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Autore: crazy640    12/10/2010    10 recensioni
Terzo capitolo della saga inziata con "Io e te...per sempre?", seguita da "Forbidden Passions". Incentrata principalmente sui juniors! "Erano felici insieme? Lui era felice? Tutte quelle domande avevano fine,la notizia del matrimonio era lì davanti ai suoi occhi,la prova concreta che lui era andato avanti con la sua vita,che l'aveva dimenticata da tanto tempo e che le sue non erano state paranoie" PERSONAGGI PRINCIPALI:ROSE WEASLEY,JAMES SIRIUS POTTER,RONALD POTTER,REBECCA PACIOCK,LILY POTTER,DANIEL THOMAS,ALBUS SEVERUS POTTER,SCORPIUS MALFOY.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te per sempre'
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father and sons

 

 

Nella stanza si sentiva soltanto il rumore dei loro respiri affannati.
L'ufficio aveva una parete completamente occupata da una enorme finestra che sfruttando i raggi solari riduceva al minimo il consumo d'energia elettrica,ma tutto era immerso nella penombra a causa del sole che,in quel momento,sembrava impegnato in una gara a nascondino con le nuvole nere cariche di pioggia.
Contro quella finestra c'era lei.
I palmi di entrambi le mani poggiati contro il vetro liscio e freddo,le braccia tese,la camicia color crema sbottonata che le scivolava dalle spalle mettendo in mostra il reggiseno bianco perla,la schiena inarcata all'indietro per poter entrare in contatto con il torace di lui.
La gonna era sul pavimento,tolta chissà quando e già dimenticata.
Si mosse all'indietro scivolando contro di lui per poter poggiare la testa contro la sua spalla sinistra,chiudendo gli occhi non appena l'aroma del suo dopobarba le stuzzicò le narici.
Tutta quella situazione era assurda!
Se lo era ripetuta tante volte nella sua testa,mentre ripensava a quello che stava succedendo fra loro,oppure mentre si rigirava nel letto la notte non riuscendo a dormire,ma nonostante sapesse di doverci dare un taglio non poteva fare altrimenti.
Ogni volta che si presentava l'occasione,ovvero due volte la settimana,si ritrovavano lì,insieme.
E ogni volta riusciva a perdere completamente la testa...
Dischiuse gli occhi e,nel riflesso del vetro perfetto,vide la sua immagine:vide i suoi capelli spettinati,vide il modo scomposto in cui la camicia le ricadeva sulle spalle,vide i segni rossi che sempre più spesso si ritrovava sul collo alla fine di quegli incontri e,in un breve istante di lucidità ,si meravigliò di quel riflesso:quella non era lei.
Lei non perdeva mai il controllo in quel modo,senza pensare alle conseguenze,o alle persone che avrebbe ferito con i suoi comportamenti...
Che le stava succedendo?
Quasi si fosse accorto che la sua attenzione era distante,lontana da quella stanza e soprattutto da lui,l'uomo la fece voltare e bloccò il suo sguardo con il proprio,reclamandola.
Lei doveva essere sua.
Non doveva avere nessun'altro pensiero,non doveva dedicare la sua attenzione a nient'altro che a lui.
La reclamava,voleva la sua totale,completa attenzione e devozione durante le poche occasioni che avevano di stare insieme;non poteva permettersi di dividerla con qualcosa o qualcun'altro...Non più di quanto già facesse.
Quando a mente lucida si ricordava di questo pensiero,si dava del pazzo,dell'illuso:sapeva benissimo che quella era una situazione temporanea,che presto le loro strade si sarebbero separate ed entrambi sarebbero tornati alle loro vite.
Ma era come se in quei momenti non volesse accettarlo...Come se volesse illudersi che in quei momenti lei fosse davvero sua.
Per un lungo istante i loro occhi si fissarono:lei gli permise di leggervi dentro,di capire cosa l'allontanava da lui,cosa la tormentava.
Ma fu un'istante;l'attimo dopo lui era già scappato a quello sguardo,chinandosi verso di lei e posando le labbra sulle sue,impetuose,quasi crudeli.
Sentì le sue braccia stringersi attorno alle sue spalle e,approfondendo maggiormente il bacio, sfiorandole con la punta della lingua il palato prima di intrecciarsi a quella di lei.
