Non so perché m è venuta in mente questa one-shot ma mi è venuta. Non so se il personaggio è IC e neppure se quello che ho scritto potrebbe essere mai verosimilmente accaduto al protagonista di questa ff.
Però mi piaceva l’idea e l’ho buttata giù per iscritto, e una volta riletta l’ho trovata interessante. Spero possa piacere anche a voi!




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Un lupo che odia i lupi.

Guardò la sagoma inerme di fronte a lui con un misto di disgusto e terrore.
Era perfettamente conscio che quell’ammasso informe e sanguinolento era –o almeno era stato- un essere umano. Per quanto i suoi occhi non potessero dargliene conferma la sua testa quella certezza non cessava di urlarla.
Ed era anche conscio che era stato lui a ridurlo in quell’abominevole stato. Per quanto cercasse di convincersi che non poteva essere così sentiva il mormorio dello stomaco dentro cui strisciava viscida sia la sua cena sia la certezza di sapere da cosa fosse composta.
Strinse gli occhi sentendo la testa esplodergli e le lacrime pizzicargli sotto le palpebre mentre perseverava nell’osservare con crescente disgusto quella cosa informe frutto della sua mancanza di controllo vissuta nella notte appena finita.
Nella sua testa l’eco lontano di un pensiero, che gli aveva precedentemente riempito la scatola cranica, riecheggiava ancora, e parlava con la voce della scheletrica fame.
“Mangia ne hai bisogno”
Nell’istante stesso in cui quell’eco si concretizzò in quella frase chiara e distinta, la nausea che provava, già parecchia di suo, se possibile aumentò ulteriormente, a dismisura.
Scattando in avanti con il busto si piegò mentre lo stomaco gli si svuotava corrodendogli la gola e riversando al suolo ciò che restava del suo pasto.
Anche quando i numerosi conati smisero di scuotergli violentemente il corpo se ne restò lì fermo, ancora piegato in avanti, ancora con gli occhi chiusi, ancora tremando.
Aveva paura di rialzarsi, perché sapeva che fatica gli sarebbe costato ciò.
Aveva paura di aprire gli occhi, perché sapeva che la realtà era ancora ferma immobile, davanti a lui.
“Se non mangi non sopravviverai” tornò a ripete la fame, sempre sorridendo e mostrando i suoi denti, tutti canini e tutti affilati.
Ma lui di sopravvivere non aveva nessuna voglia.
“Basta” implorò piagnucolando, sperando che quella sua preghiera fosse sufficiente a fermare quell’incubo.
Ma non lo era e lui lo sapeva. Lo sapeva da anni ed era certo che quella consapevolezza non lo avrebbe mai abbandonato.
Erano le due del mattino in quella nebbiosa prateria scozzese, erano le due e Remus Lupin si augurava con tutto sé stesso di morire di fame.
Perché lui i lupi mannari li aveva sempre odiati.



Wow, è il mio primo lavoro su Harry Potter.

A dire il vero avevo già fatto altri tentativi (o mai pubblicati o subito cancellati) ma direi che come vera partenza su questo fandom una one-shot va più che bene. Quindi si può dire che è il primo lavoro finito. [Lettori:beh grazie tante è una One-shot!Pure breve]

Spero vi sia piaciuto questo piccolo lavoretto (dalle tonalità un po’ cupe/tetre)!

Al prossimo lavoro(se ce ne sarà un prossimo).

Kiss, Yoko_kun