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Autore: Giotto Vongola    12/10/2010    1 recensioni
Una giornata iniziata normalmente...una strana esplosione...un'epidemia che fa resuscitare i morti...sarebbe stato meglio una normale giornata scolastica
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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High school of dead: italy Cap 1-Un giorno come gli altri (Giorno 0 ore 7:00-10:00 Am)

Era una bella mattinata , il sole splendeva in cielo dove non c'era nemmeno una nuvola e un piacevole vento rendeva la temperatura perfetta per una bella giornata di giochi all'aria aperta....se non fosse per un piccolo ma terribile particolare...la scuola.
Gian si alzò tardi e dovette fare le corse per riuscire ad uscire fuori al parco così da prendere il pullman privato che lo avrebbe portato fino a scuola. Il suo parco si trovava in una piccola zona di campagna che ultimamente era stata scossa dalla costruzione di una nuova base dell'esercito americano che era stata destinata ad alloggio per alcuni soldati e alla costruzione di una centralina radar.
-Uffa non ho proprio voglia di andare in quella prigione che la gente ama chiamare scuola !- disse Gian.
Gianfranco era un ragazzo massiccio , con un pò di muscoli , i suoi amici lo chiamavano con affetto ciccione , ma il suo fisico non poteva essere messo in quella categoria di fisicità. Non eccelleva certamente nelle attività atletiche come la corsa , ma in quanto a forza e abilità combattiva a mani nude e con oggetti non lo batteva nessuno. Inoltre siccome durante il tempo libero molto spesso si recava presso il suo circolo di soft air , aveva una discreta abilità con le armi da fuoco.
-Io ne ho meno di te-
A parlare era stato uno dei compagni di Gian, Dario.
-Oggi abbiamo anche il prof pugliese quindi si preannuncia proprio una bellissima giornata....e pensare che quest'estate a quest'ora stavo ancora dormendo- disse il ragazzo.
-Beh parla per te , io quest'estate a quest'ora mi ero già alzato e mi stavo preparando ad andare al lavoro- rispose Gian.
Mentre parlavano arrivò il pullman che immediatamente aprì le sue porte permettendo ai 2 di salire.
Ad aspettarli seduti ai posti più indietro c'erano altri due amici , Angelo un ragazzo che come gian eccelleva in capacità fisiche e nella corsa ma dal carattere piuttosto strano, e Roberto anche lui molto strano nel carattere ma con una bravura innata nel gioco del calcio.
-Ciao raga , avete fatto i compiti di italiano?-
-No- disse Angelo.
-Io ne ho fatti solo la metà....non ci ho capito molto di pascoli o come si chiama...- rispose Roberto.
Il pullman riprese a muoversi e passò di parco in parco prendendo moltissimi ragazzi, tutti diretti in scuole diverse...nessuno si aspettava quello che sarebbe successo da lì a poco...
Nessuno riuscì a capire niente in quegli attimi , ma improvvisamente si udì una fortissima esplosione provenire dalla base americana,....un'esplosione così forte da far sbandare il pullman e costringendo l'autista a fermarsi.
Il veicolo riprese a camminare e con grande disappunto degli studenti li portò ognuno alle rispettive scuole, durante il tragitto la radio iniziò a trasmettere un messaggio delle autorità americane in italia :
-Ci giungono informazioni su un'esplosione che è appena avvenuta in una base della campania....l'esplosione di questa mattina è stata causata da una semplice fuga di gas in uno dei depositi di oggettistica da ufficio che in quel momento era vuoto, quindi non ci sono stati ne morti ne feriti....preghiamo la popolazione di continuare come se nulla fosse successo-
"C'è qualcosa di strano..." pensò Gian , ma si diresse lo stesso a scuola con gli amici

Una volta raggiunta la scuola Gian e i suoi amici si affrettarono ad entrare nell'aula , dove ad aspettarli c'era già il professore
-Buongiorno ragazzi- il prof era un uomo di mezza età con un'altezza nella media , capelli grigi e barba folta ed era solito chiamare gli alunni con nomignoli piuttosto vari come ad esempio "il buon criscuolo" o magari "quel manigoldo lì" a volte li chiamava anche "assassini e rapinatori"...diciamo un professore molto simpatico.
Le prime due ore passarono velocemente , erano le 9:55 quando Gian e Angelo uscirono dalla classe per recarsi in bagno, dopodiché si affacciarono alle finestre del 2 piano dell'istituto per guardare cosa succedeva in cortile...non avrebbero mai potuto immaginare quello che sarebbe successo a minuti.

   
 
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