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Autore: MollY_gIaDa    14/10/2010    12 recensioni
Ci sono 1000 motivi per odiare una persona ma ce n'è 1 che ti convince di amarla....
"...Solo una persona poteva irritare così Rose in mezzo secondo… anche dicendo un semplice e banale “ciao”.
- Che cavolo vuoi??-
Scorpius Hyperion Malfoy…..
1.85 di scocciatura, condito da capelli biondissimi e occhi grigi con qualche sfumatura azzurro/verde acqua.
- Nulla… Solo essere carino con te… Non vorrei mai che ti mettessi contro tutti i primini per il tuo forzato regime tirannico….-
e le sorrise ghignando sotto i baffi..." (Estratto dal primo chappy)
Una ROSE & SCORPIUS nel loro sesto anno, piena di emozioni e scherzi... Ma l'amore non è bello se non è litigarello!!! XD
Longfic!!!!
POSTATO TRENTACINQUESIMO CAPITOLO!!!!
Giada & Leila
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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34. Stiamo Insieme?



# Salve a tutti!!!
Eccoci con il nuovo capitolo fresco fresco!!
Abbiamo solo un appunto da fare.... abbiamo notato che recentemente le recensioni sono diminuite drasticamente... e anche persone che prima ci seguivano sempre ora non commentano più... è la storia che ha qualche pecca in più o è semplicemente mancanza di tempo? Perchè se c'è qualcosa che possiamo migliorare sarebbe bene che voi ce lo diceste, così possiamo sistemare per rendere la storia migliore!

Beh, fateci sapere perchè abbiamo un po' di dubbi!

Baci,

Giada & Leila





34. Stiamo insieme?







La porta si era chiusa sbattendo.


Se lo ricordava ancora quel suono forte e terribile che l'aveva ferita più di una lama affilata. Si era alzato sul silenzio, sferzando l'aria densa di aspettative distrutte.

Prima c'erano state le lacrime, poi più niente.
Stava seduta su quel letto dell'infermeria guardando davanti a sè, cercando di concentrarsi prima sui ricami delle lenzuola e poi sul luccichio delle sbarre di ferro che confinavano quell'orrendo giaciglio sulla quale era confinata da giorni.


Rivedeva i suoi occhi, la sua ira e il suo animo ferito, come lei non avrebbe mai voluto fare.

"Era inevitabile" le aveva detto Rose un'ora dopo che lui se ne era andato, lasciandola sola col suo dolore. Si era aspettata una pausa e invece era tutto finito.




- Ciao splendore! Ti sei svegliata finalmente!- il saluto di lui l'accolse non appena si era svegliata. Dominique non riuscì a non sorridere e lo abbracciò d'impeto.

La stanza era avvolta nella penombra del tardo pomeriggio e un timido raggio di sole penetrava dalle vetrate facendole risplendere di tonalità vive. I colori sgargianti si rinfrangevano sulle pareti, donando colore a quella stanza austera e bianca.


- Già, però vorrei ancora poter dormire!- disse, mostrando i suoi denti bianchi. Era felice di vederlo lì... però aveva bisogno di parlagli.


- Immaginavo. Ti amo - disse accarezzandole una guancia.


Dominique chiuse le labbra in un gesto secco e imbarazzato. Come poteva rivelargli che lei in realtà non lo amava ancora sul serio?


- Austin... - cominciò lei, scostandogli una ciocca di capelli dal volto - ho bisogno di parlarti. Seriamente -


Lui sorrise - Ok cara, dimmi tutto! Ti ascolto!- disse appoggiando una gamba sul letto di Dominique.


Dominique prese un bel respiro e si lisciò la camicia da notte velocemente.


- Io devo confessarti una cosa -


- Così mi spaventi Dom...- disse corrucciando lo sguardo per cercare di capire quello che lei pensava.


