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Autore: Anna Mellory    06/11/2005    4 recensioni
Vivi la tua esistenza al meglio,assaporandone ogni momento.
Affronta i problemi a testa alta e,un giorno, sarai felice.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CLOSER TO ME

 

1)ASPETTANDOTI

 

Si strinse di più nel cappotto e sbuffò contrariato: questa sera non aveva proprio voglia di uscire per incontrare tutti gli altri digiprescelti.Per carità di Dio,erano tutti delle buonissime persone ma sinceramente era stufo di fare finta di niente. Guardò l'orologio:le 19 e 54.E svogliatamente alzò lo il viso verso lo scantinato in cui sarebbe dovuto entrare .No, decisamente non aveva proprio alcuna voglia di entrare e soffrire. Sì,perchè da tre anni a questa parte si era accorto di desiderare qualcuno che era ben lontano dalla sua portata e il solo pensiero di incontrare questa persona lo faceva rabbrividire, ma non di paura, bensì di puro piacere.Frustrato e amareggiato si girò per andarsene.

-Taichi!!!Che bello rivederti!-

Una furia dai capelli violetti gli saltò al collo,rischiando di farlo cadere.

-Miya,insomma,staccati potrebbe collassare da un momento all'altro-

La giovane si staccò e rivolse al giovane Motomiya una linguaccia,poi come se niente fosse si rivolse a lui chiedendogli come stesse mentre un sorriso radioso si allungava sul suo viso.

-Stò bene e tu stai magnificamente:  vedo che la vicinanza di Koushiro ti ha fatto bene-

La giovane arrossì leggermente: la sua relazione con "il-maniaco-dei-computer" ,come lo chiamava Dai,durava da quasi sei anni (si erano messi assieme subito dopo la disfatta di Malomyotismon) ed entrambi si erano migliorati a vicenda nell'arco di quegli anni tanto che ora Izzi non si portava più appresso il suo prezioso aggeggio.

-E tu che ci dici Tai:sei ancora scapolo?-chiese Motomiya junior con affianco un alquanto cambiato Ken.

- Sì,io,al contrario di voi ci tengo alla mia verginità. E a quanto vedo,voi due siete ancora insieme:dimmi Ken-ken come fai a sopportarlo?-rispose giocosamente Yagami guardando la giovane coppia e incrociando le braccia sul petto.

Il giovane Ichijoji rise sommessamente stringendo più forte la mano del compagno che lo guardò dolcemente;anche loro non erano cambiati (erano ancora innamorati come anni fa,se non di più)se non  che Dai ora sembrava più un uomo con quel fisico così robusto e alto e Ken aveva perso quei tratti infantili che aveva una volta nel viso.Quell'immagine di felicità lo fece intristire:lui una cosa simile se la poteva solo sognare.

Probabilmente la tristezza che provava trasparì nei suoi occhi:sia Ken che Daisuke infatti lo captarono all'istante e, con un cenno d'intesa, il moretto convinse Miyako a scendere mentre gli altri due " si preoccupavano di prendere le dovute precauzioni per l'orgia che di lì  a poco sarebbe scattata giù di sotto".

I due giovani risero brevemente alla battuta per poi lasciare spazio a un triste silenzio:Ken sapeva in che situazione si trovava l'amico ma sinceramente non sapeva da che parte cominciare.Probabilmente il tempo volle aiutarlo, inviando una neve leggera.

-Tai nevica-

Il moro alzò gli occhi al cielo osservando silenziosamente i fiocchi che iniziavano a danzare nell'aria,poi tirò un lungo sospirò. L'altro lo osservava in silenzio:era palese che stesse soffrendo.

-Ti ricordi: anche tre anni fa nevicava così-disse tutto d'un tratto il castano e Ken capì all'istante a cosa si riferisse e subito un freddo brivido gli corse su per la schiena.Incurante della reazione dell'amico,Tai continuò a parlare cercando di liberarsi di quel fardello che lo opprimeva da anni.

-Sembra solo ieri quando Kijima è morto e....da quando...Yama ha smesso di parlare- al pronunciare quella frase nella mente del giovane irruppero violentemente i ricordi di quei giorni terribili:la notizia,la corsa,l'ospedale...Nonostante fossero passati anni da quel giorno tutto era scolpito nella sua mente indelebilmente.

Sentì che l'altro l'aveva abbracciato lentamente,cercando di confortarlo, e rispose passandogli le braccia lungo la sua vita e poggiando la testa sulla sua spalla.

-Non lo hai ancora dimenticato,vero?-

-Come potrei,quello è stato il periodo più brutto della mia vita-sentì l'altro giovane rabbrividire e stringere di più l'abbraccio:era egoistico tirare fuori di nuovo quell'argomento,d'altronde tutto il gruppo aveva sofferto molto,ma sentiva che la sua sopportazione aveva raggiunto il limite.

