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Autore: Annette85    10/10/2010    3 recensioni
La brezza marina scompigliò dispettosa i suoi lunghi capelli biondi, mentre l’odore di salsedine la fece sentire viva, nonostante fosse solo un puntino rispetto all'immenso specchio d'acqua davanti ai suoi occhi.[...]
Storia classificatasi settima al "Titolo unico contest" indetto da remvsg sul forum di EFP.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nota: Storia scritta per il Titolo unico contest, indetto da remvsg sul forum di EFP, e classificatasi settima.
Questa è anche la mia prima storia sulla coppia Teddy/Victoire e devo dire che mi è piaciuto particolarmente scrivere di loro, quindi spero di scrivervi ancora (mi pare che in un contest mi sia capitata la coppia *spulcia nelle mail*, quindi è probabile che molto presto leggiate anche altro^^)
Colgo l'occasione per ringraziare la giudicia per aver indetto il contest e mi dispiace non essere riuscita a rispettare appieno il tema proposto. Sarà per la prossima volta =)
Buona lettura^^


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Di mare, di vento

La brezza marina scompigliò dispettosa i suoi lunghi capelli biondi, mentre l’odore di salsedine la fece sentire viva, nonostante fosse solo un puntino rispetto all'immenso specchio d'acqua davanti ai suoi occhi.

Era seduta lì a contemplare l’infinito da qualche ora, ormai: dapprima nervosa, poi, a ogni onda che si infrangeva sul bagnasciuga e si srotolava di nuovo verso il mare aperto, qualche nodo si scioglieva, lasciandole solo un’immensa pace.

Si accorse di Teddy, sedutole a fianco, solo quando le passò un braccio intorno alle spalle, avvicinandola di più a sé.

«Cos’ha detto papà?» chiese Victoire in un sussurro, mentre volgeva un rapido sguardo verso casa.

«Ti basti sapere che ho rischiato di finire al San Mungo», rise Teddy appoggiando il viso sulla testa della ragazza e iniziando a contemplare il mare davanti a sé.

«Smettila di fare l’idiota», lo rimproverò lei dandogli una piccola spinta.

«Ok», iniziò ritornando serio. «Comunque penso che si fosse messo l’anima in pace già quando ci ha sorpresi a pomiciare davanti alla porta d’ingresso, dopo il nostro primo appuntamento».

«Quindi cos’ha detto?» chiese ancora Victoire arrossendo leggermente a quel ricordo ad alto tasso di imbarazzo, e che aveva visto per la prima volta Bill davvero arrabbiato con qualcuno.

«Dopo avermi fatto il terzo grado come se non mi avesse visto crescere con i suoi stessi occhi? Ha capito che è meglio che tu stia con me, piuttosto che con qualche mago lussurioso di cui non sa niente», concluse Teddy non riuscendo a togliersi un ghigno dalle labbra.

«È andata bene, quindi», disse Victoire più a se stessa che al suo ragazzo, non badando minimamente all’ultima affermazione.

«Se vuoi pensarla così, ok», sospirò Teddy affranto, mentre i capelli viravano dal classico azzurro a un nero pece, segno che non tutto era andato come previsto. La ragazza lo guardò sorpresa per quei cambiamenti: era strano che lui parlasse in quel modo e, ancora più strano, era vederlo con quel colore di capelli.

«Cosa c’è che non va?» chiese preoccupata, ma quando non ottenne una risposta qualcosa le ritornò alla mente. «Teddy, ti ha fatto promettere qualcosa altrimenti non ti avrebbe dato il permesso, vero?»

Il mago non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo su Victoire e si limitò ad annuire. Lei si alzò di scatto, scosse via la sabbia dai vestiti e iniziò a fare qualche passo impettita verso Villa Conchiglia, pronta a dirne quattro a suo padre.

«Aspetta», la richiamò Teddy fermandola per un polso. «Io gliel’ho promesso, ma sa bene che sarà praticamente impossibile da mantenere».

Victoire lo guardò sconcertata, non capendo a cosa si riferisse il ragazzo, quando vide i suoi capelli cambiare ancora colore, passando questa volta a un rosso molto acceso, capì e arrossì all’istante, mentre la sua bocca esalava un “Oh”.

«Già», disse Teddy non riuscendo a mantenere lo sguardo negli occhi della ragazza. «Non arrabbiarti, ma ho dovuto prometterglielo».

«Non mi arrabbio», mentì lei, mentre sentiva le unghie iniziare a conficcarsi nel palmo della propria mano destra chiusa a pugno. «Potevate almeno chiedermi se fossi d’accordo».

Teddy si grattò la nuca ancora più imbarazzato, abbassando lo sguardo verso la sabbia e notò solo allora di come il vento la spostasse sui suoi piedi, quasi a volerlo rendere un tutt’uno con la spiaggia.

«Secondo te, se lui ha acconsentito, posso iniziare i preparativi?» chiese Victoire interrompendo il silenzio e il flusso di pensieri che vedevano per protagonista il mago mentre sprofondava sempre di più nel terreno.

Teddy alzò lo sguardo sulla ragazza, sorpreso da quella domanda, ancora impaurito dal fatto che lei probabilmente non volesse più parlargli, visto di cos’aveva discusso con Bill poco prima. Il suo volto si illuminò raggiante e i capelli tornarono al consueto azzurro: «Certo che puoi», rispose poi abbracciando la ragazza.

Victoire avvolse le proprie braccia attorno al corpo di Teddy e si lasciò cullare per qualche istante, prima di alzare la testa e scoccargli un tenero bacio sulle labbra. «Vado a dire a mamma che io e lei possiamo andare a Diagon Alley anche subito», sorrise sciogliendo l’abbraccio e scomparendo in casa.

Teddy restò qualche istante imbambolato con le braccia ancora alzate davanti al proprio corpo, ma quando vide una figura dai capelli rossi alla finestra si ricompose e ripensò a quella promessa assurda. “Perché l’ho promesso?” si chiese dando un ultimo sguardo al mare e smaterializzandosi a casa di sua nonna.


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Siccome è piuttosto tardi, non aggiungo nient'altro, se non che mi farebbe veramente piacere sapere cosa ne pensate e se vi sia piaciuta o meno^^

Ciao ciao

   
 
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