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Autore: hermypotter    08/11/2005    9 recensioni
Piccola one-shot sulla coppia Ron/Hermione, per il compleanno della mia amica Demy^^
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown, Nuovo personaggio, Seamus Finnigan | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scommettiamo per stasera?

 

 

 

-Ti prego!

-No.

-Hermione, ti prego!

-Ti ho detto di no!

-Ma tu guarda che stronza…

Harry, Ron ed Hermione erano appena entrati nell’aula di Storia della Magia. Il rosso aveva implorato per tutto il tragitto l’amica di passargli il tema, ma questa aveva rifiutato categoricamente.

-Quest’anno avete gli esami, non potete copiare sempre da me! –tagliò corto Hermione.

-Sì, sì… -la liquidò Harry.

-Dai, non mi puoi lasciare in questa situazione di merda! –esclamò disperato Ron.

-Ti ci sei cacciato da solo, Ron. –sentenziò, per poi raggiungere Lavanda Brown e Calì Patil.

-Che bastarda… -aveva mormorato il ragazzo, mentre il suo sguardo scendeva verso la minigonna dell’amica.

-Ehi, ma dove guardi? –rise Harry, per poi sedersi, senza dare troppo peso all’attenzione dell’amico per il sedere di Hermione.

Ron distolse lo sguardo, faticosamente, dalla mini dell’amica e dalle belle gambe che spuntavano fuori, per poi sedersi accanto all’amico.

-Umh… Certo. –mormorò. Poi prese la borsa di pelle e ne tirò fuori il libro, soprappensiero, mentre, nella sua mente, vedeva ancora sfrecciare il viso di Hermione.

In quel momento, Ruf decise di cominciare la sua lezione. I due amici caddero, come al solito, nel torpore che distingueva le lezioni di Ruf. Sulla classe gravava un silenzio sonnacchioso. Si sentiva solo la penna di Hermione andare su e giù sulla pergamena, scrivendo appunti. Ron alzò un poco la testa, quanto bastava per vederla. Osservò i morbidi capelli mori, che ricadevano a boccoli sulle spalle. La guardò intensamente, quando capì una cosa. Sentì il bisogno di dirla assolutamente a Harry, così si voltò.

-Harry…

-Che vuoi, Ron? –mormorò l’amico, con la bocca impastata di sonno.

-Mi sono innamorato di Hermione! –disse tutto d’un fiato Ron.

-Auguri… -borbottò l’altro, girandosi dall’altra parte. Ron rise sotto i baffi: se lo conosceva bene, in tre secondi si sarebbe girato. Uno… Due… Tre…

-Cosa?? –sibilò Harry, rivoltandosi. Ron scoppiò a ridere.

-Hai capito bene! Devi ammettere che non sta venendo su male! –sorrise sornione il rosso.

-Bè, in effetti no… Sta venendo su una bella pischella, ma… Ѐ Hermione! Quella con cui hai litigato per sei anni, e con cui probabilmente continuerai anche quest’anno!

-Lo so, ma… -bisbigliò Ron.

-Ma dai, non puoi innamorarti di lei! –ridacchiò l’amico.

-Parla quello che sta con mia sorella! –ribattè inviperito Ron, ma anche mezzo divertito.

-Ne parliamo dopo, vuoi? –decise Harry.

-Ahi ahi ahi, tasto dolente? –sghignazzò l’altro, sapendo quanto Harry fosse timido anche solo a parlare di queste cose. Infatti, sulle guance dell’amico si allargarono due chiazze rosse.

-Potter, Weasley, sapete dirmi cosa stavo dicendo?

Il professor Ruf sembrava aver preso coscienza del sonno regnava in classe… Esattamente durante la conversazione di Ron e Harry.

Hermione si voltò verso i due amici, accigliata ma anche crudelmente compiaciuta, come a dire che se l’erano meritato.

I due amici si guardarono in faccia, alzarono contemporaneamente un sopracciglio e si voltarono di nuovo verso il professore.