- Non m'interrompere, è già difficile così...-

- Ok -


- Ecco... io credo di non amarti come mi ami tu. Cioè, tu mi dici sempre ti amo e quando io ti dico "anche io" non intendo ancora quell'amore con la A maiuscola.... io ho aspettato tanto tempo, perchè di solito l'amore è una cosa che muta col tempo... ma mi sento ancora la stessa di un anno fa.... Sono innamorata di te, non ti amo... la differenza è ben netta.... ecco, mi sentivo in dovere di dirtelo... non mi andava di continuare a mentirti o a dirti mezze verità... -


- Non è possibile... -


- Austin, ti prego di capire... non ti voglio lasciare e non voglio perderti, anzi. Ci tenevo solo ad essere sincera con te, cosicchè possiamo incrementare il nostro rapporto, no? Ti prego di capirmi....- disse con ormai le lacrime che le venivano agli occhi. Le ricacciò indietro, deglutendo e si massaggiò una tempia con la mano sentendola pulsare più del solito.

Rispetto a quando aveva avuto la crisi stava un po' meglio, ma si sentiva ancora spossata e ogni tanto sentiva pulsarle le vene del corpo come un martellante rumore devastante.


- Dì qualcosa ti prego...- lo pregò vedendo che ormai fissava il vuoto senza dire nulla.


- Ti odio Dominique. Mi hai mentito per tutto questo tempo... mi hai ingannato... credevi che ti sarebbe spuntato magicamente? L'amore o c'è o non c'è Dom!-

- Ti sbagli.... è una cosa che nasce, che muta.... che progredisce o diminuisce.... è in continuo mutamento- spiegò, afferrandogli la mano.


Lui si divincolò dalla sua dolce presa - Beh, abbiamo opinioni diverse a quanto pare. Ancora -


- E allora? Non è mai morto nessuno per opinioni diverse! Cazzo non sei più un bambino!-


- E per te è così tanto difficile amarmi? Sei solo una stronza! Non voglio più avere a che fare con te!-


- Austin... ti prego... ragiona! Ti ho solo detto che il mio sentimento non è ancora mutato... possiamo risolverlo insieme questo problema!-


Austin si alzò in piedi. Prese la sedia in mano e la gettò contro una parete.

- No, è un TUO problema. Risolvilo da sola. Io ho chiuso con te. Mi hai distrutto dentro - la guardò un'ultima volta e poi le voltò le spalle.


La porta si chiuse con un rumore penetrante.





Era ancora incapace di rendersene conto. Lui non l'aveva capita.
Avevano condiviso due anni per niente.


- Ehi! Ciao Dom... come va? Un po' meglio?- la voce di Rose le arrivò da molto distante.


- Insomma... Ho perso due anni per il cazzo...- disse, con voce rotta. Le occhiaie le arrivavano quasi all'inizio delle guance, arrossate dalla febbre che era un po' scesa.


- No, per UN cazzo....- la corresse Rose, facendola ridere.


- ahahahah... già! Mamma mia, e pensare che una volta non ci facevamo problemi ad uscire con i ragazzi... Ora guarda come siamo prese! Tutte e due sofferenti!-


- Ehm....- Rose arricciò le labbra in un sorriso imbarazzato.


Dominique ridacchiò - Dai spara! Che è successo? A quanto pare una delle due non rientra più nella categoria delle "depresse", eh?-


Rose sorrise - Sicura di voler sentire?-


- Ovvio ovvio! Almeno la smetterò di pensare ad Austin e a quante illusioni mi ero fatta....- disse, con amarezza.


- Ok.... Beh, questa sera Scorpius mi ha presa in corridoio, mi ha sbattua contro il muro....-


- Oooooh! La tattica della "presa arrapante"! Ti ricordi quante volte ce la siamo sognate?- sghignazzò Dominique, abbandonandosi al racconto dell'amica come fosse un'ancora.


- Certo! Funziona sempre... e poi lui era così... così....-

- Arrapante?-

- Esatto! - risero - Beh, mi ha fatto tutto un discorso complicato su noi due... su tutti gli errori che ha commesso e su quanto mi volesse....-


- Wow! Non credevo di vivere così a lungo da poterlo sentire: Scorpius che fa un discorso lungo e addirittura ammettendo i suoi errori? Datemi un pizzico perchè non ci credo!-


- Scema! Comunque hai ragione! ahahahah è stato dolcissimo comunque... ovviamente senza abbandonare il suo charme....e poi.... ci siamo baciati a luuuuungoooo! - disse con occhi sognanti la rossa.


