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Autore: elfin emrys    23/10/2010    7 recensioni
Le lacrime scesero sul suo viso, scivolando sulle guance e le labbra chiuse, fino a raggiungere il mento, dove sostarono un poco prima di cadere a terra. Non c'erano singhiozzi o lamenti nel pianto di Merlin. C'era solo silenzio.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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-Ti odio!

Merlin cominciò a correre per i corridoi del castello, cercando di andare lontano il più possibile da quella camera. La corsa del moro era disperata, gli occhi chiusi pieni di lacrime, il respiro affannato dalla fatica e dal tentativo di calmarsi. Arthur, dietro di lui, lo rincorreva, mentre, nella sua testa, si formulava solo una parola. No. Non voleva farlo... Non voleva che lo sapesse così. No. Non così... Merlin quasi rotolava per le scale, cercando di non farsi raggiungere dal principe che, imperterrito, lo seguiva. Quando il vento fresco della sera gli colpì il viso accaldato, fu come una benedizione. La luna era alta nel cielo. Merlin corse verso il bosco, cercando di seminare Arthur che gli voleva parlare. Ma lui, Merlin, il suo servo, il suo amico, il suo amante, non voleva parlare. Quello che aveva visto gli era bastato. Non sentendo più i passi del principe, il mago si fermò. Le lacrime scesero sul suo viso, scivolando sulle guance e le labbra chiuse, fino a raggiungere il mento, dove sostarono un poco prima di cadere a terra. Non c'erano singhiozzi o lamenti nel pianto di Merlin. C'era solo silenzio. E il pianto silenzioso è quello in cui si corre il pericolo di perdersi. La mano del mago si andò a posare sul petto, dove il cuore sembrava aver cessato di battere. Il viso del moro era più pallido del solito, mentre chiudeva gli occhi e assaggiava il sapore del tradimento. Una mano calda si andò a posare sulla sua spalla. Merlin si girò di scatto, sorpreso. Era Arthur.

-Merlin...

-Sta zitto...

-Un attimo, ascoltami...

Il mago si girò verso il biondo con gli occhi che erano diventati neri.

-Non ti voglio ascoltare. Mi fai schifo.

Detto questo il giovane ricominciò a camminare nel bosco, sperando che il principe avesse capito. Arthur aveva la bocca leggermente aperta. Il cuore sembrava incrinarsi. L'orgoglio sibilava risposte che Arthur sapeva non necessarie. Vedeva Merlin allontanarsi da lui, lentamente, col cuore a pezzi. Chi lo ricostruirà dopo era una figura avvolta dalle nebbie del futuro, che in quel momento sembrava non arrivare. Il passato, invece, era crollato sulle spalle di entrambi i ragazzi. Arthur mosse la mano, quasi cercando di prendere Merlin che, invece, era troppo lontano. Troppo lontano.

 

E chi l'ha allontanato, Arthur Pendragon?

 

NOTE:

Lasciamo perdere il perchè di questa storia senza nè capo nè tantomeno coda. Ma spero che vi sia piaciuta comunque. Un po' triste, è vero, ma non c' l'ho fatta a farne una allegra.... Kiss

P.S. la frase finale è la coscienza di Arthur

   
 
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