In pochissimi giorni Angel si era già ambientata e
aveva fatto amicizia con molti studenti, anche se alcune ragazze non volevano
saperle di stringere amicizia con lei, ma non vi dette molto peso, poiché lei e
Hermione erano diventate ormai inseparabili. Era diventata molto amica anche di
Harry e Ron (nonostante lui sembrasse sempre un po’ a disagio quando lei era
nei paraggi) e adesso il più famoso trio di Hogwarts era diventato il più
famoso quartetto di Hogwarts.
“Cosa ne pensi di Viktor?”chiese una sera Angel a
Hermione, mentre si riposavano davanti al caminetto della Sala Comune, dopo una
lunga giornata.
“Siamo solo buoni amici.”
“Mi ha detto che si era preso una bella cotta per te,
quando è venuto qua.”
Hermione arrossì un poco. “Sì, ma non era il mio tipo.
Però lo ammiro molto; nonostante l’abbia rifiutato siamo rimasti in buonissimi
rapporti. Non molti ragazzi avrebbero reagito così!”
“Già….i maschi sono strane bestie.”
Hermione scoppiò a ridere, osservando la faccia seria
con cui l’amica aveva pronunciato il suo personale giudizio.
“Di che state parlando, belle fanciulle?”disse
allegramente Lee Jordan, seguito da Fred, sedendosi sul bracciolo della
poltrona di Angel e passandole velocemente un braccio attorno alle spalle.
“Di ragazzi, Lee.”disse con voce maliziosa Angel,
sorridendo furba a Hermione.
“Ah, davvero? E dimmi, per caso di qualcuno di noi in
particolare?”
“Sì.”Angel continuò a sorridere verso Hermione.
“E di chi?”continuò Lee, strizzando l’occhio a Fred.
“Oh, bè… sai non dovrei rivelartelo…”
“Sarò muto come una tomba!! E anche Fred, vero?”
“Più muti di un Avvincino!”stavolta fu Fred a
strizzare l’occhio a Lee.
“Mi dispiace, ma proprio non posso dire niente…”
“Dacci almeno qualche indizio!”esclamò Lee.
“Mmmmh… Bè, è molto simpatico.”Angel voltò il viso
verso Lee e gli si avvicinò un poco.
“E?”Disse Lee avvicinadosi al volto di Angel a sua
volta.
“Ha un amico inseparabile.”
Lee scoccò un’occhiata rapida a Fred, mentre il suo
sorriso si ampliava sempre di più.
“E poi? Per caso è anche affascinante, carino, ma con
un tocco di mistero?”
“Ma come hai fatto a capirlo?”disse Angel con
un’espressione falsamente stupita.
“Bè, te l’ho detto che io ho molte qualità nascoste. E
queste sono le più misere; se vuoi, ti faccio vedere le altre in un posticino
più appart….”
“Oh, mio caro Lee, mi hai fraintesa! Io mi riferivo a
Ron!”
Hermione e Fred scoppiarono a ridere, mentre Lee
arricciava il naso. “Ron?!?”
Sentendo il suo nome, Ron alzò il capo dal tavolino
dove stava facendo le lezioni con Harry; Angel lo fissò per un attimo.
“Sì, Ron.”Il ragazzo riabbassò subito il capo sui
compiti, con le guance in fiamme.
“Angel, Angel, questi sono scherzi di pessimo gusto!”
“Sì, ammetti che ti ha dato proprio una bella
freddura!!”disse ridendo Fred, dando una pacca all’amico.
“Ok, ok, è vero. Vorrà dire che adesso me ne andrò in
camera al buio, solo soletto, a deprimermi.”Lee si alzò dalla poltrona, seguito
da Fred, fece qualche passo, si girò nuovamente ed esclamò: “Ma se vuoi, puoi
venire a consolarmi, Angel. Sei la benvenuta a qualsiasi ora del giorno e della
notte!”Nella Sala scoppiò qualche risata.
“Tranquillo Lee, sono sicura che Fred riuscirà a
consolarti.”