- Oh oh oh.... e com'è stato?-


- Indescrivibile.... Un mix di tutto....-


- Wow.... e poi? C'è stato altro?-


- No, è finito lì. Ci siamo baciati a lungo però poi io sono dovuta tornare da Mark a finire la ronda e lui doveva tornare in dormitorio. Devo ancora vederlo da prima... Mi sono precipitata qui appena è finita la ronda! Infatti è un miracolo che la Chips mi abbia fatta entrare -


- Già, è praticamente mezzanotte e tu sei qui... infatti mi pareva strano che venissi a quest'ora! Tanto poi dopo mi dimettono! Comunque sono felice che tu mi abbia raccontato... non sai quanto tempo aspettavo che succedesse! Ormai non ne potevo più... e adesso? State insieme?-


Rose si bloccò. Rimase in silenzio per qualche minuto.


- Boh -












Scorpius si affrettò per arrivare in Sala Grande. Non voleva arrivare in ritardo, per due motivi:

1. Dominique era stata dimessa e quindi non poteva perdersi il suo rientro trionfale.
2. Beh... voleva vedere Rose.


Non avevano avuto l'opportunità di parlarsi e lui non aveva ancora capito se stavano insieme o meno.
Cioè si erano baciati ma non avevano deciso se dirlo a tutti o tenerselo per loro ancora per un po' o per sempre.


Entrò nella Sala di gran carriera e corse subito al tavolo dei Grifondoro dove c'erano già i Gangster che mangiavano con tranquillità.
- Giorno!- salutò tutti con un cenno del capo e si accomodò sulla panca accanto a Rose.


In quel momento un boato di applausi proruppe nella sala.

Dominique era appena entrata e molte persone si avvicinavano a lei per salutarla. Sembrava che gran parte degli studenti si fosse concentrata vicino alla porta.


- Ciao Dom!- la salutarono James e Hugo prima di correrle in contro ed abbracciarla. Lo stesso fecero Albus, Robert e Lily.


Rose le scoccò un bacio sulla guancia e poi le sistemò davanti il vassoio colmo di cibarie - Mangia - le intimò vedendola fare la sua solita faccia da "oddio se mangio tutte quelle cose ingrasso".

Scorpius ridacchiò e si avvicinò alla bionda - Ehi Dom! Sei sempre uno splendore! Scommetto che hai tappezzato tutte le lenzuola dell'infermeria con disegni d'abiti!- le disse lasciandole un buffetto sulla guancia.

Dominique sorrise - No no, per fortuna Rose mi ha regalato un blocco ufficiale da disegno, se no continuavo a disegnare su fazzoletti e margini di quaderni - disse prima di fiondarsi sulla sua colazione.



- Già, come sempre sono provvidenziale!- disse Rose accomodandosi di nuovo sulla panca.


Scorpius le sorrise e allo sguardo raggiante di lei aprì la bocca per parlare.




- Scorpius!!!! Mi avevi promesso che mi portavi la relazione dal prof. Paciock!! Bastardo!- la voce di Albus si stagliò nella Sala Grande, impedendo al povero biondo di poter proferire parola. 




- Oddio, scusa Al! Mi sono dimenticato...- sbuffò insistentemente finendo di sorseggiare il suo succo di zucca.




- Come sarebbe a dire "TI SEI DIMENTICATO"? Se prendo una T sarà solo per colpa tua! Ora muoviti, alza quel culo e andiamo subito dal prof a consegnarglielo! -



- Ok, ok calmo!- disse alzandosi per poi scoccare un bacio sulla guancia di Rose che allibita sputacchiò il suo tè.
Accortosi della grande cazzata fatta e che tutti li stavano fissando, Scorpius si girò dall'altra parte e lo diede anche a Lily che aggrottò le sopracciglia lievemente perplessa.



- Da quando in qua baci le ragazze?- chiese Robert, meravigliato anche lui.



- Ehm... Beh, non posso baciare le nostre donne? Era un gesto d'affetto! Mi girava così, quindi non rompete...- spiegò frettolosamente lanciando un'occhiata a Rose che si morse le labbra per non ridere.



Albus scosse la testa con tranquillità - Okok, tranquillo! Ora muoviti però!-



- Vaaa beeene!!!- acconsentì Scorpius - Ci vediamo tra poco ad Erbologia - disse a Rose e a Robert, prima di seguire il giovane Potter fuori dalla Sala.