-Eh, non ci siamo, Weasley e Potter…

 

 

 

 

-Non ci posso credere! Due metri di pergamena di tema in più! E non dire nulla, tu!- esclamò brusco Ron, uscito dall’aula di Storia della Magia. Zittì l’amica prima che potesse dire qualcosa.

-Modera i termini, filiforme! Non stavo per dire nulla, se lo vuoi sapere, stronzo che non sei altro! E piantala di guardarmi il culo!!!! –urlò Hermione, rossa in faccia dalla rabbia, prima di correre via da Lavanda e Calì.

-Gran bell’amore, il vostro –ridacchiò Harry.

-Zitto, imbecille –mormorò nero Ron.

Ginny si avvicinò ai due ragazzi.

-Ciao tesoro!- disse Harry, chinandosi sulla ragazza e stampandole un bacio sulle labbra.

-Ciao cucciolo –sorrise la rossa. Il ragazzo arrossì.

-Io vado… Cucciolo! -sghignazzò Ron.

-Cretino! –replicò la sorella.

-Non ci pensare troppo, eh? –disse Harry all’amico, facendogli l’occhiolino. Questa volta fu il turno di Ron di arrossire. Harry gli sorrise, poi si buttò nella mischia di studenti per andare verso la Sala Grande, tenendo delicatamente per mano Ginny e guidandola.

Ron rimase da solo davanti alla statua di bronzo di uno stregone, con i suoi pensieri.

-Weasley! Ron! Yuhuu!!

Una ragazzina del quarto anno, che gli veniva spudoratamente dietro, gli corse incontro. Non era circondata dalle “amichette” come al solito.

-Oh, ciao Beatrix. –disse, senza troppa convinzione.

-Ciao, Ron! Come va? Sei da solo? –domandò concitata, sbirciando alle sue spalle. Era gelosissima di Hermione, e le due avevano un rapporto molto conflittuale.

-Non preoccuparti che Hermione non c’è –sorrise il ragazzo. Beatrix arrossì. Per la prima volta, ripensando a Hermione con rabbia, Ron vide la ragazza come… Una femmina vera. L’aveva sempre considerata una bambina, ma ora era là, in veste di quattordicenne adolescente… E anche abbastanza carina. Osservò i capelli biondi che scendevano leggermente mossi sulle spalle, e gli occhi azzurri sgranati. Guardò attentamente il suo corpo da adolescente, con le delicate curve nei punti giusti. Qualcosa si mosse dentro il ragazzo, e proprio quando Beatrix aprì la bocca per dire qualcosa, Ron le mise le mani sui fianchi, la tirò a se e la baciò. La bocca della ragazza, che si era chiusa dallo stupore, si riaprì per accogliere il bacio di Ron.

Il rosso aveva tanti pensieri per la testa. Stava pensando a Hermione, ma… Era Beatrix la ragazza perfetta per lui. N’era sicuro. Poi, ripensando al sorriso di Hermione, un po’ della sua certezza sparì.

 

 

 

 

 

Hermione aprì gli occhi. Si tirò fin sopra la testa il suo piumone a righe ocra e rosse, per proteggere gli occhi, abituati al buio, alla luce di settembre.

-Lavanda –sorrise Hermione, vedendo l’amica. La ragazza si chinò su Hermione, i capelli neri ricci che solleticavano il naso di quest’ultima.

-Sveglia, dormigliona! Che sognavi Ron? –la prese in giro Lavanda. Hermione le fece una linguaccia, mentre si stiracchiava, seduta a gambe incrociate, sul letto.

-Ha parlato lei con Seamus –la schernì con un ghigno. Gli occhi azzurri dell’amica s’illuminarono, mentre le guance si arrossavano.

-Dai che tra mezz’ora cominciano le lezioni! –esclamò Lavanda, buttando la divisa addosso alla ragazza. Hermione si alzò e si diresse verso il bagno.

-E non sculettare così! –le urlò dietro.

-Intanto Ron sembra che abbia fatto l’abbonamento al mio culo in prima visione, perciò qualche risultato c’è! –gridò Hermione di rimando.

-Ah… A proposito di Ron… -mormorò Lavanda.