-Sai se oggi verrà?-

-Sono tre anni che evita qualunque contatto umano,non penso che per una riunione del genere verrà-

-Ehy- disse l'altro giovane con aria finto- imbronciata -le nostre riunioni sono molto importanti quindi-e accompagnando le sue parole indicò lo scantinato- io dico che verrà-

Yagami sorrise:-Sai mi sembra di avere davanti Daisuke, quella mente bacata ti ha infettato un pò troppo il cervello-

-Sì in effetti c'è da preoccuparsi, ma mia madre ha detto che finchè non comincio ad autoproclamarmi come "il migliore giocatore di calcio della terra" (troppo Slam Dunk,sì lo so NdA) possiamo stare tranquilli!Comunque -disse con voce seria-qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno vieni da noi,capito?-

Taichi  sorrise e dopo averlo ringraziato entrarono nello scantinato.

 

***

 

Nell'aria era palpabile la felicità che previene di solito il Natale:Ken e Taichi erano stati salutati da un alquanto entusiasta Mimi che si appese al collo del castano mormorandogli che era diventato ancora più figo.Intanto il primo era riuscito a defilarsela e, dopo aver tranquillizzato il suo koi, si era fatto travolgere dalla passionalità di quest'utimo che lo aveva trascinato in un bacio che non aveva ne fine ne inizio.

-Mimi ti dispiacerebbe staccarti dal mio povero collo-

-Mai Tai-chan -fece con tono mieloso la ragazza- Takeru non è ancora arrivato e io ho un disperato bisogno di coccole!-disse accompagnando alla sua performance due straordinari occhi lucidi.

Il castano alzò gli occhi al cielo:-Ti odio quando fai così, e DOV'E' FINITO QUEL CRETINO DI TAKERU,HO UN URGENTE BISOGNO DI STRANGOLARLO-

Una risata argentina gli fece girare lo sguardo:-Hikari cos'è che ci trovi di tanto divertente lo sai solo tu!-

La giovane divertita e  si passò una mano tra i lunghi capelli color miele:-Niente,niente solo ho pensato che se facessi veramente così,rischieresti di trovarti in capo al mondo con una Mimi MOLTO incazzata alle calcagna-

-Già,già Hikari e non penso che sarebbe una bella mossa-disse una voce conosciuta alle spalle di Tai.

Al che Mimi si staccò dal collo del castano per lanciarsi al collo di Takaishi urlando che non doveva lasciarla mai più sola.

-Grazie Tk -

-Niente,ordinaria amministrazione- e dopo tornò a placare gli spiriti bollenti della propria fidanzata.

Libero di muoversi, il giovane assieme alla sorella si diresse  verso il divano che c'era  di fianco al frigo a,sedutosi,tirò un sospiro di sollievo.

-Stanco?-gli chiese una giovane dai capelli rossi.

-Oh ciao Sora,abbastanza, sai quella dannata università e molto più pesante di quanto pensassi, tu come stai? Joe non è venuto?-

La ragazza sorrise e fece tintinnare gli orecchini a pendente,regalo di fidanzamento del giovane medico:- Non mi lamento,la boutique nonostante i problemi iniziali è partita e adesso siamo "sulla cresta dell'onda".Beh per quanto riguarda Joe arriverà  più tardi:doveva fare una cosa con Koushiro-

Taichi annuì e per il resto del tempo raccontò della sua università e della squadra di calcio di cui era il capitano:alle iniziali Sora e Hikari si aggiunsero Iori, che si fece sedere in braccio la Yagami più giovane circondandole la vita con le braccia, e Ken.

Daisuke,Miyako,Takeru e Mimi invece si occuparono delle decorazioni natalizie, con dei  piccoli intermezzi litigiosi da parte di Daisuke e Miyako che il più delle volte non andavano d'accordo sulle posizioni in cui mettere le ghirlande.

Quando mancavano quasi venti minuti alle 22, il cellulare di Sora squillò.

-Oh,scusate .Pronto?Ciao tesoro,ma dove siete finiti?Qui mancate solo voi!Siete qui tra 10 minuti?....mhh d'accordo ma perché...va bene, non farò domande,ciao-

-Allora che hanno detto?-chiese ansiosa Miyako che non vedeva l'ora di riabbracciare il suo fidanzato.

-Sono qui tra 10 minuti,forse meno se non trovano traffico,e hanno detto di aggiungere un posto in più a tavola -

Calò il silenzio:-Che significa un posto in più?-chiese Dai sconcertato.

Takeru non osava pensarlo:non voleva illudersi un'altra volta.Mimi lo guardò preoccupata e per togliere quella tensione improvvisò una scena melodrammatica, dicendo che si era rotta un'unghia.Sia Hikari che Daisuke le diedero corda e trascinarono il giovane Takaishi a preparare la tavola.

Gli altri rimasero in silenzio fissando Taichi.Quest 'utimo conscio degli sguardi si alzò a andò a guardare con aria fintamente interessata il calendario. Sora e Ken si scambiarono sguardi preoccupati: e pensare che fino a due minuti prima era così allegro.

 

###

 

Erano le 22 passate.

