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Autore: La Matta    20/10/2010    6 recensioni
Siamo di nuovo qui, col terzo capitolo delle "Saghe di Andael". Le solite trame, le solite guerre, i soliti scherzi, le solite idiozie, i soliti colpi di genio mal progettati e messi in atto peggio. La solita incongruenza, gli stessi dilemmi etici, gli stessi compagni. Continuano le avventure del seguace del cattivo ed amico dei buoni, della distratta anti-Nazgul, dell'Elfa iperattiva, dell'Umano burlone e spesso ubriaco, della ragazza che non sa badare a sé stessa, della Mezz'Aquila sull'orlo di una crisi isterica e di chi con loro. Tornano Andael, Joiandra, Charanna, Vanamir, Konstantin ed Ikar. Con tutti i deliri che abbiamo imparato ad apprezzare.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andael 3 - 1

Cronache di Andael

 

Andael: Lo Stregone Bianco e l’Apprendista Scemo

 

Piccola intro:

 

Lo so, sembrano passati anni dall’ultima volta che ci siamo degnati di abbassare gli occhi sulle avventure della Compagnia, e invece non è successo niente. Beh, a parte che la Compagnia si è divisa, che gli Orchi di Saruman hanno rapito Merry, Pipino e (e questa è la chicca) Andael, che Frodo e Sam sono partiti per Mordor ignari di portarsi dietro Vanamir, ubriaco marcio sul fondo della barchetta, che Aragorn, Legolas e Gimli hanno deliberato essere finiti in una compagnia di pazzi, che Boromir e Konstantin sembrano essersi finalmente fidanzati in maniera ufficiale, che lui si è quasi fatto ammazzare e che adesso sono entrambi a Caras Galadhon assieme ad Haldir e Charanna. Abbiamo scoperto che Sauron può scoppiare a ridere nonostante sia un’immateriale potenza malefica e, che diavolo, abbiamo conosciuto Joiandra, detta Joy, detta Spiritylla, che ha fatto amicizia col giovane Thèodred, nonostante questo sia quasi-stecchito. E siamo solo all’inizio, quindi non perdiamo tempo!

Cominciamo!

 

 

CAPITOLO PRIMO

MA PERCHE’ LUI?

 

(27 febbraio 3019, Emyn Muil)

 

- PATATE!- gridò Frodo, svegliandosi di soprassalto.

- Padron Frodo, che succede?- gli chiese Sam, sollecito

Il Portatore sgranò gli occhi, mentre il suo sguardo si perdeva nel vuoto

- Patate…- ansimò, sconvolto – patate verdi, tuberi arancioni, piccole carotine bluastre è… è… O Dio, l’Unica Nera Oscura Patata… è un carnevale di ortaggi!-

- Padron Frodo, state bene?-

Vanamir, che stava disegnando qualcosa con un gessetto sulla parete rocciosa, si voltò verso i due Hobbit, e scosse la testa : - Ma sì, che sta’ bene. E’ solo un po’ fumato, ecco.-

- E fumato di cosa, signor Vanamir?- domandò Sam, esterrefatto

- Beh, avete presente le foglie che avvolgono il pan di via? Beh… ah, lasciate perdere.-

Vanamir sbuffò. Aveva la peggior emicrania dal dopo-cataclisma (e per “cataclisma” s’intende quell’Oscura Giornata ormai remota nella sua memoria in cui Denethor l’aveva costretto a presenziare alla sfilata dei veterani, e lui aveva dovuto astenersi dal bere per ben dodici ore consecutive!) e non ricordava di aver bevuto qualcosa di tanto potente…

Insomma, aveva solo tracannato una fiaschetta di grappa dei Nani!

- … o erano due, le fiaschette?- si chiese Vanamir, a voce alta

- Erano tre!- esclamò Sam, alzando gli occhi al cielo

- Tre?- si sorprese il giovane (no, non posso chiamarlo Uomo… lo so che è la sua razza ma… Vanamir “Uomo”? Questo implica il concetto di “Maturità”! Non posso farcela ndAutrice) – ma ero convinto fossero solo due! Quella mentre salivamo e quella mentre piantavamo l’accampamento e quella mentre controllavo che si dormisse bene dentro alla tendina!-

- Sarebbero tre!- precisò Sam

- Sarebbero due.- replicò Vanamir, serafico.