Quando Fred e Lee si furono allontanati Hermione si
sporse verso Angel e sussurrò: “Ma dicevi sul serio riguardo Ron?”
Angel tornò a fissare per un attimo Ron: “E’ da poco
che lo conosco, ma… sì, devo ammettere che mi affascina molto.”
“Ron?! Ti affascina?!”sussurrò Hermione un po’
scandalizzata.
“Proprio così.”
“Bè, ognuno ha i propri gusti.”
“Già. E i tuoi quali sono?”
“Per adesso non ne ho.”affermò decisa Hermione,
appoggiandosi di nuovo alla poltrona e incrociando le braccia.
“Allora sei quella che ha capito più di tutti qua
dentro.”
Quel fine settimana c’era la consueta visita ad
Hogsmeade ed Angel era molto impaziente, non avendo mai visitato il
paesino.
“Angel, sei pronta?”domandò Hermione finendo di
pettinarsi i capelli.
“Diciamo di sì, se vuoi che esca conciata così.”
Hermione la guardò e ridacchiò; Angel indossava solo
una gonna corta di jeans, le calze e il reggiseno.
“Meglio di no, o provocheresti un affollamento di
ragazzi sulla nostra carrozza.”
“Sì, come no. Ma se è un manico di scopa?!”sussurrò
maligna Calì a Lavanda, non curandosi troppo di abbassare la voce.
“Patil c’è qualche problema? Altrimenti perché non
trovi il coraggio di dirmelo in faccia così ti metti a posto la
coscienza?”disse con voce calma e ferma Angel, continuando a vestirsi.
“Nessun problema che ti riguardi, Daily.”rispose acida
Calì alzando gli occhi al cielo verso Lavanda.
“Angel, sbrigati!”esclamò Hermione per la decima
volta.
“Ja, ich bin fertig”rispose indossando una
maglia nera con un ampio scollo incrociato sul davanti.
“Eh?!”
“Sono pronta!”
“Allora andiamo , bitte! E’ l’unica parola
tedesca che conosco oltre a Kartoffen.”disse Hermione afferrandola per
un braccio e trascinandola fuori dal dormitorio femminile.
Harry, Ron e Hermione fecero visitare a Angel ogni
angolo di Hogsmeade, dalla Stamberga Strillante al negozio di scherzi,
dall’ufficio postale a Mielandia, dove lei fece una scorpacciata enorme di
dolci.
“Ma come fai a mangiare così tanto e ad avere un
fisico così?!”chiese invidiosa Hermione.
“Fortuna.”rispose Angel sorridendo, mentre gustava
dello zucchero filato.”E mi sembra che anche tu sia molto fortunata!”
“Non mi lamento. Però forse sono un po’ troppo
secca…”osservò Hermione critica.
“Non ci hai ancora detto come mai ti sei trasferita
qui.”disse Ron, fissandosi i piedi, tentando di sviare il discorso; il solo
pensiero dei corpi delle due ragazze gli faceva arrostire le orecchie…e non
solo quelle.
“Oh, nulla di speciale… Sai come vanno le cose…Uno si
annoia di stare in un posto e si trasferisce.”
“Ti mancano gli amici di laggiù?”chiese Hermione.
“Ne ho trovati di migliori qui.”
Hermione sorrise e l’abbracciò.
“Bene, e allora per festeggiare questa nuova amicizia,
che ne dite di prendere qualcosa ai Tre Manici di Scopa? Angel devi
assolutamente assaggiare la Burrobirra!!”propose Harry, ottenendo i vivaci
consensi di tutti gli altri.
Un corpo giace senza vita sulla neve. Gli occhi
sbarrati, persi nel vuoto, le braccia spalancate così come la bocca incrostata
di sangue. I corti capelli scuri
fradici, le mani livide e rigide per essere state esposte al gelo a
lungo. I vestiti sono zuppi di sangue, sgorgato dalle numerose coltellate
inferte senza pietà. Il vento soffia forte, trascinando con sè candidi fiocchi
di neve e ululando, quasi volesse gridare di essere stato l’unico testimone di
un orrendo omicidio. Addio Seamus Finnigann.
