Eppure io avevo sentito la sua voce profonda raggiungermi fino nel profondo. Desiderai che parlasse di nuovo. Il timbro di quel giovane era musicale, dolce e tranquillizzante. Mi trasmetteva serenità e io ne avevo proprio bisogno. FINALMENTE CI INCONTRIAMO… mi disse telepaticamente. Io stranamente non ero più spaventata, ma al contrario incuriosita e affascinata. Il ragazzo sorrise nuovamente lasciandomi senza fiato, poi con una mano si strappò una piuma dall’ala destra. Un esclamazione di stupore affiorò alle mie labbra, ma lui mi interruppe. Perché HAI FATTO UNA COSA SIMILE? Dissi tristemente osservando l’eterea piuma scintillante posata sul suo palmo. PERCHE’ IO ESISTO PER TE mi rispose posandola sul mio. Lo guardai negli occhi stupefatta. Era sincero e mi scrutava con dolcezza. CREDIMI riprese, mi afferrò delicatamente il polso e avvicino la mano in cui stringevo la piuma al mio petto. Questa iniziò a brillare sempre di più. Poi quando fu a contatto con la mia pelle scomparve inglobata dal mio corpo. Una sensazione di piacevole tepore iniziò a propagarsi dal cuore fino alle punte degli arti. Mi sembrava di essere abbracciata con delicatezza. Chiusi gli occhi e assaporai quel momento di pace. Sorrisi, poi riaprii gli occhi. Lui ora mi scrutava con sguardo deciso, ma anche un po’ malinconico. SO COSA TI ASPETTA iniziò nuovamente a parlarmi nella mente. MA NON DISPERARE IO TI STARO’ ACCANTO FINO ALLA FINE E OLTRE… TRA ME E TE ESISTE UN LEGAME INDISSOLUBILE VOLUTO DA DIO, QUINDI SII FORTE. Una lacrima mi rigò il volto. Detto questo lui mi accarezzò il viso e io mi sentii investire dalla brezza rigeneratrice che, come ormai avevo capito, lo accompagnava. Il panico si impossessò di me quando mi accorsi che lentamente iniziava a svanire come la sua piuma poco prima. Lui lo notò subito e scosse la testa. Mi abbraccio delicatamente e io lo strinsi forte, quasi a non volerlo lasciare andare. NON AVERE PAURA, NON TI STO LASCIANDO, SARO’ SEMPRE AL TUO FIANCO! Detto questo scomparve. Io lentamente chiusi la finestra e tornai a letto. Ora non avevo più paura di dover sopportare gli sguardi di compassione degli altri e le notti insonni infestate da incubi. Dentro di me sentivo scorrere nelle vene l’energia sprigionata dalla piuma del mio angelo. Chiusi gli occhi lentamente intanto che sorridevo soddisfatta, non avevo più paura della notte, sapevo che anche se non mi fossi più svegliata comunque lo avrei rincontrato. NON SARO’ MAI PIU’ SOLA fu l’ultima cosa che pensai mentre mi addormentavo.
  
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