Lei lo sentì sporgersi contro di sè,il torace contro il proprio seno,le mani che le accarezzavano i fianchi con la punta dei polpastrelli,scivolando verso le cosce.
Fu uno scatto veloce,ed improvvisamente,lei si ritrovò sollevata a mezz'aria,le gambe abbandonate contro i suoi fianchi possenti.
Le ci volle un secondo per riprendersi dalla sorpresa e avvolgere le cosce attorno alla vita di lui,aumentando anche la stretta delle braccia attorno alle spalle.
Velocemente lui si fece strada dentro di lei,iniziando quella danza di cui entrambi avevano imparato ogni passo alla perfezione e che li rendeva quasi un corpo solo,con una sincronia che univa i loro respiri e che faceva dimenticare l'imbarazzo per i forti gemiti che eccheggiavano nella stanza.
Quando,raggiunto il piacere,lei si accasciò fra le braccia dell'uomo,lui la lasciò riposare contro il suo petto,ascoltando il rumore del suo cuore concitato che batteva feroce contro le costole, consapevole che quel breve momento di intimità sarebbe durato poco.
Per un breve istante,Alice lasciò vagare le dita fra i riccioli neri di Luke,il mento poggiato sulla spalla sinistra,gli occhi chiusi,le labbra leggermente dischiuse da cui usciva il respiro leggermente affannoso.
Le piaceva l'odore della sua pelle...Quel particolare miscuglio di dopobarba muschiato e di vaniglia.
Fin da quando erano ragazzi aveva amato quei riccioli neri così fitti eppuri così ordinati in cui le piaceva affondare le dita,provando a districarli.
Probabilmente anche Mandy li amava,pensò...
Pensare a lei la riportava sempre alla realtà,le ricordava il suo ruolo in quella storia:lei era l'altra.
Sentendo irrigidirsi i muscoli della schiena,Luke capì che il "loro" momento era finito.
Infatti,un istante dopo,Alice si rizzò e sciolse il loro abbraccio,iniziando a cercare i propri slip sul pavimento,evitando in quel modo di incontrare lo sguardo dell'uomo.
Per evitarle inutili imbarazzi,Luke le voltò le spalle e iniziò a sua volta a vestirsi,restando in silenzio.
Fu soltando quando la vide superarlo per avvicinarsi alla scrivania,dove era la sua gonna,che decise di rompere il silenzio.
-E' davvero un bel modo di passare la pausa pranzo-commentò abbottonandosi la camicia.
Alice si lasciò scappare un suono sarcastico fra le labbra semichiuse.
Luke la osservò mentre tirava su la lampo della gonna e la sistemava in modo che non si formassero pieghe.
-Va tutto bene?-le domandò,anche se era consapevole che quella era l'ultima domanda da farle,almeno in quel momento.
Alice si limitò ad annuire prima di voltare lo sguardo verso la poltrona su cui aveva abbandonato la ventiquattrore con dentro i progetti per la ristrutturazione dell'appartamento di Luke e Mandy.
-Che ne dici se ora ci concentriamo sul lavoro?-gli domandò evitando ancora di incontrare il suo sguardo.
Luke la vide avvicinarsi alla poltrona e le si avvicinò poggiandole entrambe le mani sui fianchi, bloccandola prima che lei si chinasse per prendere la valigia.
La sentì sospirare,quasi rassegnata,e lentamente la fece voltare.
I loro sguardi si incontrarono e ancora una volta lui riuscì a leggere tutto quello che si agitava dentro di lei.
-Smettila di colpevolizzarti.
Se vuoi dare la colpa a qualcuno per quello che sta succedendo dalla a me:sono io l'adulto fra di noi,puoi sempre dire che ti ho circuito e che non hai saputo resistermi-le disse,un sorriso ammiccante sulle labbra,cercando di aiutarla ad allontanare i cattivi pensieri.
Alice scosse la testa.
-Sì invece!-
-No,ti sbagli!Per caso caso hai dimenticato che ho ventitre anni?
Sono maggiorenne da un bel pò ed il fatto che vado a letto con un ventiseienne non frega a nessuno,neanche se questo non è il mio fidanzato.
Comunque non è questo che mi irrita-gli disse allontanando di nuovo lo sguardo.
Luke la fissò per qualche istante in silenzio,prima di lasciar andare un sospiro.
-E allora cos'è?-
Alice tornò a rialzare lo sguardo incontrando i suoi occhi verdi.
-E' che nonostante so che è sbagliato e che Eric mi farebbe felice se mai dovessi sposarlo...non provo il minimo rimorso per quello che è appena successo-

