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Autore: Melinda Pressywig    24/10/2010    5 recensioni
È qualcosa di particolare... Un inno alla vita credo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa:

Scritta quando avevo quattordici anni. Prima di pubblicarla l'ho revisionata.
Avrò cambiato qualche parola per renderla forse più scorrevole, ma la storia è sempre quella.
Ispirata dall'atmosfera creata dalla canzone degli Evanescence intitolata Missing.
Ciò che leggerete è tutto frutto della mia fantasia e immaginazione da quattordicenne quale ero. Spero vi piaccia e che sappiate cogliere il significato e ciò che ho immaginato.
Aspetto possibili recensioni o commenti. Mi farebbe molto piacere. Ci tenevo a pubblicarla e avere pareri.
Positivi o negativi che siano.
Buona Lettura.








***

 





 

Missing





 

La vita scorre, va avanti, senza mai fermarsi.

Ognuno di noi si emoziona, si rattrista, fino a quando non si accorge che questa è la vita che uno ha davanti. 
Percorre una lunga strada che dopo tanti e tanti chilometri, si ferma.

Vivi; è questa la parola giusta. 
Vivere; è questo il verbo più significativo di tutti.

Ma la vita non è una lunga strada per tutti, perchè c'è qualcuno che si risveglia da un lungo, quasi eterno sonno... 
Dove, avvolto dall'oscurità più profonda, non conosce niente del mondo, e ancora meno della vita che scorre interminabile. 

C'è qualcuno che, dopo essersi risvegliato, si accorge di vivere in qualche modo. 
È una sensazione nuova, mai provata prima.
Circondato dall'oscurità e dal buio, l'unico mondo che conosce è rinchiuso in sé stesso.
Non ha pensieri, non ha parole, non ha emozioni, non ha tristezze, non ha preoccupazioni.
Non ha niente, a parte il corpo e la mente vuoti. 

Ma improvvisamente si apriranno, per dare spazio alla vita, che scoprirà così intensamente da mancargli il respiro.

Sarà tutta una novità, che durerà ben poco... solo qualche minuto.
E saranno minuti preziosi, in cui avrà emozioni e tristezze, pensieri e preoccupazioni, tutto in una volta, in quei soli pochi minuti che gli saranno concessi.

Questa è la breve storia di una ragazza, che dopo lunghi anni vuoti, circondati dall'oscurità immensa, si risveglia nel mondo, un bel giorno di primavera; quando gli uccellini cantano e sono in amore, quando i fiori sbocciano e la vita ha di nuovo inizio per tutte le specie, anche per gli umani, che ricominciano a vivere in un certo senso...

Questo varrà anche per lei, una giovane donna senza nome e senza niente che per ora le appartenga. 
Una veste, lieve e bianca, come la prima volta che si viene al mondo, avvolge il suo delicato corpo appena rinato. 
Solo una luce nuova e fioca filtra da una grande finestra di una stanza ampia e vuota. 

Lei rinasce lì dentro, in segno della sua purezza mai violata in tutto questo tempo.

Si risveglia, ancora un po' frastornata e confusa dal nuovo ambiente in cui si trova, ma pian piano, si accorge di avere una nuova sensazione addosso. Sulla pelle e in sé stessa.

Ogni suo senso, che prima era il nulla, adesso è vigile e attento... in un istante, mille emozioni la travolgono. 

Si pone mentalmente le prime domande, chiedendosi  perché si sente strana,  perché si trova lì,  perché ha addosso una cosa stranamente piacevole e perché ha mille domande per la testa. 
Perché solo adesso scopre cose mai provate prima,  come mai la sua mente è così piena e perché le sta succedendo tutto precipitosamente...

Ha tanti perché per la testa... ma senza risposte.

Ma in fondo, sa che tutto questo è destinato a finire, senza nemmeno darle il tempo di riuscire a parlare e dire solo un Grazie al mondo. 

Lentamente scopre di avere un corpo, lentamente scopre di avere una cosa che adesso le appartiene, dove dentro ci sono emozioni... vale a dire il cuore.

Il suo cuore che batte forte dentro di sé e si riempie piano piano di ogni sensazione gradevole ogni… Tutto.

Ma quel tutto, ora, comincia a far male, e calde lacrime cadono senza sosta dai suoi occhi aperti, color celeste.

Dal suo viso scendono quelle prime lacrime bagnate che ad un tratto si fermano. 
In un secondo dentro di sé, sente un piccolo sollievo: sa che tutto questo non le è stato donato per cattiveria, angoscia o disperazione, ma solo per un motivo: la Vita.

La vita che fino a qualche attimo prima non esisteva;
La vita che nel suo quasi eterno sonno a volte sognava, e che la sua coscienza non avvertiva, era sempre incosciente.. il nulla. 

Ora è felice perché ha finalmente scoperto cos'è in tutto e per tutto la complessità della vita, che chissà chi, per quei pochi minuti, gliel'ha donata, con tanto amore e fiducia che a pochi eletti sono veramente concessi.

Lei, che nel suo cuore avverte un senso di benessere e allo stesso tempo rimorso, sa che ormai è giunto il momento di andarsene, e lasciare quel luogo di pace e serenità con occhi lucidi e pieni di vita, scoperta all'ultimo momento. 

Vorrebbe ancora sperimentare ogni sua capacità, ma in un tempo indefinito, in lei tutto si ferma completamente. 
Se il tempo si fermasse, lei si fermerebbe. 
Ed è così che con un'ultimo sorriso sulle labbra, rosa pallide, ritorna nel buio, nell'oscurità più totale. 

Una minuscola luce però, appare lontana e distante che sente ancora calda e vicina.

La richiamerà alla vita, quella che un giorno potrà riscoprire con meno fragilità e insicurezza e potrà vivere più di quei minuti passati nel mondo, ed essere come tutti noi che siamo poveri mortali.

La speranza non l'abbandonerà mai, perché ha avuto quello che sognava da tempo in quei pochi minuti di vita che le erano stati concessi. 












***









Spazio Autrice

Spero immensamente vi sia piaciuta.
Se sì, aspetto qualcosina.
Mi renderà felice.
Saluti Melinda Pressywig.




 
  
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