“Ricordo solo poche cose della mia vita da umana” dissi a Esme e Rosalie “Ricordo che era l’inizio di un nuovo millennio,precisamente nel1901, e i miei genitori abitavano nel Mississippi.Questo lo ricordo bene” “Su, Alice, hai detto che hai scoperto che hai una sorella che si chiama Cynthia. Non ricordi niente di lei, neanche di qualche gioco che facevate insieme?” mi chiese Rosalie con curiosità. “No! Rosalie purtroppo non ricordavo di avere una sorella quindi come potrei ricordare quello che facevamo insieme?” dissi innervosita. “Bella però ti ha raccontato,tramite racconto di James,di te quando stavi in manicomio. Puoi raccontarci meglio quello che ti ha riferito?” chiese Esme con curiosità. “Certo! I miei genitori mi misero in manicomio perché,dopo alcune mie visioni che si verificarono tutte,decisero fermamente che ero diventata pazza. Ma io non lo ero. Ero arrivata in manicomio quando ero una bambina e circa 10 anni dopo venni notata da un uomo,che era un vampiro,che si innamorò di me,ragazza spensierata e allegra,e mi trasformò in vampira per proteggermi dalla sete e dalla furia di James quando avevo soli 19 anni. Per James il sangue di Bella in confronto al mio non ha un buon odore e io vorrei sapere il nome di quell’uomo che mi trasformò e che,poverino,venne ucciso da James mentre io vagavo senza meta” e mi si rattristì il volto dopo quelle parole. Esme e Rosalie,se avrebbero potuto,avrebbero pianto a ridotto, ma in compenso mi abbracciarono e mi consolarono. Intanto dalla porta stava entrando Jasper che era appena tornato dalla caccia insieme agli altri. Corse verso di me e mi bacio poi sussurrò:”Mi sei mancata,anche se sono stato via per poco tempo”. Lo abbracciai e corsi verso Edward che si era appena messo in tasca le chiavi della Volvo e sicuramente era diretto a casa di Bella. E quello era il mio scopo: una serata con lei! “Edward – dissi - stai andando da Bella?” “Si,mostriciattolo. Qualche problema?” dicendo la prima frase con un tono allegro,la seconda con curiosità. “No,fratello,nessun problema. Vorrei solo andare a trovare Bella. Oggi è tutta per te,ma domani è tutta mia,ok?” “Va bene,va bene!”rispose con un tono che dimostrava che avrebbe fatto di tutto per farmi dimenticare quell’appuntamento. Visto che avevo tutto il pomeriggio per me decisi di uscire,da sola o con Jazz. Mi recai di sopra a lavarmi la faccia e poi mi recai nella camera mia e di Jasper dove lo trovai a leggere un coupon di un negozio di articoli sportivi .Recuperai dal mio cassetto il mio mega beauty-case con tutti i tipi di trucco e poi un abito fucsia con delle spalline grigie. Andai in bagno e mi cambiai,poi mi sedetti davanti allo specchio con il mio beauty-case nel cassetto di lato in modo che avrei recuperato tutto molto facilmente. Presi il fondotinta dallo scomparto apposito e poi il pennello e adagiai sul mio viso un piccolo velo di fondotinta; presi il fard roseo e resi le guance di un rosa talmente bello che sembrava me lo avessero dipinto. Trovai un ombretto rosa che avevo comprato in una boutique di Chanel e ne misi una piccola quantità sulle palpebre. Avevo preso il lucidalabbra ma notai che era finito,quindi presi il rossetto color carne e me lo misi;per ultimo presi il profumo e feci 2 spruzzi sul collo. Appena ritornai in stanza tutta truccata e con il beauty in mano che somigliava a una borsetta,mio marito mi fece un fischio di ammirazione. Posai il beauty e tornai in bagno e recuperai l’abitino verde che indossavo prima e lo portai nella lavanderia. Uscii in giardino e trovai Jazz che mi aspettava,stava fermo e io corsi verso di lui, e subito mi prese e mi alzò in aria e disse: “Amore sei bellissima! Dove andiamo? Avrei un piccolo programma…” “Bhe non ne ho proprio idea! Sentiamo il tuo programmino!” “Ho pensato di andare a comprare un regalo per Bella,visto che tra una settimana è il suo compleanno!” “Amore è quello che avevo in mente!” “Vado da Rose a chiederle se possiamo prendere la sua auto?” “No,prendiamo la Aston di Edward,tanto non la usa mai!!!” Mi sorrise e ci incamminammo a passo lento verso il garage. Le chiavi stavano nell’armadietto,le presi e le lanciai a Jasper insieme ad un mio bacio. Non appena le acciuffò,ricambiò il bacio e salì sulla macchina seguito dal mio rapido movimento che lo imitava. In pochi minuti arrivammo a Port Angeles. Andammo al centro commerciale e parcheggiammo l’auto e poi,mano nella mano, ci dirigemmo all’interno dell’edificio dove al piano superiore avrei trovato la boutique con gli abiti più belli. “Nella solita boutique?” chiese Jasper sapendo già che era il negozio dove preferivo comprare abiti. “Ovvio” risposi con un sorriso.