 

-Lane,il pranzo è pronto!-
Era passato quasi un mese da quando Lane era entrato nella sua vita,ma Albus non si era ancora abituato del tutto a quella novità.
Gli faceva ancora uno strano effetto chiamare il ragazzo in sala da pranzo per mangiare insieme e discutere di quello che li aspettava,o di quello che era successo durante la giornata.
Fissando la scodella di cereali davanti ad una sedia vuota,Albus si domandò se anche per il ragazzo era lo stesso,se anche lui si sentiva sollevato e sereno per quella nuova vita che stavano vivendo insieme.
Non ne avevano mai parlato,ma era certo che Lane gli fosse grato per quello che stava facendo per lui,ed era convinto che si sentisse in una minima parte responsabile per quello che era successo con Scorpius.
Chiuse gli occhi quando nella sua mente si materializzò l'immagine che accompagnava da sempre quel nome,cercando di combattere con il dolore fisico che la lontananza gli provocava.
Gli mancava....
Era assurdo,no?
Era stato lui a fare le valigie e ad andarsene,ma non poteva negare a sè stesso di sentire disperatamente la sua mancanza.
Gli mancava tutto di Scorpius:dalle piccole cose,come il rumore dei tasti della tastiera che picchiettava quasi con cattiveria,al modo che aveva di sorridergli,di guardarlo,e di amarlo...
Amore?
Forse lui aveva scambiato per amore quello che era sempre stato solo ed esclusivamente pure interesse fisico.
Per un'istante si chiese come Scorpius stesse vivendo quel cambiamento:erano passate due settimane da quando aveva fatto la valigia e se ne era andato...Da quando lo aveva implorato inutilmente, di dirgli che lo amava...
Non era più tornato a casa,neanche per prendere le cose che vi aveva lasciato nella fretta di andar via.
Aveva comprato un nuovo spazzolino,un nuovo pigiama,e anche dei nuovi vestiti per sostituire tutto quello che erano ancora in "ostaggio" nella sua vecchia casa...Nella sua vecchia vita.
Non c'era stata nessun tentativo da parte del biondo di contattarlo,di parlargli,di farlo ragionare.
Magari era davvero tutto finito già da tempo e lui non se ne era neanche accorto.
-Va tutto bene?-
La voce di Lane lo riportò alla realtà,facendogli riaprire gli occhi e portando lo sguardo sul ragazzo,accennando un sorriso quando incontrò i suoi occhi.
-Tutto bene.
Sbrigati o si raffredda-disse sedendosi a sua volta.
-Hai cucinato tu?-gli chiese il ragazzo,prendendolo bonariamente in giro,la forchetta nella mano sinistra.
-Non mi sembravi tanto insoddisfatto dalla mia cucina!-rimarcò Al,un espressione incredula sul volto.
Il ragazzo sorrise divertito e iniziò a mangiare.
Albus si concesse un ultimo sguardo al ragazzo seduto accanto a lui e si sorprese pensando a quanto velocemente la sua vita era cambiata in quelle due settimane:grazie all'intervento della mamma di Justin,Jennifer,era riuscito a trovare un appartamento nel giro di pochi giorni.
Certo non era una reggia,e doveva convivere con i mobili che il proprietario aveva lasciato,ma per lui e Lane era grande abbastanza.
Per alcuni minuti nella stanza regnò il silenzio mentre i due uomini erano occupati con il pranzo,ma inaspettatamente il silenzio venne rotto dal suono del cellulare di Albus.
L'uomo mosse lo sguardo verso il mobile dove aveva lasciato il telefono e restò immobile per qualche secondo:chi era?
Era possibile che Scorpius avesse cambiato idea,avesse messo da parte il suo orgoglio e si fosse deciso a fare il primo passo?
-Non rispondi?-gli domandò Lane,alternando lo sguardo fra lui ed il telefono.
L'uomo sospirò,quasi rassegnato,e poi si alzò in piedi,raggiungendo il cellulare in pochi passi.
-Pronto?-disse in tono quasi sospeso,non sapendo cosa aspettarsi dalla persona che era dall'altra parte.
-Albus tesoro sono io.Sono la mamma-
La voce di sua madre,invece che calmarlo e rassicurarlo come faceva sempre,lo agitò portandolo a deglutire nervosamente.
-Mamma...Ciao.
Che bello sentirti-le disse abbassando lo sguardo sui propri piedi.
