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Autore: Lady Of The Flowers    09/10/2010    11 recensioni
Io e te siamo una cosa sola.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma salve! Ecco qui una shot, forse un pò corta.
Scusate se non continuo Bliss ma sono a corto d’ispirazione.
Spero vi piaccia anche questa.

Buona lettura.


Escape.


“Dom?” Sussurro guardandoti allacciare le tue converse bianche, che poi, alla fine tanto bianche non sono più.
“Umh?” Mi rispondi disinteressato, mentre fai passare una stringa intorno all’altra.
Sospiro.
Prendo tempo.
Tempo, già…quanto tempo è passato, Dom? Quanto tempo da quel giorno? Io neanche me lo ricordo più.
“Matt? Ci sei ancora?” Ridacchi spostando gli occhi finalmente sui miei, dopo qualche minuto di attesa in silenzio.
Annuisco sorridendo.
“Che c’è allora?” Mi chiedi sistemandoti al mio fianco, sul divano di pelle nera rovinata. Incroci le gambe, come tuo solito e riprendi a fissarmi.
Sono davvero sicuro? Te lo voglio dire proprio ora?
Mi fai segno con la mano di parlare, sei impaziente, sei curioso.
“Sai, Dom, sto rischiando grosso…” Ti dico, cercando di reggere quel tuo sguardo inquisitore. Ti passi una mano fra i capelli, spostando una ciocca lunga dietro l’orecchio.
“Cosa stai rischiando?” Chiedi aggrottando le sopracciglia bionde.
“La tua amicizia.” Sussurro leggero.
Sgrani gli occhi.
Non capisci.
E hai ragione, chi potrebbe capire un’affermazione del genere così all’improvviso?
“Che stai dicendo, Matt?” Domandi avvicinandoti a me.
“La verità. Dopo quello che sto per dirti non so se sarà ancora tutto come prima, fra noi.”
“Dimmelo allora, adesso.” Rispondi sicuro.
Prendo un respiro profondo. “Io e Kate ci sposiamo.” Sparo quelle parole come tanti piccoli proiettili, veloci e leggeri che mirano il tuo cuore.
E lo colpiscono, in un attimo. E ti fa male, e si vede. E ti porti una mano proprio lì, dove io ti vedo sanguinare. Respiri pesantemente. Le tue pupille si fanno piccole, sottili.
“Dom? Tutto bene?”Chiedo non appena ti vedo abbassare la testa e accasciarti sul divano. Non rispondi. E la tua mano rimane lì, sul cuore come se stessi cercando di capire se batte ancora. Chiudi gli occhi, li riapri. Mi guardi. Li richiudi. Una lacrima scivola giù lentamente, ti segna quel viso che si è fatto pallido tutto d’un colpo.
Vorrei abbracciarti. Vorrei stringerti a me. Vorrei, vorrei…vorrei una miriade di cose, Dom.
Vorrei poter stare bene con te. Vorrei poterti toccare, sfiorare quella mano calda e chiuderla nella mia. Ma non posso, non posso.
“Dom…ti prego, dimmi qualcosa.” Mormoro cercando i tuoi occhi, l’unica cosa con cui posso avere un contatto.
Scuoti la testa.
Poi socchiudi le labbra, ma non parli. Non esce niente da quella bocca. Da quella bocca, che vorrei. La vorrei ancora, Dom. Quelle labbra…anche loro vorrei poter toccare.
“Dimmi quello che vuoi, qualsiasi cosa, ma parla. Parla, per favore.” Continuo sperando in una tua reazione.
Apri gli occhi, finalmente.
I tuoi occhi, Dom. Quegli smeraldi che vorrei non mi guardassero così. Che vorrei non mi vedessero come un mostro. Ma lo sono e non c’è più niente che io possa fare per rimediare a tutto questo.
Ti rimetti a sedere.
I tuoi occhi non sono più bagnati. Sono cattivi, adesso. Sono colmi d’ira e mi fai paura, Dom, non lo nego.
Ti avvicini. Il tuo viso a pochi insignificanti centimetri dal mio.
Il tuo fiato sulle mie labbra.
Stai per parlare. “Ti odio.” Fai poi, tenendo lo sguardo fissato sul mio.
Quelle parole mi uccidono.
Mi uccidono, mi tolgono il respiro.
“Ti odio, Matt.” Sibili di nuovo, lasciando che un tuo labbro sfiori il mio.
I miei occhi si socchiudono a quel tocco, contro ogni logica.
E tu lo rifai, e sei a conoscenza di quale effetto mi fai.
E sei a conoscenza del fatto che non posso lasciare che accada, di nuovo. Per l’ennesima volta. Ti avevo detto basta e tu mi avevi ascoltato, ma non t’importa ora.
La tua mano circonda il mio collo, ma non stringe.
Perché non lo fai, Dom? Perché non mi soffochi? Mi odi, no?
Continui a respirarmi sul viso, con la bocca socchiusa.
Con un movimento veloce mi sali in braccio, ti metti a cavalcioni su di me e avvicini le tue labbra al mio orecchio. “Ti odio.” Sussurri ancora, quasi in un orgasmo.
“Se mi odi, vattene. Che ci fai ancora qui?” Rispondo piano, mentre sento la tua mano sul collo stringere un poco.
“Come hai potuto?” Mi chiedi.
“E’ quello che è meglio per noi. Per me, per lei…e anche per te.”
I tuoi occhi si fanno di fuoco e fiamme. “Per me?!” Mi urli a fior di labbra.
“Noi non possiamo continuare così, Dom.”
Scuoti la testa indignato. La mano sul collo si sposta, mi prendi la maglietta, la stringi fra le dita e tiri. Mi tiri verso di te, ancora più vicino a far si che le nostre bocche si incontrino. “Tu mi stai facendo diventare pazzo.” Dici con le labbra incastrate fra le mie.
Ma non mi baci, no. Non lo fai e spero che non lo farai.
“Lo so, è tutta colpa mia. Ma davvero, non posso lasciare che tra noi continui così. Io devo stare con lei.”
Ti tiri un po’ indietro e mi guardi disgustato. “Tu devi?” Ringhi socchiudendo gli occhi, facendoli diventare due piccole fessure.
“Devo, Dom.”
Torni nella posizione di prima e stavolta lo fai. Mi baci, mi baci ancora e mi bruci le labbra. Me le bruci, come un diavolo. Ma io non mi sottraggo a quel dolore, non voglio, ma dovrei. Mi mordi, e mi piace. Ti allontani ancora, per far si che io ti possa guardare negli occhi, per far si che io possa vederti soffrire.
“Io e te siamo una cosa sola.” Sussurri lasciando che una lacrima ti righi il viso.
Piangi, adesso. Pensavo non lo avresti più fatto.
E piango anche io, perché sto fuggendo. Sto fuggendo da te.
Da noi.
Dom, sto rovinando tutto. Ti sto abbandonando.
Sto rompendo quella promessa, quel giuramento che io ti avevo fatto fare.

