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Autore: Hotaru_Tomoe    12/10/2010    4 recensioni
[Manga: Vinland Saga] Askeladd sta per mandare Thorfinn in missione, come al solito, ma c'è qualcosa di diverso dalle altre volte.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMERS: Vinland Saga è proprietà di Makoto Yukimura e Kodansha.
La seguente fiction è pura opera di fantasia, non è in alcun modo connessa con il lavoro dell'autore e dell'editore, né ha alcuno scopo di lucro.

  
NIENTE AFFATTO 

E' quasi il tramonto, stai finendo la tua cena (un corvo arrostito sul fuoco e delle bacche) seduto con la schiena appoggiata al muro diroccato di quella che una volta poteva essere una fattoria, prima che qualcuno, altri pirati supponi, la radesse al suolo. Te ne stai in disparte, come sempre, perchè di quel gruppo tu proprio non vuoi fare parte. Non vuoi avvicinarti a lui più del necessario, non vuoi che ti plagi.

Più di quanto non abbia già fatto.

Scuoti la testa, infastidito.
Stai quasi per assopirti quando Skirnir e Orecchio, mandati in avanscoperta, tornano e vanno subito a riferire ad Askeladd.
Meccanicamente, quasi senza pensarci, sfili i pugnali dal fodero e li controlli con cura, perchè sai che a breve dovrai muoverti: Askeladd manderà avanti te a spianare la strada per il gruppo, per rendere più facile la razzia dell'ennesimo villaggio. Una volta hai sentito Bjorn chiedergli come mai mandi sempre te, un ragazzo inesperto che a malapena può dirsi uomo. In quell'occasione Askeladd alzò le spalle, dicendo che tu sei il più sacrificabile. Risposta ovvia.
Eppure...
Eppure, a volte, al termine di una battaglia, senti i suoi occhi su di te ed infatti lui è lì che ti guarda e sembra voler dire "Lo sapevo che non avresti avuto problemi."
Scuoti nuovamente il capo: non ti importa cosa pensi di te, non ti importa delle persone innocenti che moriranno, non ti importa della distruzione, non ti importa di nulla perchè sai che, portato a termine l'incarico, potrai sfidarlo a duello.
E forse ammazzarlo, questa volta.
"Thorfinn!" Eccolo, arriva. Ti alzi in piedi, ma resti appoggiato al muro, guardandolo con indifferenza.
"Ho un incarico per te. - prosegue - Il villaggio che vogliamo attaccare ha cinque uomini armati di guardia: devi metterli fuori combattimento, così potremo sorprendere gli abitanti nel sonno. Tutto chiaro?"
"Voglio la ricompensa."
Sul volto di Askeladd compare quel suo sorriso storto, canzonatorio. E' una delle cose che più odi di lui, ti manda completamente in bestia, perchè è come se ti prendesse costantemente in giro. "Oh, d'accordo. - attacca lui, in tono accondiscendente - E cosa vuoi?"
Che bastardo! "Lo sai benissimo cosa voglio!" sputi fuori, velenoso.
"Davvero? - sgrana gli occhi come se fosse sorpreso - Perdonami, Thorfinn, ma con l'età la mia memoria inizia a perdere colpi. Saresti così gentile da ricordarmi cosa vuoi da me?" E poi accade una cosa strana. Askeladd si avvicina, ti è distante meno di un passo e stende le sue braccia ai lati della tua testa, appoggiandole al muro.
Il tuo primo istinto sarebbe quello di scansarti, subito, sottrarti a quella specie di blocco.

Di abbraccio.