Sentendo su di sè lo sguardo di Lane,ma allo stesso tempo non riuscì a distogliere la sua mente da quello strano presentimento che lo aveva colto nel preciso istante in cui aveva sentito la voce della madre.
-Come mai quell'aria sorpresa?Non ti aspettavi la mia telefonata?-gli domandò la donna.
-In effetti no...E' successo qualcosa?-le chiese a sua volta.
-Deve essere successo qualcosa perchè una madre telefoni al proprio figlio?-
Pessima domanda!
Al si sfregò la fronte con la mano libera e chiuse gli occhi per un'istante.
-Hai ragione,scusa.
Come state tu e papà?-le domandò cambiando argomento,nella speranza che la donna dimenticasse il suo commento poco carino.
-Stiamo bene...Passiamo il tempo fra Lowell e Charlotte e ogni tanto ci domandiamo che fine abbia fatto il nostro terzogenito.
Perchè è passato così tanto tempo dall'ultima volta che abbiamo visto te e Scorpius?-
Al prese un profondo respiro e serrò maggiormente la presa attorno al cellulare,interrogandosi su cosa era più giusto fare:doveva tacere oppure doveva dire la verità,almeno a sua madre?
Sapeva che se le avesse detto che lui e Scorpius si erano lasciati avrebbe dato il via ad un interminabile fila di domande,ma sapeva che se avesse taciuto avrebbe corso il rischio di incorrere in un invito a Privet Drive,invito che non avrebbe potuto rifiutare.
Così decise per il male minore.
-Io e Scorpius ci siamo presi una pausa di riflessione-disse cercando di mantenere un tono il più possibile calmo e neutale.
Ora lo sguardo di Lane pesava su di lui neanche fosse un incudine.
Dall'altra parte della cornetta arrivò il silenzio più profondo:gli era successo poche volte nella sua vita di ridurre sua madre al mutismo più totale.
Nel bene e nel male.
-Mamma ci sei ancora?-chiese leggermente preoccupato.
-Quando è successo?Perchè?Cosa è successo?-lo interrogò a raffica la donna.
Prima che Al avesse il tempo di decidere a quale domanda rispondere per prima,sua madre parlò di nuovo.
-Lascia perdere!Non possiamo avere questa conversazione per telefono.
Vengo lì e ne parliamo con calma-disse in tono risoluto.
Ecco,quello era un altro problema.
-Mamma...Io non abito più nella casa che dividevo con Scorpius-le disse a mezza voce.
-Si può sapere che aspettavi a dirmelo?Dammi l'indirizzo!-disse in tono di rimprovero,lo stesso che usava quando era un bambino.
-Davvero non è il caso-tentò ancora lui.
-Albus Severus Potter,dammi l'indirizzo del tuo nuovo appartamento!-disse sua madre con voce che non ammetteva repliche.
Rassegnato,Al le diede il nuovo indirizzo e,senza aggiungere altro,chiuse la comunicazione:si aspettava di vederla arrivare lì in meno di dieci minuti.
Quando sua madre usava il suo nome completo non c'era niente o nessuno che poteva fermarla.
Aprì gli occhi,che aveva tenuto chiusi per quasi tutta la telefonata,e incontrò lo sguardo di Lane,che non lo aveva abbandonato un'istante,scoprendolo preoccupato e,in un certo senso, comprensivo.
-Mia madre sarà qui da un momento all'altro-disse semplicemente.
-Vuoi che vada a fare un giro e vi lasci soli?-gli domandò il ragazzo.
Al scosse il capo;non ne avrebbero avuto il tempo,e poi forse era meglio dare tutte le spiegazioni una volta soltanto.
Il campanello suonò cinque minuti dopo.Albus non aveva nessun dubbio su chi ci fosse dall'altra parte.
Aprì la porta e scoprì inaspettatamente di avere un altro ospite,oltre sua madre:suo padre.
-Mamma.Papà...Vedo che le notizie corrono veloci-disse facendosi da parte per far entrare i suoi genitori.
Non aveva ancora chiuso la porta di casa che già la voce di Ginevra Weasley Potter rieccheggiava per il corridoio dell'ingresso.
-Si può sapere che cosa ti è passato per la testa?Prendere una de....-
Il silenzio improvviso fece capire al ragazzo che sua madre era arrivata in salotto e vi aveva trovato Lane.
Raggiunse i suoi genitori e per evitare inutili imbarazzi si sistemò fra Lane ed i suoi pronto a fare le presentazioni.
