Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: HermBlaise2    05/11/2005    1 recensioni
Queste sono le vicende di Chiara e Lara tra amori e scuola.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una famiglia un po’ particolare……

Una famiglia un po’ particolare……..

 

 

 

Ciao! Sono HermBlaise2 e volevo dirvi che la trama di questa storia è tratta da Gilmore Girls. Non fate caso alla poca differenza di età tra madre e figlia ma mi serviva.

 

P.S= Per chi aspetta “La vita di Chiara” sappia che deve aspettare ancora molto e che ho deciso di pubblicare questa fanfic perché l’avevo scritta anni fa.

 

Buona lettura!

 

 

 

1. L’inizio

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 8:10 (Casa Martini)

 

-MAMMA!-

 

Una ragazzina di 11 anni con la chioma fulva, lunga, ondulata e gli occhi azzurri era entrata come una furia nella camera della madre facendola svegliare di soprassalto.

 

-Yawn….C…Che c’è?- Chiese la madre tutta assonnata

-Che stai facendo?-

-Ho un attacco di cuore- Rispose ironica

-Pensavo che fossi già alzata. Sono le 8:10-

-Cosa?-

-Sono le 8:10-

-Non può essere…- Disse ritornando a dormire

-SONO LE 8:10!!!- Ribadì la undicenne togliendo le coperte alla madre

-Smettila sono le 6:45!-

-No, ti sbagli!-

-Ti dico di si. Ho messo la sveglia alle 6:45 quindi sono…- La figlia le fece vedere la sveglia –Le 8:10! Maledizione!- Urlò scendendo giù dal letto

-Non posso far tardi il primo giorno di scuola! Sai che succede quando fai tardi il primo giorno di scuola?- Disse Lara disperata.

-Che arrivi dopo?- rispose distrattamente Chiara mentre si toglieva il pigiama in fretta

-No, succede che sei bollata come la ragazza ritardataria-

-Un vero dramma…- Disse alzando gli occhi al cielo -Oh mio Dio! I miei vestiti!- la madre stava guardando nel suo armadio.

-Cosa?-

-Non ho nemmeno un vestito pulito!-

-Le 8:15-

-Tutte le mie cose carine erano sporche!-

-Le 8:16-

-Volevo mettermi il completo blu con la gonna corta- Disse la madre guardando la figlia

- Le 8:17- Rispose lei con uno sguardo di ghiaccio

Va bene donna che scandisce il tempo, perché intanto non scendi a prendere la cartella? Sarebbe super, grazie.-

-Sbrigati!-

 

10 minuti dopo….

 

Chiara scese le scale del piano superiore e si fermò davanti alla figlia, era una bellissima ragazza di 24 anni, frequentava il quinto anno dell’Università di Medicina, faceva il tirocino in Medicina Interna, aveva i capelli bruni, lunghi, con gli occhi scuri, aveva un fisico da far girare la testa, ed in quel momento era vestita con gli short di jeans, una maglietta rosa e degli stivali a gambaletto di cuoio.

La figlia la guardò con uno sguardo inespressivo.

 

-Che c’è?- Chiese Chiara

-Niente. Non sapevo che in città ci fosse il rodeo…-

-Ok basta, porto la tua foto da bambina….- Disse uscendo.

-No! Io adoro il rodeo!- Rispose in fretta seguendola

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 9:00 (Scuola Media Moscati)

 

Arrivarono a scuola e per un momento restarono in silenzio, poi, Lara ruppe il parlò.

 

-Allora, come sto?-

-Sei un incanto. Vai li dentro e dimostra cos’è l’intelligenza. Chiamami se hai bisogno di me-

 

La figlia la guardò come se fosse pazza.

 

-Tu devi entrare con me-

-Lara ti prego….-

-Mamma…-

-Non vedi come sono vestita? Non posso incontrare nessuno che abbia una qualunque carica qui-

-E’ il mio primo giorno di scuola e tu non puoi evitare di accompagnarmi dentro, punto.- Disse Lara categorica

 

Così uscirono dalla macchina e Chiara potè vedere le altre madri come la guardavano sconcertate e potè anche sentire i loro commenti quindi, lottando per non diventare tutta rossa chiese:

 

-Da che parte andiamo?-

-Non ne ho idea- Rispose Lara guardandosi intorno

-Perse?- Disse un bel uomo sui 40 anni.

-S..Si, stiamo cercando la 1° C- Balbettò Chiara

-E’ al secondo piano. Salite le due rampe di scale e girate a sinistra. La 1°C è proprio lì. A proposito io sono Giacomo Ferrari mia figlia Veronica viene a scuola qui-

-Io sono Chiara Martini e questa e mia figlia Lara- L’uomo sembrò stupito.

-Sua figlia? Sul serio?-

-Già-

-Scusate io devo proprio andare- S’intromise Lara

-E vero, dobbiamo andare e io devo andare a casa di una mia amica a studiare- Disse Chiara

-Va bene allora ci vediamo- E detto questo l’uomo se ne andò

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 10:00 (Bar White)

 

Dopo aver accompagnato Lara in classe, Chiara era andata a ritirare i suoi vestiti in lavanderia, quelli che doveva mettere per andare a scuola, e poi si era diretta al Bar White gestito dal suo amico Nicolò.