Tornarono a scuola un po’ prima del solito, poiché
tutti e quattro dovevano finire i loro compiti, che occuparono il resto della
serata e della nottata.
“Ti dico che invece non è così! La McGranitt ha detto
che prima devi dare un colpetto con la bacchetta e dopo devi
rotearla!”esclamò Hermione con voce scocciata; quando Harry s’impuntava su una
cosa era difficile dissuaderlo.
“Invece sui miei appunti non è scritto così! Ho
ragione io, vero Ron?”
“Eh? Sì, sì…”sbiascicò Ron che si stava quasi
addormentando sul tavolino, giacché erano le undici passate.
“No Harry, ha ragione Herm. Anche sui miei appunti è
scritto così.”intervenne Angel, che si era goduta la discussione fino quel
momento.
“Bè, poiché le due secchione di Hogwarts dicono che è
così, allora che così sia.”sospirò il ragazzo stropicciandosi gli occhi.
Improvvisamente il buco del ritratto si aprì.
"SEAMUS!!"Dean Thomas entrò correndo e
urlando nella sala comune, catalizzando subito l'attenzione generale dei pochi
presenti.
"Dean ma cosa...?"
"SEAMUS! Lui...lui è..."il ragazzo si coprì
la faccia con le mani, sprofondando nella poltrona più vicina in evidente stato
di shock.
"Che è successo?!"esclamò Harry preoccupato;
non aveva mai visto Dean così.
"SEAMUS E' MORTO!!!"
Un sussulto percorse la Sala.
“C-come…? Che vuoi dire?!”sussurrò Harry sbiancando.
“CHE E’ MORTO, HARRY!! HO SENTITO LA MCGRANITT!!
L’HANNO UCCISO SENZA PIETA’!!”
“Dean, calmati! Stai delirando! Seamus era con noi
oggi ad Hogsmeade!”strillò Lavanda, bianca come un fantasma.
“Sì, ma adesso è morto! L’ha trovato Gazza, nei… qui
nei giardini della scuola. L’hanno ucciso non prima di un’ora e mezzo fa,
Lavanda.”il ragazzo si coprì il volto con le mani, cominciando a singhiozzare
rumorosamente; Lavanda si chinò ad abbracciarlo in silenzio, gli occhi colmi di
lacrime.
“Oh, mio Dio…”
Nessuno riuscì a dire altro.
Il giorno dopo, tutto era immerso nel caos per gli
studenti della scuola; si era velocemente sparsa la voce del delitto
commesso. Il professor Silente aveva
annunciato durante la colazione la perdita di Seamus, facendo un discorso
solenne e profondo. Si alzarono i calici di tutta la scuola in suo onore, ma la
Casa di Serpeverde non si unì pienamente al brindisi per celebrare il defunto
ragazzo. Le lezioni furono sospese per tutta la giornata che passò con
straziante lentezza.
“E’ così….strano.”mormorò Harry a Ron prima di
coricarsi, lo sguardo rivolto verso il letto vuoto di Seamus; tutti i suoi
effetti personali erano ancora lì, i suoi genitori li avrebbero portati via
l’indomani.
“Già…Non riesco ancora a crederci.”mormorò semplicemente
Ron, mettendosi a letto.
Hey!!!Rieccomi qua…Mi devo scusare poiché so che la suddivisione dei capitoli non è delle migliori…Abbiate (molta) pazienza con me!!
Maxime: grazie per la recensioneeee!!! Ma il tuo nick è collegato a Madame Maxime di Beauxbatons?? Se sì è davvero originale! >-< Spero che la storia continui a piacerti!!!
Faith Trinci: Ops……Perdona l'ignoranza...Cmq thank you per la recensione!!…
Grazie anche a tutti coloro che hanno recensito! Davvero!
Lipp Lipp –ovvero Kiss kiss!
By Ciocchy