***




Il professor Paciock era una persona meravigliosa. O almeno questo era quello che pensavano tutti.



Alto a dismisura, un piccolo accenno di pancia e piedi spropositatamente grandi, girava sempre con una pianta sotto il braccio.
Era abile nelle spiegazioni, anche se per i primi tempi era stato un po' timido ed era stato difficile per lui riuscire a guadagnarsi la fiducia dei suoi alunni, ora era uno dei professori più apprezzati di Hogwarts.

Intelligente e mai troppo esigente, a volte sapeva essere rigido quando serviva.... soprattutto nelle consegne dei compiti, come sapevano troppo bene lui ed Albus in quel momento.


La sera prima, che aveva la ronda, aveva promesso ad Albus che sarebbe passato nelle serre a consegnare l'elaborato dell'amico al professore, ma per causa di cose MOOLTO più importanti, almeno per lui, si era scordato di andare.


Rose mi annebbia il cervello... pensò scuotendo la testa, mentre faceva il suo ingresso nella piccola serra 6.



L'olezzo di piante soporifere e il vapore acqueo che si condensava sulle pareti di vetro, facevano sentire un gran caldo asfissiante e fastidioso che ti opprimeva il respiro.
Albus e Scorpius si tolsero i loro mantelli e li appesero al grande attaccapanni nell'anticamera della serra.


Quando entrarono nell'aula piena di tavoli cosparsi di vasi, scorsero il professore in fondo all'aula intento a rinvasare una pianta dalle foglie azzurre e viola.



- Buon giorno professore - lo salutò Albus con voce mielosa, come solo sapeva fare lui.


- Oh! Ciao Albus! Puoi anche chiamarmi per nome visto che non ci sono i tuoi compagni! Dimmi tutto!- disse, alzandosi in piedi e togliendosi gli occhiali protettivi che era solito usare.



- Ecco... Neville... sono venuto per portarti il compito che era da consegnare entro mezzanotte! Lo so che avrei dovuto consegnarlo, ma...-



- E' stata colpa mia professore! Dovevo portarlo io il compito di Albus ieri sera.... e me ne sono scordato....- intervenì Scorpius, grattandosi il mento come quando parlare gli costava molto... infatti...



Sia Albus che Neville lo fissavano increduli. Scorpius Malfoy non si era mai preso la colpa per qualcosa.... nemmeno sotto tortura. Eppure lo aveva fatto senza pensarci.



Tutta colpa di Rose... pensò ancora, non riuscendo a fare a meno di sorridere.



- Ok Albus, sei scusato... dammelo pure! Comunque Scorpius... sono molto colpito... è forse colpa di una ragazza oppure di un malessere?- chiese Neville sorridendo e aggrottando le sopracciglia.



Scorpius s'immobilizzò - Ehm... ecco.... Beh, l'ho detto senza pensarci...- disse, per scusarsi, mentre Albus ancora lo fissava a bocca aperta.



- Bene, beh accomodatevi pure che tanto stanno arrivando i vostri compagni - disse il professore, prima di tornare al suo lavoro.




Scorpius prese Albus per il braccio e lo portò al loro banco - Chiudi quella bocca, o ti entreranno le mosche - disse, scuotendo la testa.



Albus annuì, ma ancora incredulo lo fissava cercando di capire che cosa avesse cambiato così tanto il suo migliore amico.






***




La lezione di Erbologia fu stramente rilassante. Senza i soliti gridi di Mandragola o di Violet che si era spezzata un'unghia. Molto meglio la Mandragola.


- Bene, e per la settimana prossima mi raccomando portatemi la relazione sul lavoro!- disse Neville prima di congedarli.


Scorpius però non lo stava affatto ascoltando... era troppo impegnato ad aiutare Rose a riporre gli ingredienti negli scaffali. Non si era mai offerto per farlo prima, ma al suo occhiolino non aveva saputo resistere.
Chi di solito sistemava infatti, rimaneva nell'aula anche dopo la campanella a finire di sistemare e di solito il professore usciva.

Quindi sarebbero rimasti da soli...


Albus e Robert seguirono il resto di studenti fuori dall'aula e anche Laila, l'amica di Rose, non rimase lì ad aiutarli.