Nicolò aveva 25 anni, si era appena laureato in Ingegneria al Politecnico ed avrebbe iniziato in ottobre ad insegnare proprio lì, lavorava anche al bar solo perché era appartenuto a suo nonno e non voleva liberarsene. Aveva i capelli bruni, gli occhi scuri ed aveva un fisico asciutto, forse era un po’ troppo scontroso.

Ma era il classico bello e dannato.

 

-E’ stato il giorno più lungo della mia vita e sono solo le 10:00, che bello!- Disse Chiara sedendosi al bancone

-Non c’è caffe- Rispose Nicolò senza staccare gli occhi dai piatti che stava lavando

-Non sei divertente-

-Posso darti una tisana-

-Questa non è una mattina da tisane. Questa è una mattina da caffè-

-Ogni mattina per te è da caffè-

-Questa è una mattina da caffè gigante-

-Posso darti un the di erbe calmanti-

-Ti prego dimmi che stai scherzando!-

-Si, sto scherzando- E così Nicolò porse un caffè a Chiara

-Allora, che è successo oggi di così terribile?- S’informò il ragazzo

-Lara ha cominciato la Moscati- Nicolò la fisso insistentemente.

-Che c’è?- Disse Chiara

-L’hai portata alla Moscati vestita così?- Disse indicandola

-I miei vestiti erano in lavanderia e la sveglia non ha suonato in orario. Ora devo andare. Ciao-

-La prossima volta ti do il deteinato!- Urlò Nicolò prima che Chiara chiudesse la porta del locale.

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 10:36 (Casa Martini)

 

Chiara entrò in casa proprio mentre suonava il telefono.

 

-Pronto?-

//Chiara?//

-Mamma!-

//Ascolta, oggi pomeriggio vado fuori a fare spese ed ho pensato di prendere qualcosa per Lara//

-Tipo cosa?-

//Camicie e gonne o pantaloni in più per la scuola//

-Si, ma ci ho già pensato io. Le ho preso due gonne e un mucchio di camicette-

//La settimana scolastica ha cinque giorni. E se lei sporca una gonna?//

-Beh allora, metterà quell’altra-

//E se le sporca tutte e due?//

-Allora useremo quella cosa orrenda chiamata lavatrice- Rispose Chiara ironica

//Voglio almeno prenderle un nuovo cappotto//

-Mamma ti prego…-

//Ha la taglia 40?//

-Ha la 40 ma, le prenderei una 42 nel caso che cresca-

//Se cresce gliene compro un altro//

-Allora la 40 va benissimo. Devo andare, mamma. Ciao- E detto questo la ragazza buttò giù il telefono in faccia alla madre.

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 10:40 (Moscati, classe 1°C)

 

Lara era seduta al primo banco e ascoltava l’ennesima professoressa di turno che presentava il suo programma.

 

-Io mi chiamo Venturi e sarò la vostra professoressa di matematica e scienze. Il programma incomincerà con i numeri naturali e poi continueremo con…-

-Scusi, faremo anche fisica?- Chiese una ragazzina bionda

-Tu sei?- Disse la prof. Scorrendo sul registro

-Sono Beatrice Visconti- La precedette la ragazzina

-Ah si, comunque fisica non la faremo quest’anno-

 

DRIIIIIN!!!!!

 

-Bene, andate a fare l’intervallo-

 

Così tutti i ragazzi uscirono in corridoio.

Lara stava camminando quando vide un ragazzo venire verso di lei.

 

-Ehi, Mary!-

 

Lara capendo che si stava riferendo a lei rispose:

 

-Io?-

-Si, tu!-

-Mi chiamo Lara…-

-Io sono Gianluca. Così siamo in classe insieme-

-Già-

-Potremmo studiare insieme qualche volta-

-Si, sarebbe grandioso-

-Quanto grandioso?- Chiese Gianluca con uno sguardo malizioso.

-I…Io dovrei andare….- Disse Lara in imbarazzo

-Ciao Mary- E Gianluca se ne andò

-Il mio nome è Lara- Disse la undicenne

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 11:00 (Casa Grignani, cucina)

 

Giulia Grignani di 24 anni, aveva finito l’Università di Veterinaria e quell’anno era a casa perché a Giugno avrebbe fatto l’Esame di Stato per poi aprire uno studio, aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e stava osservando le pesche che il suo amico Alessandro, di 27 anni, aveva comprato al mercato.

 

-Uhm…sono più piccole dell’ultima volta- Disse la ragazza guardando dentro il cestino

-No, ti sbagli- Disse l’amico esasperato

-Più piccole, più acquose, con poco sapore di pesca…- Continuò Giulia

-No, sono piene di sapore di pesca visto quello che sono, e cioè pesche-

-Vediamo quelle sul fondo….-

-Ah, grandioso! Bene, controllale tutte…Si, così….Aspetta, ne hai saltata una, ma, non ti dirò certo qual è, lascerò che il tuo efficientissimo radar…Si, eccola lì!- Disse Alessandro ironico

-Molto bene, sono elegante?- Disse Chiara entrando in cucina.

