Ma salve! Ecco
qui una shot, forse un pò corta.
Scusate se non continuo Bliss ma sono a corto
d’ispirazione.
Spero vi piaccia anche questa.
Buona lettura.
Escape.
“Dom?” Sussurro guardandoti allacciare le tue
converse bianche, che poi, alla
fine tanto bianche non sono più.
“Umh?” Mi rispondi
disinteressato, mentre fai passare una stringa intorno
all’altra.
Sospiro.
Prendo tempo.
Tempo, già…quanto tempo è
passato, Dom? Quanto tempo da quel giorno? Io neanche me lo ricordo
più.
“Matt? Ci sei ancora?” Ridacchi spostando gli occhi
finalmente sui miei, dopo
qualche minuto di attesa in silenzio.
Annuisco sorridendo.
“Che c’è allora?” Mi chiedi
sistemandoti al mio fianco, sul divano di pelle
nera rovinata. Incroci le gambe, come tuo solito e riprendi a fissarmi.
Sono davvero sicuro? Te lo voglio dire proprio ora?
Mi fai segno con la mano di parlare, sei impaziente, sei curioso.
“Sai, Dom, sto rischiando
grosso…” Ti dico, cercando di reggere quel tuo
sguardo inquisitore. Ti passi
una mano fra i capelli, spostando una ciocca lunga dietro
l’orecchio.
“Cosa stai rischiando?”
Chiedi aggrottando le sopracciglia bionde.
“La tua amicizia.” Sussurro leggero.
Sgrani gli occhi.
Non capisci.
E hai ragione, chi
potrebbe capire un’affermazione del genere così
all’improvviso?
“Che stai dicendo, Matt?” Domandi avvicinandoti a
me.
“La verità. Dopo quello
che sto per dirti non so se sarà ancora tutto come prima,
fra noi.”
“Dimmelo allora, adesso.”
Rispondi sicuro.
Prendo un respiro profondo. “Io e Kate ci
sposiamo.” Sparo quelle parole come
tanti piccoli proiettili, veloci e leggeri che mirano il tuo cuore.
E lo colpiscono, in un attimo. E ti fa male, e si vede. E ti porti una
mano
proprio lì, dove io ti vedo sanguinare. Respiri
pesantemente. Le tue pupille si
fanno piccole, sottili.
“Dom? Tutto bene?”Chiedo non appena ti vedo
abbassare la testa e accasciarti
sul divano. Non rispondi. E la tua mano rimane lì, sul cuore
come se stessi
cercando di capire se batte ancora. Chiudi gli occhi, li riapri. Mi
guardi. Li
richiudi. Una lacrima scivola giù lentamente, ti segna quel
viso che si è fatto
pallido tutto d’un colpo.
Vorrei abbracciarti. Vorrei stringerti a me. Vorrei,
vorrei…vorrei una miriade
di cose, Dom.
Vorrei poter stare bene con te. Vorrei poterti toccare, sfiorare quella
mano
calda e chiuderla nella mia. Ma non posso, non posso.
“Dom…ti prego, dimmi qualcosa.” Mormoro
cercando i tuoi occhi, l’unica cosa con
cui posso avere un contatto.
Scuoti la testa.
Poi socchiudi le labbra,
ma non parli. Non esce niente da quella bocca. Da quella bocca, che
vorrei. La
vorrei ancora, Dom. Quelle labbra…anche loro vorrei poter
toccare.
“Dimmi quello che vuoi,
qualsiasi cosa, ma parla. Parla, per favore.” Continuo
sperando in una tua
reazione.
Apri gli occhi,
finalmente.
I tuoi occhi, Dom. Quegli
smeraldi che vorrei non mi guardassero così. Che vorrei non
mi vedessero come
un mostro. Ma lo sono e non c’è più
niente che io possa fare per rimediare a
tutto questo.
Ti rimetti a sedere.
I tuoi occhi non sono più
bagnati. Sono cattivi, adesso. Sono colmi d’ira e mi fai
paura, Dom, non lo
nego.
Ti avvicini. Il tuo viso a
pochi insignificanti centimetri dal mio.
Il tuo fiato sulle mie
labbra.
Stai per parlare. “Ti
odio.” Fai poi, tenendo lo sguardo fissato sul mio.
Quelle parole mi uccidono.
Mi uccidono, mi tolgono il
respiro.
“Ti odio, Matt.” Sibili di nuovo, lasciando che un
tuo labbro sfiori il mio.
I miei occhi si socchiudono a quel tocco, contro ogni logica.
E tu lo rifai, e sei a conoscenza di quale effetto mi fai.
E sei a conoscenza del fatto
che non posso lasciare che accada, di nuovo. Per l’ennesima
volta. Ti avevo
detto basta e tu mi avevi ascoltato, ma non t’importa ora.
La tua mano circonda il mio collo, ma non stringe.
Perché non lo fai, Dom?
Perché non mi soffochi? Mi odi, no?
Continui a respirarmi sul viso, con la bocca socchiusa.
Con un movimento veloce mi sali in braccio, ti metti a cavalcioni su di
me e
avvicini le tue labbra al mio orecchio. “Ti odio.”
Sussurri ancora, quasi in un
orgasmo.
“Se mi odi, vattene. Che ci fai ancora qui?”
Rispondo piano, mentre sento la
tua mano sul collo stringere un poco.
“Come hai potuto?” Mi
chiedi.
“E’ quello che è meglio per noi. Per me,
per lei…e anche per te.”
