Harry Potter, 'Ti vada o no, Hermione Granger' di blackpearl

Hermione Granger*

Se esiste un premio per gli ingenui, io l'ho già vinto da tempo. Ma nessun uomo vale tanto, di delusioni ne ho avute troppe.

La Biblioteca della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts era vuota, quasi desolata. Negli scaffali i soliti libri polverosi assistevano al passaggio della vita di fronte ai loro occhi senza poter fare niente, come sempre. I quadri sonnolenti non facevano altro che dormire, e ancora dormire, come sempre. Madama Pince leggeva ed adocchiava certe volte l’ingresso con i suoi occhi stretti dietro gli occhiali da lettura, come sempre. Hermione Jane Granger era lì, come sempre. Ma, come non era mai successo, aveva il volto abbassato, fra le braccia, solcato da lacrime di frustrazione.

Cosa credi amica, non si può far finta quando tutto parla chiaro ma noi ti leggiamo dentro e anche se lo neghi, sai si vede bene quanto immenso sia.

Nessuno si era accorto della sua disperazione. Non che ci fosse qualcuno nella vasta sala, ma quella sera neanche la signora Pince prestava attenzione alla sua studentessa preferita, ignorandola data la sua solita cortesia ed educazione. E per Hermione quello era peggio di una pugnalata. Nonostante lei non ci facesse attenzione, qualcuno la guardava preoccupato dalla sua postazione, senza però poter fare nulla. Hermione si passò una mano fra i capelli cespugliosi, asciugandosi le lacrime con un gesto orgoglioso. I Libri continuavano a fissarla a sua insaputa.
Non avrebbe certo permesso a quel bastardo, infingardo, stronzo, incredibilmente viscido, di Ron Weasley di buttarla giù in quel modo, no?
.. no?
Hermione sentì un singhiozzo combattere contro l’entrata delle sue labbra e lo lasciò andare. Al diavolo il suo maledetto orgoglio!

-A me non piace Ronald Bilius Weasley- scandì con foga.

Non so perché non lo ammetterò mai.
Ti vada o no, l'ami e dillo, oh oh.
Ma è certo che l'amo e non lo saprà. So bene come andrà a finire, ed i pensieri miei vanno. Io sento dentro "puoi fidarti", mentre la testa mia "non lo fare".

I Libri si avvicinarono cauti alla ragazza riccia, sfiorandone i gomiti con le pagine. Quella li scansò malamente, sbuffando e fissando il muro di fronte come se riflettesse il viso del ragazzo odiato/amato per cui piangeva. Chi glielo faceva fare?
Fosse stata con sua madre avrebbe sicuramente sentito: ‘Piangi per un ragazzo che non ti merita? Sciocca’. Eppure i suoi capelli rossi, gli occhi azzurri e pimpanti, le lentiggini fitte, la voce sempre allegra..
Hermione diede in un sospiro triste, afflosciandosi su sé stessa. Come diamine aveva fatto una come Lavanda Brown a catturare le attenzioni del suo migliore amico? Non lo aveva mai minimamente calcolato! E poi cosa ci trovava in lui, lei, eh? Niente, ecco cosa. Gli era saltata addosso solo perché era ‘interessante’. Mentre lei.. lei..
Il cuore le si scaldò al pensiero dei loro battibecchi, dei loro sorrisi complici, delle loro occhiate imbarazzate, degli sfioramenti casuali.

Quanto sei curiosa, tu nascondi l'evidenza. Noi ti conosciamo, non t'arrabbieresti tanto senza una ragione, se non fossi tanto presa da, da, dall'eroe!
Non so perché, ma è più forte di me!

-Lo amo, mannaccia a me!- sbottò la sedicenne stravaccandosi sulla sedia con un broncio.

I Libri rotearono gli occhi. Problemi di amore? Allora si potevano congedare. Che ne potevano sapere loro, un manuale di Pozioni, uno di Arte Oscura e uno di Storia della Magia, di amore? Però non potevano lasciarla così, si dissero. Si guardarono e capirono. Hermione fece per alzarsi quando il suo braccio urtò per sbaglio il manuale di Pozione, che cadde aprendosi a pagina 325. La ragazza chinò curiosa la testa, leggendo la prima riga che le capitò sott’occhio.

-Girare un paio di volte e dimenticare il passaggio precedente?- ripetè sconvolta.

Quando mai aveva letto una cosa simile? Fece per alzarsi e guardare meglio, ma gettò gli altri due per terra, accanto al primo. Con un terribile presentimento, si mise in ginocchio, sporgendosi per leggere prima su quello delle Arti Oscure, poi su quello della Storia.

-Non perdersi d’animo e abbattere il nemico senza paura, ricordandosi di attuare tutte le mosse precedentemente citate- lesse piano, mentre gli occhi si facevano sempre meno rossi e il suo animo recuperava forza.

-Fu una dura lotta, ma alla fine il Capo degli Elfi Domestici riuscì a vincere e a guadagnare la salvezza-

Ammettilo, che felice sarai.
Scusatemi, ma non glielo dirò
Che storie fai? Tanto glielo dirai!
Non lo farò, io, piuttosto, lo so

Hermione Granger scoppiò in una risata sincera e divertita, mentre allungava una mano verso i manuali. Li strinse al petto esattamente come avrebbe fatto se fossero stati degli amici a darle quei consigli preziosi. Il suo sguardo si tinse di una nuova determinazione, mentre rivolgeva alla bibliotecaria un sorriso orgoglioso e soddisfatto. Quella ricambiò, incerta.
Hermione si allungò per afferrare la borsa sul tavolo e si diresse a schiena dritta verso l’uscita. Da quel momento iniziava una guerra fredda contro la smorfiosa Lavanda Brown. Ron non avrebbe saputo niente, naturalmente, ma lei non si sarebbe data per vinta. Fece una carezza ai libri, prima di riporli nei loro scaffali.

Tanto lo sa già
Lasciatemi, tanto no..
Ti vada o no, l'ami e glielo dirai
Non cederò, ma io l'amo e lo so.

I Libri si guardarono soddisfatti. Si, ce l’avevano fatta.

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Ed eccomi con la seconda storia della Serie! Piacere a tutti di rivedervi *-* Dio, come sto pubblicando ultimamente..
Be', speriamo duri!
Un grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono, naturalmente! Soprattutto a quelle tre anime pie che hanno recensito 'Ti vada o no, Lily Evans'. Ovvero: Malandrina_97, lady musa96, Shine_.
Bellissime, bravissime, genissime *-* vi amo!
Al prossimo chap!
Besos
Gin