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Autore: BambolaMorta    25/10/2010    5 recensioni
Non avrebbe più bucato.
Gliel'aveva promesso.
Si strinse contro al cuscino, con le lacrime che già scendevano copiose dagli occhi verdi.
Gliel'aveva promesso...
Chissà da quanto tempo era già andato via,protetto dal sonno e dal silenzio.
Max si fregò gli occhi con i pugni chiusi, mentre si tirava su a sedere sul materasso.
Gli aveva promesso che non si sarebbe più fatto d'eroina.
Lui...gliel'aveva promesso.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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i promise Non avrebbe più bucato.
Gliel'aveva promesso.
Si strinse contro al cuscino, con le lacrime che già scendevano copiose dagli occhi verdi.
Gliel'aveva promesso...
Chissà da quanto tempo era già andato via,protetto dal sonno e dal silenzio.
Max si fregò gli occhi con i pugni chiusi, mentre si tirava su a sedere sul materasso.
Gli aveva promesso che non si sarebbe più fatto d'eroina.
Lui...gliel'aveva promesso.
Si sentiva solo, spaesato.
Con la mano spostò le ciocche scure appiccicate alla fronte, mentre a tastoni cercava la t-shirt nel groviglio di coperte.
Ronnie.
Non faceva altro che pensare a lui.
Non aveva mantenuto la sua promessa.
Di nuovo.
Sospirò, scendendo lentamente dal letto e dirigendosi in boxer verso la cucina.
L'avrebbe aspettato alzato, come la volta precedente.
Accese solo una lampada dalla luce soffusa in salotto, ma anche quella bastò a fargli male agli occhi irritati dalle lacrime.
Ringhiò un "fanculo" tra i denti mentre iniziava a prepararsi un caffè nero praticamente al buio.
Si scottò con l'acqua bollente e imprecò un'altro paio di volte prima di decidersi che accendere almeno una luce sarebbe stato di grande, grandissimo aiuto.
Quando l'acqua ebbe bollito, ci versò dentro il caffè solubile e iniziò a sorseggiarlo silenziosamente.
Faceva schifo.
Faceva tutto schifo.
Si rannicchiò sulla sedia, stringendo con le braccia le gambe nude e lasciandosi scaldare dalla tazza bollente tra le mani.
Faceva così freddo senza Ronnie...
Il suonare ronzante del campanello lo fece sobbalzare e versarsi del caffè sulla vecchia t-shirt del liceo che aveva addosso, con il cuore in gola.
Pregò un dio in cui non credeva, sperando che non fosse la polizia.
Aprì la porta come un bimbo che si china a guardare se sotto al suo letto ci sono i mostri, con le ginocchia tremanti.

Ronnie.
Piangeva.
"Ma...Maxie..."
Lasciò cadere a terra due bustine di stagnola con ancora l'eroina dentro.
Non si era fatto.
Aveva mantenuto la promessa.
Max si affrettò a calciarle il più lontano possibile dal suo ragazzo, in attesa di farle finire nelle fogne con un deciso colpo di sciacquone.
Non in quel momento, però.
Era un'altra la priorità.
Strinse a sè Ronnie con tutta la forza che aveva.
Merda, si stava di nuovo mettendo a piangere e si sentiva uno scemo lì, in mezzo al corridoio, a stringere convulsamente il suo ragazzo contro al petto.
"Maxie...ho tanta paura...", singhiozzò Ronnie nella sua spalla, mentre Max gli accarezzava i capelli.
"Sssht, stai tranquillo. Io sono qui con te, Ron. Sarò sempre qui, te lo prometto..."
E Max, ne era convinto, non avrebbe mai infranto la sua promessa.

Angolino cimitero:
Pietà, please xD
So che fa schifo, l'ho scritta durante la desolante ora di letteratura e, poveretta, ne ha risentito molto.
Lo lasciate lo stesso però un commentino?
Dedicata a der Hysteria, come sempre ;)
Rest foREVer in a little piece of heaven, guys... 
  
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