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Autore: Chemical Lady    11/10/2010    2 recensioni
Gabe Saporta lo sapeva che stava invecchiando.
Se lo sentiva fin nelle ginocchia quando si metteva a ballare senza motivo apparente sopra ad una base di Trevis.
E la cosa sì, lo deprimeva moltissimo…
[Gabe/Will]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cobra Starship, The Academy Is
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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bananissima

Happy birthday, Mr. Saporta,

this is my gift to you...

 

 

 

 

 

 

Gabe Saporta lo sapeva che stava invecchiando.

Se lo sentiva fin nelle ginocchia, quando si metteva a ballare senza motivo apparente sopra ad una base di Trevis.

E la cosa sì, lo deprimeva moltissimo…

In cuor suo, segretamente, invidiava Pete. Quel uomo astruso, anno dopo anno, sembrava ringiovanire piuttosto che invecchiare, affermandosi all’interno di quella loro Decay-Family come una sorta di Pete Pan eterno, un ragazzino perenne con il rigetto per la crescita. E sì, Gabe invidiava questo suo aspetto, così tanto da sforzarsi di provare ad essere così ma non riuscendoci per nulla. Non era bravo a fingere di stare bene se non lo stava per nulla.

Invecchiare era una tortura, altro che un processo naturale.

Anche a causa di questo pensiero quando si svegliò quella mattina e vide che erano le nove dell’undici ottobre avrebbe davvero voluto girarsi dall’altra parte gemendo disperato e dormire fino al giorno dopo, fino alla fine di quel giorno maledetto.

Ma non poteva, lo aspettava un giorno ricco di impegni a partire dalla prove con i Cobra che lo stavano già aspettando da mezzora.

Il cellulare lo trovò così ricolmo di chiamate perse e sms di auguri da sembrare quasi utopistico il fatto che ancora funzionasse. Il primo a chiamare mentre Gabe si stava ancora preparando fu Ryan Ross che lo stordì con un paio di urla assieme a qualcuno che doveva per forza di cose essere John Walker. Il ragazzo si raccomandò in oltre di non ubriacarsi in alcun modo in sua assenza e gli propose una cena da lui appena tornato dal tour con le giovani vene – Devi assolutamente venire da me e da Brendon! Da quando è a casa solo sta diventando un mostro nel cucinare le torte! Buonissime!-

La chiamata gli fece venire la malumore perfetto con cui affrontare al meglio la sua giornata… Un po’ perché non voleva ricevere nemmeno un augurio e poi perché per quanto volesse bene a Ryan il ragazzo tirava sempre in ballo la sua relazione idiliaca con Urie facendolo sentire davvero solo. E non era il massimo della vita.

Fu poi il turno di Christina Perry e Pete per chiamarlo e quest’ultimo si dilungò moltissimo nel raccontare i dettagli della festa che gli stava organizzando per il compleanno. Il fatto strano non era che Pete organizzasse feste su feste nel ultimo periodo, quello si sapeva benissimo che lo faceva perché da quando Patrick se n’era andato lasciandolo Pete voleva avere sempre la casa piena di gente per colmare la solitudine che provava…  no, era strano che Pete sapesse quanto Gabe fosse svalvolato per questa storia di diventare vecchio e nonostante ciò celebrava la cosa con una grande festa!

Fu davvero giura e non seppe come ma arrivò a sera un po’ affannato cercando di sfuggire ai tentativi di Vicky di fargli delle foto con un 31 in mano e a Trevis che voleva filmarlo mentre faceva un salto mortale dicendo –Per me il tempo non scorre!-

Si lasciò cadere su un divanetto, sfinito mentre gli uffici della Decay si svuotavano e la gente se ne andava a casa.

“Domenica sera alle nove” gli disse Pete con una strizzata d’occhio “Ci saranno tutti!”

“Anche Ross e Urie?” chiese lamentoso Saporta.

“Ovvio!”

“Allora io non vengo…

“Non dire cazzate” lo rimproverò il moro prima di sorridere ancora “Sarà uno sballo!” e se ne andò senza attendere repliche.