-Eh?

-Ron si è messo con Beatrix Gallens! –strillò tutto d’un fiato la ragazza.

-Dimmi che stai scherzando.

-Se ti fa piacere te lo dico, però… -replicò Lavanda. Hermione uscì dal bagno sbattendo la porta. Era nuda, con solo un asciugamanino addosso e aveva i capelli bagnati.

-Ti stavi facendo la doccia?

-Sì, ma spiegami che cos’è questa storia! –esclamò Hermione, gesticolando animatamente. L’asciugamano cadde a terra.

-Ricomponiti, va’…

-Amore, sto entrando!

Seamus era fuori dalla porta, e stava per entrare nel dormitorio femminile.

-No!!! –urlarono le due insieme.

-Cosa? –chiese il ragazzo, aprendo la porta.

-AAAAAAAAH!

Seamus sgranò gli occhi marroni. Hermione era dietro a Lavanda, ed era stretta più che poteva, ma il ragazzo vide la sua morbida pelle nuda, e l’amica faceva da “paravento”, con le braccia spalancate nel tentativo di nasconderla.

-Ripasso più tardi, eh?

 

 

 

 

 

 

-Ti sei messo con Beatrix Gallens?? –schiamazzò Harry dalla doccia.

-Bè, è stato un bacio, ma… -provò Ron.

-Ok, ci stai insieme- sentenziò l’amico. –Anche perché la tua dolce metà è andato a raccontarlo a tutte le amichette di tutte le case e… La notizia è arrivata anche a una certa studentessa di Grifondoro del settimo anno!

-Perfetto!- rise Ron.

-Cosa??? Non eri innamorato di lei?

-Sì, ma si è comportata da stronzetta e… Prima regola: farsi desiderare!- disse con tono furbo il rosso, con un sorrisetto.

-Quella vale per le femmine. Secondo te se mi facevo desiderare, mi ci mettevo con Ginny?

Ron non rispose subito. Ci pensò un po’, poi fece:-Eh vabbè, saremo l’eccezione che conferma la regola. –e se ne andò.

Harry rise tra sé e sé, e continuò a farsi la doccia.

 

 

 

 

 

 

Hermione era sceso nella Sala Comune giusto in tempo per vedere Beatrix e Ron che si scambiavano effusioni di prima mattina. Cercò di nascondere la sua rabbia, mentre dietro di lei scendeva dagli scalini, con saltelli aggraziati, Lavanda, i capelli ricci che facevano su e giù.

-Dai che lo sai perfettamente che Weasley lo sta facendo apposta! Se gli dai a vedere che te la prendi fai il suo gioco! Fai l’indifferente! –mormorò la ragazza a Hermione, per poi spingerla verso Seamus e un suo amico del sesto.

-Ciao bella! –esclamò Seamus, prendendo tra le braccia Lavanda e baciandola. Hermione osservò il ragazzo del sesto: era molto carino, con dei bellissimi occhi cangianti, tra il marrone e il verde, un naso drittissimo e perfetto, una carnagione olivastra e dei capelli marroni molto scuri, disordinati come se se li fosse tagliati da solo.

-Piacere, sono Cal Blaire! –sorrise lui, porgendole la mano. Hermione, con un po’ di imbarazzo, gliela strinse. Aveva la mano molto calda, nonostante il freddo che aleggiava per il castello.

Con la coda dell’occhio, Hermione vide Ron osservarla a bocca aperta, stupito e amareggiato. Hermione salutò Harry, poi si voltò e se ne andò con un sorrisetto beffardo, accanto a Cal. Ron notò che le loro mani si sfioravano.

-Ti ha restituito il colpo, mio caro –sussurrò Harry all’orecchio paonazzo dell’amico.

-Vabbè, io vado da Seamus… -sorrise quindi.

-…E da Lavanda, Cal e Hermione- sbuffò Ron.

-Hermione?- esclamò Beatrix, voltandosi talmente in fretta che i capelli biondi svolazzarono in giro, e gli occhi azzurri si sgranarono.

-Sì, Beatrix, dai… -sospirò Ron.

