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Autore: lisa76    26/10/2010    9 recensioni
Allora nessun vampiro in questa storia solo degli umani. Bella è la figlia del Dottor Cullen, insieme ad Alice ed Emmet, e si trasferiscono da New York a Forks durante l'estate. Edward è il figlio dello sceriffo. E' una storia d'amore tra adolescenti. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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51 - è solo Reneè

Buongiorno/sera/notte vedete voi quando leggete ^^ 

A rieccoci !!! Avevate perso la speranza? No dai non dite così, ormai dovreste saperlo che sono inaffidabile come pochi é.é però ci sono. Non vi chiedo neanche più scusa perché mi sembra ridicolo, però una cosa ve la chiedo se dovete lasciare recensioni per chiedermi: QUANDO POSTI? lasciate perdere, non fatelo ! Anche perché è controproducente per voi. Io ho pochissimo tempo e quando riesco a connettermi e vado alle recensioni sono curiosa di sapere come vi è sembrato il capitolo e se avete domande, dubbi, suggerimenti e perché no insulti o critiche. Ma se leggo QUANDO POSTI? mi viene il nervoso e chiudo subito, cercando di evitare il sito per giorni che poi puntualmente diventano settimane.
Quindi fate voi, a me non sembra che vi convenga, ma se non riuscite a non scrivermi QUANDO POSTI? allora dovrete adeguarvi a tempi ancora più lunghi.
Scusate, ma come si dice " Per colpa di Qualcuno non si fa più Credito a Nessuno". Per tutte le altre le risposte alle recensioni sono in fondo come sempre.

Per tutti coloro che voglio sapere quanto durerà ancora la storia vi anticipo che siamo alle battute finali. Direi 3/4 capitoli, dopo di che mi concentrerò sull'Antidoto e su altre cose, per maggiori informazioni andate al
blog.

Vi ringrazio fin d'ora per la pazienza e l'attenzione con cui mi seguite. Veramente non lo merito.

Altre cose ?!? Ah si questo è solo EPOV mentre il prossimo dovrebbe essere tutto di Bella, ma proiettato in un periodo più avanti o almeno sono queste le mie intenzioni oggi, domani potrei avere un ispirazione diversa e fare tutt'altra cosa quindi restiamo su questo capitolo che ribadisco vede solo Edward come narratore, mi sembrava doveroso visto il momento critico.
Spero vi piaccia come sempre.

Grazie a tutti per essere qui, come sempre!!!

Lisa

Vi ricordo il blog: http://acasadilisa.blogspot.com/

set - ( non c'è non ci ho pensato sorry ^^ )

Cap.51 –  è solo Reneè

Pov Edward

A pochi passi dal Jake's Dilemma, che per quanto sia un bel posto non mi vedrà mai più fra i suoi clienti, estraggo il cellulare e chiamo Bella.

Scopro che si trova proprio dietro l’angolo al Cava Wine Bar e la raggiungo velocemente decidendo che invece questo posto ci rivedrà spesso, è accogliente e sofisticato insieme proprio come la mia ragazza che mi sorride dolcemente mentre mi avvicino a lei.

<< Un Wine bar caraibico? >> chiedo divertito.

<< Era vicino e la musica caraibica mi mette allegria >> risponde come se fosse la cosa più normale del mondo, facendomi sorridere ancora di più.

Pazza, è completamente pazza e io la amo anche per questo.

Prendo posto accanto a lei e ordino anch’io un cocktail analcolico al cameriere che si è avvicinato non appena mi sono seduto, sorridendo sornione alla mia ragazza e guadagnandosi un occhiataccia da parte mia.

Bella mi guarda aggrottando le sopracciglia e io scuoto la testa mormorando un << ti guardava troppo >> che le fa alzare gli occhi al cielo, ma contemporaneamente si avvicina  e mi bacia dolcemente sulle labbra.

<< Allora ? >> chiede quando si allontana da me quel tanto da poter parlare e mordicchiandosi il labbro inferiore in un modo talmente innocente che la fa sembrare ancora più sexy.