-Mamma,papà questo è Lane Hunter.Lane questi sono i miei genitori-
-Molto lieto-disse Lane educatamente.
-Piacere nostro Lane-rispose Harry Potter,incapace di allontanare quell'espressione titubante dalla faccia.
-Lane è uno dei miei studenti e...-disse ancora Albus.
-E ora se ne va nella sua stanza a studiare così voi potrete parlare di lui senza problemi-lo interruppe il ragazzo,lanciandogli poi un sorriso ironico che contagiò anche Al,risollevandogli per pochi istanti il morale.
I tre adulti aspettarono in silenzio che Lane fosse uscito dal salotto e quando giunse fino a loro il rumore della porta,Al sentì su di sè lo sguardo di entrambi i suoi genitori.
E per una volta,quel peso,quell'ansia si trasformò in rabbia.
La stessa che lo animava da settimane.
-Cosa c'è?Le storie d'amore finiscono non ve lo hanno mai detto?-
Suo padre fece per parlare,quasi certamente per riprenderlo per il tono che aveva usato,ma sua madre lo bloccò,mettendogli una mano sul braccio destro,tornando poi a cercare il suo sguardo.
-Perchè non ce lo hai detto?-gli chiese con voce calma.
Al alzò le spalle.
-Sinceramente non ci ho pensato...Ero talmente occupato a cercare di capire quello che stava succedendo per potermi occupare d'altro.
Non lo sa nessuno-aggiunse quasi volesse riparare un torto.
-Ma cosa è successo?Voglio dire,eravate così felici...-chiese ancora sua madre,sinceramente confusa.
Un sorriso leggermente amaro apparve sulle labbra di Al,mentre l'uomo si sedeva su una delle sedie libere attorno al tavolo,alzando poi di nuovo le spalle.
-No,non lo eravamo.
Era già da un pò che non le cose non andavano,ma sapete come sono fatto,cerco sempre di rimediare,spero sempre che se mi impegno tutto si sistemerà.
Però questa volta non ha funzionato...Così me ne sono andato-disse,odiando il velo di tristezza che accompagnò quelle parole.
-E' davvero tutto finito fra di voi?-
Al guardò sua madre e sorrise:la donna aveva espresso a voce una domanda che lui si era posto mille volte nella sua testa in quelle due settimane.
-Non lo so-
Nella stanza scese il silenzio per alcuni istanti,mentre i tre adulti si lanciavano sguardi furtivi a vicenda non sapendo come introdurre il discorso successivo.
Come Albus si era aspettato,toccò a suo padre farlo.
-Chi è Lane?-
Al sospirò e rialzando lo sguardo sui suoi genitori raccontò brevemente la storia di Lane e il motivo che lo aveva spinto ad ospitarlo,prima nella casa che divideva con Scorpius,e poi in questa.
-Quando l'ho visto lì in mezzo a quei barboni,fare la fila per un posto dove dormire,mi è sembrato così indifeso...Ho sentito che dovevo fare qualcosa per aiutarlo-disse cercando di spiegare loro cosa lo aveva spinto a comportarsi in quel modo.
Sua madre annuì velocemente.
-Hai fatto la cosa giusta...-gli disse suo padre,dandogli la sua benedizione.
Al sorrise.
-So che è una situazione temporanea,ma vorrei dare un pò di tranquillità a quel ragazzo dopo tutto quello che ha passato-aggiunse.
Ginny Potter sorrise e,alzandosi in piedi,gli andò vicino per posargli un bacio fra i capelli arruffati,incontrando l'istante dopo i suoi occhi,fissandolo attentamente per un lungo momento.
-E' una cosa bellissima quella che stai facendo tesoro...Ma prima di crearti una nuova vita, assicurati di aver completamente chiuso con la vecchia.
Sei davvero convinto che fra te e Scorpius sia tutto finito?-gli domandò con voce dolce.
Al restò in silenzio,non sapendo come rispondere.
Era impensabile raccontare a sua madre il vero motivo che lo aveva separato da Sy...
Deglutì nervosamente e distolse lo sguardo da quello della madre.
-Io e Scorpius vogliamo delle cose diverse...-disse sperando che quello bastasse a soddisfare la curiosità della madre.
Sentì il sorriso di sua madre e rialzò lo sguardo sul volto della donna.
-Due persone che si amano trovano sempre il modo di venirsi incontro-fece la donna,da inguardibile romantica qual'era.
Ecco appunto,due persone innamorate...


