Capitolo 2
La
barca stava tornando lentamente al porto e in maniera triste.
Gary stava guardando nel vuoto e il battito cardiaco di Evelyn era a
dir poco
alto. Lei si arrangiò i capelli pensando a quanto fosse
fastidioso che Gary
avesse avuto ragione su qualcosa. Quello squalo era davvero spaventoso.
La barca raggiunse il molo di legno mentre un uomo vestito di bianco
stava
camminando nella loro direzione.
“Dunque?” chiese l’uomo.
“Hai presente quei film in cui gli squali uccidono la
gente?” rispose Gary.
“Sì, e allora?”
“Allora c’è uno degli attori nelle
nostre acque!”
“Oh…”
“Dobbiamo parlare col capo.”
“D’accordo, seguitemi…”
Gary e Evelyn scesero dalla barca e l’uomo li
guidò fino all’ufficio del loro
capo. L’ufficio era un posto stretto e angusto riempito di
robaccia come foto
della barriera corallina, decorazioni navali, mappe di rotte marittime
e un
sacco di altri oggetti superflui come statuette di gabbiani. Al centro
dell’ufficio
c’era una scrivania di legno dietro cui sedeva il capo,
dietro di lui c’era una
finestra da cui si vedeva il mare.
Evelyn bussò alla porta di vetro e aspettò.
“Avanti.” disse una voce pomposa. I due entrarono.
Il loro capo assomigliava ad un vecchio tricheco: era grasso, portava
dei folti
baffi bianchi e una barba corta.
“Oh, buongiorno Evelyn, mia cara! Oh, ci sei anche tu
Gary…”
“Buongiorno, capo!” replicarono i due.
“Avete scoperto qualcosa?”
“Beh, a dire il vero niente di interessante… Fatta
eccezione per un enorme
squalo bianco che nuota pacificamente lungo la costa.”
“Ok… Cosa? L’avete trovato
veramente?”
“Sì.”
“Ma l’ultimo squalo apparso è stato nel
1995!”
“E adesso ce n’è uno per i
nostalgici…” disse Evelyn.
“Forse dovremmo chiamare un esperto che se ne
occupi…” borbottò il capo.
“Un esperto di cosa?”
“Un esperto di conigli, Gary. Ovviamente un esperto di
squali!”
*
La foca si preoccupò. Un’altra onda la
colpì e l’animale che girò su se stesso.
Bolle,
schiuma, acqua salata, alghe e una grande cosa grigia che
nuotò velocemente nella sua direzione.
C’erano due turisti che camminavano sulla sommità
di alcune rocce sopraelevate
della costa. Guardarono l’acqua schiumosa e notarono una
strana macchia rossa
nel mezzo dell’acqua.
“Il
Carcharodon carcharias, conosciuto anche come grande
squalo bianco, è il più grande pesce predatore
del pianeta e anche un maestro
della caccia, ovviamente acquea.” disse Donegal,
l’esperto di squali.
“Wow, sono così contento di
saperlo…” commentò Gary.
Gli agenti della guardia costiera e l’esperto si erano
riuniti nell’ufficio del
capo.
Donegal era un uomo giovane e pieno di entusiasmo quando parlava di
squali.
“Com’era fatto quello che avete visto?”
“Beh,
era…nero, grosso e…forte?”
“Mister, tutti gli squali bianchi sono così. Ma se
siamo fortunati era un
adulto.”
“Fortunati? Sei felice che ci sia una perfetta macchina di
morte nel mare?”
“Oh sì, gli squali sono una delle creture marine
più belle…” disse Donegal con
una voce sognante.
“Non so se sarebbe così contento se incontrasse lo
squalo durante una nuotata…” sussurrò
Evelyn a Gary.
“Sapete
che queste meraviglie possono vivere più di
cinquant’anni?”
“E ci mancava solo questo… Noi siamo
più interessati al modo per farlo fuori.”
“Cosa? Cos’è che volete fare? Non sapete
che questi squali sono a rischio d’estinzione?”
“Preferisco quello piuttosto di vedere me
estinto!” ribatté Gary.
“Insomma, sta uccidendo persone!” disse Evelyn.
L’espressione di Donegal cambiò e divenne piena
d’ira.
“Ma era solo un caso! Non… Se insistete, vi
dirò come…”
Non riuscì a finire la frase perché
l’uomo del molo entrò nell’ufficio
ansimando e rischiando di rompere il vetro da quanto forte aveva
sbattuto la
porta.
“Capo!”
“Qual è il problema, Victor?”
“Un altro…”
“Un altro cosa?”
“Un altro uomo è stato attaccato!”
“Chi?”
“Un nuotatore, vicino alla
spiaggia…questa mattina…”
"Adesso
calmati. È morto?” chiese il capo
gesticolando.
“No, è
sopravvissuto…adesso è ricoverato alla
clinica…”
“Questo significa che lo
squalo non ha mangiato, povero…”
disse Donegal tra sé.
Evelyn non riusciva a capire come
Donegal potesse essere
serio.
“Voi due, andate alla
clinica!” ordinò il capo.
“Non
vedo l’ora…” fu il commento di Gary.