Sora aveva provato più volte a chiamare sul cellulare prima di Joe e poi su quello di Koushiro,ma entrambi risultavano spenti. Intanto sia Taichi che Takeru ,dopo la reazione iniziale,non avevano dato segno di turbamento e ridevano e scherzavano con Daisuke e Iori.

-Ma insomma -Miyako pestò il piede per terra e furiosamente si guardò in giro- io mi aspettavo di passare una serata a divertirmi e invece quel cretino non si è ancora fatto vedere in giro.MA IO APPENA ARRIVO LO STENDO, GLI FACCIO PASSARE SOPRE UN CAMION,GLI...-

-A quanto vedo faccio prima a tornarmene su-

Sulla soglia era comparso un sorridente Koushiro che rise ancora di più nel vedere la faccia sconvolta della sua fidanzata.

-Allora Kou, dov'è Jou?-chiese Sora.

Il giovane poggiò il cappotto e abbracciò una felicissima Miyako, poi si voltò verso gli altri:-Sta arrivando con il nostro regalo di Natale per Taichi e Takeru-

-Che intendi dire?-chiese il biondino con voce tremante;il castano rimase in silenzio anche se il cuore gli era saltato in gola.In lontananza si sentì il rumore di una porta che si chiudeva e Izzi disse solo un semplice "sta arrivando".

Ora l'attenzione di tutti era posta sull'entrata del locale aspettandosi l'entrata di Jou con il misterioso regalo.Si sentì un rumore di passi e finalmente il giovane comparve con il fiatone e un pacco sotto il braccio:quasi tutti tirarono un sospiro di sollievo e Taichi si prese a pugni mentalmente.

-Allora ragazzi come và?-chiese il giovane medico posando a terra il pacco e appendendo il cappotto.

Sora gli andò incontro e gli diede un dolce bacio  a fior di labbra.

-Ehi ehi poche smancerie e vediamo cosa c'è dentro il pacco per Tk e Tai-

L'altro lo guardò stralunato:- C'è il tacchino, cosa c'entrano Tk e Tai?-poi si volse verso Koushiro- Non dirmi che non gli hai detto niente!?-

-Ho preferito mantenere un po’ di suspence-

L'altro sospirò  e alzò gli occhi al cielo:la domanda di tutti ora era “Suspence  per cosa?”

Sorridendo a mo' di scusa Jou sparì su per le scale.Per un paio di minuti non si sentì niente,poi la porta si riaprì e mostro che il giovane non era solo...

 

 

 

2)RITROVANDOTI

 

 

Se Taichi in quel momento avesse avuto una sessantina di anni in più probabilmente un bell’attacco di cuore non glielo avrebbe tolto nessuno.Era ironico che lui cercasse in tutti i modi di dimenticarsi  la persona che amava e l’unico giorno in cui si permetteva di uscire con i vecchi amici di un tempo,questa , dopo quasi tre anni passati rinchiusa nel proprio appartamento,comparisse davanti a lui una settimana prima di Natale.

Yamato, a sua memoria, non era mai stato così bello: il viso aveva perso quei tratti infantili tipici dell’adolescenza mantenendo però quel suo candore etereo,gli occhi azzurri profondi  insondabili, le labbra pallide ,i capelli…piccoli fili di filigrana d’oro,che più volte si era fermato a guardare incantato e che più volte aveva sognato toccare, ora scendevano fino alle spalle,incorniciandogli il viso dolcemente; il corpo esile avvolto in un cappotto nero che gli arrivava fino alle ginocchia,…era la semplice incarnazione di un angelo,un angelo a cui però erano state strappate  le ali e che non sarebbe mai stato suo.

-Allora vi piace il nostro regalo?-

La voce dolce di Jou lo riscosse dai suoi pensieri:quasi tutti erano rimasti a bocca aperta e Takeru osservava il fratello, quasi come se non lo riconoscesse. L’atmosfera era tesa.

-…miiao…miaooo- la  cesta in mano a Yamato cominciò ad agitarsi.

-Che cosa c’è li dentro?-chiese Mimi avvicinandosi.

-Ah sì ci sono due gattini. Yama si ricordava che sia Taichi che Takeru avessero sempre voluto possederne uno –disse Jou- perché non glieli dai Matt?-

Il biondino lo guardò poi,lentamente,si tolse il cappotto e si chinò sulla gabbia ,aprendola.Una furia marrone uscì a folle velocità: Miyako,che da sempre aveva detestato i gatti, era saltata in braccio a Izzi rifiutandosi di scendere e Mimi urlò divertita.

-Ma dove diavolo è andato a finire ?-disse Daisuke guardandosi attorno.

-Ehy l’altro è ancora qui dentro: che carino è proprio un amore-disse Mimi chinandosi a prendere la piccola palla di pelo bianco rimasta in fondo alla cesta.Il micetto,vedendo la mano avvicinarsi, cominciò a miagolare disperato.La giovane ritirò la mano sconcertata e anche un po’ stizzita: che gli aveva fatto per spaventarlo così tanto.