Si chiamava Nigella Folk.
Il suo nome ovviamente non aveva detto niente nè a Lily nè a Daniel,e per un lungo istante entrambi si erano chiesti se la donna non avesse sbagliato persona,finchè lei non si era presentata.
Lì sulla soglia della loro porta aveva spiegato ad entrambi che era la sponsor della madre di Daniel,e che aveva bisogno di parlare con l'uomo.
Lily si era voltata verso il marito e aveva scorto all'istante il cambiamento d'espressione sul suo volto:la felicità che aveva accompagnato quel giorno era sparita,lasciando il posto alla frustrazione e alla rabbia.
Era riuscita anche ad immaginare cosa stava pensando Dan in quel momento:perchè quella donna riesce sempre a rovinare la mia vita?
-Ho bisogno di parlarti per un paio di minuti-aveva detto la donna alternando lo sguardo fra Daniel e Lily.
Fosse stato per Daniel sarebbero rimasti sulla porta di casa finchè la donna non se ne fosse andata,così Lily prese in mano la situazione.
Aveva preso le chiavi che suo marito stringeva nella mano sinistra e aveva aperto la porta,fermandosi nell'ingresso.
-Si accomodi-aveva detto alla donna.
Questa le aveva rivolto un sorriso di ringraziamento e l'aveva seguita nel salotto,a sua volta seguita da Daniel che,dopo essersi chiuso la porta alle spalle,le aveva seguite in salotto.
-Posso offrirle qualcosa?Un tè o un caffè?-aveva chiesto educatamente Lily.
Nigella aveva scosso la testa.
Lily aveva lanciato uno sguardo a Daniel e gli si era avvicinata,sedendosi sul bracciolo destro della poltrona su cui si era lasciato cadere e gli prese una mano.
Per alcuni istanti i tre erano rimasti in silenzio,imbarazzati ma consapevoli che quella conversazione doveva avere luogo.
-Mi scusi...Lei ha detto di essere uno sponsor:che cosa significa esattamente?-aveva chiesto Lily iniziando la conversazione.
Voleva quella donna il prima possibile fuori di casa;non aveva niente contro di lei,ma la sua sola presenza turbava Daniel e questa era l'ultima cosa che Lily voleva.
-Uno sponsor è una specie di angelo custode per coloro che frequentano gli alcolisti anonimi-aveva spiegato la donna in tono quasi professionale-Ex alcolisti che sanno cosa significa combattere contro questa "malattia" e sanno come aiutare le persone che sono affidate loro-aggiunse.
-Quindi anche lei è...-aveva chiesto ancora la rossa,senza concludere la frase.
Nigella annuì.
-Un ex alcolista.Sobria da ben ventiquattro anni-aveva risposto la donna,chiaramente soddisfatta di sè stessa.
-Perchè è venuta qui?-aveva domandato Daniel parlando per la prima volta.
Lo sguardo di Nigella si era posato sull'uomo e,dopo un breve istante,le sue labbra si erano distese in quello che voleva essere un sorriso comprensivo.
-Avevo bisogno di parlare con te-
-E' stata quella donna a mandarla?-aveva chiesto ancora Dan.
Nigella annuì.
-Sono qui per conto di tua madre-aveva confermato.
-Per quale motivo?-
-Ha provato a scriverti,a telefonarti,ma mi ha detto di non aver ricevuto nessuna risposta-
-Mi sembra chiaro che non volevo parlarle.Credeva che mandarla qui avrebbe funzionato?-aveva risposto l'uomo.
Nigella era rimasta in silenzio per un breve istante.
-Tua madre ha davvero bisogno di parlare con te-aveva detto poi.
-Perchè?Si è ricordata improvvisamente della mia esistenza?-aveva chiesto Daniel amaramente.
Lily gli si era avvicinata cercando di fargli sentire maggiormente la sua presenza,non sapendo come affrontare quella situazione,per lei così inusuale e insidiosa.
-Fa parte del programma di recupero.
Dobbiamo chiedere perdono alle persone che abbiamo ferito per poter iniziare un nuovo percorso di vita-gli aveva spiegato pazientemente.
Lily aveva osservato l'espressione incredula sul volto di suo marito e l'aveva visto corrugare le sopracciglia.
-Perdono?Crede che bastino poche parole per cancellare anni di silenzio e di abbandono?-aveva chiesto Daniel alla donna.
Nigella aveva fatto per ribattere alle sue parole,ma Dan non glielo aveva permesso.
-Ha una vaga idea di tutto quello che ho dovuto sopportare?-le aveva chiesto con voce risentita.
-Io e tua madre abbiamo parlato molto del vostro rapporto...-aveva iniziato la donna,con il solito tono di voce professionale che sia Daniel che Lily stavano iniziando ad odiare.
-Io e quella donna non abbiamo nessun rapporto-aveva ribattuto secco l'uomo.
-Ascolta io capisco il tuo risentimento,ma tua madre sta davvero cercando di rimediare ai suoi errori.
E' sobria da sei mesi e segue tutte le regole del programma.
Non vuole mettere una pietra sul passato,ma vuole fare il primo passo per ricominciare-disse la donna in modo combattivo.
Daniel la aveva fissata in silenzio,una smorfia di disappunto sul viso.
-Se davvero,come hai detto tu non avete nessun rapporto,allora questa è una buona occasione per capire,per fare domande rimandate troppo a lungo e magari per iniziare a costruire qualcosa-
Il silenzio era calato di nuovo nella stanza;in imbarazzo Lily si era limitata a tenere la mano del marito senza dire nulla,senza esprimere la propria opinione,certa che quella fosse una questione che la riguardava soltanto relativamente.
Se Dan voleva chiudere definitivamente con sua madre lei non poteva far niente...Sapeva quanto aveva sofferto a causa della donna,anche se lui non gliene aveva mai parlato,e proprio per questo non lo avrebbe mai costretto a fare qualcosa che lo faceva soffrire.
-Va bene-
Quelle due parole avevano spezzato il silenzio,cogliendo di sorpresa entrambe le donne.
Lilly guardò suo marito con aria sorpresa e vide un espressione indefinibile sul suo volto.
-Sei sicuro?-non era riuscita a fare a meno di chiedergli.
L'uomo le aveva posato una mano sul ginocchio più vicino e gliel'aveva accarezzato,incontrando per un'istante il suo sguardo.
In quello sguardo Lily aveva visto determinazione e pena,risolutezza e bisogno di conforto,e per un' istante le sembrò di avere di fronte il ragazzo che aveva incontrato dieci anni prima,smarrito e confuso nonostante le arie da sbruffone,e non l'uomo forte e sicuro che era suo marito.
Daniel era tornato a posare lo sguardo su Nigella Folk.
-Soltanto un'incontro,ma voglio essere certo di potermene andare quando voglio:se quello che sentirò diventerà assurdo voglio prendere la porta ed andarmene senza che qualcuno cerchi di trattenermi-aveva detto deciso.
Nigella aveva annuito.
-Posso assicurartelo fin da ora-gli aveva garantito.
L'istante dopo Daniel avrebbe voluto rimangiarsi tutto,dire che aveva cambiato idea,che era sbagliato...
Chi è l'idiota che abbraccia i suoi incubi invece di scappare lontano da loro?