Quando anche il professore chiuse la porta della serra, Scorpius aveva finito di riporre l'ultimo ingrediente. Rose da sopra alla scaletta di legno che portava al ripiano più alto dello scaffale, gli sorrise e poi ridacchiò.


- Ti faccio così effetto, Malfoy?- disse appoggiando le mani suoi fianchi.


Scorpius ridacchiò e salì qualche gradino della scala per avvicinarsi a lei. Quando ormai aveva il volto all'altezza del suo collo, le prese una mano e mise una delle sue a cingerle la vita.



- Può essere... è solo che sono in astinenza, Weasley.... e tu mi fai voglia...- le disse baciandole il collo con ardore.


Lei gemette leggermente ai suoi baci - Io non penso che sia solo astinenza, Malfoy, o non mi avresti detto tutte quelle cose l'altra sera....- e sorrise.


- Uff... sei troppo intelligente per i miei gusti, Weasley....- e la baciò ancora sul collo.


Un forte rumore li fece sobbalzare. Scorpius spalancò gli occhi e fece un salto giù dalla scala, fino a sbattere contro la cattedra con il fianco.


- Ahia cazzo!- esclamò, prima di trovarsi di fronte Neville.


- Avete finito? Sapete avevo dimenticato la giacca e se avete finito chiudo la serra così non devo fare un altro giro - disse sorridente, ignaro della faccia rabbuiata di Scorpius.


- Sisi, abbiamo finito - disse Rose prima di scendere dalla scala e raggiungere in fretta l'uscita - Malfoy se ti muovi andiamo a pranzare con gli altri - gli disse indicandogli la porta.


Lui sbuffò e la seguì all'esterno, dove in breve raggiunsero l'albero dei Malandrini che era circondato da un incanto riscaldante così stavano anche in maniche corte vicino alla neve.


Lì i Gangster ormai stavano mangiando tranquillamente.


- Oh finalmente arrivate!- disse Dominique, porgendo loro un tramezzino ciascuno.


- Colpa di qualcuno che voleva fare le cose per bene - disse Scorpius, lanciando un'occhiataccia a Rose che sghignazzò tranquillamente.


- Eh... ma se tua morosa è così precisina dovrai abituartici!- disse Dominique senza pensarci.


Silenzio.


I Gangster si fissarono allibiti. Rose e Scorpius non la smettevano di guardarsi con gli occhi spalancati.


- Come sarebbe a dire "tua morosa"?- chiese James.

- Ci state tenendo nascosto qualcosa?- Albus.

- Oh mio dio - Lily.

- Cricricricri (suono di cicale n.d.a) - Hugo.

- Era ora cazzo!- Robert.


- Ehm... veramente noi....- cominciò Rose, non sapendo che dire. Scorpius altrettanto aprì la bocca ma non riusciva a parlare.





- Non hanno fatto niene di male ragazzi... Scorpius ha mollato Violet e loro si sono baciati - spiegò Dominique con una calma olimpica da far spavento.


Silenzio.


- Uhm... beeeneee - disse James - Era ora sinceramente, anche se ufficialmente non siete ancora insieme... devo tapparmi la bocca vero?- chiese preoccupato.


Rose e Scorpius annuirono piano.


- Bene....- disse Hugo, finalmente ripreso dalla notizia.


Scorpius intanto non riusciva a parlare.... cioè...



Davvero stavano "insieme"?











Hugo uscì velocemente dalla biblioteca. Non ne poteva più di stare in quell'arcano posto che amava solo sua sorella.

James al suo fianco, la pensava come lui ed era da due minuti buoni che non la smetteva di bestemmiare solo perchè era stufo di studiare.


- Continua pure il tuo soliloquio, James....- disse scocciato dall'ennesima imprecazione.


- Soli...che? Ma tu sei tutto intrippato come tua sorella....- scosse la testa James, mentre svoltavano l'angolo per tornare in Sala Comune.



- No, veramente è tutta colpa del dizionario che mi leggeva quando ero piccolo... deformazione del ramo Granger dell'albero genealogico, sai - e ridacchiò sonoramente.



Percorsero a lungo il ripido corridoio che portava alle scale e si sistemarono su una di esse che dopo qualche istante ruotò verso sinistra.


