Lame affilate tranciavano l'acqua,
rosso di fuoco ero lo specchio
spento.
Correre, scappare,
gridavano esausti, mentre l'alba
di un nuovo giorno
tempestava lo scalpitare
frenetico
dell'animo mio indomito.
Lacerare l'anima corrispondeva a
morire
d'amore.
Povero mio cuore!