Poi s’infilò una mano in tasca, estrasse un pacchetto di foglie dall’aria vagamente allucinogena e prese serenamente a masticarne una, crollando poi nel mondo dei sogni.

- … Pa-ta-te… tuberi danzanti… piccole carotine che preparano la cena per tutti…- delirava intanto il povero Frodo, inseguendo invisibili tracce nell’aria.

Sam si prese la testa fra le mani, sospirando.

Era illogico.

I Valar forse desideravano ardentemente che l’Anello cadesse nelle mani di Sauron? Nutrivano tutto questo risentimento verso la Terra di Mezzo? O si erano semplicemente distratti, mentre lui e Frodo partivano per la più pericolosa delle missioni, beatamente ignari di portarsi dietro pure Vanamir, in assoluto l’essere più inutile che Iluvatar avesse creato?

Guardando Frodo strisciare ballonzolando attorno al sacco a pelo, tipo un bruchino ubriaco, prese un lungo respiro profondo. Beh, se non altro per un po’ non avrebbe pensato alla terribile responsabilità di essere il Portatore dell’Anello…

- E poi c’era questo tipo strano che non voleva saperne di lasciarmi in pace…- bofonchiava intanto Vanamir, piombato nel proverbiale sonno profondo.

Rassegnandosi all’inevitabile, Sam si sedette fra i due compagni, trovò un modo per far star fermo Frodo, poi si appoggiò alla parete rocciosa e provò ad addormentarsi.

In quelle condizioni non avrebbero comunque potuto proseguire, tanto valeva riposarsi un po’!

 

(il giorno dopo, in un punto imprecisato sugli Emyn Muil)

 

- Cavolo, Frodo, qualcosa mi dice che ci siamo persi.- dedusse Vanamir, dopo aver camminato a zonzo per quattro ore e mezza ed essere tornati precisamente al punto di partenza. Era la terza volta che tornavano al punto di partenza, in effetti. C’era davvero qualcosa che non andava. Certo, avrebbero potuto usare la mappa! … se non fosse che Sam, in una crisi di stupidità (è una cosa contagiosa, io ne sono sicura… brr) l’aveva usata per soffiarsi il naso, e adesso le uniche parole comprensibili erano “Medio Harad” e “Forlindon”, ovvero due posti perfettamente inutili di cui pochi conoscevano l’esistenza.

Per la quarta volta, i tre compagni si trovavano davanti allo stesso bivio.

- Prendiamo a sinistra.- propose Sam

- No. Prima abbiamo preso a sinistra. Adesso andiamo a destra.- lo corresse Frodo

- Davvero prima abbiamo preso a sinistra?-

- Credo di sì.-

- No! Due volte fa abbiamo preso a sinistra! Quindi era il sentiero giusto! Ritentiamo per di qua e poi cambiamo strada al bivio quello con la roccia col muschio.-

- Sam, ci sono SOLO rocce col muschio, da queste parti.-

Frodo sospirò, indicando Vanamir che, sbadigliando, si era accomodato su, ovviamente, una roccia col muschio. Il giovane, sentendosi chiamato in causa, non poté trattenere un saluto cretino, di quelli con la mano aperta che fanno i bambini di cinque anni.

- Beh, Padron Frodo, temo che ci siamo persi.-

Il Portatore crollò seduto per terra, esasperato

- Mi arrendo! Non arriveremo mai a Mordor, non azzeccheremo mai il sentiero giusto e probabilmente sarà meglio perché se dovessimo riuscire a raggiungere Mordor, probabilmente saremmo capaci di buttare l’Anello nel monte sbagliato! Cribbio!!-

- Ma ragazzi, dov’è l’entusiasmo?!- proruppe Vanamir, balzando alle spalle degli Hobbit – dov’è tutta la vostra consueta ilarità?-

- Ci scambi per Merry e Pipino.-

- Ah.- il giovane si sedette di nuovo, ammansito -… è vero. Allora moriremo tutti.- ancora qualche secondo di penetrante silenzio… - Cosa c’è per pranzo?-

Per un istante, Frodo parve sul punto di impazzire e di tirare una roccia col muschio in testa a Vanamir, ma alla fine il suo animo gentile (sto lodando Frodo. Brr… ndA) ebbe la meglio, e l’Hobbit si mise a ridere.

