Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia quindi mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali. Questo è solo un piccolissimo capitolo per capire se la mia storia potrebbe piacere oppure no. Recensite in molti e ditemi la vostra opinione e se vi va che io continui a scrivere oppure no!

Lentamente mi avvicino a lui. È così bello. Mi cinge la vita e si avvicina al mio orecchio “ Ti amo” mi sussurra. Sorrido. Sono così felice io lo amo e finalmente lui si è accorto di me. Mi avvicio. Le nostre labbra si stanno per sfiorare….
 
I still hear your voice, when you sleep next to me.
I still feel your touch in my dreams.
Forgive me my weakness, but I don’t know why.
Without you it’s hard to survive.
 
...Era tuttoun sogno. Già si ritorna alla realtà.
Scendo dal letto e mi preparo per andare a scuola. Arrivata davanti alla fermata dell’autobus lo vedo. Eccolo bello come il sole. Emanuele. Uno dei ragazzi più belli della scuola, forse il più bello. Il mio sogno non gli aveva reso giustizia.  Lo osservo è cambiato dall’ultima volta che lo visto. I capelli prima corti e sempre pieni di gel ora sono più lunghi e una frangia gli copre la fronte. È anche più alto. 1.80 credo. L’unica cosa che non è cambiata sono i suoi occhi. Degli occhi bellissimi azzurro-ghiaccio capaci di ipnotizzarti e di comunicarti ogni piccola emozione che prova. Indossa una maglietta bianca aderente e dei pantaloncini neri con le sue solite nike bianche che io adoro. Il suo corpo è così perfetto e i vestiti risaltano la sua abbronzatura.
-Ciao Tata, vita mia!!! - Roberta, la mia migliore amica, mi riporta alla realtà. –Ciao Stellina mia!-  Ok. Ritorniamo sulla terra. Primo giorno di scuola.- Vieni Fe andiamo- Non rispondo e lei si allontana per andare a salutare Andrea. Un ultimo sguardo a Lele e la seguo.
 
Il viaggio in autobus è andato bene d’altronde è il primo giorno di scuola e tutti erano ancora assonnati. Io compresa. Quando scendo dall’autobus vedo che la mia scuola è circondata da ragazzine del primo anno. Sono così spaventate e agitate mi ricordano me due anni fa. Quando vedono passare Lele tutte si girano. Come biasimarle è così bello.
Le prime tre ore passano veloci e finalmente arriva il suono della campanella. Io, Ro e Cele, un’altra delle mie migliori amiche, usciamo dalla classe e scendiamo in cortile. Ci mettiamo a chiacchierare del più e del meno. Dopo un paio di minuti vedo correre Ro e io e Cele ci scambiamo uno sguardo di intesa. Sicuramente c’è Leo, il suo ragazzo. Mi giro e li vedo abbracciati, ma una cosa mi sconvolge è nel gruppetto di Lele e sta venendo verso di noi. Mi giro e cerco di spostarmi insieme a Celeste, ma è come imbambolata, sta fissando Erik, il ragazzo che le piace. Faccio finta di niente e mi siedo sul muro vicino a lei.
-Ciao Fe, ciao Cele- Dice Leo col suo tono “siete contente ve li o portati”
-Ciao Leo, non ci presenti i tuoi amici?- Dico con il mio tono “Grazie sei un angelo”. Leo sa della nostra cotta per quei due ragazzi e siccome vanno in capeggio assieme, molto probabilmente aveva deciso di fare amicizia con loro per vedere felici noi. E’ una persona fantastica.Celeste non riesce a togliere lo sguardo da Erik, ma a lui non sembra dispiacere. Starebbero bene assieme.
- Emanuele, Erik queste sono Federica e Celeste-
-Piacere- dice Lele e ci stringe la mano mentre Erik si limita a un semplice Ciao. –Oggi pensavamo di uscire…emh..Vi va di venire?-chiede Lele. Io e Cele ci guardiamo –Emh…beh…s-si perché n-no- balbetta Celeste. –Ok allora ci vediamo oggi alle 3 al centro commerciale- dice Erik con un sorriso a 32 denti.   
 
DRIIN
 
Suona la campanella. E noi, tutte agitate per l’appuntamento di oggi, entriamo in classe. Le due ore passano lentamente, ma io e Cele abbiamo la testa da un’altra parte.