La sua vita nelle ultime due settimane era stata un susseguirsi di notti.
Era diventato un abitante delle tenebre.
Non ricordava l'ultima volta che era riuscito a svegliarsi prima delle due del pomeriggio e,soprattutto senza quel mal di testa lancinante e la bocca impastata.
La sua vita nelle ultime due settimane era stata un susseguirsi di volti.
Di corpi.
Di sconosciuti.
Tutto pur di non pensare.
La sua vita aveva subito un cambiamento drastico improvviso e lui aveva reagito nell'unico modo che conosceva:mentendo.
Mascherando il dolore,la solitudine,il bisogno.
Il silenzio che avvolgeva la sua casa era insopportabile,quasi assordante e,mentre prima era rassicurante,ora aveva bisogno di rumore:musica,risate,chiacchiere inutili.
Tutto pur di non dover sopportare il silenzio.
Non era più tornato.
Aveva sperato di vederlo tornare anche solo per prendere le ultime cose che si era lasciato dietro nella fretta di andarsene,di lasciarlo,ma Albus non era più tornato.
C'erano notti in cui,quando lo sconosciuto di turno se ne era andato,aveva bisogno dell'odore di Al per addormentarsi,aveva bisogno di illudersi,di credere che fosse ancora tutto come prima.
Sentiva la sua mancanza quasi in modo fisico,neanche gli avessero conficcato degli spilli sotto la pelle che dolevano ogni volta che la sua mente si concentrava sul pensiero del compagno.
Lo rivoleva indietro,di nuovo accanto a sè,ma era consapevole di aver combinato troppe cazzate da poter essere perdonate con un semplice "mi dispiace".
Senza dimenticare che ora c'era quell'ape fastidiosa che ronzava attorno ad Al!
Non che la cosa lo preoccupasse più di tanto,poteva liberarsi di lui facilmente,ma anche qui il problema era che non sapeva da dove iniziare.
Non sapeva più cosa fare:aveva perso Al,non si sedeva al computer da settimane,tutto il suo mondo sembrava essere svanito in un enorme buco nero...Non aveva più niente.
Doveva ricominciare da zero a ricostruire sè stesso?A cosa serviva?
Per quale motivo?
Rimettere insieme i pezzi per permettere a qualcun'altro coglione di farlo a pezzi ancora e ancora?
Ma lui non voleva nessun'altro...
Per lui esisteva soltanto un uomo nella sua vita.
La spinta a reagire arrivò una mattina....In una forma che mai si sarebbe aspettato.
Sentendo il ripetuto scampanellio si era trascinato fuori dal letto e giù per le scale,combattendo contro la luce del sole che gli feriva gli occhi.
-Sto arrivando cazzo!-disse a chiunque ci fosse dietro la porta,incurante di apparire volgare.
Finalmente si era trovato davanti alla porta e afferrata la maniglia con la mano sinistra aveva lottato un pò per riuscire a girarla nel senso giusto,ma una volta aperta la porta,il senso di confusione che gli avvolgeva la testa,rendendo tutto ovattato,sparì.
Tutto era perfettamente lucido.
Guardò la persona ferma davanti a lui e il suo primo pensiero fu che doveva essere un sogno:sì probabilmente era così;era ancora a letto e quello era soltanto un sogno.
Un'incubo.
L'uomo una versione invecchiata di sè stesso,ricambiò il suo sguardo,aspettando "educatamente" che fosse Scorpius il primo a parlare,entrambe le mani posate sul pomello del bastone da passeggio e la schiena drittta in modo quasi militare.
-E tu che cazzo ci fai qui?-si decise a parlare Scorpius,incurante di come sarebbe suonata quella prima frase.
Draco Lucius Malfoy arricciò la punta del naso,quasi le sue narici fossero state infastidite da un cattivo odore e atteggiò le labbra sottili in un ghigno.
Non c'era il minimo calore in quel sorriso.Era solo un gesto di cortesia verso un estraneo.
-Non mi fai entrare?-

