Salve , questa è la mia prima ff. Prendetevi tutto il tempo che vi serve per leggerla.A più tardi! J

Rose si alzò imbarazzata dalla sedia su cui si trovava e, spedita, si diresse verso l’uscita , per quanto la confusione lo permettesse.

La musica era alle stelle e i ragazzi ballavano e ridevano.

Lei era l’unica eccezione.

Con non poche difficoltà si fece largo tra le persone che senza accorgersene, la spingevano e le pestavano i piedi.

Odiava quella festa e non avrebbe resistito un attimo di più i quella stanza gremita di Serpeverde. Diede una veloce occhiata a Scorpius poco più in là, impegnato a scherzare con qualche amico.

Sulle spalle portava un maglioncino e Rose se ne chiese il motivo. Il caldo era pazzesco fra quelle pareti.

Aveva accettato il suo invito non tanto per se stessa quanto per l‘amico. Era il suo compleanno e se avesse rifiutato si sarebbe di certo offeso. Rose lo conosceva troppo bene ormai: narcisista, immodesto e suscettibile. Lei era diversa: pochi amici , molti libri. Avrebbe preferito cento volte di più trovarsi con il naso fra le pagine di un libro di Rune Antiche che in quella situazione. Non conosceva nessuno dato che pochi appartenevano alla sua casa, Grifondoro. E di sicuro nessun Serpeverde (a parte Scorpius, naturalmente) avrebbe mai socializzato con la timida e strana Rose Weasley, per di più della Casa avversaria.

Tirava gomitate qua e là , tentando di raggiungere incolume l’uscio e possibilmente senza farsi vedere dal ragazzo.

C ’era quasi riuscita quando sentì una mano agganciarsi al suo polso , impedendole di proseguire.

-Dove scappi, Weasley?-. Sentendo la sua voce il suo cuore ebbe un sussulto.

-D..da nessuna parte Scorpius -

Si voltò e i suoi occhi azzurri incontrarono quelli dell’amico. A suo parere non c’era ragazzo più bello in tutta Hogwarts: biondo platinato, occhi grigi e fisico muscoloso. Perfetto.

-Vieni-

La spinse delicato per il braccio , in un angolo un po’ meno affollato.

- Ecco , qui possiamo parlare-

Le stava ancora tenendo il polso, ma le piaceva quel contatto , perciò non glielo fece notare.

- Non ti piace la festa, vero?-. Rose distolse lo sguardo. Non voleva ferirlo.

- Direi di no- disse Scorpius, deluso.

- No, non è che non mi piace … - provò a rimediare Rose - è solo che è pieno di Serpeverde e io non conosc… - L’indice di Scorpius si posò sulle sue labbra.

-Non importa. Ti capisco.- Pausa. -Andiamo. Devo dirti una cosa. - disse senza troppi giri di parole. Rose aggrottò le sopracciglia, ma prima che facesse in tempo a domandare spiegazioni si trovò ancora trascinata via dalla festa per il braccio da uno Scorpius serio e veloce.

Tirò un sospiro di sollievo quando mise piede fuori dalla stanza dei Serpeverde. La musica e le risate racchiuse nelle spesse mura della sala comune verde-argento, le giungevano ovattate.

Ma non era quelle la meta del ragazzo.

Insieme risalirono le scale di una torre. A Rose batteva forte il cuore, temeva che potesse sfondarle la gabbia toracica.

Quando arrivarono in cima , l’aria gelida la fece rabbrividire, penetrandole le ossa. Non si era portata alcun giaccone per coprirsi, ignorando la destinazione.

Intuendo i suoi pensieri, Scorpius tirò fuori la bacchetta e Trasfigurò il leggero maglione che aveva ancora sulle spalle in uno poco più pesante. Era abbastanza spesso per sfidare il freddo, ma di certo non per batterlo del tutto. Storse la bocca.

-Uhm, non sono mai stato un granché in Trasfigurazione.- Lo porse a Rose e rise. -Doveva essere qualcosa che tenesse più caldo-

-Ma tu avrai freddo!-

Scorpius fece spallucce e un gesto insistente col braccio ancora teso nella sua direzione. Rose, dunque, gliela diede vinta: tremava troppo per protestare. Lo indossò e si sentì subito meglio.

Ma d’altra parte era Novembre, il 13 Novembre, ed era normale un gelo così intenso, specialmente nelle vicinanze di Londra.