Poi ti dai dello sciocco: Askeladd non è armato, il suo non è un gesto aggressivo e probabilmente ti sta solo prendendo in giro, come sempre. Non devi cedere, non devi dargli modo di ridere di te. Perciò resti immobile, anche se non puoi fare a meno di sentirti un po' a disagio.
"Dunque, ragazzo?" Il sorriso sulle labbra dell'assassino di tuo padre si allarga sempre più: sono passati diversi secondi e tu te ne sei rimasto lì in silenzio a fissarlo. Complimenti, sembra che alla fine tu sia riuscito comunque a fare la figura dell'idiota.
"Voglio un duello." vorresti gridarlo con tono spavaldo ma, non sai perchè, la voce ti esce roca dalla gola, poco più che un sussurro.
"Come? Non ho sentito bene." Askeladd piega i gomiti e si avvicina ulteriormente, così tanto che fai fatica a rimettere a fuoco il suo volto. Ti è vicino, non vi sfiorate per una questione di millimetri. "Come ti ho già detto sto invecchiando e anche il mio udito non è più quello di una volta. Puoi ripetere?" Il suo fiato sa di birra, ma non è ubriaco: i suoi occhi chiari sono limpidi e scintillano nel buio della sera, la sua voce è ferma e, sorprendentemente, ha anche perso quel tono canzonatorio che tanto detesti. Solo quel sorriso storto, così tipico di lui, è rimasto.
Potresti avventarti su di lui in un secondo, azzannargli la gola a sangue e vendicare finalmente la morte di Thors. Ma non ci sarebbe onore in questo: tu sei il figlio di un grande guerriero e vuoi battere Askeladd lealmente, in un duello.
Però è a questo che stai pensando: a morderlo a sangue, a farlo urlare dal dolore. Assolutamente sì.
Non stai pensando affatto a come sarebbe se ora quelle labbra distese, così vicine che puoi percepirne il calore, ti baciassero.
Qualche anno fa, durante i bagordi in una locanda, una cameriera un po' troppo alticcia ti baciò. Ricordi che le sue labbra erano fresche e delicate e sfiorarono le tue come una carezza lieve.
Sicuramente con Askeladd sarebbe diverso. Altro che lieve carezza, lui sarebbe rude, deciso, leccherebbe e morderebbe le tue labbra fino a costringerti ad aprirle, violerebbe la tua bocca senza pietà, incurante dei tuoi gemiti, senza darti modo di riprendere fiato. Sarebbe come un incendio in una foresta.
Ma tu non stai pensando a questo.
Niente affatto.
"Smettila di fare il deficiente, crapa pelata! Ho detto che voglio un duello con te." con un gesto brusco sposti il suo braccio e ti allontani di scatto.
"Ah, questi giovani! Non hanno più rispetto per noi anziani." si lamenta Askeladd in tono teatrale.
Ora tu andrai in quel villaggio, farai fuori le guardie e lancerai il segnale per i pirati.
Quando Askeladd arriverà sul posto non lo guarderai, non penserai alle sue labbra incurvate in quel sorriso sardonico, non penserai a cosa potrebbero farti provare se ti baciassero.
No, niente affatto.

- FINE -

 

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La mia prima fanfiction simil-shounen-ai  °_°  e, oltretutto, relativa ad un manga che davvero poco si presta alla cosa, o almeno così parrebbe alla gente normale. Ma dato che io non sono normale, beh... il problema non si pone XD
Nonostante io abbia una mente abbastanza yaoi-oriented, veda indizi praticamente ovunque e legga un sacco di fanfiction, faccio molta, molta fatica a scrivere storie yaoi (prova ne sono le numerose bozze incompiute che giacciono sul mio pc), perchè mi sembra sempre di mandare i personaggi ooc, questo mi irrita terribilmente e, di conseguenza, mi blocco. Spero quindi di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente.
Comunque, eccoli qua, Askeladd e Thorfinn. Il POV è quello di Thorfinn. Sì, lo so, i due sono nemici giurati. Sì, lo so, Askeladd continua a dire che non gliene frega niente se Thorfinn muore. Sì, lo so, Thorfinn odia Askeladd e prova a ucciderlo in duello un giorno sì e l'altro pure. Sì, so tutte queste cose e anche altre. Ma questa idea è entrata nella mia testa e non è più uscita, ho dovuto partorirla per forza. Quindi, se avete riportato danni neurologici alla fine della lettura, prendetevela con lei.

   
 
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