La
seguente fiction è pura opera di fantasia, non è
in alcun modo connessa con il
lavoro dell'autore e dell'editore, né ha alcuno scopo di
lucro.
NIENTE
AFFATTO
E' quasi il tramonto, stai finendo la tua cena (un corvo arrostito sul fuoco e delle bacche) seduto con la schiena appoggiata al muro diroccato di quella che una volta poteva essere una fattoria, prima che qualcuno, altri pirati supponi, la radesse al suolo. Te ne stai in disparte, come sempre, perchè di quel gruppo tu proprio non vuoi fare parte. Non vuoi avvicinarti a lui più del necessario, non vuoi che ti plagi.
Più
di quanto non abbia già fatto.
Stai quasi per assopirti quando Skirnir e Orecchio, mandati in avanscoperta, tornano e vanno subito a riferire ad Askeladd.
Meccanicamente, quasi senza pensarci, sfili i pugnali dal fodero e li controlli con cura, perchè sai che a breve dovrai muoverti: Askeladd manderà avanti te a spianare la strada per il gruppo, per rendere più facile la razzia dell'ennesimo villaggio. Una volta hai sentito Bjorn chiedergli come mai mandi sempre te, un ragazzo inesperto che a malapena può dirsi uomo. In quell'occasione Askeladd alzò le spalle, dicendo che tu sei il più sacrificabile. Risposta ovvia.
Eppure...
Eppure, a volte, al termine di una battaglia, senti i suoi occhi su di te ed infatti lui è lì che ti guarda e sembra voler dire "Lo sapevo che non avresti avuto problemi."
Scuoti nuovamente il capo: non ti importa cosa pensi di te, non ti importa delle persone innocenti che moriranno, non ti importa della distruzione, non ti importa di nulla perchè sai che, portato a termine l'incarico, potrai sfidarlo a duello.
E forse ammazzarlo, questa volta.
"Thorfinn!" Eccolo, arriva. Ti alzi in piedi, ma resti appoggiato al muro, guardandolo con indifferenza.
"Ho un incarico per te. - prosegue - Il villaggio che vogliamo attaccare ha cinque uomini armati di guardia: devi metterli fuori combattimento, così potremo sorprendere gli abitanti nel sonno. Tutto chiaro?"
"Voglio la ricompensa."
Sul volto di Askeladd compare quel suo sorriso storto, canzonatorio. E' una delle cose che più odi di lui, ti manda completamente in bestia, perchè è come se ti prendesse costantemente in giro. "Oh, d'accordo. - attacca lui, in tono accondiscendente - E cosa vuoi?"
Che bastardo! "Lo sai benissimo cosa voglio!" sputi fuori, velenoso.
"Davvero? - sgrana gli occhi come se fosse sorpreso - Perdonami, Thorfinn, ma con l'età la mia memoria inizia a perdere colpi. Saresti così gentile da ricordarmi cosa vuoi da me?" E poi accade una cosa strana. Askeladd si avvicina, ti è distante meno di un passo e stende le sue braccia ai lati della tua testa, appoggiandole al muro.
Il tuo primo istinto sarebbe quello di scansarti, subito, sottrarti a quella specie di blocco.
Poi
ti dai dello sciocco: Askeladd non è armato, il suo non
è un gesto aggressivo e
probabilmente ti sta solo prendendo in giro, come sempre. Non devi
cedere, non
devi dargli modo di ridere di te. Perciò resti immobile,
anche se non puoi fare
a meno di sentirti un po' a disagio.
"Dunque,
ragazzo?" Il sorriso sulle labbra dell'assassino di tuo padre si
allarga
sempre più: sono passati diversi secondi e tu te ne sei
rimasto lì in silenzio
a fissarlo. Complimenti, sembra che alla fine tu sia riuscito comunque
a fare
la figura dell'idiota.
"Voglio
un duello." vorresti gridarlo con tono spavaldo ma, non sai
perchè, la
voce ti esce roca dalla gola, poco più che un sussurro.
"Come?
Non ho sentito bene." Askeladd piega i gomiti e si avvicina
ulteriormente,
così tanto che fai fatica a rimettere a fuoco il suo volto.
Ti è vicino, non vi
sfiorate per una questione di millimetri. "Come ti ho già
detto sto
invecchiando e anche il mio udito non è più
quello di una volta. Puoi
ripetere?" Il suo fiato sa di birra, ma non è ubriaco: i
suoi occhi chiari
sono limpidi e scintillano nel buio della sera, la sua voce
è ferma e,
sorprendentemente, ha anche perso quel tono canzonatorio che tanto
detesti.
Solo quel sorriso storto, così tipico di lui, è
rimasto.
Potresti
avventarti su di lui in un secondo, azzannargli la gola a sangue e
vendicare
finalmente la morte di Thors. Ma non ci sarebbe onore in questo: tu sei
il
figlio di un grande guerriero e vuoi battere Askeladd lealmente, in un
duello.
Però
è a questo che stai pensando: a morderlo a sangue, a farlo
urlare dal dolore.
Assolutamente sì.
Non
stai pensando affatto a come sarebbe se ora quelle labbra distese,
così vicine
che puoi percepirne il calore, ti baciassero.
Qualche
anno fa, durante i bagordi in una locanda, una cameriera un po' troppo
alticcia
ti baciò. Ricordi che le sue labbra erano fresche e delicate
e sfiorarono le
tue come una carezza lieve.
Sicuramente
con Askeladd sarebbe diverso. Altro che lieve carezza, lui sarebbe
rude, deciso,
leccherebbe e morderebbe le tue labbra fino a costringerti ad aprirle,
violerebbe la tua bocca senza pietà, incurante dei tuoi
gemiti, senza darti
modo di riprendere fiato. Sarebbe come un incendio in una foresta.
Ma
tu non stai pensando a questo.
Niente
affatto.
"Smettila
di fare il deficiente, crapa pelata! Ho detto che voglio un duello con
te." con un gesto brusco sposti il suo braccio e ti allontani di scatto.
"Ah,
questi giovani! Non hanno più rispetto per noi anziani." si
lamenta
Askeladd in tono teatrale.
Ora
tu andrai in quel villaggio, farai fuori le guardie e lancerai il
segnale per i
pirati.
Quando
Askeladd arriverà sul posto non lo guarderai, non penserai
alle sue labbra
incurvate in quel sorriso sardonico, non penserai a cosa potrebbero
farti
provare se ti baciassero.
No,
niente affatto.
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FINE -
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Nonostante io abbia una mente abbastanza
yaoi-oriented, veda indizi praticamente ovunque e legga un sacco di
fanfiction,
faccio molta, molta fatica a scrivere storie yaoi (prova ne sono le
numerose
bozze incompiute che giacciono sul mio pc), perchè mi sembra
sempre di mandare
i personaggi ooc, questo mi irrita terribilmente e, di conseguenza, mi
blocco.
Spero quindi di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente.
Comunque, eccoli qua, Askeladd e
Thorfinn. Il POV è quello di Thorfinn. Sì, lo so,
i due sono nemici giurati.
Sì, lo so, Askeladd continua a dire che non gliene frega
niente se Thorfinn
muore. Sì, lo so, Thorfinn odia Askeladd e prova a ucciderlo
in duello un giorno
sì e l'altro pure. Sì, so tutte queste cose e
anche altre. Ma questa idea è
entrata nella mia testa e non è più uscita, ho
dovuto partorirla per forza.
Quindi, se avete riportato danni neurologici alla fine della lettura,
prendetevela con lei.