I tuoi occhi si fanno di fuoco e fiamme. “Per me?!”
Mi urli a fior di labbra.
“Noi non possiamo continuare così, Dom.”
Scuoti la testa indignato. La mano sul collo si sposta, mi prendi la
maglietta,
la stringi fra le dita e tiri. Mi tiri verso di te, ancora
più vicino a far si
che le nostre bocche si incontrino. “Tu mi stai facendo
diventare pazzo.” Dici
con le labbra incastrate fra le mie.
Ma non mi baci, no. Non lo fai e spero che non lo farai.
“Lo so, è tutta colpa mia.
Ma davvero, non posso lasciare che tra noi continui così. Io
devo stare con
lei.”
Ti tiri un po’ indietro e mi guardi disgustato. “Tu
devi?” Ringhi socchiudendo
gli occhi, facendoli diventare due
piccole fessure.
“Devo, Dom.”
Torni nella posizione di prima e stavolta lo fai. Mi baci, mi baci
ancora e mi
bruci le labbra. Me le bruci, come un diavolo. Ma io non mi sottraggo a
quel
dolore, non voglio, ma dovrei. Mi mordi, e mi piace. Ti allontani
ancora, per
far si che io ti possa guardare negli occhi, per far si che io possa
vederti
soffrire.
“Io e te siamo una cosa
sola.” Sussurri lasciando che una lacrima ti righi il viso.
Piangi, adesso. Pensavo non lo avresti più fatto.
E piango anche io, perché sto fuggendo. Sto fuggendo da te.
Da noi.
Dom, sto rovinando tutto.
Ti sto abbandonando.
Sto rompendo quella promessa, quel giuramento che io ti avevo fatto
fare.
“Promettimelo.”
Ti
dissi.
“Promesso, Matt.” Rispondesti afferrando
la mia mano.
“Ci saremo sempre l’uno per l’altro,
qualsiasi cosa accadrà tra noi.” Aggiunsi
prima di premere le labbra sulle tue per la prima ed innocente volta.
Da quel giorno fu tutto
uno strano sogno, un continuo nascondersi dalle persone, dai loro
pettegolezzi,
dai loro giudizi ed è diventato tutto così
insopportabile col passare del tempo,
Dom.
Io non ce l’ho più fatta,
e ho iniziato a cercare, a cercare e cercare; e l’ho trovata.
Si, ho trovato
quella che avrebbe potuto tirarmi fuori da quel groviglio malsano di
situazioni:
Kate.
E in qualche modo ha
tentato di farlo. Ha tentato di portarmi via da te.
E non ce l’ha fatta.
Allora l’ho fatto io.
L'ho chiesta in sposa e lei ha accettato.
Mi allontanerà da te,
questo? Potrò finalmente respirare?
Non credo, adesso.
L’ho sperato. L’ho sperato, davvero.
Ma io ti vedo ora, Dom.
Vedo come mi stai
guardando, come stai trafiggendo il mio cuore lasciando che quelle
lacrime ti
scorrano sulle guance.
E capisco che è tutto inutile. Che nessuno potrà
mai allontanarmi da te.
E hai ragione: siamo una
cosa sola io e te, e lo saremo sempre.
Ma lasciami andare,
adesso.
Lasciami, ti prego.
Lasciami volare via per
una volta.
Io non posso continuare a nascondermi, è una cosa troppo
opprimente, troppo
buia, troppo sporca.
Continui a piangere, ma non capisci.
Non capisci che io non
torno indietro? Che ormai ho deciso? Che non posso continuare a
soffrire?
Allunghi una mano verso il mio viso, mi accarezzi.
Chiudi gli occhi mentre lo fai.
E io la copro con la mia, racchiudendo il calore di quel gesto in un
attimo che
vorrei potesse durare un’eternità. “Devo
andare, Dom.” Ti dico facendoti aprire
gli occhi.
Ti avvicini. “Un’ultima
cosa.” Sussurri.
Mi stai lasciando andare, allora?
“Tutto quello che vuoi.”
“Baciami, come solo tu sai fare.” Rispondi fissando
le pupille nelle mie.
Allora lo faccio.
Ti bacio.
Ti bacio con passione.
Come fosse l’ultimo nostro contatto.
E lo è.
La mia lingua incontra la tua, per l’ultima volta.
Le mie mani, i tuoi capelli.
I miei occhi, i tuoi, che mi infliggono dolore.
Le tue mani vagano sul mio
corpo, sulla cerniera dei miei pantaloni.
Ti fermo.
No, questo no.
Questo no, Dom.
Ti guardo mentre allontano le mie labbra dalle tue.
Capisci e ti alzi, in piedi di fronte a me mi fai segno di sollevarmi
dal
divano.
Obbedisco e tu mi abbracci.
Mi stringi a te, mi stringi forte tra tue le braccia.
“Ti amo, Matt.” Mi mormori nell’orecchio.
“Anche io, Dom.” Rispondo lasciandoti un ultimo
dolce bacio sulla bocca.
Poi mi allontano di fretta, apro la porta e mi fermo sulla soglia.
“Per il matrimonio, Dom…ti arriverà
l’invito presto.” E’ l’ultima
cosa che ti
dico, poi chiudo la porta alle mie spalle.
Lasciandoti, abbandonandoti, distruggendo tutto.
Ma, Dom…quel bacio, sarà davvero
l’ultimo?
Io
e te siamo una cosa sola.