E allora la storia era ricominciato.
Ciclicità della storia.
Ian lo aveva distrutto. Devastato. Rigettato nei meandri dei suoi incubi più profondi.
Sean cercava sempre di essere forte, di non abbassarsi a chiedergli aiuto e le poche volte in cui lo faceva era perché era davvero sull’orlo di un baratro.
Ma aveva capito che chiamare Ian era tempo perso, e poteva solo farlo stare peggio.
Era stronzo.
Egoista.
E nonostante il suo ruolo di cantante, le parole non erano il suo forte.
I personaggi NON mi appartengono e NON scrivo a scopo di lucro (:
[Sean Smith (The Blackout)/Ian Watkins]