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Autore: C4rm3l1nd4    18/10/2010    5 recensioni
Noi ragazze siamo strane, ma quando un ragazzo ci si mette, lì le cose si complicano!
Prendete una Bella Swan e un Edward Cullen più grintosi, ma che si odiano. Ecco, se poi una è ingenua e pensa al principe azzurro e l'altro crede che le donne possano leggere nella mente, siamo messi proprio a posto!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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"Casino tra i banchi di scuola”

 

 

 

Beh, non so cosa dirti. La tua spiegazione è stata esaustiva, ma quella di Edward, beh, è stata brillante!” disse il professore di biologia.

Quel giorno si sarebbero fatte alcune gare in cui due persone dovevano spiegare lo stesso argomento. Chi riusciva ad esprimere ed esprimersi meglio, avrebbe preso una A+, mentre l'altra persona ciò che si meritava, che fosse una F o una B.

Naturalmente, essendo io la persona più sfortunata, ero capitata contro Edward Cullen, la persona più intelligente e stronza della nostra scuola. Il fatto che fosse uno dei più brillanti e bravi della scuola (forse proprio il più bravo), non cambiava il fatto che fosse uno di quei ragazzi fighi e bastardi. Si faceva tutte le ragazze che voleva, quando voleva. Nessuno poteva imporgli niente, neanche i professori, che lo trattavano con rispetto solo per le sue doti.

Io, invece, lo odiavo con tutta me stessa. Solo il pensiero di baciarlo mi faceva venire da vomitare. Il fatto che fosse carino non mi scalfiva per niente: non vedrete mai Isabella Swan sbavare dietro a quel deficiente. E il fatto che in quel momento avevo perso, beh mi fece imbestialire. Io non perdevo mai (tranne negli sport, ma per quelli ero proprio negata).

Rossa di rabbia e tentando di non insultare il prof, tornai al mio posto, vicino a quell'idiota. Il fatto che avessimo quasi tutte le lezioni in comune era una vera e propria tortura. Litigavamo sempre e nessuno riusciva mai a calmarci o a dividerci. Ogni giorno speravo non venisse a scuola (magari colto da un malore come un infarto o una macchina al posto sbagliato), eppure quando non veniva a scuola ero un po' delusa. Ormai le litigate con lui, lamentarmi di lui con le mie amiche erano naturali, quasi abituali.

Nonostante ciò, in quel momento, i miei istinti omicidi si fecero sentire quando Cullen mi scrisse un bigliettino molto gentile. Si, così gentile che per ringraziarlo lo avrei strozzato!

Mia cara Bella, mi dispiace tanto di aver dimostrato anche questa volta quanto io sia superiore a te. La prossima volta andrà meglio...per me!”

La mia risposta fu un bel dito medio, visto dal prof. “Swan! Cosa sono questi gesti?” mi chiese, indignato.

Essendo arrabbiata nera e irritata a morte, non potei evitare di rispondere male. “Forse dovrei andare in infermeria, non riesco a muovere il resto della mano. Guardi” e feci il dito medio anche a lui. Divenne paonazzo mentre tutta la classe iniziava a ridere. Normalmente la gente che si comportava in quel modo mi stava antipatica, ma in quel momento non ero in me.

Swan, esca subito dalla mia classe!” urlò il prof, tentando di sembrare severo e imparziale dopo la perdita di rispetto.

Ai suoi ordini” risposi, prendendo le mie cose e uscendo. Tanto la lezione sarebbe durata un'alra quindicina di minuti. Avrei potuto andare in caffetteria e prendere qualcosa da mangiare, ricontrollando i compiti di letteratura, la mia materia preferita, sfortunatamente in comune con Cullen.

 

 

Allora ragazzi, voglio sapere da voi cosa ne pensate dell'amore. Voglio una discussione amichevole, niente urla, quando parla uno gli altri ascoltano e alzano la mano se vogliono ribattere. Chiaro?” disse la prof di letteratura.

Tutti annuirono e io fui la prima ad alzare la mano. “Dica, Swan” mi chiamò, facendo iniziare così questo dibattito.

Secondo me l'amore a questa età non esiste. Quando troviamo un ragazzo che ci piace e per cui proviamo qualcosa, beh iniziamo subito a dire che lo amiamo. Prendiamo l'amore sottogamba, credendo di amare chiunque baciamo” dissi.

Non sono d'accordo. L'amore è un sentimento che non esiste. Serve solo a dare un po' di speranza alle persone che soffrono. Ma nella vita reale si soffre, questo non si può cambiare. E le illusioni fanno soffrire ancora di più” mi contradisse subito Cullen. Possibile che non fossimo mai d'accordo?

Parli così solo perchè sei un cinico. Io non dico che nella vita reale non si soffra, ma l'amore esiste. L'amore è nella persona che riesce a farti vivere quando sei morto dentro, che riesce a farti provare sentimenti mai provati. Non sto parlando delle farfalle allo stomaco, ma di quell'esigenza di una persona, di quando non riesci a stare lontano a quella persona. L'amore è quando il tempo passa troppo in fretta, quando stai sempre bene e niente riesce a scalfirti.” spiegai, alzandomi in piedi.