-Sei perfetta- La rassicurò Giulia

-Vedi, è così che dovevo essere stamattina-

-O mio Dio! Oggi era il primo giorno di scuola di Lara!-

-Si, e io dovevo avere un aspetto riposato non quello di una che non ha chiuso occhio-

-Ma chi vuoi che l’abbia notato?-

-Tutti! Le altre madri, i professori, Nicolò…-

-Assaggia questa- Le dice Giulia passandole la pesca

-Un po’ acquosa-

-Lo hai fatto apposta!- Intervenne Alessandro

Giulia intanto si inginocchia per terra e fa rotolare la pesca.

-Mi piacerebbe sapere cosa stai facendo- Dice l’amico

-Rotolano anche in modo diverso!-

-Per eccesso di acqua. Certo, non fa una grinza- Alessandro alza gli occhi al cielo

-Senti Chiara, non ha importanza quello che hanno detto tutti. L’importante è che Lara va alle medie-

-Lo so, dovevi vederla, stamattina era così eccitata-

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 11:30 (Moscati, corridoio 2° piano)

 

Lara stava cercando di aprire la porta del bagno che si era incastrata e quando tirò troppo forte andò addosso a Beatrice Visconti facendole rompere il bicchiere d’acqua che avrebbe portato alla prof.

 

-Scusami! Mi dispiace! La porta era incastrata e così….scusami- Disse Lara aiutandola a pulire ma la compagna la guardò con uno sguardo che mandava saette.

-Sta lontana da me- E Beatrice se ne andò

 

In classe la prof. volle il suo bicchiere d’acqua.

 

-Mi scusi ma mi è caduto e si è rotto- Disse Beatrice

-COME SAREBBE A DIRE CHE TI SI E’ ROTTO????- Tutta la classe era ammutolita

-E’ colpa mia prof- Anche Lara si alzò in piedi

-Tu chi sei?-

-Sono Lara Martini-

-Stanne fuori- Mormorò Beatrice

-Vede la porta era incastrata…-

-E’ colpa tua?-

-Si-

-Allora, tu e Visconti farete dei compiti extra che adesso vi darò-

Lunedì 9 settembre 2014, ore 12:00 (Casa Martini, ingresso palazzo)

 

Chiara era arrivata a casa perché Patrizia, la portinaia, l’aveva chiamata con urgenza.

 

-Ciao Patriza. Perché mi hai chiamato?-

-Sono venuti dei ragazzi e hanno cominciato a ficcare il naso sul tuo pianerottolo davanti alla tua porta. Mi è sembrato un po’ sospetto-

-Vado a vedere-

 

Una volta salita vide dei ragazzi chinati, probabilmente stavano cercando qualcosa.

 

-Ehi! Che state facendo?-

-Lei abita qui? Dobbiamo installare la DSL per una certa Chiara Martini. E lei?- Un ragazzo si avvicino a Chara

-Si, sono io. Senta non ho chiesto la DSL-

-La richiesta è stata fatta da una certa Daniela Martini-

-Oh no!!!!- Disse Chiara sentendo il nome di sua madre. –Senta, annullo la richiesta-

-E’ sicura? Ha già pagato-

-Si, sono sicura- E così li spinse via

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 12:30 (Ospedale Regina Elena)

 

Chiara arrivò dove sua madre lavorava come segretaria ed entrò nel suo ufficio in tutta furia.

Seduta ad una scrivania c’era una donna di 55 anni che scriveva al computer.

 

-Mamma!-

-Chiara?- Disse la donna confusa

-Non vogliamo la DSL-

-Questo non è il luogo adatto-

-Ho annullato il contratto-

-Ma Lara ha bisogno di internet per la scuola!-

-Abbiamo già internet-

-Ma così è più veloce!-

-A noi piace il nostro internet lento-

-Sei testarda come un mulo-

-No, non sono testarda, sono semplicemente io! La stessa persona che ha sempre voluto risolversi i problemi da sola. Tu non lo permetteresti, ma lei è mia figlia e decido io come dobbiamo vivere, non tu- E così dicendo se ne andò lasciando Daniela con uno sguardo ferito.

 

 

Lunedì 9 settembre 2014, ore 12:45 (fuori dalla Moscati)

 

Appena Lara vide sua madre ad aspettarla le saltò subito al collo.

 

-Venire in questa scuola è stata una mia idea?- Disse Lara

-La prossima volta te lo impedirò. Piuttosto come è andato il primo giorno?- Chiese la madre mentre salivano in macchina.

-Sono stravolta. Una delle ragazze mi odia e c’è un ragazzo, Gianluca, che continua a chiamarmi Mary-

-Non posso credere che lo dicano ancora…- Chiara ridacchiò

-Perché? Che vuol dire?-

-Mary come la Vergine Maria. Pensano che hai l’aspetto di una santarellina-

-E come mi chiamavano se pensavano che avevo l’aspetto di una sgualdrina?-

-Ti avrebbero chiamata Maddalena, credo-

-Wow insulti biblici. Beh, è una scuola colta…-

 

 

CONTINUA…..

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: HermBlaise2