 

Salve a tutti!!!!

Come vanno le cose?Sentivate la mia mancanza???

Lo so vi ho fatto aspettare un pò,ma il lavoro mi impegna un casino...Sorry!

Allora,capitolo incentrato principalmente sul rapporto genitori-figli,parecchio incasinato nella maggior parte dei casi,escluso ovviamente quello fra Al ed i suoi genitori.

Vi è piaciuta la sorpresa finale?Il buon vecchio Draco Malfoy è tornato per una piccola "comparsata"!!

Il loro incontro verrà raccontato nel prox capitolo e posso dirvi già che destabilizzerà parecchio il ns Scorpius...

Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno questo capitolo,e chiedo scusa per eventuali errori di ortografia o battitura.

Il titolo del capitolo è preso da una canzone omonima di Cat Steven.

E ora i ringraziamenti:Kikka15(Eh già...Era ora altrimenti sarebbero diventati noiosi,non credi?E poi mi conosci,le cose tranquille non mi piacciono! :) ...Per certe cose ti riferisci ai baci con Brian,vero?Beh credimi se tu conoscessi Brian capiresti che è davvero impossibile resistergli!Cmq fidati il nostro Scorpius è in viaggio,ha capito che nn sa stare senza Al,ma l'orgoglio lo blocca ancora;ha solo bisogno di una spinta.Tranquilla io amo le recensioni lunghe,quindi puoi dilungarti quanto vuoi!),VeroGranger(Grazie per i complimenti!Beh veramente anche io ho dovuto abbandonare qualche ff xkè nn riuscivo a portarle avanti o perchè erano diventate tr complicate...),Luthien241(Lo so!Ma ti prometto che mi farò perdonare per tutta la tristezza e tutto quello che ho fatto passare a quei due "poveri" ragazzi!Londra è fantastica e io la amo ogni giorno di +...Ma tranquilla non potrei mai dimenticarmi di voi!),Angel_SG(E' sentimento comune voler uccidere Scorpius,ma se lo uccidete come fa a rimettere a posto le cose??Lasciatelo vivo please!Il pezzo di Mel e Brian è frutto di attento studio,traduzione ore spese a guardare e riguardare "QAF" fino ad imparare le battute a memoria...Ahahahahah Ormai mi conosci bene!Come vedi abbiamo costruito un piccolo problema anche per Lily e Dan,quindi ora stiamo a vedere che succede)Hale_y(In effetti...Sembra che sia regredito con gli anni,invece di maturare!Il bello di tutta la faccenda è che Al non lo ha neanche tradito,sta soffrendo le pene dell'inferno e i gemelli si permettono anche di giudicare...Bah certe volte i fratelli sono davvero inutili!Beh diciamo che James sa di avere un pò di colpa in quello che è successo,ecco perchè non ci prova neanche a capire...Per quanto riguarda Ronnie,lui sarà l unico dei tre che farà un tentativo),Lumamo64(Beh se la guardi dal punto di vista dei fratelli Potter è il contrario:San Malfoy e Diavolo Potter,quindi come vedi la situazione è soggettiva... Anke se x come si sono messe le cose,Sy ha fatto un pò il diavoletto...),VictorieBHFS(Veramente se ci pensi bene in quel frammento era la reincarnazione di Justin...Cmq se mai dovesse decidersi ad andare in giro per locali,sono sicura che Sy porterebbe via lo scettro a Brian senza il minimo sforzo!Meno male che lui voglia soltanto Albus ^_^...A me piacciono i tuoi monologhi,sei una delle poche con cui posso parlare e che capisce veramente quello che sto dicendo!!!Un bacio!!),Juliets(Benvenuta e grazie per i complimenti!E per l'enorme recensione,l'ho adorata!Allora procediamo per coppie,ok?Harry/Ginny: anke io ho avuto la stessa idea su Ginny,ha l'istinto materno che sprizza da tutti i pori,ma allo stesso tempo è una guerriera;fin da quando era bambina sapeva di voler Harry,di voler costruire qualcosa con lui,ma sapeva che non sarebbe stato facile,così ha aspettato,e aspettato e alla fine ha tirato fuori gli artigli nel momento giusto.Harry magari è diventato più italiano che inglese nel suo rapporto con i figli,specie con Lily.Luna/George:Lo so,è una mia creazione...Ho sempre pensato che George dopo la morte del fratello fosse spezzato,una persona diversa da quella che c'è nei libri della Row e quindi aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a rinascere.E' vero la storia del cancro è stata terribile(da leggere e da scrivere),ma volevo qualcosa che spiegasse quanto forte fosse il loro amore,e che lo rafforzasse. Ron/Hermione:Molti sono rimasti male per la storia con Cassie,e non ne capisco il motivo.Perchè diamo per scontato che la loro storia d'amore sia meravigliosa e a lieto fine soltanto perchè hanno impiegato 7 anni a mettersi insieme?Le storie d'amore finiscono e si formano nuove famiglie...Cmq alla fine tutto è andato apposto e i nostri hanno ricostruito una famiglia.Seamus/Rupert/Dean:Eh,lo so Dean non è uno dei personaggi migliori di quella storia...Diciamo però che si è un pò riscattato con la scena del fast food e del rapporto con Daniel...Anke a me piacciono molto Seas e Rupert,la storia ed i loro problemi li rendono veri;Ora i juniors:Jim/Rose:eh già dicono così ed il tempo ha dimostrato che avevano ragione:si amano e ora vogliono avere un figlio...anke se hanno DAVVERO scelto la persona sbagliata a cui rivolgersi!Rebecca/Ronald:nella mia mente loro sono Nathan ed Haley di "One Tree Hill",nn so se li conosci;inoltre insieme a Al e Sy,sempre nella mia mente contorta,sono il simbolo del vero amore:quello che è successo loro lo dimostra...Lily/Daniel:E' vero,lì Harry ha sbagliato,e anke di grosso!Ma come abbiamo detto prima è un padre molto apprensivo ed orgoglioso che non sa riconoscere i propri errori neanche quando sn grossi cm 1 casa!Alison/Fred:Anke loro torneranno presto,specialmente in relazione alla storia fra Alice e Luke;Hugo:beh,si è parlato tanto di questo fascino Weasley,almeno uno doveva portare alta la bandiera,non pensi? :) ;Alice/Luke:la loro è la storia + complicata,almeno x come la vedo io:il loro amore nn ha avuto una vera fine,bloccato dalla paura,dai pregiudizi e dalla codardia di Luke;non so se questa volta c sarà un lieto fine,ma volevo dare un giusto seguito a qst coppia,senza dover restare cn il dubbio,con il tanto odiato "e se...";E x finire loro:la Golden Couple:Albus era tutto tranne che stupido,credimi!Anke se le cose fra loro nn sono sempre state facili,e qllo ke sta succedendo ne è un esempio,lui sa cosa vuole,lo ha bene in mente:vuole solo Scorpius,ma vuole delle certezze,qualcosa di vero...E la cosa triste/bella è che Sy vuole le stesse cose...Tranquilla,tutto avrà la giusta fine),Sweey(Lo so,nn è uno dei periodi più allegri,almeno x Al e Scorpius,lo so...Ma tu fidati di me!Lo sai che la mia mente malata e contorta agisce in questo modo per un motivo preciso,quindi sta tranquilla e fidati della mia mente contorta!).

Bene x il momento è tutto,io vi saluto e vi do appuntamento al prox capitolo...

"Quello che voglio"

Baci,Eva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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