Cullen si alzò con me e si avvicinò per affrontarmi meglio.

Scusa, da dove le hai prese queste frasi così toccanti? Dai Baci Perugina? Direi che fanno effetto, ma non sono reali. Amore è solo sinonimo di sofferenza e dolore. Per questo non esiste: quando si crede di amare una persona, la si vede scappare da te, odiarti, insultarti e non capire niente” mi rispose, con sguardo duro e voce aspra.

Cos'è Cullen, una ragazza non te l'ha data e il tuo ego è stato così colpito che ora credi non esista niente al di fuori del dolore?” chiesi ironica, ridendo sprezzante.

Ragazzi, visto che state parlando solo tra voi, che ne dite di continuare questa conversazione fuori? Magari dove questo tipo di linguaggio è tollerato” ci interruppe la prof.

Bene, in un giorno già in due lezioni ero stata sbattuta fuori a causa sua. Stavolta stando zitta, presi (di nuovo) tutte le mie cose e uscii fuori. Sentii i passi di quel bastardo dietro di me, perciò accelerai, quasi correndo verso la mia macchina.

Quando iniziai a cercare le chiavi della mia amata Alfa Romeo rosso sangue, qualcuno mi bloccò e mi fece girare.

Swan, non hai sentito la prof, dobbiamo finire questo discorso.” mi disse, quasi sprezzante. “Da quando segui ciò che i prof ti chiedono, Mr io-sono-più-intelligente-di-te?” chiesi, allontanandolo da me e continuando a cercare le chiavi nella borsa.

Spazientito, mi prese la borsa dalle mani e mi prese per un polso, trascinandomi su una panchina lì vicino.

Hey, che modi!” urlai, infastidita dal suo atteggiamento.

Adesso di ascolti, cara. Non voglio più sentire domande del genere, mi hai capito? Quello che ho provato o provo sono solo cazzi miei!” disse, quasi urlano e tirandomi la borsa addosso.

Arrabbiata e molto, molto stupida, mi alzai con un sorrisetto impertinente stampato in faccia.

Allora ho ragione! Chi è stata quella grande che è riuscita a spezzare il tuo tenero cuoricino?” chiesi, facendo la faccia dispiaciuta, scoppiando poi a ridere.

Non osare, non osare. Per tua informazione, tutte mi vogliono. Come ho detto l'amore è sinonimo di dolore, perciò sono io che faccio dolore alle altre persone!” mi disse, avvicinandosi minaccioso a me.

Ooooh, ti stai arrabbiando sempre di più! Questo vuol dire che ho ragione. Daiii, dimmi chi è. Voglio farle una statua!” dissi, punzecchiandolo come fanno i bambini dell'asilo.

Swan, sto perdendo la pazienza. È meglio se la smetti” mi rispose, avvicinandosi ancora.

Ormai solo pochi centimetri ci dividevano, ma io ero troppo concentrata e divertita dal farlo arrabbiare che non mi accorsi del mio cuore impazzito. Insomma, non ero abituata a stare così vicina ad un ragazzo senza che questo mi piacesse.

Daiii...daiii...daiii...voglio saperloo!” continuai, colpendolo ripetutamente con un dito il petto.

Con un movimento fulmineo mi afferrò le braccia e mi spinse sulla panchina, sdraiandosi su di me.

TU. SEI TU! CONTENTA ORA?” mi urlò.

Tutte e due, dopo questa affermazione, rimanemmo stupiti e immobili. Non voleva dire quelle due parole, ma l'avevo così esasperato che non aveva più retto.

Così, così lui mi amava. E io non me ne ero accorta. Come farlo poi se questo ragazzo sapeva solo darmi fastidio e prendermi in giro?

Neanche lui se ne sarebbe accorto. Eppure il senso di colpa mi prese, facendomi incominciare a piangere.

Normalmente piangevo solo quando arrivavo al limite di rabbia, dolore, frustrazione e tristezza che il mio corpo potesse tenere dentro.

Edward (non riuscivo più a pensarlo come Cullen), si alzò da me sedendosi e portandomi dietro, in modo che la mia testa fosse sul suo petto.

No, scusa. Non...ehm...non volevo dire quelle cose. io...io non ti ho mai amata. Davvero, l'ho detto solo per farti stare zitta” disse, per la prima volta in difficoltà. Sicuramente, avendomi sempre vista come la ragazza forte, che veniva scalfita solo da rabbia e felicità, non era pronto a consolarmi.

Quelle parole mi fecero arrabbiare. Mi alzai di scatto da lui, mettendomi in piedi. “Ma allora cosa parli a fare?! Fai sentire le persone in colpa e male per niente.” dissi, cercando di asciugarmi le lacrime che imperterrite continuavano a scendere.