-Non gli piacerà la tua faccia-disse Koushiro- di solito si lasciano prendere solo da Yamato- e guardò l’altro giovane, che sembrava non averlo ascoltato.Stava fissando infatti un punto sotto il divano:Taichi seguendo il suo sguardo si accovacciò ai piedi del divano e recuperò il gattino marrone che soddisfatto si strofinò contro le sue mani.Il ragazzo sorrise e guardò Yamato:- Suppongo che questo con il carattere impossibile che ha sia il mio; e che quello bianco e fifone sia di Takeru, vero?—Non sono un fifone- disse stizzito il giovane Takaishi mentre si chinava a prendere l’altro micio-e di sicuro sono sempre meglio di te, non è così fratellino?- disse con un gran sorriso.

Matt chinò il capo in segno di assenso e il suo viso si rilassò.Contagiati dall’atmosfera allegra,anche gli altri ragazzi ricominciarono a comportarsi normalmente e ben presto si ritrovarono a tavola a mangiare lo squisito tacchino cucinato dalla madre di Jou.Il  biondino era seduto tra Mimi e Miyako ma ciononostante Taichi riuscì più volte a cogliere uno sguardo zaffiro su  di sé.Il suo cuore era in preda ad una gioia incontenibile:sentiva un bisogno impellente di parlare con Matt ma allo stesso tempo aveva paura.Sentiva che alla fine di quella sera, sarebbe successo qualcosa che gli avrebbe cambiato la vita per sempre.Finita la cena, Takeru chiese al fratello di uscire con lui: per tutta la serata il giovane era stato aperto e cordiale con tutti, ridendo di cuore alle battute di Dai e frenando gli spiriti bollenti della propria fidanzata.Ma ora aveva lo stesso bisogno di parlare che aveva il moretto e solo esaurendo questa sua necessità avrebbe potuto ricominciare a vivere serenamente.

Appena i due scomparsero su per le scale,Mimi ingaggiò una lotta all’ultimo sangue con il micetto bianco:infatti quest’ultimo era stato accovacciato in grembo a Tk per tutta la cena tenendo alla larga la giovane con i suoi acuminati “artigli”.

-Ah maledetto miciastro, mi hai graffiato.Come puoi rappresentare quel tesoro del mio amore, tu non sei altro che una serpe che vuole rubare il suo amore per me-disse rabbiosa.

-Mimi ma ti ascolti, sembra che tu stia parlando con una persona vera e non con una gatto-disse Sora ridendo.

-Non c’è niente da ridere Sora:quello che ho detto è vero!-

-Ma per favore , quel povero micetto non sa neanche prendere cura di se stesso,figuriamoci se sarebbe capace di prendersi Tk -disse  Daisuke.

La giovane Tachikawa allora strinse le labbra e chiese aiuto al suo unico sostenitore:-Tai-chan di loro qualcosa per favore –

Ma il giovane non si curava nemmeno della conversazione che  si stava svolgendo:preferiva divertirsi a giocare con la piccola palla di pelo che aveva in grembo, che si era rivelata molto dolce e amante delle sue chiavi di casa.Di fianco a lui, la sorella lo fissava felice:da tempo non vedeva il fratello così sereno ed era certo che d’ora in poi le cose sarebbero migliorate.Resosi conto degli sguardi che lo fissavano ,il moro riportò l’attenzione al discorso.

-…eh?Cos’ hai detto Mimi?-

Ken, seduto sulle ginocchia del giovane Daisuke e con una mano nella sua, lo guardò dolcemente:- E’ solo un’ora che te l’ ha regalato e tu già ci giochi come se fosse tuo da sempre.Allora è proprio vero quello che mi diceva Hikari:i regali di Yamato ti accendono una luce negli occhi che non hai quasi mai!-

Taichi arrossì e abbassò lo sguardo mormorando parole di stizza verso la sorella, che rise stringendosi nell’abbraccio di Iori.

-Sai Tai, forse non avrei il diritto di dire questa cosa ma penso che prima o poi verrà fuori- Jou intercambiò uno sguardo con Koushiro che annui- ma a decidere di venire qui e stato solo Yamato-

-Vorresti dire che non l’avete spinto?-chiese Miyako al proprio compagno.

-No, anzi è stato lui a chiamarci quasi un anno fa-disse Jou passando un braccio per le spalle di Sora.

-Come sarebbe a dire!? Vorreste dire che è da più di un anno che voi vi vedete con Matt?-

La domanda di Davis risuonò nello scantinato.Tutto il gruppo era ansioso di sapere come erano andate le cose.

-Beh Jou se non ti dispiace, ti cedo il diritto di raccontare tutto:d’altronde Matt ha chiamato prima te-disse il giovane informatico accavallando le gambe e abbracciando la compagna , che lo guardava ansiosa.