“Ma che merda” si lamentò Saporta dando un calcio al tavolino e portandosi la mano sugli occhi stanchi. La stanchezza non la sentiva quasi più, aveva solo i nervi a fior di pelle. E l’arrivo di Beckett con un’espressione furbetta  lo urtò al quanto. Ecco ci mancava lui a coronare la giornata e il pacchetto che stringeva fra le mani fu il colpo di grazia…

“Buon compleanno vecchio!” disse allegro sedendosi accanto a lui “Ti ho preso un regalo”

“Non lo voglio Bill”

Il cantante degli Academy la prese come una battuta così prese a solleticargli un fianco “Dai smettila di tenermi il muso e sorridi, oggi è il tuo giorno!”

“Smettila!” sbottò Gabe, ormai a corto di pazienza. Will lo guardò a bocca aperta mentre si alzava in piedi smattando “Dio perché non capite un cazzo qui dentro?! Lo sa Ross, lo sa Wentz, lo sanno tutti! E lo sai tu! Io odio il mio compleanno è la sola cosa al mondo che mi fa perdere le staffe e continuate imperterriti a ricordarmelo! Non capite nulla?? Non sapete cogliere i segni??”

Will non si scompose più, semplicemente si alzò lanciandogli il pacchetto rosso davanti ai piedi “Vedi di sbollire, man. Che tu sei il primo a non capire i segni” e detto questo si defilò con il solito passo scazzato da chi gli sa fatica anche solo respirare.

Gabe si era già pentito, prima ancora di vederlo uscire, di avergli gridato addosso tutta la sua frustrazione. Dopotutto lui non era mai stato un musone, aveva sempre il sorriso e Will lo sapeva. Lo sapeva che era stato un momento di perdizione… no?

Si affrettò a seguirlo “Bill!?”ma del ragazzo non c’era più traccia. Volatilizzato.

Prese il pacchettino fra le mani raccogliendolo da terra e aprendolo con lentezza fino a ritrovarsi con un piccolo cobra di peluche che lo guardava con la lingua bioforcata di fuori. Era un idiota. Un autentico imbecille…

E con questa convinzione, dopo una cena a  base di carote, visto il suo essere schifosamente vegetariano anche il giorno del suo compleanno, si precipitò a casa del amico sperando che implorando il suo perdono in ginocchio avrebbe sortito l’effetto sperato. Ovvero un sorriso.

Il solo regalo che davvero desiderava.

Suonò alla porta alzandosi il cappuccio e stringendosi nella felpa mentre un venticello freddo autunnale lo investiva facendolo rabbrividire. Will ci mise un po’ ad aprire, vista la lentezza con cui si muoveva, e non sembrava per nulla felice di vederlo “Cosa vuoi ancora Saporta?” chiese il ragazzo mentre Gabe lo guardava dispiaciuto “Mi hai riportato il regalo?” disse indicando il serpentino che stringeva fra le mani.

“No io volevo ringraziarti e poi… chiederti scusa…

Will alzò gli occhi al cielo mentre un sorrisetto involontario gli si apriva sul viso “Entra, somaro” gli disse sempre l’altro metteva piede nel suo appartamento, abbassandosi il cappuccio e lasciandogli un bacetto sulla guancia “Allora ti piace il regalo? Quando l’ho visto ho pensato a te”

Gabe annuì energicamente sedendosi sul divano “è stupendo! Finirà nella mia collezione”

“Ho pensato a te” proseguì il cantante degli Academy sedendosi accanto a lui “Perché è carino e coccoloso come te…

Saporta sorrise radioso “Ma grazie! Anche tu sei coccoloso, quando non sei scazzato”

No, ma Will non poteva crederci! Ma calma, doveva solo essere più chiaro…

Gabe sai stavo pensando che ultimamente ci siamo un po’ persi di vista, non pensi che dovremo frequentarci un po’ di più?”

“Si ci sto! Magari portiamo anche Pete!”

Will si alzò di scatto guardando male Gabe “E poi sono io che non capisco i segni?? Io?? Dio Gabe se così ottuso che in confronto a te l’angolo di 270 gradi è acuto!”

Gabe lo guardò in primo luogo senza capire e poi stravolto perché non poteva urlagli addosso, Will era la persona più calma del mondo e non urlava mai… mai.