<< Avrei preferito un bacio più approfondito e qualche coccola in più, ma visto che siamo in un luogo pubblico mi posso anche accontentare >> dico ridacchiando mentre le accarezzo il viso ancora poco distante dal mio.

Lei però non apprezza il mio tentativo di stemperare la tensione e mi rifila un pugno sulla spalla.

<< Scemo! Dicevo con tua madre >> dice leggermente irritata.

<< Reneè >> la correggo automaticamente, mentre lei inclina il capo e mi guarda interrogativa. Le sorrido appena per poi spiegarle il perché della mia precisazione.

<< Quella donna mi avrà anche messo al mondo, ma è la cosa più lontana da una madre che io abbia mai avuto la sventura di incontrare nella mia vita  >> dico tagliente.

Non c’è nulla in lei di quello che dovrebbe essere l’amore materno, nelle due ore in cui abbiamo parlato non ho visto in lei né orgoglio per i miei successi, né ansia per quanto di brutto mi è capitato in questi anni di lontananza.

Nei suoi occhi o nelle sue parole non c’era nulla di quel amore in sordina che Leah mi ha rivolto in questi anni, quel ansia per la mia sicurezza, quel orgoglio per i miei successi, quella cura sottile che mi ha sempre dedicato, le attenzioni celate per non farmi innervosire, quel amore che la seconda moglie di mio padre mi ha riservato dal primo momento in cui è entrata a far parte della mia vita e che io, sciocco e accecato dal amore verso una donna che non è in realtà mai esistita, ho imparato ad apprezzare e capire solo ultimamente.

La cara Reneè si è semplicemente offerta di pagarmi la retta del Julliard, ancora una volta dimostrandomi che per lei i soldi sono l’unica cosa importa.

Complimenti ! Che bella madre che ho ! Anzi a dirla tutta non ce l’ho e non l’ho mai avuta.

Bella mi guarda comprensiva e mi stringe a se come per dimostrarmi, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che lei c’è per me.

La stringo forte a mia volta per trasmetterle tutta la mia gratitudine e le sussurro all’orecchio che la amo, facendole nascere un dolce sorriso sulle labbra.

Ci ricomponiamo quando il cameriere porta il mio cocktail e a quel punto comincio a parlare.

Le racconto a grandi linee quello che è successo e alla fine ammetto quanto sono deluso da quella donna, che ho idealizzato per troppo tempo, anche odiandola in tutti questi anni non ho mai smesso nel più profondo di me di sperare che a tutto ci fosse una spiegazione. Una spiegazione plausibile per il suo abbandono e per il successivo silenzio.

Beh la spiegazione l’ho avuta, non era di sicuro quello che mi aspettavo, ma l’ho avuta.

<< Una cosa positiva però c’è >> ammetto infine riemergendo dai miei malinconici pensieri sul passato. << Charlie e Leah non si dovranno più preoccupare per la mia retta scolastica qualora fossi ammesso alla Julliard. >> dico sorridendo appena, per la mia famiglia è una gran cosa visto che difficilmente ce lo saremmo potuti permettere, ma dentro di me rimane quel vago senso di rabbia che mi spinge a ripetermi che come sempre Reneè crede di comprarmi, lo ha fatto per anni mandandomi quegli stupidissimi assegni, ma non si è mai chiesta se era ciò che volevo.

La mia frustrazione deve essere palese sul mio viso, perché Bella mi stringe forte una mano e mi sussurra che le dispiace tanto.

L’ombra di tristezza che vela gli occhi della mia ragazza mi riscuote.

Il passato è passato, avevo deciso di chiuderlo in un cassetto non appena terminato l’incontro con Reneè e devo farlo. Non serve a nulla crogiolarsi sul passato o sulle evidenti manchevolezze di una madre che non è mai stata tale. Soprattutto se tutto ciò intristisce la mia Bella.

Scuoto la testa e le sorrido deciso come non mai a mettere fine a questo momento triste.

<< Sai però qual è la cosa peggiore? >> chiedo  in tono meditabondo e facendo una faccia contrita decisamente buffa tale da alleggerire di molto la tensione del momento, lei semplicemente scuote la testa e mi fa un piccolo sorriso, forse incoraggiato dal mio tono leggero.