- Già, tutti bacati i Granger - sghignazzò indicando il cervello - Spero che ti passi questa malattia, cugino - disse strofinandogli i capelli.


- Smettila, Potter! Che voi siete tutti fissati con l'eroismo invece -

- Touche. Devo ammetterlo, con l'età mi superi cugino... forse -


Hugo rise - Eh, lo so che ti rode...-


- Ti piacerebbe...- disse James perplesso e poi si guardò attorno.


Erano ormai arrivati in un corriodio isolato, l'ultimo prima di arrivare alla loro sala comune.


- Che hai?- chiese Hugo, vedendo l'amico che continuava a sbirciare dietro le statue e gli arazzi.


- Qualcuno mi sta pedinando!- disse, mentre andava a passo sicuro verso un arazzo e lo scostò con un veloce incantesimo.


Dietro infatti....


- Jennyfer? Ciao! Che ci facevi li? - chiese Hugo sorridendo al volto imbarazzato e rosso della ragazza.


- Ecco... io....-


- Cugino! Ovvio che mi stava seguendo... è solo l'ennesima ragazza rapita dal mio fascino!- disse James con occhi sognanti.


Lei aggrottò le sopracciglia, alquanto perplessa - Veramente io non seguivo te - disse, lapidaria, vedendo l'espressione di James rabbuiarsi.


- Bene, allora è solo perchè non sai apprezzare! Ciao, io vado in Sala Comune - disse, indignato mentre si allontanava.


Hugo ridacchiò - Mamma mia ti devo un favore... cioè, lui è il mio migliore amico, ma quando fa così ti giuro che lo prenderei volentieri a botte -


Lei sorrise - Si, beh.... si crede leggermente una sorta di Dio in terra...-


- "LEGGERMENTE", "SORTA"?? No no, lui si crede dio in terra! Comunque pazienza... A proposito che ci facevi lì dietro?-



Jennyfer si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio - Ecco... io.... io...-


- Beh, non serve che me lo tieni nascosto. L'ho capito che segui qualcuno... la domanda è.... chi?- chiese ammiccandole e porgendole la mano perchè uscisse da sotto l'arazzo.


- Ecco... Io preferirei non dirlo...- disse timidamente mentre si lisciava le pieghe della gonna nera della divisa.


- Ok ok, come vuoi... Ma se vuoi vedere quel qualcuno prova a chiedergli se ha voglia di uscire a fare un giro o a bere qualcosa. Nella vita non bisogna avere dei rimpianti, fidati - le disse facendole l'occhiolino.


Lei sorrise ed annuì brevemente.


Hugo riprese - Beh, hai lezioni ora?-


- Ehm... no.... Stavo tornando dalla mia migliore amica che è giù in giardino -


- Capisco... Vuoi che ti accompagno?- e si grattò il mento.



- Nono.... non ti preoccupare... Non ti voglio far perdere troppo tempo e io dovevo andare a ripassare Storia della Magia, perciò....-


- Ci si vede?- completò per lei Hugo, porgendole la mano perchè la stringesse.


Lei spalancò gli occhi sorpresa, ma poi gliela strinse. Aveva una presa delicata e sfuggente.


- Beh, ciao Hugo...- gli disse salutandolo.


- Ciao Jennyfer - e si girò verso il corridoio.


Fece qualche passo...


- Hugo! Se io ti invitassi ad Hogsmeade questo sabato, accetteresti?- gli chiese Jennyfer, da in fondo al corridoio. Le guanche arrossate erano ben visibili anche da quella distanza.


Hugo si girò verso di lei e sorrise. Era lui quello che lei pedinava.


- Certo! Ci vediamo davanti ai Tre Manici Di Scopa alle tre! Ciao!-


Lei annuì e scomparì giù per le scale.


Hugo rimase fermo ancora per un po'.
Era dolce quella ragazza e anche se era molto timida le stava già stranamente simpatica. Aveva un modo raffinato e lieve di comportarsi, in qualsiasi gesto, che a volte sembrava una leggiadra piuma.
Sembrava accarezzare le cose.


E questa cosa gli ispirava simpatia.













Rose s'immobilizzò contro una parete.
Anche se era prefetto non doveva farsi vedere.