-D’accordo-il giovane tirò un lungo sospiro e si apprestò a raccontare-Beh penso che vi ricorderete bene com’era Yamato quasi quattro anni fa.Nonostante tutti sapessero della sua relazione con Kijima, il batterista della sua band, e alcuni avessero fatto commenti maligni, a lui non importava. Una volta mi disse che la sola che gli interessava era che la sua famiglia e i suoi amici (cioè noi più quelli  della band) avessimo accettato questa sua scelta.Mi ricordo ancora la sensazione che provavo verso di loro:invidia,perché ero sicuro che io una simile sensazione non avrei mai potuto provarla.Fortuna che non è stato così-guardò la sua compagna  e le rivolse un dolce sorriso- Quei due erano la felicità fatta a persona: a coloro che gli stavano vicino irradiavano un senso di gioia stravolgente. E Yamato..beh da sempre in lui avevo riconosciuto una bellezza fuori dal comune.E Kijima era riuscito a fargliela sbocciare:più tempo passavo con lui più pensavo che fosse un angelo sceso in terra,e non un semplice essere umano.Tutto al suo passaggio diventava più bello od assumeva un qualcosa di particolare.Quanto durò la loro relazione?…quasi un anno e mezzo,no?Poi… ci fu quell’incidente…il camper che li aveva portati in tour per tutta l’estate, sulla strada di casa,  fu coinvolto in un maxi-tamponamento.Morirono tutti sul colpo , anche Kijima che si era frapposto tra Matt e una sbarra  di ferro,che finì per trapassarlo da parte a parte .La corsa disperata che facemmo tutti all’ospedale,le facce sconvolte dei genitori di Matt e Tk e poi, l’annuncio delle morte di Kijima…-calò il silenzio nella stanza. Taichi aveva smesso di giocare col suo gattino,quel ricordo gli faceva ancora troppo male.Tutto nella sua memoria era impresso come delle parole impresse nella roccia. L’odore di disinfettante dell’ospedale,le mura bianche e spoglie della camera di Takahashi, i tubi che uscivano dal suo corpo. Matt, pur sapendo che il suo compagno avesse poche speranze, l’aveva vegliato per tre giorni e tre notti. E lui aveva fatto lo stesso perché, anche se erano ormai mesi che il biondino lo aveva  rifiutato, continuava ad amarlo.Per tutto il tempo Yamato aveva impedito a chiunque di toccarlo. Ma,quando al termine dell’operazione, il medico aveva comunicato la  morte del suo compagno,non ce l’aveva fatta.Si ricordava ancora l’immagine di sofferenza che era riuscito a comunicargli il giovane cantante: si era accasciato a terra,cupi singhiozzi gli attraversavano il corpo, le braccia poste davanti al volto,come una barriera contro tutti.Dopo quella volta non l’aveva più visto piangere, e, anche a costo di sparire, non voleva vederlo mai più ridotto in una situazione simile.

- E poi … i funerali. -la voce di Jou lo distrasse dai suoi pensieri-Tutte quelle ragazzine e i genitori  dei ragazzi che piangevano disperatamente.Nel mezzo mi ricordo ancora Yamato che poggia una rosa rossa sulla bara del compagno, con una maschera di dolore sul volto…giuro che non lo dimenticherò il suo cambiamento:tutto in lui  sembrava morto.

Dopo questo non l’ ho più visto per due anni.Poi ,l’anno scorso,due settimane prima di Natale ricevetti una sua telefonata, durante la quale mi chiese di aiutarlo,che la solitudine lo stava uccidendo.Quando arrivai in casa sua  non c’era nessuno: suo padre era fuori  per lavoro e non  sarebbe tornato nel giro di una  settimana.Non pianse davanti a me ma la disperazione che lessi nei suoi occhi mi bastò per comprendere la situazione.Per capire cosa lo tormentasse dovetti chiedere l’aiuto di Koushiro  e fargli una sfuriata. -

-Tu che fai una sfuriata?-chiese accarezzandogli  il volto Sora.Il giovane sorrise e le diede un bacio in fronte.Una sorta d’inquietudine riempiva l’atmosfera.

Il giovane medico,sentendosi addosso le domande dei propri compagni di avventura, si schiarì la voce e continuò:-Si sentiva in  colpa  verso Kijima: “dovevo morire,dovevo morire con lui,non merito di vivere in questo mondo”questo mi continuò a ripetere per una o due ore. Ma ciò che più si rimproverava era che nonostante avesse promesso eterna fedeltà al suo compagno, sentiva di provare nuove sensazioni verso un’altra persona.

La cosa più difficile  è stata convincerlo che questi suoi nuovi sentimenti non avrebbero intaccato l’amore per Kijima, e che anche quest’ultimo avrebbe voluto che si rifacesse una vita.Certo ora è appena agli inizi di questa sua rivoluzione interna ma col tempo ce la farà, e noi tutti gli dovremo dare una mano, specialmente tu Taichi-

Il moro  sbatté più volte le palpebre:-E perché io più di tutti?-

-Ma sei  scemo o cosa?-urlò Mimi arrabbiata-Insomma è ovvio che la persona che Yamato ama  sei tu!-e gli puntò un dito addosso.