<< Il dover ammettere che papà aveva ragione >> dico melodrammatico, come se fosse la cosa peggiore al mondo e infatti lei scoppia a ridere facendo sorridere anche me.

<< Cosa ridi? Ti rendi conto che dovrò farlo anche con lui? Una tragedia! Me lo rinfaccerà a vita >> concludo portando teatralmente una mano al petto e fingendo una pugnalata.

Lei ride felice e mi abbraccia dandomi dello stupido e baciandomi dolcemente.

<< Sa signorina Cullen cosa dovrebbe fare lei adesso? >> le chiedo formale appena si scosta da me.

I suoi occhi mi guardano sorridenti e mi da corda chiamandomi signor Swan e incitandomi a illustrarle i suoi doveri.

<< Dovrebbe ricondurmi a casa e passare le prossime ore, prima del arrivo delle nostre famiglie, a prendersi cura del sottoscritto. Per alleviare la mia triste condizione >> dico maliziosamente facendole chiaramente intendere cosa intendo per “prendersi cura”.

Lei sorride divertita e mi sprona a pagare il conto e correre a casa.

 

Quando qualche ora e parecchie coccole dopo arriva la mia famiglia ci trova ad accoglierli alla porta, felici e rilassati.

Per un momento ho pensato di essere proiettato nel futuro, mentre tenendo Bella allacciata a me per la vita, ho aperto la porta alla mia famiglia.

Sarà così il mio futuro? Non lo so ma ci spero tanto.

Bella ci saluta poco dopo ansiosa anche lei di raggiungere la sua famiglia, prima di allontanarsi mi ricorda che mi ama e io le dico che la chiamerò più tardi, ma appena la porta si chiude sento già la sua mancanza.

Leah intercetta il mio sguardo triste e sorridendomi dolcemente.

<< Poteva restare Ed >> dice accarezzandomi il braccio quando le vado a sedere vicino.

<< No lascia stare, non è il caso >> dico semplicemente sorridendole grato comunque del suo sostegno.

<< No infatti, poi chi la sente sua nonna >> dice mio padre rientrando in salotto dopo aver messo Seth a dormire, notevolmente provato dal viaggio aereo.

<< Dorme? >> chiede Leah a mio padre che annuisce per poi sorridere divertito.

<< Dovevi vederlo Ed, era super eccitato dal idea di salire in aero, non ha chiuso occhio un attico, continuava a corre prima da Alice, poi da Rose e perfino da Emmet che gli ha detto che era talmente in alto che gli altri bambini li avrebbe visti come delle formiche, penso che quella sia stata la goccia finale. Ha passato il resto del viaggio appiccicato al finestrino per vedere i “bambini formiche” come li ha chiamati lui >> mi racconta un Charlie decisamente rilassato, come non l’ho quasi mai visto in vita mia.

Sorrido a mia volta e gli racconto in breve del provino e di come penso, spero, credo sia andato.  Ora però non ho più scuse, devo dire a mio padre e Leah che ho incontrato Reneè, quasi mi sembra un crimine interrompere o meglio gelare il bel clima che si respira in questo salotto, ma purtroppo non ho altra scelta.

<< Papà, Leah devo dirvi una cosa >> dico tornando serio e puntando gli occhi in quelli di mio padre, che li sgrana leggermente stupito dal mio cambio repentino. Si acciglia un po’ e mi fa segno di continuare, mentre Leah quasi non respira, purtroppo memore delle violente sfuriate che fino allo scorso anno si tenevano tra di noi.

<< Ho incontrato Reneè >> dico lapidario senza staccare gli occhi dai suoi, ma vedo entrambi irrigidirsi e so che hanno capito di chi parlo.

<< E’ qui? – chiede mio padre – Ti ha cercato lei? >>  aggiunge subito dopo mentre negli occhi vedo un lampo di puro odio.

<< L’ho incontrata ieri sera ad un evento benefico della nonna di Bella, mi ha avvicinato lei, io non l’avevo riconosciuta >> ammetto infine, pur sapendo che comunque avevo visto qualcosa di familiare in lei.