Io...io ti amo?! Senti, se ti dico che ti amo ti metti a piangere, se ti dico che non ti amo ti arrabbi! Che cosa dovrei dirti?” mi chiese, alzandosi anche lui in piedi, di nuovo arrabbiato.

Tu non hai detto che mi ami, hai detto che ti ho fatto soffrire! Le due cose sono differenti!! Voglio solo sapere la verità!” urlai, ancora in preda ai singhiozzi.

Sospirando, cercò di avvicinarsi, ma io indietreggiai, mantenendo la distanza tra noi. Era strano vederlo umano e con sentimenti che non centravano niente con il disprezzo e la derisione.

Ok, ti dirò tutta la verità. io...io ti amo. Non so perchè, ma dalla prima volta che ti ho vista mi hai ispirato questo nuovo sentimenti. Non so se te lo ricordi, ma il primo giorno che ci siamo conosciuti ero stato gentile, diverso. Poco dopo averti parlato però, ero dietro di te a mensa. Stavi parlando con Angela e lei ti aveva avvertito della mia reputazione. La tua reazione non è stata delle migliori. Pensavi che volessi portarti a letto solo perchè eri nuova, hai anche detto che se mi fossi ancora avvicinato mi avessi castrato!” disse, ridendo senza allegria.

In quel momento mi ricordai del mio primo giorno alla Forks High School. In effetti, era stato uno dei primi a parlarmi. Diciamo che i miei primi pensieri non erano stati male e l'avevo anche immaginato come possibile ragazzo con cui stare (cosa ci volete fare, sono una ragazza fantasiosa). Quando però ero venuta a sapere della sua reputazione, il fatto che fosse gentile e simpatico l'avevo presa come un: adesso me la lavoro così ho una nuova da portarmi a letto. Non credevo che lui mi avesse sentita. Fosse stato per me, io e lui non ci saremmo mai neanche parlati. Il giorno dopo però lui aveva iniziato a prendermi in giro e da quel momento non potevamo stare nella stessa stanza senza litigare.

Scusa Edward, ma come fai ad innamorarti di una persona senza conoscerla” chiesi, più calma e curiosa. Le lacrime avevano smesso di uscire e volevo saperne di più su questa storia.

Beh, andando avanti coi giorni ti ho sempre osservata: i tuoi sorrisi, la protezione verso le tue amiche...La cosa che più mi ha fatto innamorare di te era il fatto che, quando sei nervosa o annoiata, ti mangi le unghie o le pellicine delle mani. Stai ore e ore con le mani in bocca solo perchè devi avere un test o perchè una spiegazione è noiosa. Bella, lo so che ti sembra strano, ma io ti amo” mi continuò. Sembrava un altro Edward, come se il suo nome e cognome stessero ad indicare due persone diverse.

Sospirai. “Per tua sfortuna, io non ti ho mai osservato. Io...come credi faccia ad essere innamorata di te? Non mi fido, so solo che sei un puttaniere. Non ti conosco neanche” gli risposi.

Allora fammi conoscere. Ricominciamo da zero” mi disse.

E così facemmo. Il fatto che ora siamo sposati da due anni e pronti ad avere una bella bambina non significa niente, vero?

Quando ho visto il vero Edward, quello che solo la sua famiglia conosceva, la mia opinione di lui era completamente cambiata. Andando avanti con le settimane mi ero innamorata di lui e ora eccoci qui. Ancora non credo alle persone che dicono: “Se odi una persona, o sei già innamorata oppure manca poco”, beh, non è vero. Edward si è innamorato di me perchè ha imparato a conoscermi attraverso i miei amici, io mi sono innamorata di lui cambiano opinione e cercando di conoscerlo.

Se una persona ti prende in giro o ti odia, magari le stai solo antipatica!

Oddio, adesso sono diventata una cinica come il mio amore. Devo smetterla di passare così tanto tempo con lui. Anzi, no!

Credo che adesso andrò proprio da lui, anche perchè la bambina sta scalciando ed ho bisogno di sdraiarmi. Ormai manca un mese prima che la mia piccolina nasca e sto sempre sul letto, troppo grossa per fare ogni minimo movimento. Eppure Edward continua a vedermi come la diciottenne che lo prendeva in giro. Io invece lo vedrò sempre come il ragazzino imbarazzato e in difficoltà che cercava di consolarmi dopo aver detto che mi amava.

Ma cosa ci volete fare, siamo pazzi, ma ci amiamo anche per questo!

 

Salve a tutti!

Allora, ho scritto questa one-shot durante un momento di delirio, aspettando di mangiare...potete capire il perchè della stupidità di questa storia!

Le canzoni di High School Musical hanno aiutato in questo intento...xD

Beh, se non è chiaro, Edward è umano. Non ho scritto del resto della famiglia perchè volevo che la storia fosse concentrata solo sull'amore di questi due.

Beeeeh...che altro...spero vi piaccia. Se avete voglia e tempo recensite...=)

Grazie...

C4rm3l1nd4

   
 
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