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Autore: Halosydne    11/10/2010    8 recensioni
James è un po’ frustrato, qui rinchiuso, cerca di non darlo a vedere ma io lo sento…
Ecco qui la scena che io ricollego a questa frase che Lily scrive a Sirius nella sua famosa lettera.
Un momento di nostalgia del passato per la mia ship preferita *-*
Storia classificatasi quarta a parimerito nel contest "I miss you" indetto da malandrina4ever.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Lily and James: love is a gathered storm.'
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A quella sensazione lì. 

 

 

 

James è un po’ frustrato, qui rinchiuso, cerca di non darlo a vedere ma io lo sento…
[Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo  10, “Il racconto di Kreacher”,pag. 170]

 

 

Premi la fronte contro la fredda lastra della finestra.
Fuori il temporale si è calmato, le ultime gocce di pioggia si lasciano scivolare giù dalle foglie degli alberi e un piccolissimo squarcio si sta aprendo tra le nubi grigie e pesanti.
Milos, il vostro gatto, si avventura con cautela per il giardino, dopo essersene stato saggiamente al calduccio e al coperto durante il diluvio.
Sbuffi, e osservi il giardino farsi sfocato dietro il tuo respiro.
Detesti dover guardare la vita da questo lato del vetro.
Sei abituato a vivere in prima linea: a stare sempre al centro del ciclone.
Vorresti combattere, vorresti renderti utile per l’Ordine, vorresti poter proteggere tua moglie e tuo figlio. Ma a quanto pare stai già facendo tutto questo: semplicemente rimanendo rinchiuso in casa, prigioniero da questo lato del vetro.
Ti prudono le mani dal desiderio di uscire di casa, oltrepassare il cancello della vostra piccola villetta e fare una passeggiata per Godric’s Hollow.
Senti la mancanza del sole sulla pelle, del vento che ti schiaffeggia il volto quando voli. Senti la mancanza della tua vita di prima, la tua vita di adolescente spericolato e sbruffone, la vita di uno studente normale, senza preoccupazioni.
Guardi la cornice di argento antico posata sul davanzale. Quattro ragazzi sorridono all’obiettivo, e salutano agitando le mani.
Ecco cosa ti manca di più: l’essere un Malandrino. La consapevolezza di avere amici fantastici, disposti a tutto pur di vederti felice, sempre pronti allo scherzo e a vivere serate avventurose. Sentire che accanto a te hai delle persone che per te ci saranno sempre, che non ti abbandoneranno, neanche quando hai bevuto un po’ troppo Firewhiskey e vai cianciando assurdità su quanto siano romantici i capelli rossi, neanche quando la proprietaria di suddetti capelli rossi ti minaccia di torture sanguinose, neanche quando la McGranitt ti riserva due settimane di punizione per qualche innocente burla ai danni di Snivellus.
Frustrato, colpisci il vetro con la mano aperta, come a volerlo rompere per poi poter evadere.
Hai sempre potuto ottenere ciò che volevi.
Tranne ora.
Forse, in fondo in fondo è questo che ti manca di più: la sensazione di avere il mondo a portata di mano. 

 