- Abbiamo un sacco di Pan di Via.- li informò Sam – Ha un buon sapore.-

- E vada per il Pan di Via, allora.- annuì Frodo, recuperando un po’ di buonumore.

Vanamir fece un balzo, rischiando di ammazzarsi contro una delle solite rocce col muschio, e stese il suo mantello in mezzo allo spiazzo polveroso. Infine si sedette e, guardando ammirato la propria opera, declamò:- PIC NIC!-

 

(Caras Galadhon)

 

- Amore, hai scritto al piccolo per dire che siamo ancora vivi e in salute?-

- Immagino che “il piccolo” sia mio fratello Faramir.-

Konstantin scrollò le spalle, sollevando un sopracciglio

- E chi altri potrebbe essere mai?- chiese, come se fosse ovvio

- Un giorno noi due dovremo fare un discorsetto sui soprannomi.-

La ragazza sorrise, intrecciandosi i capelli ancora bagnati

- Ringrazia che non ne ho ancora trovato uno adatto a te. Comunque, non divaghiamo. Hai scritto a casa per dire che siamo vivi e vegeti?-

- Sì, certamente.- rispose Boromir, ironico

- Ah, ottimo.- sorrise la sua ragazza, compiaciuta.

Dopo crollò il classico silenzio.

- Non prendermi in giro!- esclamò Konstantin, dopo un po’

- Complimenti per il tempo di reazione.-la schernì Boromir

 

(Contemporaneamente, a Minas Tirith)

 

Denethor sgranò gli occhi, fissando il vuoto

- Dev’essere morto.- declamò

- Magari semplicemente non è riuscito a scrivere a casa.- ipotizzò Faramir

- Taci, figlio degenere, e dimostrati rispettoso quando si parla della morte di tuo fratello!-

- Ma magari ha solo dimenticato di…- il giovane sospirò, guardando Denethor. Aveva quell’espressione, che sembrava dire “non cambierò idea comunque, tanto vale che muori nel tentativo”. -… sì, padre, dev’essere morto, non ci sono altre spiegazioni.-

- Faramir, questa è tutta colpa tua!-

- Sì, padre.-

- Dovevi morire tu, al posto di tuo fratello.-

- Sì, padre.-

- E dovevi fuggire tu, invece di mia moglie.-

- Sì, padre.-

- E dovevi scomparire tu, invece che quel mezzo maniaco di tuo cugin…- Denethor parve riflettere per qualche secondo (???) -… no, beh, forse era  meglio che scomparivate entrambi.-

Faramir sospirò ancora, rassegnato

- Certamente, padre.-

- Bene, ora congedati, esci a capo chino da questa stanza e va’ a deprimerti sul campo di battaglia, facendo il tuo dovere e morendo per il bene della città!-

- … ovviamente padre.-

Mentre si dirigeva verso la porta, cercando di sembrare il più contrito e depresso possibile, Faramir si chiese come fosse possibile essere folli e sconnessi quanto suo padre. Beh, che poteva farci? Nulla. Alla peggio, la volta prossima avrebbe potuto fuggire nel cuore della notte assieme all’amica Konstantin.

 

FINE CAPITOLO PRIMO

 

 

 

La Coda

Che dire?

Siamo di nuovo qui, alla fine.

Per questo capitolo, Andael dividerà un po’ la parte del protagonista, perché le vicende da narrare sono davvero tante, ambientante un po’ dappertutto sulla Terra di Mezzo.

Alla fine, ho deciso di basarmi per lo più sul film, e di non ignorare completamente Frodo & Sam e Merry & Pipino. Anche gli Hobbit servono a qualcosa, m’insegna la vita (??)

Beh… buona lettura.

 

CHAR--

  
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