<< Come avresti potuto Ed, quando se n’è andata da Forks eri solo un bambino >> mi dice Leah sporgendosi per stringermi la mano, apprezzo che abbia parlato di lasciare Forks e non noi, ma vedo chiaramente mio padre stringere i pugni. Lo capisco, forse ora lo capisco ancora di più.

<< Oggi ci siamo incontrati e abbiamo parlato >> aggiungo guardando ancora e solo mio padre, ma stringendo forte la mano di Leah.

<< E … >> dice lapidario lui. Posso percepire la sua rabbia anche se c’è Leah seduta in mezzo a noi.

<< E volevo chiederti scusa, avevi ragione tu >> ammetto senza abbassare il capo a quel punto lo vedo stringere gli occhi ed annuire leggermente. Io invece ho un nodo in gola, ma so che devo andare avanti, non è l’unico a cui devo delle scuse.

Sposto lo sguardo su Leah che ha gli occhi lucidi e stringe oltre alla mia anche la mano di papà adesso.

<< E volevo chiedere scusa anche a te Leah, mi sono comportato male con te, so che te l’ho già detto, ma forse mai come oggi sono riuscito veramente a comprendere quanto io sia stato ingiusto con te. Non volevo darti la possibilità di sostituire mia madre, quella madre che però non è mai esistita, che io mi sono costruito nella mia testa. L’ho giustificata per anni, dando a voi la colpa di tutta la mia infelicità. Ora capisco quanto sia stato ingiusto e sbagliato da parte mia. Scusatemi. >> riesco finalmente a confessare con gli occhi lucidi a mia volta.

<< No tesoro, non dire così. >> sussurra Leah abbracciandomi << E’ tua madre, tu devi volerle bene. Non ti preoccupare per quello che è stato. Ora va tutto bene. Ora siamo una famiglia felice. Vero Charlie ? >> continua lei con le lacrime agli occhi cercando il sostegno di mio padre.

Io sposto gli occhi su di lui. Ha le labbra e i pugni contratti. Ma quando la moglie lo richiama lui la fissa spaesato, come se non avesse sentito una parola di quello che ha detto. Leah deve intuirlo infatti ripete che siamo una famiglie e che siamo felici.

<< Il passato è passato >> dice lei tirando su col naso mentre mi guarda con occhi speranzosi. Ormai piango anch’io. A quel punto succede qualcosa di inaspettato. Charlie abbraccia entrambi chiudendoci nelle sue forti braccia e sussurra che “ si, ora siamo felici “ prima di baciare il capo della moglie e scoccarmi un occhiata piena di rammarico.

Quando Leah si allontana per sciacquarsi il viso raggiungo mio padre che è assorto da qualche minuto davanti alle grandi finestre di questo appartamento, sembra che guardi il panorama, ma so che è immerso nei ricordi. Lo so perché è quello che è successo a me da quando ho rivisto mia madre ieri sera.

Si riscuote quando gli sono accanto e mi posa una mano sulla spalla.

<< Mi spiace ragazzo >> dice appena, e so quanto gli costa, << avrei quasi preferito che continuassi ad odiare me, piuttosto che vederti ferito dalla realtà su tua madre. >> aggiunge subito dopo.

<< Reneè >> correggo anche lui come ho fatto con Bella. E anche lui inarca il sopracciglio non capendo la mia precisazione e così glielo spiego.

<< Leah è mia madre, quella donna è solo Reneè >> dico, forse in tono più duro di quello che vorrei. Ma lui capisce e mi stringe una spalla.

<< Oh Edward >> sento Leah mormorare alle mie spalle e mentre mi volto vedo Leah che piange nuovamente e che mi corre incontro sorridendo mesto ricambio l’abbraccio, sotto lo sguardo lucido di mio padre.

<< Ti voglio bene mamma >> sussurro al orecchio di Leah, prima di alzare gli occhi verso mio padre e ripetere a voce più alta << Vi voglio bene >>.

Ora piangiamo tutti, perfino Charlie che però fa di tutto per non farcelo capire.

