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Autore: RageandLove    21/10/2010    3 recensioni
«Noo!» esclamò alzandosi dalla sedia ed avvicinandosi a Harry «ascolti i The Starting Line?»
Harry sorrise alla domanda stupida. Se non gli ascoltassi non sentirei neanche il bisogno di girare con una loro maglietta, pensò, mostrando con orgoglio la t-shirt.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dougie Poynter, Harry Judd
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We got older, but we're still young.
The Starting Line - Best Of Me

 

 

Harry era nervoso. Era seduto su una sedia di plastica arancione, in attesa che qualcuno lo venisse a chiamare. Era da circa un'ora che era lì solo, a tamburellare le dita sulle gambe, ad andare sù e giù per la stanza o a fissare il vuoto. Era carico, carichissimo, ma l'ansia lo stava uccidendo, divorando. Per un momento, per un solo momento pensò di mandare all'aria tutto, di prendere le sue bacchette e di tornare a casa con una scusa tipo "Il locale delle audizione era chiuso, ci riproverò un'altra volta". Ma quando avrebbe potuto riprovarci? Quando avrebbe potuto provare ad entrare come batterista in un gruppo? Respirò lentamente e chiuse gli occhi, cercando di calmarsi un pò, il che, fu tutto inutile. Un rumore improvviso lo fece sobbalzare. Un ragazzo, avrà avuto più o meno la sua età, entro correndo nella stanza. Si fermò qualche secondo per riprendere fiato, poi si sedette sulla prima sedia che gli capitò davanti. Harry inarcò un sopracciglio, guardando il ragazzo che fece due bei respiri profondi. I due ragazzi nè si salutarono nè si parlarono. A Harry non andava molto parlare di una cosa così importante con il primo che gli capitasse davanti. Poi, pensò se anche quel ragazzo era lì per l'audizione. Di sicuro, nessuno viene qua per passarsi il pomeriggio! E se fosse stato anche lui un batterista? E se avessero scelto lui? La mente di Harry incominciò a giocare brutti scherzi. Accaldato, si tolse la felpa, restando in mezze maniche. Quel giorno aveva messo la maglietta dei The Starting Line, sperando gli portasse un briciolo di fortuna. Il ragazzo, improvvisamente, gli rivolse la parola.
«Noo!» esclamò alzandosi dalla sedia ed avvicinandosi a Harry «ascolti i The Starting Line?»
Harry sorrise alla domanda stupida. Se non gli ascoltassi non sentirei neanche il bisogno di girare con una loro maglietta, pensò, mostrando con orgoglio la t-shirt.
«Beh, sì. Mi piacciono parecchio» rispose al ragazzo che lo fissava con due occhioni sognanti. Per lui, trovare qualcuno con le stesse passioni, doveva essere un evento epico.
«La tua canzone preferita? Best.. » il ragazzo non fece in tempo a finire la frase.
«Of Me! Io la adoro» obbiettò Harry.
I due scoppiarono a ridere, senza motivo. Harry si dimentico di tutte le menate che si era precedentemente fatto.
«Mi chiamo Dougie. Sei qui per l'audizione?» Il ragazzo gli tese la mano.
«Io sono Harry, e sì, sono qui per l'audizione» fece Harry stringendola «Sono - a quanto dicono - un batterista»
«Oh, wow. Io c'ho provato con quello strumento, ma niente da fare. Io suono il basso»
Harry si sentì improvvisamente sollevato. Un bassista? Ciò voleva dire che il suo futuro da batterista nella band era ancora possibile.
«Pensi di passarla l'audizione?» chiese a Dougie, il quale continuava a fissare la maglietta del ragazzo.
«Basta volerlo»



Anno 2006, Wonderland Tour. 
Harry era seduto sul pavimento del camerino e stava giocando alla play. Dougie era straiato sul divano e sonnecchiava, ascoltando l'ipod.
Il tour stava andando alla grande; pochi giorni prima avevano fatto tappa a Manchester e quel concerto sarebbe poi uscito come dvd, il primissimo dvd della band. Tutti e quattro i Mcfly erano entusiasti. Harry stava finalmente arrivando al decimo, e ultimo, livello quando Dougie, alzatosi per andare a farsi un panino, inciampò nel filo della console, spegnendo tutto. Harry rimase a fissare lo schermo nero della tv.
«Oh!» esclamò Dougie, cercando di essere più convincente possibile «Ti ho fatto saltare tutto, Judd? Cazzo, scusa» 
«Ora me la paghi, Poynter!» ringhiò Harry, scaraventandosi sopra l'amico e bloccandolo a terra.
Incominciò a torturarlo con il solletico sulla pancia e lungo i fianchi. Dougie lo odiava tanto perchè ogni volta rischiava di soffocare.
«Hahah Harry hahaha piantala!» urlò contorcendosi tutto, cercando di liberarsi.
«Chiedi scusa» disse Harry, continuandolo a solleticare dappertutto.
«Ok! haha scusa, scusa. Hahah» strillò il ragazzo.
Harry smise di torturarlo mentre Dougie rimase sdraiato sul divano a prendere fiato.
«Sei sempre il solito» gli sussurrò all'orecchio Harry, prima di lasciare il camerino.
«Gne, gne, gne!» cantilenò il ragazzo.

   
 
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