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Autore: Moriartied    25/10/2010    4 recensioni
Piccola one-shot, nata tempo fa, che mi decido a pubblicare solo ora...ve lo dico subito, Draco sarà molto OOC e so che a molte fan del genere non piacerà (ad essere sincera non piace neppure a me...non in modo eccessivo almeno). Comunque, spero vi piaccia =D
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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In attesa dell'ispirazione per il terzo capitolo, pubblico una breve one-shot. Spero vi piaccia =)


Un mattino, un mattino piuttosto freddo ad essere sinceri, il cielo coperto da nuvole e si poteva scorgere, se si era fortunati, un leggero raggio di sole. Ma d'altronde era sempre così in quel cimitero, costruito con le lacrime della gente e le preghiere. Lì vi era una giovane ragazza dai capelli bruni, che ricadevano leggeri sulle spalle in piccole ciocche crespe, gli occhi dello stesso colore dei capelli, la pelle leggermente abbronzata. Avanzava lentamente, senza fretta, come se volesse rimandare il più possibile quel momento. Le sue mani tenevano un mazzo di fiori, fiori di campo, dai vari colori brillanti, il profumo che ne riempiva l'aria. La giovane donna si fermò, arrivata alla propria meta e subito piccole lacrime argentee cominciarono a bagnarle il volto, cadendo poi con delicatezza sul terreno. Senza badarci prese dei fiori secchi che c'erano in un piccolo vaso di ceramica e al loro posto mise i fiori che fino a quel momento aveva stretto nelle sue mani. Con estrema tristezza si costrinse a dover alzare il volto e posare il proprio sguardo sulla foto di un giovane, molto bello, il volto affilato, i capelli di un biondo quasi bianco e gli occhi grigi. Alla vista di quella foto le lacrime cominciarono a scorrere più velocemente, le labbra della ragazza tremarono e un singhozzo le uscì dalla bocca...
-Draco....- fu l'unica parola che sussurrò, poi venne invasa dal dolore e si appoggiò al freddo marmo che racchiudeva la bara del ragazzo. E fu lì che i ricordi riaffiorarono, da soli, senza che lei li richiamasse.



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-Ehi Mezzosangue!-
Hermione si girò sentendosi apostrofata così.
-Che cosa vuoi Malfoy, non ho tempo?- disse lei con tono esasperato.
-Volevo dirti che hai un qualche animale peloso in testa. Oh scusa, sono i tuoi capelli, non l'avevo notato.- rispose il giovane Malfoy e i suoi compari ridacchiarono.
Hermione sospirò e fece per andarsene quando venne richiamata.
-Ah Granger!- lei si girò di nuovo e vide le labbra di Draco muoversi, senza però che ne uscisse alcun suono.
"Ci vediamo sta sera" riuscì a leggere lei e arrossì, correndo via e raggiungendo i suoi amici.
-Hermione, che ti è successo? Sei completamente rossa!- esclamò Ron vedendola.
-Niente, niente, è il caldo...- rispose lei distrattamente.
-Strano, oggi non fa poi tanto freddo.- disse Harry guardando il cielo.
-Lasciate perdere, piuttosto muoviamoci ad andare a lezione, o la McGrannit non esiterà a lasciarci il triplo dei compiti.- fece lei impaziente e Ron la prese per mano, con dolcezza e la baciò sulle labbra. A quel gesto, qualcosa dentro di lei si mosse...il senso di colpa? Lei si staccò velocemente da lui.
-Muoviamoci!- esclamò lei e corse via.
-Non capisco cos'abbia. E' strana.- disse Ron grattandosi la testa, confuso. Da lontano Malfoy fece un ghigno mentre guardava i crespi capelli di Hermione che le danzavano sulla schiena mentre lei correva.



Sera, la luna illuminava il castello e la luce entrava dalle finestre con le grandi vetrate. Una ragazza dai capelli ricci, raccolti in una coda di cavallo, era appoggiata al muro, vicino alla statua di un cavaliere senza testa: tra le mani teneva una piccola borsettina in mano. Dei passi rimbombarono in quel corridoio vuoto e lei trattenne il respiro. Qualcuno si avvicinò a lei e non appena riuscì a riconoscerne il volto si rilassò.
-Allora sei venuta, non credevo che una studentessa modello come te Granger, fosse capace di una cosa simile.- disse con una risatina Draco Malfoy. Hermione sorrise maliziosa.
-Ci sono ancora tante cose che non conosci di me, caro Malfoy.-
-Draco. Solo Draco.- disse lui avvicinandosi e la baciò con passione sulle labbra e lei ricambiò, non come quella mattina con Ron. Draco si staccò da lei malvolentieri.
-Se penso che queste labbra sono state sfiorate da quelle di Weslaey.-
-Tu sei stato il primo però...e Ron è solo un lontano ricordo. Anche se mi dispiace per lui.- disse lei e il suo sguardo si spostò dal viso del ragazzo al pavimento. Draco l'abbracciò, sussurrandole all'orecchio.
-Non pensarci. Adesso siamo solo tu ed io e questa sera scapperemo, infischiandocene di tutto e di tutti! E nessuno ci fermerà! Nemmeno il Signore Oscuro potrà fermare due innamorati!- esclamò infine lui, deciso. Lei annuì e sciolse l'abbraccio.
-Ho preparato tutto. Andiamo, scappiamo! Ah, a proposito, la tua battuta di sta mattina...era patetica!- disse lei ridendo e lo prese per mano. Abbassò l'ascia che la statua del cavaliere reggeva ed entrarono in un lungo tunnel, verso la libertà.