“Promettimelo.” Ti dissi.
“Promesso, Matt.”
Rispondesti afferrando la mia mano.
“Ci saremo sempre l’uno per l’altro, qualsiasi cosa accadrà tra noi.”
Aggiunsi prima di premere le labbra sulle tue per la prima ed innocente volta.
Da quel giorno fu tutto uno strano sogno, un continuo nascondersi dalle persone, dai loro pettegolezzi, dai loro giudizi ed è diventato tutto così insopportabile col passare del tempo, Dom.
Io non ce l’ho più fatta, e ho iniziato a cercare, a cercare e cercare; e l’ho trovata. Si, ho trovato quella che avrebbe potuto tirarmi fuori da quel groviglio malsano di situazioni: Kate.
E in qualche modo ha tentato di farlo. Ha tentato di portarmi via da te.
E non ce l’ha fatta.
Allora l’ho fatto io.
L'ho chiesta in sposa e lei ha accettato.
Mi allontanerà da te, questo? Potrò finalmente respirare?
Non credo, adesso.
L’ho sperato. L’ho sperato, davvero.
Ma io ti vedo ora, Dom.
Vedo come mi stai guardando, come stai trafiggendo il mio cuore lasciando che quelle lacrime ti scorrano sulle guance.
E capisco che è tutto inutile. Che nessuno potrà mai allontanarmi da te.
E hai ragione: siamo una cosa sola io e te, e lo saremo sempre.
Ma lasciami andare, adesso.
Lasciami, ti prego.
Lasciami volare via per una volta.
Io non posso continuare a nascondermi, è una cosa troppo opprimente, troppo buia, troppo sporca.
Continui a piangere, ma non capisci.
Non capisci che io non torno indietro? Che ormai ho deciso? Che non posso continuare a soffrire?
Allunghi una mano verso il mio viso, mi accarezzi.
Chiudi gli occhi mentre lo fai.
E io la copro con la mia, racchiudendo il calore di quel gesto in un attimo che vorrei potesse durare un’eternità. “Devo andare, Dom.” Ti dico facendoti aprire gli occhi.
Ti avvicini. “Un’ultima cosa.” Sussurri.
Mi stai lasciando andare, allora?
“Tutto quello che vuoi.”
“Baciami, come solo tu sai fare.” Rispondi fissando le pupille nelle mie.
Allora lo faccio.
Ti bacio.
Ti bacio con passione.
Come fosse l’ultimo nostro contatto.
E lo è.
La mia lingua incontra la tua, per l’ultima volta.
Le mie mani, i tuoi capelli.
I miei occhi, i tuoi, che mi infliggono dolore.
Le tue mani vagano sul mio corpo, sulla cerniera dei miei pantaloni.
Ti fermo.
No, questo no.
Questo no, Dom.
Ti guardo mentre allontano le mie labbra dalle tue.
Capisci e ti alzi, in piedi di fronte a me mi fai segno di sollevarmi dal divano.
Obbedisco e tu mi abbracci.
Mi stringi a te, mi stringi forte tra tue le braccia.
“Ti amo, Matt.” Mi mormori nell’orecchio.
“Anche io, Dom.” Rispondo lasciandoti un ultimo dolce bacio sulla bocca.
Poi mi allontano di fretta, apro la porta e mi fermo sulla soglia.
“Per il matrimonio, Dom…ti arriverà l’invito presto.” E’ l’ultima cosa che ti dico, poi chiudo la porta alle mie spalle.
Lasciandoti, abbandonandoti, distruggendo tutto.
Ma, Dom…quel bacio, sarà davvero l’ultimo?
Io e te siamo una cosa sola.


   
 
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