Cavolo, sei proprio una pazza.... si disse, mentre svoltava l'ennesimo angolo che portava giù al quarto piano.

Aveva appena finito di farsi un bagno rilassante su al settimo piano, dove per fortuna non era incappata in nessuno, come suo solito. Quella stanza era piena di ricordi piacevoli... soprattutto di Scorpius.
Ricordava con molto affetto come lui l'avesse aiutata nel superare la sua paura dell'acqua.

Era stato così perfetto che quasi non ci credeva.


Scorpius era cambiato, in meglio. In mooolto meglio.
Sembrava ci tenesse sul serio a lei e Rose si sentiva lusingata delle sue attenzioni.


Inoltre lui era come una dipendenza nell'ultimo periodo. Da quando si erano baciati lei non vedeva l'ora di rifarlo e spesso passava le sue ore (quelle di lezione soprattutto) a farsi i "filmini mentali" su di loro. Spesso non erano adatti ai minori.


Le dava un po' fastidio il fatto di essere completamente succube dei gesti di un ragazzo, ma non poteva farne a meno.
Scorpius era arrapante e perfetto. Punto.
Non c'era nulla da discutere.


E anche ora che stava correndo per i corridoi per raggiungere l'aula menzionata nel bigliettino, lanciatole da Scorpius durante il loro primo incontro per organizzare la festa per il Ministero, non riusciva a non pensare alle sue labbra sottili e ai suoi capelli leggeri come sbuffi di fumo.


Cioè, ma cosa diamine mi sono fumata? pensava di tanto in tanto, battendosi la mano sulla testa mentre constatava che il suo battito cardiaco era stranamente aumentato.


Nel frattempo era arrivata ormai all'aula e quasi gridò quando un'ombra la prese di sorpresa e l'attirò all'interno dello stanzino.
Rose si guardò attorno: sembrava di più un armadio delle scope che un'aula. Era troppo stretta.


- Cos'è hai paura che non ti sto vicino che mi hai portato qui?- chiese piccata, mentre Scorpius le cingeva la vita con un braccio.



- Mmh... Non lo so... a me sembrava più sexy come posto, no Weasley?-


Lei ridacchiò - Può essere... -

- Si, si fai pure la casuale, tanto so che ti piace... e che mi vuoi...- e la baciò d'impeto, stringendola a se talmente tanto che la sollevò quasi da terra.


La sua lingua era veloce, ardita e in breve le aveva già lambito tutta la gola. Rose era in piena estasi.

Baciare lui era un miscuglio di freddo e caldo... una cocente passione di lingue roventi e desiderose di rincorrersi.
I sospiri erano ovattati in quella piccola stanzetta.


Presto Rose sentì la necessità di afferrarsi alla sua camicia e lo attirò di più a se. Scorpius, insaziabile, passò alla dolce porzione di collo che restava scoperta dal colletto della camicetta candida, e la ricoprì di baci e ci frece lunghe scie seducenti con la lingua.


- Mmmh.. se continuiamo così, mi creerai una brutta dipendenza, Weasley - disse lui staccandosi dal suo collo.


Lei sorrise - Già....- disse, non sapendo che altro dire. Non riusciva a capacitarsi di quello che aveva detto Dominique. Cioè, loro stavano veramente insieme oppure no?

Aveva quasi paura di conoscere la risposta. O di doverla dare.


- Che c'è?- chiese Scorpius, accortosi della faccia strana della rossa, che nel frattempo si era presa una ciocca di capelli e se la rigirava nervosamente tra le dita.


- Uhm.... ecco....-


- Dimmi tutto - pretese lui, incoraggiandola a parlare.



Rose prese un bel respiro.




- Ma noi..... Stiamo insieme?-











# Ecco, finito un'altro capitolo!

Ci scusiamo se non riusciamo a commentare questo capitolo, ma purtroppo la terza superiore è una classe abbastanza dura e quindi speriamo di poterlo fare nel prossimo capitolo!

Ripetiamo l'invito a dirci le pecche di questa storia, oppure anche un semplice "è ok così" "no, fa schifo" ci basterebbero.

Grazie mille a tutti!


Al prossimo capitolo!


Giada & Leila
















   
 
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