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Autore: Manny_chan    13/10/2010    9 recensioni
Ron è nei pasticci.
Voleva farsi bello agli occhi di Lavanda, ma ha ottenuto soltanto di provocare un’esplosione nell’aula di Trasfigurazione.
La McGranitt, forse più buona per il Natale alle porte ha optato per una punizione “alternativa”; niente revoca dei punti, solo l’onere di aiutare gli insegnanti ad addobbare la Sala Grande.
Peccato che proprio quel giorno ci sia un’importantissima partita di Quiddich.
Non resta dunque altra scelta allo sfortunato ragazzo che chiedere ad Hermione di coprirlo e prendersi l colpa, in fondo erano compagni di banco.
Hermione, sebbene irritata, accetta.
In fondo si tratta di una cosa di poco conto.
C’è qualcosa però che Hermione non ha calcolato…
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Sala Grande; 24 Dicembre, ore 22:16

“Babbana zannuta!”
“Serpe imbecille!”

Vi starete chiedendo cosa ci faccia Hermione Granger nella sala grande, ad un’ora in cui solitamente è nella Sala Comune china sui libri, e per di più assieme a Draco Malfoy.
Semplice: Era in punizione.
Oh, ora vi starete chiedendo come ci sia finita Hermione Granger in punizione.
Be, è facile intuirlo, per coprire quello zuccone di Ron. Che altro?
Aveva spalancato quei suoi occhioni da cucciolo, piagnucolando qualcosa sul fatto che se avessero incolpato lui di quell’esplosione accidentale sicuramente gli avrebbero impedito di giocare l’importantissima partita di Quiddich di quel giorno.
Così lei si era presa la colpa. Anche se quel… Quel… Ah! Le mancavano persino le parole per definirlo. Lui e Lavanda Brown…
Perché poi non aveva chiesto alla sua ragazza di coprirlo? Oh, no, sicuramente lei era troppo impegnata a laccarsi le unghie o a spettegolare con le amiche.
Non si notava che era gelosa, vero?
Tornando alla punizione, non era poi così gravosa; consisteva nell’aiutare gli insegnanti ad allestire le decorazioni della Sala Grande per il giorno successivo. Doveva essere una cosa da niente, che le avrebbe impegnato un paio d’ore al massimo.
Certo. Una cosa da niente.
Peccato per il piccolo particolare che aveva prolungato ad oltranza quell’impegno.
Un piccolo particolare di nome Draco Malfoy.
Loro due sembravano incapaci di restare nella stessa sala senza cercare di fulminarsi a vicenda purtroppo.
Ad un certo punto gli insegnanti, esasperati, li avevano lasciati soli, minacciandoli di togliere alle loro case cinquecento punti a testa se la Sala non fosse stata pronta per la mattina dopo.
Se Hermione fosse stata sola avrebbe sistemato tranquillamente tutto in un paio d’ore. Ma il fattore Malfoy era sempre in agguato.
Così torniamo al punto di partenza…

Hermione si abbassò di scatto, evitando per un pelo una delle palle dell’albero che era schizzata sopra la sua testa, fracassandosi contro al muro.
“Ora mi hai davvero stancato Malfoy”, sibilò, alzandosi e voltandosi verso il ragazzo che se ne stava appoggiato ad uno dei tavoli.
“Che c’è, tricheco? Me l’hai detto tu di passarti le decorazioni”, ribatté Draco, passandosi una mano tra i capelli.
Uno, due, tre…Respira, Hermione, respira…
“Deficiente”, sbottò, innervosita. Nemmeno contare e respirare serviva più.
“Babbana zannuta!”
“Serpe imbecille!”
Assieme alle parole volavano anche le decorazioni. Draco si era messo proprio d’impegno per esasperarla a quel modo.
Un po’ gli bruciava ancora il ceffone che gli aveva mollato, qualche anno prima. Un po’ era proprio insofferenza a pelle con quella ragazza.
Dopo l’ennesimo angioletto di gesso schivato, buttandosi dietro i tavoli, Hermione decise che ne aveva abbastanza.
“Io non volevo arrivare a tanto, Malfoy. Ma se non riesci a startene buono…”
Strisciando sotto i tavoli, come in trincea, aggirò il biondino, che aspettava solo che mettesse di nuovo fuori la testa per scagliarle addosso qualcos’altro.
Durante le sue nottate insonni a tormentarsi di gelosia aveva divorato parecchi libri e riviste di incantesimi. Alcuni decisamente utili…
Spuntò alle spalle di Draco e con un rapido movimento del polso agitò la bacchetta e scagliò l’incantesimo….


Sala Comune Grifondoro; 24 Dicembre, ore 23:49

Hermione si lasciò cadere esausta su una delle poltrone, guardando l’ora.
Un sorriso soddisfatto le increspò le labbra. Come previsto; senza Malfoy aveva riparato tutto ed allestito la sala in meno di due ore.
Esausta ma soddisfatta si alzò, trascinandosi fino al suo dormitorio dove si buttò sul letto senza nemmeno cambiarsi.
Quel sorriso soddisfatto che ancora permaneva sulle sue labbra….



Sala Grande; 25 Dicembre, ore 9:01
I Tavoli della Sala grande erano colmi di cibo e le decorazioni erano perfette; sopra i tavoli volteggiavano gioiosi dei cherubini di gesso e dal soffitto scendeva una finta neve, che si dissolveva prima di raggiungere i tavoli.
Hermione entrò, guardandosi attorno. Erano rimasti davvero in pochi per le feste…
Meglio così, si disse, raggiungendo Ron ed Harry che avevano già cominciato ad abbuffarsi.
Ovviamente Ron si profuse in una serie di ringraziamenti che non finivano più, per averlo coperto.
“Hai fatto molto tardi ieri sera”, constatò Harry, mentre lei si sedeva.
Hermione indicò il soffitto, con un sorriso soddisfatto. “Ci ho messo un discreto impegno”, rispose, senza accennare a Malfoy e ai suoi sabotaggi.
Ron osservò i cherubini che volteggiavano sopra la loro tavola. “Be, hai fatto proprio un ottimo lavoro”, ammise.
Ad un tratto diede di gomito ad Harry. “Ehi, guarda tu… Ditemi se quello non somiglia a Malfoy!” esclamò, indicando un angioletto sopra di loro, con la sua bella tunica bianca e l’arpa tra le manine.
Hermione seguì lo sguardo del fulvo, “Nah, lo sai, questi cherubini si assomigliano un po’ tutti”, lo liquidò, tornando a mangiare.
Ah! Caro vecchio manuale delle casalinghe; il paragrafo su come ridurre gli scarafaggi giganti alle dimensioni di una formica era stato decisamente utile. Le era bastato aggiungere un incantesimo paralizzante per ottenere la sua tanto sospirata calma.
Ovviamente era temporaneo, prima o poi lo avrebbe sciolto. Ma per il momento si sarebbe goduta il Natale in tranquillità…
   
 
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