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Autore: Hullabaloos    10/10/2010    6 recensioni
Esistono vari modo per sfuggire alla noia... Ma quando si tratta di Roy Mustang, le conseguenze ricadono sempre su un certo Elric...
Della serie: chi ha detto che Cicerone è un autore latino noioso?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cracking jokes

 

Roy Mustang sospirò per l’ennesima volta, mentre l’ennesimo ufficiale dell’ennesima provincia di Amestris sciorinava parole su parole, indifferente all’evidente disattenzione del colonnello.

Il moro guardò la finestra vicina al tavolo con un barlume di speranza. Si trovava in un ufficio al terzo piano dell’Headquarter ma, diamine!, cos’era un volo di qualche metro per un Alchimista di Stato? Una barzeccola se messa al confronto con i noiosissimi rapporti di  cinque noiosissimi vecchi sulla situazione politica delle cinque frazioni dello stato più tranquille e lontane dalla guerra.

Sfortunatamente, il tenente Hawkeye intercettò lo sguardo del proprio superiore; così, consapevole del suo sgardo su di lei, lasciò casualmente scivolare la mano sulla canna della propria pistola (casualmente BEN carica). Il moro rabbrividì e si auto convinse a concentrarsi sulla voce monotona di un officiale alquanto attempato che sputacchiva sul tavolo ad ogni ‘p’ pronunciata. Inevitabilmente i buoni propositi andarono a farsi fottere dopo i primi due minuti.

Ma perché proprio quel giorno King Bradley aveva deciso di fare un’ispezione al quartiere del sud (famoso più che altro per la vicinanza con famosissimi casinò) e aveva lasciato quel piacere proprio a lui???

Il moro, rassegnato, tirò un altro sospiro. Se non avesse fatto subito qualcosa, si sarebbe trovato mummificato su quella poltrona a fare compagnia a quell’allegra compagnia arrivata dagli avamposti più remoti di Amestris. Si trattava di trovare una distrazione, qualcosa di…

“Idea!”, esultò sommessamente Mustang, mentre un ghigno molto inquietante si faceva largo sul suo volto.

 

Un ben noto ragazzetto dai capelli biondi si stava dirigendo con passo alquanto incazzato verso un ben noto ufficio. Con la sua famosa grazia, aprì la porta, rischiando di scardinarla, con una bella pedata.

“Cosa vuole, colonnello di merd-”. Si ricompose appena un po’ notando di essere in presenza di altri ufficiali. Si accorse anche che Mustang lo accolse con uno strano ghigno sul volto. E questo non prometteva niente di buono.

“Buongiorno Fullmetal,”, salutò il colonnello, “impossibile capire che non eri tu, data l’entrata”. Irritante.

“Per quale motivo mi ha chiamato?”, disse Edward sospettoso, vedendo che il sorriso del superiore si stava allargando pericolosamente.

“Beh, sai”, esordì il moro, prendendo in mano una penna dal calamaio,“ti ho convocato per questo”. Mustang strappò un pezzo di foglio da uno dei rapporti dei sottoposti e velocemente vi scribachiò qualcosa sopra.

“Visto che io e i miei colleghi siamo stanchi, recati alla mensa e porta questi a me, agli ufficiali e, perché no,”, guardando sottecchi Hawkeye, “anche al tenente”.

Il colonnello porse il biglietto ad Edward che, leggendolo, aggrottò le sopracciglia sorpreso, perplesso, ma soprattutto IRRITATO.

“Sta scherzando?”, sbottò. “DOVREI FARE DA CAMERIERA A TE E A CINQUE BACUCCH-”. Mustang lo fermò prima che potesse mettersi contro cinque quartieri dell’esercito.

“Fullmetal,”, disse incrociando le mani davanti al viso, “questo non è un favore”, fissandolo con sguardo penetrante, “è un ordine”.

Edward guardò rabbioso prima Mustang, poi Hawkeye che scuoteva sconsolata la testa, dopo i cinque ufficiali. Infine fece retromarcia, aprì la porta e la chiuse con gran violenza. Infatti, essa cadde a pezzi sotto lo sguardo divertito del colonnello e quello preoccupato degli anziani.

 

Edward marciò a passo di guerra verso il piano di sotto, mentre sibillava epiteti poco carini verso il proprio beneamato colonnello. Arrivò fumante di rabbia all’entrta della mensa, accorgendosi con sollievo che non c’era da fare fila.

“Già, perché a quest’ora la gente lavora”, bisbigliò inviperito il biondo. Si avvicinò al bancone dietro cui si trovava la ragazza che serviva durante i pasti. Diavolo, odiava quel banco! Era talmente alto che sembrava prendersi gioco di lui per la sua statura, emh… non ancora completamente sviluppata. Edward, per regalarsi qualche centimentro in più, si alzò in punta di piedi e, appoggiati i gomiti sul banco, attirò l’attenzione della ragazza.

“Cosa desideri?”, rispose cordiale lei.

Il biondo tirò fuori il biglieto datogli da Mustang.

“Umh… Dovresti prepararmi delle tazze di tè”, mormorò.

“Va bene”, annui la ragazza, “Per quante persone?”.

Edward si fermò un attimo a riflettere. Quindi… Contando il colonnello di merda, Hawkeye e i cinque bacucchi…

“Quindi devi preparare…”, meditò il ragazzo, non rendendosi conto dell’imminete cazzata che stava per sparare.

“SETTETE!!!”, esclamò infine, sollevandosi maggiormente sulla punta dei piedi.

La ragazza l’osservò perplessa per un attimo. Si sporse quel tanto dal bancone per vedere l’alchimista in punta di piedi, quindi incominciò a ridacchiare.

Solo in quel momento edward prese coscienza del piano del colonnello.

 

“CHI è IL NANO COSì PICCOLO CHE NON RIESCE NEANCHE AD ARRIVARE AL BANCONE DELLA MENSA???”

 

Roy Mustang se la stava ridendo di gusto nel suo ufficio, mentre il tenete aiutava i vecchi ufficiali a riprendersi dallo spavento per l’urlo che si era sparso per tutto l’Headquarter.

 

Fine

 

XD Del genere: ispirazione nei momenti più inaspettati. Durante la lezione di latino, mi sono imbattuta in una versione che sembrava proprio parlare di Edward (sembra impossibile ma è così)!!! In pratica Cicerone vede passare il cognato Labeno, un tappetto che andava al giro sempre armato, così esclama “Chi ha legato mio cognato a quella spada?”. Ovviamente ho subito pensato ad Eddino. Inoltre ho un amico che non fa che rincoglionirmi con battute tristi, così *PUFF* è nata questa fanfiction.

Un ringraziamento particolare va anche alla mia dear, che sopporta con rassegnazione i miei deliri sulle ff!!!

Spero che siate clementi e che mi commenterete in tanti!!!

ANGOLINO PUBBLICITARIO: fate una capatina anche a un’altra mia fan fiction, “L’Eau du Ramen”, questa volta dedicata a Naruto!!!

   
 
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