Tai si sentì montare dentro rabbia:-Ah sì? E chi ti dice che io lo corrisponda?-

-Ma per favore Tai: sono stata la tua migliore amica fin dai tempi dell’asilo ed è da quando hai quattordici anni che gli muori dietro- disse Sora balzando su.

-Ma magari non è più così-disse Taichi saltando in piedi e facendo scendere bruscamente il  gattino.

-Ehi ehi per favore calmiamoci-disse Iori alzandosi in piedi e allontanando Mimi dall’altro giovane.

Ken,che fino ad allora aveva osservato il ragazzo, aveva potuto vedere il lampo di speranza che gli era passato negli occhi quando Jou aveva detto che Yamato si era innamorato di un altro; si alzò in piedi e, trovatosi di fronte al moro, disse:-Io non credo alle tue parole Tai, ma penso che ci sia qualche problema,perché ti ostini a non volere vedere il futuro che ti si prospetta davanti?-chiese rialzando il mento dell’ amico.

Si specchiò in due occhi pieni di dolore e …speranza?Sorrise dolcemente e abbraccio il giovane:-Hai sofferto abbastanza amico mio- disse contro la sua spalla.

Poi lo spinse verso le scale e, dopo avergli dato il cappotto, gli sussurrò di andare fuori a riconquistare la propria vita.

 

 

 

3)RINCONTRANDOTI    

 

 

Sbuffò per la seconda volta,stavolta non per stizza ma per nervosismo. E lui odiava essere nervoso.Certo non era come Koushiro o Jou che volevano avere sempre tutto sotto controllo; ma se per questo aveva smesso di essere casinista come Daisuke,capace di non trovare il telecomando della televisione per una settimana perché lo aveva dimenticato nel mobiletto dei vicini.

Gli imprevisti avevano sempre suscitati disastri nella sua giovane vita;ad esempio quando aveva tredici anni, quando stavano per iniziare una partita di fondamentale importanza,il mister li aveva convocati tutti a bordo campo per annunciargli che il loro capitano era a letto con l’influenza e che a sostituirlo sarebbe stato lui.Niente da dire:era felicissimo di una decisione del genere,d’altronde la sua bravura era ormai riconosciuta da tutti e,dato che stava per conquistare la nomina di capocannoniere del campionato, una simile fortuna non avrebbe che giovato alla sua carriera di calciatore.Eppure quando era sceso in campo una paura enorme si era impossessata del suo corpo e lui non era riuscito a combinare niente di buono: era stato espulso dopo dieci minuti per gioco falloso. E ora che l’amore della sua vita poteva essere finalmente suo,non aveva paura,era semplicemente terrorizzato.

Rabbrividì per il freddo e infilò le mani in tasca:fortuna che aveva smesso di nevicare,altrimenti la sua splendida capigliatura a quest’ora sarebbe diventata un groviglio bagnato dalle tinte castano scure.

-Taichi?-

La voce di Takeru lo riscosse dai propri pensieri.Il giovane doveva aver pianto,dato che aveva gli occhi rossi.Eppure sembrava avere riacquistato l’antica serenità che lo aveva sempre contraddistinto quando era un ragazzino. D’altronde vedere una delle persone che ami di più al mondo distruggersi per il dolore senza poter far niente,era stato un duro colpo per il giovane Takaishi,che di sicuro non ce l’avrebbe fatta senza l’aiuto di Mimi.

-Se cerchi Yama ti conviene andare alle vecchie altalene-

Detto ciò il giovane scomparì per le scale dello scantinato. E a Taichi non rimase scelta che seguire il consiglio.

 

###

 

Camminava da più di mezzora per le strade deserte di Odaiba.Le vecchie altalene erano il luogo preferito dai vecchi digiprescelti per incontrarsi e passare qualche ora assieme. Ormai,però,cadeva a pezzi e la maggior parte dei bambini aveva preferito trasferire la sede dei loro giochi e birichinerie nell’ Odaiba Municipal Garden, parco creato dal comune due anni addietro.

Eppure più si avvicinava, più in Taichi riaffioravano i ricordi dalla sua infanzia alla sua adolescenza: la prima volta che aveva conosciuto Sora, delle sue partitelle di calcio sempre con la giovane Takenouchi , non tanto per divertirsi ma per insegnarle a giocare, perché quest’ultima voleva dimostrare a sua madre di cosa era capace,i pomeriggi passati sulle panchine ad ascoltare le nuove canzoni che Yamato componeva con la sua chitarra e a prenderlo in giro quando perdeva la pazienza, perché i suoi capelli non ne volevano sapere di stare in ordine…Tutto ciò che c’era in quel luogo era un insieme di ricordi.E a quanto ne sapeva quel parco sarebbe stato demolito nel giro di pochi giorni.Che tristezza!

 

“…my life turn around

but I still live in my dream…”

 

La voce di Yamato lo riscosse dai suoi pensieri.Era da molto che non lo sentiva cantare e notò che la sua voce, sebbene  più matura, manteneva quella dolcezza che aveva sempre affascinato tutte le ragazze di Tokyo.