È stata dura, un prova difficile da superare per tutti noi. Reneè era ed è un ombra che ha sempre gravato sulla nostra famiglia. Ora forse quell’ombra è un po’ sbiadita, non sono così stupido da non capire che accettando che lei mi paghi gli studi ho automaticamente accettato che lei in qualche modo faccia parte della mia vita. Non so cosa chiederà in cambio, non ne ha fatto parola, ma qualcosa pretenderà. Non la ritengo certo il genere di donna che fa le cose per altruismo. Però quell’ombra ora è meno opprimente, sono certo che non incrinerà più i rapporti con la mia famiglia. La consapevolezza di chi sia in realtà mia madre mi ha portato a capire meglio mio padre e ad apprezzare ancora di più Leah.

In fondo anche dalle brutte esperienze può nascere qualcosa di buono.

Io ho seppellito il ricordo distorto che avevo di mia madre, ho conosciuto Reneè per quella che è e posso finalmente aprire il mio cuore alla mia vera mamma, Leah.

My space:
Eccoci alla fine anche di questo capitolo.  Che ne dite? Sono stata troppo cattiva dipingendo Reneè come una arrivista, ma le brutte persone esistono perché far finta che non ci siano? Ed ce l'ha una mamma, anche se non è quella biologica. Penso di averlo detto tante volte e lo ribadisco ancora non è partorendo un figlio che si diventa madri, o almeno non solo con quello. Io conosco tante mamme in affido, tante mamme adottive che sono per certi versi più mamme di tante altre. Lo sono perché lo hanno voluto e inseguito quel figlio con tutte loro stesse e lo amano o li amano di un amore totale. Un amore sconfinato.  

Fatemi sapere il vostro parere ci tengo un sacco.

NE APPROFITTO QUI PER RINGRAZIARVI!!! PER MERITO VOSTRO QUESTA è UNA DELLE STORIE PIù POPOLARI!
MI INCHINO A VOI !!!!
Vi ricordo il blog: http://acasadilisa.blogspot.com/

Rispostine:


  JessikinaCullen  [Contatta]
Tesorino mio, come vedi ci metto sempre una vita =(  Scusa!!! Ma veramente faccio fatica a ritagliarmi un po' di tempo e concentrazione per scrivere, poi come dicevamo su fb ho la mente altrove *_* Passando a Reneè si ribadisco è una brutta persona, ma sai quante ce ne sono a sto mondo? Poi come si capisce infondo al capito anche Ed capisce che la famiglia lui ce l'ha, così come la mamma, non gli serve Reneè o meglio gli servono i suoi soldi per non fare ammazzare di lavoro Charlie e Leah per pagargli la retta. Infondo si adegua e prende da Reneè quello che lei può offrigli. Le famiglie Swan e Cullen passeranno il natale con la Nonna a N.Y. è per quello che arrivano tutti. Non so se lo farò il capitolo sul natale, all'inizio mi sembrava una buona idea ma ora come ora mi sembra di  andare troppo sullo smieloso. Consigli?
Per il futuro come hai letto lo sogna anche Ed, anzi per un attimo gli sembra di viverlo proprio ^^
Un bacio e grazie come sempre del sostegno. 
  chi61  [Contatta]
Ciao! Reneè è quella che è, questo in sostanza il frutto delle riflessioni di Edward. Lei ha una morale tutta sua e delle priorità che non tutti approviamo, ma è fatta così. Edward lo ha capito e così  ha deciso di prendere da lei ciò che può offrire cioè i soldi, questo il significato della frase sul futuro, in questo modo non graverà sulla sua famiglia, quella vera, quella capace di dargli appoggio e amore, ma purtroppo non i soldi della retta per una prestigiosa scuola a N.Y.  quindi nessun problema con Bella, anzi.
Concordo con te quando dici che Edward è perfino più maturo di Reneè, infatti nella mia piccola mente bacata lo schiaffo è partito da una Reneè che messa davanti alle sue colpe non sa come o cosa ribattere, quindi attacca perché si sente in trappola. Forse sono troppo contorta, ma io l'ho pensata così ^^
Bacioni
  IsaMarie  [Contatta]
Ciao cara, lo scorso capitolo vi ha scioccate un po' tutte e so che vi aspettate delle scuse da Reneè, ma penso che se si è comportata in quel modo in tutti quegli anni ci fosse poco da aspettarsi. Lei se ne è andata, ha come si suol dire voltato pagina, segno evidente che l'unica cosa importante per lei sia se stessa e i suoi bisogni. Lo schiaffo che le ho fatto dare e me ne assumo la colpa ha una spiegazione a mio avviso semplice: questa donna non sa affrontare i propri errori e messa davanti ad essi non sa difendersi perché non ha scuse, così attacca. Forse è un ragionamento un po' contorto, ma che ci posso fare ho la mente bacata ^^  Per quanto riguarda Leah e la famiglia Swan credo tu abbia apprezzato il momento di commozione e di unità finale. O almeno ci spero. Un bacione 
  linda88  [Contatta]
Tesoro, amore mio, ti avverto che mi sono salvata il tuo indirizzo di posta elettronica, così ti infastidisco quando ho le crisi esistenziale, contenta !?!? Anzi ne approfitto anche qui per ringraziarti che non ti dimentichi di me, anzi di noi. tvb!!!  Allora cosa ne dici? Ti piace questo momento tutto Swan? Visto Charlie che cambiamento che ha fatto dai primi capitoli, in pratica sono cresciuti tutti non solo Ed e Bella. Per quanto riguarda Reneè alla fine anche Ed si è fatto una ragione, ha preso quello che lei poteva offrigli e che poteva permettergli di pesare meno sulla sua famiglia. Insomma ha capito che da lei non avrà mai affetto o amore, ma almeno potrà sgravare Charlie di una retta che non può permettersi di pagare.  Purtroppo Ed e Bella non possono stare insieme, vedi ordini di nonna Cullen, ma si sono ritagliati almeno qualche ora tutta per loro. Ti confesso che la parte che mi piace di più di questo capitolo è quando vanno ad accogliere gli Swan sulla porta, come se fosse già casa loro. Lo trovo molto molto romantico, tu che dici?
Grazie del sostegno e del affetto che mi dimostri sempre. Un bacione Enormeeeeeeee Lisa e una anche da Cicio!
  Luna Renesmee Lilian Cullen  [Contatta]
Ciao cara, si direi che siamo nella fase più intensa di tutta la storia. Reneè come dico nel capitolo era un ombra nella vita di Edward, ma ora è almeno un po' più piccola. Come ho scritto negli scorsi capitoli quando si va a caccia della verità non si sa cosa si incontra, ma una volta trovata ci si deve imparare a convivere. Secondo me Ed lo fa. Ha capito che Reneè non sarà mai una madre amorosa o premurosa, anzi meglio non sarà mai una madre, ma lui per quello ha Leah, che sa ricoprire il ruolo alla perfezione. Forse doveva accadere una cosa del genere per aprire gli occhi a Ed e permettergli di apprezzare davvero la sua famiglia. Un bacione Lisa 
  LadySile  [Contatta]
Ciao! Capito cosa intendeva per qualcosa sul futuro? Edward ha preso da Reneè ciò che lei è in grado di offrire, cioè l'aiuto economico che metterebbe in crisi gli Swan. Ed è maturato tanto dal inizio della storia, e anche questo incontro gli è servito per andare avanti e fare i conti con il suo passato. Come hai letto i nostri due si sono ritagliati qualche ora di coccole! Per il titolo dello scorso capitolo  lo ammetto era un po' fumoso, però si, si riferiva a Reneè. Ricordiamoci, come ho ribadito anche in questo capitolo, che Edward ha passato l'infanzia ad idealizzare la mamma e demonizzare il padre. Quando si trova davanti alla realtà non sapeva più chi fosse la donna che gli stava davanti. Un bacione Lisa
  LazioNelCuore 1711  [Contatta]
Ciao! Più che un figlio, lo definirei un piccolo diavolo che passa le giornate a far danni, ma sono punti di vista ^^ Ha 5 anni a dicembre, si chiama Fabio, ma per tutti è "Il Cicio". Purtroppo è ancora piccolo per tifare, anche perché se deve scegliere uno sport di sicuro sceglierebbe la pallavolo e non il calcio!!! Un bacione Lisa

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: L'Antidoto     'Rincontrarsi'

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

   
 
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