“Ma Bill cosa…?”

“Cosa?? Cosa?? Come cazzo faccio a farti capire le cose??”

“Dimmele chiaramente?”

“Voglio scopare con te, Gabe Saporta!”

Silenzio.

Will si ritrovò a darsi del idiota per aver detto quella cosa e per aver perso il controllo, ma lo sapeva in fondo che perdeva la lucidità con Gabe accanto. Perché era troppo bello, e il suo profumo era troppo buono, e soprattutto perché era folle d’amore da essere tranquillamente paragonato ad una ragazzina sfigata.

Gabe invece se ne stava zitto perché aveva paura di aver frainteso e aveva inoltre paura che chiedendo delucidazione Will lo avrebbe mangiato vivo.

Ma il silenzio imbarazza troppo…

Gabe se non hai nulla da aggiungere esci da casa mia…

Il ragazzo si alzò prendendo il pupazzo in mano e, inaspettatamente, si mise a sedere più vicino a Will alzandosi il cappuccio e chinandosi in avanti per non mostrare il viso. l’altro lo guardo perplesso mentre alzava il peluche e iniziava a parlare in farsetto “Ehy Bill come va? Io sono il cobra…

William non poteva crederci “Gabe smettila di fare le stronzate non è il momento adatto…

shh!” lo ammonì sempre continuando a parlare tramite quel coso “Gabe si vergogna sai? Perché non sa mai cosa dire in questi casi…” avvicinò il cobra all’orecchio di Will muovendolo come se si stesse guardando attorno circospetto “Amico non dirlo a Gabe eh… lui mi ha detto questa cosa in confidenza e non vuole che si sappia… ma ha una cotta devastante per te da un paio di annetti….”

A quel punto Will capì dove l’altro voleva andare a parare così con un sorrisetto disse “Ah si? E io cosa posso fare per far capire a Gabe che anche io ho una cotta per lui?”

“Beh potresti baciarlo…

“allora penso che lo farò…

“Bene, io vado, stammi bene dude” e detto questo Gabe abbassò il braccio scivolando di nuovo verso l’altro lato del divano, abbassandosi il cappuccio e rivelando il viso rosso per l’imbarazzo, stando per attendo a non voltarsi verso Will.

Lui sorrise ancora, intenerito, andando a sedersi il più vicino possibile a GabeEhy man… sai che ho incontrato un tuo amico?”

“Oh davvero?” disse Gabe fingendosi sorpreso “e chi era?”

“Mah un tipo strano… abbiamo parlato un po’ e mi ha detto un sacco di cose interessanti…” Will decise di sottolineare il tutto appoggiando una mano sulla coscia dell’altro e stringendo appena, notando quasi subito l’apprezzamento non verbale di Gabe.

“E cosa?” chiese il cantante dei Cobra mentre Will gli si avvicinava sempre di più fino a sfiorare il naso con il suo.

“Per esempio, mi ha detto che vorresti questo” gli rispose annullando la distanza fra le loro labbra. Lo avvertì subito rilassarsi mentre con le mani andava ad accarezzargli i capelli lunghi fino al collo, infilandogli la lingua in bocca…

Quando si staccarono per la mancanza di ossigeno Gabe sorrise appena “Damn… devo ucciderlo quel dannato cobra… non tiene mai la lingua fra le zanne.. o magari è stato Pete

“E non potevi venire subito da me invece di dirlo agli altri?”

“Io non pensavo che tu fossi… cioè…

“Nemmeno io lo credevo di te, anche se avrei dovuto intuirlo visto che tutta la Decay Dance è omosessuale” aggiunse il cantante degli Academy pacato come sempre, iniziando ad aprirgli la cintura dei pantaloni “Adesso veniamo al regalo vero e proprio, signor Saporta…

Beh Gabe doveva ammetterlo, mentre guardava il corpo nudo e perfetto di Will muoversi sul suo in modo fottutamente eccitante che no, alla fine il suo compleanno non aveva fatto poi così schifo e che sarebbe andando alla sua festa domenica sera convinto che la felicità di Ross e Urie non avrebbe intaccato la sua se Will gli avesse stretto la mano nella sua….

 

 

The end.

 

  
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