Anime & Manga > Umineko no naku Koro ni
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Autore: Liy    12/10/2010    2 recensioni
[1. "Nessun problema"] Ange era sempre stata riluttante a fidarsi delle persone.
[2. "Il fiore del male"] Voleva solo che capisse, che ricordasse.
[3. "Tela"] Il sorriso sulle labbra dell'uomo s'allargò ed Ange sentì qualcosa crollare dentro di sé.
[Spoiler ep4][BatoBea][AmaAnge]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ange Ushiromiya, Battler Ushiromiya, Beatrice Ushiromiya
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Nessun pericolo
Personaggi: Ange, Amakusa.
Pairing: Sligh onesided-Ange/Amakusa.
Rating: Verde.
Genere: Introspettivo, slice of life.
Avvertimenti: One-shot.

Note: AmaAnge. Sì. Scritta solo per la mia Micchi - sennò non avrei mai scritto su questo pairing! Comunque...! Prima One-shot della raccolta. La prossima sarà una BatoBea. Se avete suggerimenti o richieste per le successive, ditelo pure nei commenti...!

Disclaimer: Umineko non mi appartiene, altrimenti Bernkastel morirebbe di una morte lenta e crudele.



Nessun pericolo

 

Ange era sempre stata riluttante a fidarsi delle persone.

Trovava difficile riporre la sua fiducia in chiunque; aveva paura che qualcuno la potesse tradire.

Dopo la morte della sua famiglia, dopo che sua madre, suo padre e il suo fratellone se ne erano andati si era chiusa in se stessa. Forse era per quello che non aveva mai dato un'occasione a sua zia Eva di spiegarle perché ce l'avesse così tanto con lei, perché sembrasse odiarla. Eppure, Ange aveva chiesto tante volte alla zia cosa fosse accaduto a Rokkenjima durante quei due giorni in cui la sua famiglia le era stata portata via – e le aveva dato dell'assassina, perché Ange allora era sicura che fosse lei la colpevole dietro quella strage. Ed Eva non aveva mai risposto; si era portata la verità con se, anche nella tomba.

Lei non avrebbe mai saputo. Nessuno le avrebbe mai rivelato la verità riguardo l'accaduto.

Era – di nuovo – rimasta sola con se stessa come unica compagnia – dentro di se sapeva che Maria, Sakutaro e le Sette Sorelle erano solo frutto della sua immaginazione... ma già una volta le aveva negate e non sarebbe successo ancora: la solitudine che aveva provato dopo quell'accaduto l'aveva segnata troppo.

Così, quando venne a sapere che Okonogi aveva “assoldato” Amakusa Juuza come sua guardia del corpo durante la sua ricerca sulla verità degli omicidi di Rokkenjima, Ange non poté fare a meno di sbuffare e sentirsi un po' – ma proprio poco – contenta, un'improvvisa leggerezza che si faceva strada nel suo petto.

Le affiorò un sorriso – impercettibile – sulle labbra, quando lo vide.

Avrebbe avuto qualcuno accanto durante quel suo lungo viaggio, non era sola.

Anche se... quell'uomo era irritante, fastidioso. E non si faceva mai gli affari suoi.

Non sopportava i suoi modi di fare: era troppo invasivo – ed Ange aveva creato attorno a se delle barriere che non gradiva che la gente attraversasse. Tuttavia, lui era una delle poche persone – se non l'unica – che fosse stato in grado di avvicinarla a se.

Per quanto fosse infantile e sciocco... lui, semplicemente, era stato in grado – sin da quando era piccola – di starle accanto e di farle compagnia. L'aveva fatta sentire al sicuro così tante volte; l'aveva fatta sentire non sola così tante volte...

Finché le fosse stato accanto, Ange era sicura che la sua vita non sarebbe mai incorsa in nessun—

“Amakusa.”

“... Nh?”

Un'auto davanti alla loro sterzò improvvisamente, velocemente. Un'altra suonò il clacson e l'autista si sporse dal finestrino, gesticolando e urlando mentre passava accanto a loro.

“Siamo nella corsia opposta.”

—pericolo.

O quasi.

Era in momenti come quello che Ange si trovava costretta a chiedersi cosa le fosse passato per la testa quando si era detta che avendo Amakusa accanto sarebbe stata meglio, sarebbe tutto filato liscio, senza intoppi e senza alcun problema.

Lui l'avrebbe protetta: era la sua guardia del corpo, infondo – anche se a volte le pareva fosse... di più.

(Ange non sapeva ancora però che sarebbe morta e che sarebbe stato lui ad ucciderla)

E mentre l'auto sfrecciava nella strada gremita di gente, Bernkastel guardava la scena dall'alto, divertita.

   
 
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