Girò l’angolo e finalmente lo vide: seduto ai piedi dello scivolo cantava con lo sguardo rivolto alla luna; le mani ,intrecciate, riposavano in grembo e le gambe erano accavallate l’una sull’altra.

 

…Welcome to my truth

but I still love…”

 

-Chi continui ad amare?-

Il biondino alzò gli occhi di scatto e si trovò davanti Taichi che lo guardava sorridente;arrossì e abbassò il viso di scatto.

-Ho capito- disse il moro sedendosi su una delle altalene –sei il solito timidone. D’accordo ripartiamo daccapo. Ciao Yama, come stai? Io molto bene.- fece burlone.

-Non cambierai mai-disse Ishida semi-imbronciato –sempre il solito idiota-

-Oh scusa tanto se cerco di toglierti da una situazione imbarazzante,la prossima volta non mi intrometterò-

-Beh meglio-

-D’accordo-

-Bene-

Ed eccoli di nuovo a litigare come dei mocciosi dell’asilo.Occhi cioccolato si fissarono su occhi zaffiro: l’aria si fece nuovamente tesa,nonostante il siparietto comico.

Grattandosi la nuca,in segno di imbarazzo,il moro si azzardò di nuovo a parlare:-E di chi era la canzone che stavi cantando?-

-Anastacia “Welcome to my truth”-

-Sempre sintetico ,eh?Perché  non ti sforzi a parlare?-chiese acidamente Taichi, pigliandosi a pugni mentalmente per il tono utilizzato.L’altro permase in silenzio,trovando molto interessante fissare le pietre a terra piuttosto che gli occhi del compagno.

Taichi cominciò a perdere i suoi freni inibitori:gli sarebbe saltato volentieri addosso, ma sapeva che era sbagliato: lo aveva già fatto e le conseguenze non erano state delle migliori.

-Senti Yama…-

-Ti ricordi quando ti sei dichiarato a me qua?-

Il giovane Yagami lo guardò interdetto,poi ridacchiò:-Già deve essere stato quasi cinque anni fa,il giorno dopo la fine della tua tournee.Ti invitai qui…

-….fingendo di offrirmi un gelato e invece…-

-…e invece mi sono dichiarato.-concluse sorridendo Yagami.Non capiva perché Yamato avesse iniziato a parlare proprio di questo, ma, d’altro canto, gli faceva piacere che se lo ricordasse ancora .Forse non era stato poi un episodio così insignificante per lui,nonostante lui stesse già con Kijima.

-Mi hai anche baciato!-fece sorridendo il biodino,guardandolo finalmente negli occhi.

-Già, però non sono stato così tanto dolce:ti ho praticamente sbattuto sullo scivolo,divorandoti le labbra-chiuse gli occhi e strinse i pugni.Non voleva ricordare,gli faceva troppo male e tutto ciò contribuiva,inoltre, ad allentare i suoi freni inibitori.

-Non deve essere stato molto piacevole,verò?-disse guardandolo di nuovo. 

 -No,ma…io…vorrei riprovare a sentire quelle sensazioni-

Se un fulmine fosse caduto di lì a pochi istanti,probabilmente Taichi non lo avrebbe degnato di uno sguardo. Osservò lungamente il giovane di fronte lui e analizzò la frase che aveva appena pronunciato parola per parola.Sicuro che ciò che aveva appena sentito non era stato frutto della sua immaginazione,riportò l’attenzione sull’oggetto dei suoi turbamenti.

-Yamato sei sicuro di quello che stai dicendo?-

Il biondino annuì lentamente e Taichi deglutì pesantemente.

Si fece leva sulle catene dell’altalena e si alzò in piedi,cominciando a dirigersi verso il biondino. All’accenno di questo di alzarsi gli mormorò di stare seduto e s’inginocchiò,ignorando che probabilmente in quel modo avrebbe sporcato i suoi pantaloni nuovi.

-Voglio che tutto si ripeta come cinque anni fa,ma stavolta senza che io ti costringa- glielo sussurrò con voce talmente bassa e sensuale, che Yamato si ritrovò a rabbrividire da capo a piedi.Ma Taichi non se ne accorse di  questa sua reazione,tanta era la sua tensione.Non sapeva da che parte cominciare e si fece guidare quindi dall’istinto.

Circondò la vita di Yamato con le braccia e cominciò a posare lievi baci sul collo;il biondino fremette e si strinse di più a lui.Il castano risalì e posò un bacio sul naso ed entrambi gli occhi chiusi,ottenendo gemiti di assenso.Fece passare le dita tra i suoi capelli e ,arrivato all’orecchio, strinse l’orecchino tribale che gli aveva regalato per il suo sedicesimo compleanno.

-Hai messo il mio regalo!!!-disse sorridendo e osservandolo felice.

Il biondino sentì il suo stomaco contorcersi per l’emozione e sorrise a sua volta.Per l’ennesima volta occhi castani incontrarono occhi zaffiro.

Taichi,tornato di nuovo serio,passò le sue dita sulle labbra del compagno,guardandole famelicamente.Con egual desiderio, Yamato chiuse gli occhi e si sporse verso il castano.