Ma proprio per questo motivo si chiedeva perché il ragazzo l’avesse portata lì.

-Grazie- sussurrò comunque. Alzò gli occhi verso Scorpius e non fu sicura che l’avesse udita: era appoggiato al parapetto e osservava assorto le stelle.

Lei si avvicinò e gli si affiancò. Il suo odore la investì: muschio bianco. Adorava il suo profumo.

Le dispiaceva interrompere quell’innaturale ma piacevole silenzio, ma la curiosità le bruciava dentro.

-Perché siamo qui?-

Scorpius si riscosse , come se si fosse ricordato solo in quel momento che ci fosse anche lei. Le sorrise e il cuore di Rose batté ancor più forte.

- Semplicemente perché questo è il posto migliore per dirti quello che ti devo dire-

Rose celò l’emozione sotto una maschera di confusione.

Beh, era comunque confusa .

Scorpius tornò a guardare le stelle, mantenendo il silenzio.

La ragazza non resisteva più e cominciò involontariamente a tremare e ogni secondo che passava pareva un’eternità.

-Allora?-

Passò ancora qualche attimo e finalmente Scorpius parlò di nuovo.

-Vedi, io ho sempre ritenuto il nostro rapporto basato sull’amicizia. Sono anni ormai che ci conosciamo e siamo sempre stati ottimi amici, anche se le nostre famiglie non si sopportano … - aggiunse divertito.

A Rose non sfuggì il fatto che tentava di non guardarla negli occhi e si stupì di quanto fosse imbarazzato. Non era lo Scorpius che aveva sempre conosciuto.

- Però … ecco,sì … è da un po’ di tempo che ho come l’impressione di essere cambiato. Non provo più quello che provavo prima.

- E cosa allora?- domandò Rose che nel frattempo si era involontariamente avvicinata ancor di più.

-E’ diverso dalla semplice amicizia. Credo sia..-

- … amore?- concluse Rose, la testa che cominciava a vorticarle. Il ragazzo annuì, amareggiato.

E,osservando l’espressione di Scorpius, Rose si svegliò bruscamente dal sogno reale che stava vivendo e fece un passo indietro , per poterlo vedere bene in faccia.

- E ti dispiace?!-

-No, cioè si. Non lo so. Io te l’ho detto altrimenti scoppiavo, non resistevo più, non riuscivo a tenermi tutto dentro. Ma capisco cosa questo comporta: ho rovinato la nostra amicizia. Come potrai starmi accanto sapendo che ti amo? Ti metterebbe a disagio … -

Rose attese che l’informazione le arrivasse al cervello, l’elaborasse e le suggerisse cosa dire.

‘’ Ti amo ’’. Le sue parole le rimbombavano nella testa.

Poi, inaspettatamente scoppiò in una fragorosa risata.

- Perché ridi?- chiese il ragazzo, confuso e offeso.

- Perché è tutto assurdo! Ti fai tanti problemi ma non ti passa nemmeno per un secondo per la mente la possibile soluzione a tutto -

L’espressione del ragazzo se possibile divenne ancor più confusa.

- Ti amo anch’io!- disse Rose, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Scorpius sbatté più volte le palpebre e poi sul suo viso si lesse comprensione.

- Davvero?!-

Rose annuì sincera e lui rise, sollevato

-Ma allora questo risolve tutto!-

-Ma dai!- disse ironica , sorridendo con lui. E si riavvicinò.

Si guardarono negli occhi per alcuni secondi , dopo di che, come se qualcuno gliel’avesse suggerito all’unisono, le loro labbra si toccarono delicate in un dolce abbraccio, muovendosi sempre più sicure. Un piacevole brivido corse veloce sulla sua schiena dove le mani di Scorpius si erano posate, e sulle sue braccia , avvinghiate al suo collo.

Ora Rose non aveva più poi così tanto freddo e capì che Scorpius aveva ragione: era il luogo migliore per stare insieme.

La luna, le stelle. Romantico.

Proprio come piaceva a lei.

Eccomi di nuovo! Allora che ne pensate? Vi ha fatto correre in bagno ma sfortunatamente non siete arrivati in tempo e avete irrimediabilmente macchiato l’adorato tappeto egiziano di vostra madre? Beh, allora recensite! Però vi prego non venite a linciare solo me ma anche nenne96 e Ciottolina107, che mi hanno dato una mano! Grazie mille ragazze! E grazie a tutti voi che recensirete, ho bisogno dei vostri giudizi!