Beatrix sollevo un sopracciglio, poi decise di lasciar perdere. Delle ragazzine del quarto fecero un cenno a Beatrix. Lei rispose con un segno d’assenso, poi si alzò in punta di piedi e esclamò a Ron:-Bacino! Bacino! Bacino!

Ron socchiuse gli occhi, imbarazzato, e si chinò sulla ragazza per darle quello che doveva essere un leggero bacio a stampo, ma Beatrix lo prese per la camicia e lo tirò a sé. Harry alzò gli occhi al cielo, poi raggiunse Ginny senza una parola.

-Beatrix, dai! –le amiche della ragazza si stavano spazientendo. Beatrix sorrise al ragazzo, dopo quel focoso bacio, e gli mormorò:-A dopo, tesoro –per poi raggiungere le amiche.

Ron si passò una mano tra i capelli, osservando la Sala Comune deserta.

-Questa ha proprio capito male…

 

 

 

 

-Allora Hermione si è messa con Cal?

Harry e Ginny erano seduti vicini in biblioteca. Erano chini sullo stesso volume di Storia della Trasfigurazioni in otto semplici volumi, Volume VII.

-Shh, sì! Dice che le piace un casino, ma per me è per ripicca! –mormorò la rossa, squadrando timorosa Madama Pince che girava minacciosa tra i tavoli.

-Vabbè che brutto non è…- sussurrò dopo un po’, pensierosa, Ginny.

-Gin! –sibilò inviperito il ragazzo.

-Oddio, scusa! –bisbigliò la ragazza. –Comunque è un Grifo, perciò vedremo come sarà stasera… Sarà una comica, me lo sento! –terminò sotto voce.

-Per me Hermione e Beatrix si prendono a botte! –borbottò divertito Harry.

-Scommettiamo per stasera? –disse sotto voce Ginny, porgendo la mano al ragazzo.

-D’accordo!

 

 

 

 

Solo qualche più tavolo più in là, Seamus e Lavanda erano chini su La rivolta sanguinosa delle fate del 1870 e facevano finta di scrivere, sotto gli occhi minacciosi di Madama Pince.

-Ma dai! Cal si è messo con Hermione? –bisbigliò sorpresa Lavanda, spalancando gli occhioni azzurri.

-E beato lui! –sussurrò sognante Seamus.

-Seam! –borbottò infuriata la ragazza, dandogli una gomitata che gli fece cadere di mano la piuma.

-Scusa, tesoro! –disse sotto voce il ragazzo, risvegliandosi dalla specie di trance in cui era caduto.

-Comunque per me Herm l’ha fatto solo per dare la rivincita a Ron!

-Senza “per me”, è così! Anche se lei non lo ammetterà mai… -mormorò Lavanda, scuotendo la testa.

-Immagina che bordello succede stasera! Assicurato che se la danno alla grande, Beatrix e Hermione!

-Scommettiamo per stasera? –sorrise Lavanda, porgendo la mano al ragazzo.

-Andata!

 

 

 

 

 

-Non ne posso più! Sono passati due mesi dall’inizio della scuola, e già sogno la fine!

-Harry, tu la fine della scuola la sogni da quando sei arrivato a King’s Cross. –sentenziò acida Ginny.

-Vabbè, dai! Non esagerare! –rise Harry.

-Lo sai benissimo che la tua ragazza ha ragione! –ridacchiò Cal, mentre accarezzava i capelli di Hermione con una mano. L’altra mano era stretta a quella della ragazza.

-Ok, ok, mi arrendo!

-Di che si parla? –esclamò Seamus, buttandosi sul divano accanto a Cal. Lavanda gli si sedette in braccio.

-Di niente! Si cazzeggia come al solito! –sorrise Hermione. Proprio in quel momento, Ron e Beatrix entrarono nella Sala Comune, mano nella mano. Hermione si irrigidì un po’, e Cal le accarezzò la schiena, notando la sua tensione. Harry e Ginny si guardarono, con un sorrisetto sulle labbra. Lo stesso fecero Lavanda e Seamus.