Il bacio,dapprima incerto e impacciato, si fece più profondo e appassionato,soprattutto grazie a Ishida che aveva aperto le labbra e permesso a Taichi di prendere la supremazia.

Lentamente il primo fece adagiare il compagno sullo scivolo e sussurrandogli,in un attimo di pausa,il suo amore per lui.

E prima che i fumi della passione gli ottenebrassero la ragione,il biondino rispose:

-Anch’io ti amo Tai…-

 

 

 

4)EPILOGO 

 

 

Il rumore fastidioso della sveglia gli fece aprire violentemente gli occhi,estraniandolo da quel mondo di sogno che gli piaceva tanto.Con un gesto stizzito, spense l’affarino e si stropicciò gli occhi.Era quasi giugno, gli esami erano alle porte e lui si sentiva incredibilmente stanco:fortuna che le vacanze erano vicine!

Si alzò a sedere e,dato che il suo famelico stomaco reclamava cibo, si alzò in piedi,dirigendosi verso la cucina.Il profumo del caffe e della televisione accesa (naturalmente il canale era MTV) lo avvertirono della presenza del compagno.Con un sorriso disegnato sulle labbra, affrettò il passo e si avvicinò alle sue spalle,abbracciandolo.

-Buongiorno-disse affondando il viso tra l’incavo del collo e la spalla,piacevolmente scoperte dalla leggera magliette senza maniche.

Lo sentì sorridere e, dopo aver rigirato le uova che stava preparando,si girò nel suo abbraccio e gli cinse il collo,sorridendo felice.

-Buongiorno amore,dormito bene?-

-Anche troppo.Perché non mi hai svegliato?Sono quasi le 10:00.-disse accarezzandogli i capelli con la mano libera,l’altra occupata a cingergli la vita.

-Sei stanco in questi giorni,quindi ho preferito lasciarti tra le braccia di Morfeo-

-Ohhh il mio amore è preoccupato per me, ma che caruccio!!!- disse Taichi ridacchiando.

L’altro colse la sfida e ribattè al volo:-Sì ma non pensare che sia stato per amore,solo sarebbe stato secante perdere chi mi mantiene finchè la Gaia Records non si deciderà a lanciare il mio cd-.

-Giusto saggia decisione.Ho sempre pensato che tu fossi un ragazzo freddo e calcolatore.-

Si fissarono negli occhi qualche istante prima di scoppiare fragorosamente a ridere.

Poi,Yamato si sciolse dall’abbraccio e prese le uova servendole al tavolino davanti al televisore assieme al caffè.Si sedettero entrambi sul divano e iniziarono a sorseggiare il liquido ambrato,godendo della reciproca presenza.

-Allora quei balordi della Gaia non vi hanno ancora presi,eh?-

-Mhh ci stanno ancora pensando.Comunque Katsuya è molto ottimista:dice che nessuno può resistere al nostro fascino e alla nostra bravura-

Il giovane Yagami ridacchiò:Katsuya Jonouchi era un ragazzo dal carattere esplosivo che  aveva conosciuto all’università.Lui  e Yamato negli ultimi mesi avevano scritto numerose canzoni, e da quasi un mese aspettavano la risposta della Gaia Records,casa discografica giapponese molto rinomata nell’ambiente.

-Certo che se vi accettassero Seto dovrà lavorare parecchio per tenere lontano le fan di Jono-aggiunse, facendo ridacchiare anche il biondino.

-E tu che farai?Mi difenderai dalle grinfie di quelle pazze scatenate?-chiese il cantante con voce da cucciolo completa di occhioni luccicanti.

-Nahh-disse Taichi appoggiando la sua tazza di caffè e quella dell’altro sul tavolino e sdraiandosi sul divano con il biondino sotto.

-Ti terrò solo chiuso in questa camera sempre.Uscirai solo per andare ai concerti.E naturalmente anche lì sarai scortato da me personalmente – disse sensualmente prima di cominciare a baciarlo.Il biondino rispose passandogli le braccia attorno al collo e gemendo accondiscendente.

Quando la situazione cominciò a riscaldarsi,come al solito, il telefono trillò.

-Cazzo ma non possono chiamare dopo-bofonchiò Tai,che era intento a succhiare il collo del compagno.

Seppur con alcune difficoltà ( e bestemmie da parte del moretto) Yamato riuscì a recuperare il telefono e ad assumere un tono di voce normale.

-Pronto?-

-LA GAIA RECORD CI HA PRESO!!!!-

E fu così che Yamato Ishida perse l’udito, grazie alla collaborazione delle urla di Katsuya Jonouchi,prontamente soffocate dal compagno, e dall’urlo alla Sandokan di Taichi Yagami “IO TI UCCIDO”,infuriato come una lince.

“Ma d’altronde tutto nella vita si può riparare” pensò Ishida sorridendo,per poi andare a calmare il suo koi ed evitare che sfogasse la sua ira sull’apparecchio telefonico.

 

                                                         THE END

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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