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Autore: Dazel    25/10/2010    5 recensioni
Si sentiva tagliato fuori da quell'angolo di mondo che Hershel si stava costruendo, e Luke non sapeva niente, nulla, se non che voleva disperatamente entrarvici. Si schiarì la voce in gola e ancora una volta interruppe il professore.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuori dalla finestra dell'albergo la pioggia cadeva bagnando qualsiasi cosa incontrasse. Per via dei grossi nuvoloni che ricoprivano ormai da giorni il cielo, nonostante fossero appena le diciassette, nella stanza regnava già un penetrante buio. Fu quando continuare a leggere in quelle condizioni incominciò a infastidirgli gli occhi che il professore decise di accendere una candela.
La luce comparve, fioca, in un secondo, rinvigorendosi rapidamente e iniziando a zampillare in una danza allegra. Luke, seduto dall'altra parte del tavolo, fissava la piccola fiammella affascinato.
“Professore” domandò quando una gocciolina di cera pallida si infranse contro il porta candele in argento “è una lettura molto interessante?”
“Sì, incredibilmente affascinante.” Layton girò una pagina senza aggiungere altro, immergendosi nuovamente nella lettura. Lo trovava quasi irritante, Luke, quel comportamento. Da quando erano tornati a Londra il professore si era dedicato solamente alla lettura di tomi dall'aria pesante e alla compilazione dei suoi diari. Luke, per cercare di capire cosa passasse per la testa dell'uomo, una notte aveva aperto di nascosto il cassetto del comodino e aveva sottratto un diario rilegato in pelle, ma quando iniziò a leggerlo si rese conto che questo conteneva solamente appunti indecifrabili.
Si sentiva tagliato fuori da quell'angolo di mondo che Hershel si stava costruendo, e Luke non sapeva niente, nulla, se non che voleva disperatamente entrarvici. Si schiarì la voce in gola e ancora una volta interruppe il professore “E di cosa parla?”
Layton non rispose, stando zitto per una manciata di minuti a contemplare sempre la stessa pagina, lo stesso paragrafo, la stessa riga. Luke capì, il professore aveva smesso di leggere. Si sentì inquietato, pensava di aver fatto arrabbiare il professore con le sue continue domande, che fosse irritato dalle interruzioni e avesse deciso di smettere di leggere finché il bambino non avesse capito che era di troppo lì, in quel momento. Eppure, quando Hershel alzò gli occhi, Luke non vi lesse né ira né irritazione, erano colmi di uno strano sentimento che Luke, lì per lì, interpretò come dolcezza.
“Tra qualche ora madama Redson verrà a portarci la cena. Che ne dici se dopo mangiato ci dedichiamo un po' di tempo? Mi piacerebbe farti ascoltare un enigma che ho sentito oggi alla locanda.”
“Ma professore...”
“Non pensare io ti stia evitando, non è affatto così. Mi spiace non starti prestando molte attenzioni, ma dopo tutti questi misteri ho pensato fosse bene sia per me e sia per te prendere una pausa. Sto leggendo molto per riprendere la mano con l'archeologia, vorrei riprendere ad insegnare. Sei solo un bambino, hai bisogno di una vita tranquilla.” Sul suo volto si distese un sorriso “Mi spiace averti preoccupato tanto da spingerti a curiosare nei miei diari...”
Luke arrossì di colpo, allora il professore sapeva...!
“Mi dispiace!” disse velocemente, sperando le sue gote rosee non si notassero “V-Volevo solo sapere se qualcosa la preoccupava, se potevo in qualche modo aiutarla...!”
“Va tutto bene” Layton allungò la mano ed accarezzò la testa di Luke. “Va tutto bene.”
Il bambino sentì una strana gioia invadergli il cuore... bastava così poco per renderlo felice, una carezza dal suo beniamino e la promessa che gli avrebbe dedicato un po' delle sue attenzioni. Perché quelle, per Luke, erano tutto.
   
 
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