Due braccia ti circondano, improvvise. E attese.
Dal profumo riconosci Lily. La tua Lily.
Chiudi gli occhi e abbandoni la testa all’indietro.
Dopo sette anni passati a urlarsi contro nei corridoi, è bello oggi ascoltare il silenzio tra di voi. Quello che sa parlare, che ti avvolge come una coperta e ti fa sentire bene, anche dietro il vetro.
«Ehi» sussurra lei dopo un po’. «Tutto ok? Sembri un animale in gabbia».
«È così… orribile, stare qui» rispondi. Sai che lei capirà. Perché siete uguali, sotto questo aspetto. Amate l’azione.
«So quello che senti, James…» senti che si alza sulle punte dei piedi e sfrega il naso freddo contro la tua nuca. «Ma non c’è soluzione, lo sai».
Ti volti di scatto e le afferri le mani.
«Io non ce la faccio, Lily, non ce la faccio!» concitato, sfoghi la tua frustrazione con l’unica persona che può capirti. Sai che è l’unica, lo sai dai suoi occhi. «Rivoglio la mia vita di prima! Voglio poter fare il padre e il marito alla luce del sole, voglio portarti a fare un giro sulla Nimbus, voglio poter andare a fare una serenata nel bel mezzo della notte a Remus con Felpato se mi va di farlo…». Prendi fiato, fisicamente spossato. «Mi manca il James Potter di qualche anno fa».
La tua voce si perde, ingoiata dal magone che ti colpisce, forte.
«Manca anche a me, James» mormora Lily, sommessa. Ha gli occhi colmi di tutti quei ricordi che dovevano durare una vita intera e non sono stati altro che pochi, fugaci istanti. Attimi, minuti e ore che si fanno prepotentemente strada giù per le sue guance.
«Ehi, ehi, ehi» le prendi il viso fra le mani, e ti senti un po’ colpevole. A volte dimentichi che tra voi due lei è quella che si mostra forte, ma alla fine ha comunque bisogno di qualcuno che la sostenga. È sempre il solito fiorellino, fragile, anche quando prova a resistere all’inverno. Un nemico troppo grande da affrontare tutta sola. «Non volevo farti piangere». Poggi la tua fronte contro la sua.
«N-non sto piangendo» afferma lei, caparbia, e tira su col naso. Ti guarda dritto negli occhi e borbotta «Te l’ho detto di essere allergica al tuo nuovo dopobarba».
Sorridi, intenerito, e le posi un bacio, delicato come lei, sulla fronte. «Sai, forse è anche questo che mi manca, in fondo. Lily Evans PrefettoPerfetto, la Grifondoro più testarda, forte e ancora testarda che abbia mai camminato per i corridoi di Hogwarts».
«A me non manca James-sono-sempre-il-migliore-Potter, però» ribatte lei, e ti fa una piccola, adorabile linguaccia.
Sospiri.
«Forse, avrei dovuto rinunciare, quella volta in riva al Lago» mormori, amaro. «Forse non saremmo stati costretti a tutto questo. Forse saresti stata più felice. Più libera».
Ti chiude la bocca con un bacio, senza nemmeno darti il tempo di accorgertene. «Non dirlo neanche per scherzo, James» dice, seria, fissando i suoi occhi nei tuoi. «Anche a me manca la scuola e le mie amiche ed essere una ragazza normale e urlarti contro nei corridoi, ma non scambierei la mia nostalgia del passato per una vita senza di te, senza Harry, senza tutto questo» un ampio gesto ad indicare il salotto caotico eppure così accogliente. «E lo sai perché? Perché penso che separati siamo ordinari…»
«… Ma insieme sappiamo diventare straordinari» concludi tu, riecheggiando quello che le hai detto una certa sera sulle rive del Lago Nero. E come quella volta, non riesci a trattenerti dal baciarla.
Per un attimo, tutto perde valore: la paura del futuro, la nostalgia del passato, anche le preoccupazioni del presente.
Per un attimo, senti di nuovo il mondo a portata di mano.

 

 

· · L'angolino di Rò · ·
Etcì! Buonsalve gente ^^"
Vi presento la mia ultima bestiola, fuoriuscita dalla mia mente malata in due settimane di duro lavoro (no, non ci metto quindici giorni a scrivere schifezze del genere -____- è colpa della scuola! Altrimenti vi inonderei di schifezze molto molto più spesso di così u.u)
L'ho scritta per il contest I miss you indetto sul forum di EFP da malandrina4ever, che ringrazio per avermi permesso di scrivere di James <3 e soprattutto perché questa cosa (della quale NON sono per niente soddisfatta, e quando mai XD) si è classificata... quarta a parimerito O.O
Credo di aver lanciato un urlo quando ho letto il suo giudizio.
E personalmente ancora riesco a crederci XD
Comunque, ve lo lascio, così potete capire quanto io mi sia meravigliata nel leggerlo :P
 

Grammatica: 10/10 
Stile: 9/10 
Caratterizzazione: 15/15 
Originalità: 9/10 
Trama: 10/10 
Attinenza al tema (ovvero la nostalgia): 15/15 
Gradimento Personale: 5/5 
Totale: 73/75 

Grammatica perfetta e stile davvero buono, complimenti^^ 
La tua storia è una di quelle che mi sono piaciute di più, sarà perché amo James, ma leggere della sua nostalgia mi ha provocato una vera stretta al cuore. In particolare ho trovato stupenda e 
perfetta questa frase: “Forse, in fondo in fondo è questo che ti manca di più: la sensazione di avere il mondo a portata di mano.” Non so nemmeno spiegarti quanto io l’abbia adorata** Le caratterizzazioni sono perfette, sia quella di James che quella di Lily, entrambi totalmente IC, anche se chiaramente la seconda è solo accennata. Anche l’originalità è ottima, non tanto per il tema in sé, ma per il modo in cui lo hai trattato. In particolare mi è piaciuta molto l’immagine di James che una volta era dall’altra parte del vetro, esprime a pieno la sua frustrazione. Sembra proprio un animale in gabbia, come ha detto Lily. «...voglio poter andare a fare una serenata nel bel mezzo della notte a Remus con Felpato se mi va di farlo...». Questa frase mi ha fatto morire dalle risate xD Bravissima^^
 

Scioccati? Beh, anche io XD
Non vi mando un bacio perché sennò vi prendete la febbre, però fate come se lo avessi fatto u.u
Vostra,

Rò.

Credits: tutti i personaggi, meno eventuali OC, appartengono alla splendida Zia Jo, alla quale sarò per sempre debitrice. 
Quando Lily e James si dicono: «Perché penso che separati siamo ordinari…»«… Ma insieme sappiamo diventare straordinari»... beh, è una citazione da Grey's Anatomy, anche se un po' rimaneggiata.

Non scrivo per fini di lucro, ma per la gioia che mi sa dare la parola scritta.

 

   
 
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