Delle impronte si scorgevano sul terreno innevato di Hogsmeade, il cielo cominciava a diventare più chiaro e la notte stava per lasciare il posto al giorno. Era quasi l'alba. Draco ed Hermione erano diretti verso il bosco, correndo, incespicando fra i rami, ma decisi a raggiungere la loro meta.
-Ci siamo quasi Hermione!- disse Draco a bassa voce e la guardò, sorridendo, un sorriso dolce, angelico. Lei lo guardò incantata ed inciampò.
-Hermione!- esclamò il giovane Malfoy e poi tutto accadde molto velocemente. Erano circondati, circondati da migliaia di figure incappucciate. L'unico senza maschera ne cappuccio era un uomo dal volto serpentesco, gli occhi rossi, come se fossero inniettati di sangue.
-Draco, stavi forse cercando di sfuggire dal tuo Signore?- disse Voldemort con leggerezza, quasi senza muovere le labbra. Draco mise al riparo Hermione dietro di sè.
-Ah, capisco. E' per lei, una sudicia mezzosangue, che stai voltando le spalle a me, NON E' COSI'?- gridò infine Voldemort, muovendo la bacchetta che reggeva tra le dita bianche e scheletriche e Draco cadde, le mani strette ai fianchi, come se fosse legato da corde invisibili...
-Her...mione..Scappa! Scappa più lontano che puoi!-
-NO! NO, NO, NO!!- urlò lei in lacrime.
-VAI!!!- Lei scappò, ma nessuno la inseguì e un urlò riempì l'aria e quell'urlò le fece male al cuore. Hermione si fermò, voltandosi indietro. Le urla erano cessate.
-Draco...- sussurrò lei e fece per correre, ma qualcuno le pose una mano sulla spalla. Una mano gentile, per niente nemica.
-Non puoi fare più nulla per lui.- La ragazza si voltò e vide il volto di Silente e dietro di lui Harry e Ron. Lei pianse e si gettò a terra, sconvolta.
-Hermione!! Hermione che succede? Che succede!?- esclamò Ron, scuotendola per le spalle. Lei lo allontanò e si coprì il viso con le mani...
-Voldemort... Draco... morto...- disse lei fra i singhiozzi e sia Ron che Harry compresero tutto solo in quel momento, ma Silente non disse nulla, aveva capito tutto sin dall'inizio.
-Malfoy? Da quand'è che lo chiami per nome, eh Hermione?- le chiese acido Ron e lei scosse la testa, come per scacciare qualcosa di molesto. Harry non voleva infierire e le tese la mano, per farla alzare.
-Portate la signorina Granger in infermeria. Si occuperà Madama Chips di lei.- disse Silente e mentre i tre tornavano al castello un ultimo singhiozzo si levò nel cielo.



Quel mattino era soleggiato, non vi era neanche una nuvola. Un tempo totalmente inappropriato per ciò che si stava per celebrare. Una bella bara di legno di biancospino era portata da degli uomini in nero fino alla riva del lago. Migliaia di sedie riempivano il parco e una ragazza piangeva in silenzio, in prima fila, lo sguardo rivolto verso l'erba bagnata dalla rugiada. Gli uomini posarono la bara su una tavola e la ragazza si alzò di scatto, correndo verso il corpo che riposava lì dentro.
Gli occhi della ragazza, già rossi e gonfi, si riempirono nuovamente, forse per la millesima volta e le lacrime bagnarono il volto di Draco Malfoy.
-Draco...amore...è tutta colpa mia, tutta colpa mia...- sussurrò lei al volto angelico del ragazzo. Si sporse un po' di più e baciò quelle fredde labbra per l'ultima volta e ricordando il sorriso che lui le fece prima di sparire per sempre. Quel sorriso angelico.
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Hermione sfirorò la foto di Draco, baciandola.
-Ciao, mio angelo biondo....- sussurrò lei e alzandosi, voltò le spalle al bianco marmo, andando verso l'uscita, il ricordo ancora vivido di quel sorriso nei suoi pensieri.



 Bè, che dire...piuttosto sdolcinata no? Anche se non è esattamente il mio genere, mi è piaciuto davvero molto scriverla, anche se mi rendo conto che è piena di clichè, e di questo vi chiedo scusa...detto questo, fatemi sapere che ne pensate! Baci,
MissMalfoy1

   
 
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