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Autore: Leowynn95    15/10/2010    6 recensioni
I pensieri di Leowynn dopo la morte del padre
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Cecilia Randall; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 

Ciao a tutti, è la mia prima fanfiction e nonostante non sia nulla di speciale spero vi piaccia.

Parla di Leowynn che come potrete capire dal mio nickname è uno tra i miei personaggi preferiti di Hyperversum.

Ho scelto questo titolo perché sono innamorata dell’ oceano e dei luoghi del nord della Francia.

Non mi dilungo oltre perché credo che vi annoierei con le mie adorazioni a quella distesa immensa d’acqua. Spero che qualcuno passi e magari mi dia una sua opinione che sia negativa o positiva.

 

 

 


Tutto era buio intorno a me.

La testa era pesante ma non mi doleva.

Nonostante non riuscissi a scorgere nulla non avevo paura, quel buio nascondeva qualcosa me lo sentivo ma era un’ oscurità così tranquilla che non mi dispiaceva rimanerci immersa.

D’ un tratto però, la notte divenne più chiara, come se qualcuno avesse acceso una luce.

Fu in quel momento che mi accorsi di avere gli occhi chiusi.

Non li aprii subito ma mi lascia cullare ancora per qualche istante da quell’ irreale tranquillità.

Ad un certo punto mi decisi, dovevo smetterla di tenere gli occhi serrati, non serviva a nulla rimandare quel momento.

Non capivo per quale motivo, per una qualche fobia irrazionale avevo paura ad aprirli, ma sapevo che la mia vita mi aspettava non potevo rimanere così per sempre.

Allora presi coraggio e li spalancai.

Una luce accecante mi abbagliò e mi costrinse a stringerli nuovamente.

Riprovai e non appena riuscii a tenerli aperti ciò che mi stava attorno cominciò a girare.

Ci misi un po’, ma alla fine, quando tutto aveva smesso di vorticare, appresi di trovarmi nelle mie stanze e di essere distesa a letto.

Lentamente delle immagini cominciarono a farsi strada nella mia mente. Dei resti di qualche sogno credo o di un incubo. Ero in una piazza, quella del mio castello e intorno a me c’erano molte persone. Ad un certo punto vidi mio padre poco lontano da me ma in piedi su un piccolo palco di legno che mi sorrideva. Non compresi subito cosa stesse facendo ma quando vidi avvicinarsi a lui un uomo vestito di nero e incappucciato capii che doveva trovarsi sullo patibolo e stava per essere giustiziato.

Sbattei gli occhi un paio di volte, non volevo ricordare il mio sogno, ma le immagini si formavano inevitabilmente nella mia testa.

La visione riapparve, ora però non vedevo più mio padre, ma scorgevo soltanto delle iridi chiarissime di fronte a me.

L’immagine scomparve nuovamente ma questa volta per non riapparire mai più, non ricordavo nient’altro.

In quel momento una voce femminile chiamò il mio nome, che strano non mi ero accorta che nella stanza c’erano altre due persone.

La mi dama mi corse incontro e dopo aver valutato la mia salute mi disse che ero svenuta.

L’ altra presenza era immobile davanti al letto come non sapesse cosa fare.

Lo guardai negli occhi ma lui abbassò lo sguardo velocemente non volendo mostrarmi il velo di tristezza che celavano.

Io non comprendevo la sua reazione ed ero sempre più confusa.

Intanto nella mia mente si formavano mille domande: perché ero svenuta?

Cosa ci faceva lui nelle mie stanze?

Mi stavo ancora crogiolando nei miei pensieri quando messer Daniel, che aveva sempre tenuto lo sguardo basso fino a quel momento, mi guardò e disse – Mi dispiace – .

Subito rimasi stupita da quell’affermazione, ma poi, come un fulmine a ciel sereno, la verità si presentò davanti a me in tutta la sua crudezza.

Lentamente mi avvicinai alla finestra e la aprii.

Fuori la pioggia cadeva sommessamente e si univa allo scrosciare delle onde sugli scogli.

Mi sporsi per guardare meglio e vidi che la forca era ancora lì nel bel mezzo della piazza in cui ero solita gironzolare da bambina.

In quel momento nulla poteva più negare l’evidenza, quello non era solo un sogno ma la realtà.

Chiusi gli occhi e una sola lacrima scivolò sul mio viso, una sola lacrima persa tra le onde dell’oceano. 

Ringraziamenti :

 

 Land : Grazie per i complimenti e di essere passata, mi dispiace se pensavi che questa fosse una storia ma purtroppo è solo una one-shot….spero di riuscire a fare qualcosa di più se mi verrà l’ispirazione =)

 

 MonyPurpa : Grazie mille anche a te, spero di riuscire a scrivere qualcosa di più un giorno su questo stupendo personaggio che nessuno ha approfondito ma credo che bisognerà aspettare un pochino.

Povera la mia Leowynn che spavento le hai fatto prendere facendo resuscitare suo padre XD

 

Giulia_bella : Sono felicissima dei tuoi complimenti infatti essendo la mia prima fanfict pensavo sarebbe venuto un disastro ma dopo le vostre bellissime recensioni ci ho ripensato ^^

Sono entusiasta di scoprire che a qualcun altro piaccia Leowynn che anche secondo me doveva essere approfondito maggiormente.

Ti assicuro che proverò a scrivere qualcos’altro su di lei magari una cosa più lunga.

 

 

Grazie mille anche a chi a solo letto o leggerà questa fic ^^

 

Baci

 

Leowynn95

  
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