-Ma perché sorridete…? –chiesero Lavanda e Harry.

-Ma allora…! –esclamarono insieme Seamus e Ginny. I quattro si guardarono, poi scoppiarono a ridere. Intanto Ron si stava avvicinando, trascinandosi dietro, con una certa difficoltà, Beatrix.

-Ma non ci pensare neanche! Senti, rimango qua! Dai, Ron, no, dai! Ti prego! Ma perché devo venire anche io??

-Perché sì, Bea, e non insistere!!!

-Ma vaffanculo, Ron!! Ma che, devi far ingelosire la Granger?? –urlò Beatrix. Ron si fermò, con lo sguardo truce. Beatrix resse il suo sguardo.

-Vieni –disse solo Ron, con lo sguardo basso. La ragazza lo seguì, senza dire nulla. Sapeva di aver esagerato, ma non sapeva di averci preso in pieno.

Ron arrivò da Harry e Ginny. Cercò di ignorare Cal e Hermione, ma le orecchie gli erano diventate improvvisamente rossissime. Hermione fece uno strano verso, come una risatina trattenuta. Ron si voltò verso di lei. La ragazza lo osservò con aria di sfida, sostenendo i suoi occhi azzurri che la fissavano. Il rosso distolse lo sguardo, e cercò di concentrare l’attenzione sull’amico e la sorella.

-Com’è andata, oggi? –chiese, cercando di mostrarsi indifferente.

-Come al solito, niente di particolare! –rispose Harry.

Intanto Beatrix era là, in piedi accanto a Ron, e si guardava intorno, imbarazzata da quella cricca di ragazzi di tre anni più grandi. Hermione la squadrava, con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

-Appena ha un’occasione le salta addosso! –mormorò divertita Lavanda al suo ragazzo. Seamus sorrise e fece un segno d’assenso.

L’occasione si stava presentando. Beatrix si “attaccò” alla felpa di Ron, alla ricerca di protezione da quell’imbarazzo, e la sua mano capitò nella tasca, dove trovò… Una foto che Ron, Hermione e Harry si erano fatti a Londra l’anno prima. C’erano Ron ed Hermione che sembrava fossero quasi abbracciati, e dietro Harry che sorrideva da sopra le loro teste. Poi c’era una foto di Harry, Seamus, Ginny, Lavanda, Ron ed Hermione, tutti insieme. Hermione era ancora vicina a Ron, e il ragazzo le stava dando un bacio sulla guancia. Lavanda e Seamus erano abbracciati, e Ginny era tra le gambe di Harry. 

Hermione vide le foto che aveva in mano Beatrix, e scattò in piedi. Lavanda, Ginny, Harry e Seamus si guardarono con un ghigno.

-Lasciale!

Beatrix si voltò stupita. Quando vide Hermione, alzò un sopracciglio.

-Scusa? –fece con tono strafottente. Hermione diventò rossa di rabbia.

-Lascia quelle foto! –esclamò la ragazza.

-E perché, scusa?

-Perché non sono cazzi tuoi! –gridò Hermione.

-Oh, che paroloni in bocca a una brava bimba come te! –la schernì Beatrix.

-Vaffanculo, stronza –mormorò la ragazza, per poi strapparle di mano le foto.

-Eh no, queste non te le prendi!

La biondina la prese alle spalle, e la girò di scatto.

-Ma che cazzo vuoi? Mica sono tue!

-Non me ne frega! –strillò Beatrix, cercando di prendere le foto.

-Senti, bella, mi hai stancata! –esclamò Hermione, dando una spinta all’altra.

La ragazza, per la sorpresa, cadde a terra. L’altra fece per voltarsi, con le foto ben strette in mano, ma Beatrix le prese la caviglia, coperta dalle All Star nere. Hermione stava per finire a terra, ma Ron la prese tra le braccia. Hermione spalancò gli occhioni marroni, incastrandoli in quelli azzurri di Ron.

-Scusa, Cal… -sussurrò Ron, per poi baciare Hermione.

-Scommettiamo per stasera? –sorrise Lavanda.

  
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