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Autore: Princess of Bang    10/10/2010    1 recensioni
"Quando gli altri membri del team Hebi dormivano, Sasuke fissava il soffitto con gli occhi spalancati. Semplicemente, non riusciva a chiudere gli occhi e abbandonarsi al caldo abbraccio di Morfeo."
Sasuke non riesce [non può] dormire. Il senso di colpa, la nostalgia di casa sua [di Naruto] lo tormentano all'infinito. Decide quindi, una notte, di tornare a visitare il suo villagio [il suo bel biondo]. Ma quando arriva alla sua casa, troverà una sgradevola sorpresa.
Buon compleanno, Naruto-kun.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Where is your smile?

 

Quando gli altri membri del team Hebi dormivano, Sasuke fissava il soffitto con gli occhi spalancati. Semplicemente, non riusciva a chiudere gli occhi e abbandonarsi al caldo abbraccio di Morfeo.
I suoi grandi occhi scuri vagavano per il soffitto alla ricerca di qualcosa che non erano mai riusciti a trovare. Quando il mattino arrivava si alzava frustrato dal suo futon per scendere a fare colazione.
Una notte come le altre decise di uscire. Quando uscì notò che il cielo era diverso: dove di solito si stagliava la figura immobile e chiara della luna non c’era niente. Il cielo era completamente nero.
Senza rendersene conto, l’unico Uchiha rimasto prese a camminare. E quando si voltò indietro, il fidugio del team non si vedeva più.
“Poco male” pensò. “Mi basta tornare indietro per la stessa strada”
Ma qualcos’altro attirò l’attenzione di Sasuke: una luce, solitaria, smorzata, ma pur sempre una luce.           La curiosità non era mai stata una dei tratti distintivi della famiglia Uchiha, ma quella piccola luce che sopravviveva nell’oscurità tutta intorno a lei esercitava su Sasuke un fascino indescrivibile. Perciò si avvicinò. Quando fu abbastanza vicino, notò che la luce era fissata ad una porta insieme a una sua gemella. Un’occhiata più attenta rivelò a Sasuke il simbolo della foglia intagliato sul legno. Per un attimo, un’ondata di paura lo travolse bloccandogli le gambe e paralizzandogli il cervello. Poi quella sensazione lasciò il posto a una leggera curiosità: era da tempo che non tornava al suo villaggio e voleva a tutti i costi vederlo di notte. Si arrampicò lungo uno degli alti stipiti e in un attimo fu dentro. L’aria fresca lo accarezzò e lui rabbrividì. Nonostante tutto quello che era successo, Sasuke amava Konoha. Amava la sua vitalità, il suo clima, le sue case, il suo futuro Hokage dalla chioma bionda…  No, un attimo: l’ultima cosa era sorvolabile. Non avrebbe mai più fatto ritorno dai suoi “amici”. Però magari una visita a Naruto gli sarebbe piaciuto farla. Non gli si sarebbe rivelato: sarebbe rimasto appoggiato alla sua finestra, nell’ombra, per vedere come stava. A passo sicuro si avviò verso la casa del biondino. Stranamente, la luce era ancora accesa a quell’ora. Silenzioso come un gatto, Sasuke concentrò il chakra nei piedi e salì verso la finestra.

Quando guardò dentro il suo cuore si fermò. Naruto era seduto per terra con la schiena appoggiata al muro. Il suo viso, una volta paffuto e gioioso, era scavato e gli occhi azzurri pieni di tristezza. Aveva perso peso: la maglia nera che portava sotto la tuta ora quasi gli usciva dalle spalle. Sasuke si morse il labbro: non doveva entrare ma vederlo così… Senza pensarci un attimo di più, per paura di pentirsi, il moro saltò dentro. Naruto sussultò e spalancò gli occhi

-Sas…

Non riuscì a continuare: stava facendo un grande sforzo per alzarsi e gli mancava il fiato per parlare. L’Uchiha inorridì: il suo iperattivo compagno era diventato l’ombra di sé stesso, uno scheletro che camminava. Beh, camminava per modo di dire.
Fece appena in tempo ad avanzare verso l’ex compagni di squadra, che questi gli cadde a peso morto tra le braccia. Il biondo mugolò, rannicchiandosi tra le sue braccia.

-Che ci fai qui?
-Sono venuto a trovarti… Sei cambiato.
-Non è vero.

Sasuke lo guardò, incredulo. Quando si dice negare l’evidenza. Gli accarezzò delicatamente i capelli e a quel contatto gli occhi del biondo si socchiusero, quasi come se stesse facendo le fusa.

-Dobe… Dov’è il tuo sorriso?
Naruto rispose con voce flebile, gli occhi ancora socchiusi:-Proprio tu parli… Il tuo non l’ho mai visto.
-Il mio sorriso non esiste più da tempo. Ma il tuo… Il tuo sorriso può ancora rinascere. E lo farà. Dimenticami, Naruto-kun, e il tuo sorriso tornerà.
-E se io non volessi dimenticarti? Se non volessi tornare a sorridere?
-Ma tu devi farlo! Tu sei Naruto Uzumaki, maledizione, il ninja più casinista dell’intero villaggio.

Naruto esibì lo scheletro di un sorriso:- Adesso non più.
“Almeno la testardaggine è ancora quella di un tempo” pensò il moro con sollievo.

Si chinò sulle labbra scarne ed incolori e le sfiorò con le sue. Il biondo spalancò gli occhi in un’espressione stupita ma si lasciò baciare docilmente. O gli piaceva o, più probabile, non aveva le forze per ribellarsi. Quando la lingua di Sasuke si insinuò nella sua bocca, Naruto gli allacciò le braccia al collo e divenne più partecipe. Attirò il moro a sé, sdraiandosi sul pavimento polveroso. Gli accarezzò il petto lasciato parzialmente scoperto dal kimono bianco e Sasuke gemette. Quando si staccarono, sul viso di Naruto l’ombra di un sorriso cercava prepotentemente di farsi strada.

 

Quando non si ha niente da fare, ecco cosa si ottiene xD!!

Enjoy
Princess of Bang
  
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