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Autore: Oswin_Pond91    19/10/2010    1 recensioni
Attraversai la strada per andare ad aspettare mia madre alla stazione degli autobus quando un auto rischiò di investirmi, tentai di evitarla ma caddi a terra buttando all’aria tutte le valigie.
Sebbene possa ricordare la famosissima Twilight Saga, l'intreccio della storia porta a mescolare un po' le carte.
Ci troviamo dopo Breaking Dawn: Bella e Edward vivono felici con la loro Renesmee, Carlisle e Esme vivono la loro eterna vita, Alice e Jasper passano il tempo viaggiando alla ricerca di altri "mezzi vampiri" come la piccola Cullen; l'unica coppia a cui verrà sconvolta la vita sarà quella di Emmett e Rosalie.
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kiss
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Ennesima visita a mia madre… uff, ero stanca di venire a Forks ma purtroppo mi toccava. Mio padre, pilota di aerei viaggiava di continuo e io non potevo stare con lui sempre. Beh si, da oggi mi toccherà stare a Forks da mia madre, Ilary.
Ah non mi sono presentata, il mio nome è Elisa, ho 18 anni e sono di Venezia, eh si, sono italiana… mio padre si chiama Pierluigi ed è italiano mentre mia madre Ilary abita a Forks ed ha un negozio di artigianato.
“Benvenuti a Forks” non volevo sentire nient’altro, nonostante avessi un papà pilota soffrivo il mal di aereo. Mi precipitai fuori e corsi a prendere le valigie. Mia madre sarebbe venuta a prendermi all’aeroporto con il solito catorcio, non lo voleva mai cambiare dato che conosceva il padre del grande meccanico Jacob Black, era da quando che si è messo con Renesmee che non lo vedevo, sarei andata a fargli una visita a La Push appena avrei potuto.
Attraversai la strada per andare ad aspettare mia madre alla stazione degli autobus quando un auto rischiò di investirmi, tentai di evitarla ma caddi a terra buttando all’aria tutte le valigie. La macchina era una Jeep bianca stupenda.
-Tesoro mio stai bene??
Disse mia mamma correndo ad aiutarmi, non volevo che tutti mi guardassero, avevo fatto una figura di merda
-Si mamma tutto ok… andiamo a casa per favore
mi alzai e corsi verso la macchina tenendo la testa abbassata, mi vergognavo da morire, odiavo essere osservata.
-Sei dimagrita tesoro??
Mi madre stava solo cercando di tranquillizzarmi, ero ancora rossa in viso
-No mamma, lo sai che sono una buona forchetta
guardai fuori dal finestrino io potevo anche esser cambiata ma Forks no, sempre il solito posto piovoso e nuvoloso. Ci fermammo ad un semaforo rosso quando vidi attraversare l’incrocio sempre quella jeep bianca, poteva essere sempre la stessa?? Mah, il semaforo diventò verde e noi proseguimmo verso il negozio d’artigianato di mia madre “I belli oggetti di Ilary Sany” nome un po’ banale ma efficace, i suo oggetti andavano venduti tutti i giorni.
Parcheggiò la sua macchina e aprì la porta di ingresso del negozio, ci venne ad accogliere una ragazza della mia età, mia madre avrà avuto bisogno di aiuto quest’estate
-Ciao sono Veronica
mi disse porgendomi la mano
-Io sono Elisa
gliela strinsi sorridendo, quella ragazza mi dava fiducia, non so il motivo ma in quel momento la vidi piangere in una stanza viola
-Ho sentito che andrai nella mia stessa scuola, tua madre mi ha raccontato che sei all’ultimo anno come me
disse, io caddi dalle nuove
-Eh si, mia madre a volte non sa tenere la bocca chiusa
fulminai mia madre con lo sguardo non mi piaceva che la gente sapesse troppo di me Veronica mi fece vedere il negozio era una ragazza davvero adorabile, avrei avuto una faccia conosciuta a scuola
-vedrai che ti ambienterai facilmente è una bella scuola
mi disse sorridendomi, io volevo capire ciò che avevo visto
-Veronica per caso ti sei lasciata con il ragazzo??
Lei mi guardò
-No perché??
Io sorrisi, forse non avevamo ancora confidenza
-Così
Il giorno seguente mi venne a prendere per andare a scuola Veronica, la sera prima ci eravamo scambiate un paio di sms e le raccontai della jeep bianca che mi aveva quasi investito. Corsi giù e raggiunsi mia madre che aveva già tutto pronto, la salutai e corsi nella fiat blu di Veronica
-Siamo già in ritardo
mi disse sgommando…
  
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