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Autore: hellomelancholy    26/10/2010    0 recensioni
Hayley Williams è la cantante di una band. Hayley è la Dea rosso fuoco dei Paramore. La sua vita e scandita da spettacoli, viaggi, città e persone nuove, ma qualcosa non cambia mai; i ragazzi della band sono i suoi migliori amici, la sua famiglia e più di tutti le stanno vicino. Ma cosa succede quando all'interno della band, tra due persone comincia a crearsi un forte legame? Cosa succede quando, i sentimenti rischiano di rovinare ciò che si è faticosamente costruito? Hayley non lo sa. L'unica cosa che vuole fare è scoprirlo, continuando ad alimentare le fiamme che la circondano.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi allontanai dalla sua macchina velocemente, raggiungendo la porta di casa a grandi passi, sotto la nevicata che aumentava la sua intensità. Sentii lo sportello della macchina aprirsi e chiudersi con un colpo secco e sperai all'istante, di riuscire a lasciarmi dietro dei fossati, per farlo precipitare dentro. Se c'era una cosa che lui non sapeva ancora, era che, nonostante tutto quell'amore, non potevo continuare a essere l'amante invisibile della sua vita. Io non stavo dietro le quinte di un amore. Mi sentivo confusa, e innamorata, probabilmente, ma quella situazione non poteva continuare ad andare avanti per tutta la vita. Tirai fuori dalla tasca le chiavi di casa, le girai nella serratura entrando dentro, desiderosa di restare da sola. Stranamente casa mia era vuota e buia. Mi aspettavo come minimo di trovare i miei familiari che già cenavano. Ma la luce dell'ingresso era spenta, come del resto quella della cucina e quella del salotto. Rimasi di stucco, ancora ferma all'entrata. La porta dietro di me, che avevo leggermente socchiuso, si stava aprendo lentamente. Mi voltai a guardare, ancora confusa sul perché i miei genitori, le mie sorelle e il resto dei miei parenti non fossero lì a festeggiare l'arrivo del Natale.

Vai via!” urlai, con tutto il coraggio e il fiato che riuscii a trovare nel mio corpo. Se c'era una cosa che dovevo fare, per non continuare a soffrire per una storia d'amore fantasma, era cominciare a tagliare i rapporti.

Hayley, aspetta” rispose Josh a bassa voce, per niente preoccupato o intimorito dalle mie urla. Cercai di chiudere la porta, ma lui era per metà già dentro casa, pertanto, con la mia piccola e fragile stazza non sarei mai riuscita a sbatterlo fuori. Entrai in casa, lasciandolo sull'uscio, senza degnarmi di accendere alcuna luce. Salii lungo le scale sino ad arrivare alla mia camera, dove mi nascosi, nello spazio tra il letto e l'armadio, sul tappeto. Lacrime calde iniziarono a cadere dai miei occhi. Volevo essere decisa, ma riuscivo solo a essere fragile. Quando riaprii gli occhi, tra i singhiozzi lui era davanti a me, inginocchiato sul tappeto. Si accomodò sul mio letto e mi tese una mano per raggiungerlo. Esitai, ma poi mi sedetti sul letto senza il suo aiuto.

Perché?” chiese “Perché tutto questo, Hayley? Che succede?” Non ebbi il coraggio di rispondere, non subito almeno.

E' così ovvio. Così ovvio che neanche riesci a rendertene conto” Mi limitai a rispondere.

Rendermi conto di cosa?” chiese, stupito. Mi asciugai gli occhi e mi misi forza davanti al suo non capire cosa stava succedendo davanti ai nostri occhi.

Mi tratti come se fossi una bambola. Un giocattolo segreto da mettere via davanti agli occhi altrui. Chissà perché, dobbiamo nasconderci dal mondo” mi bloccai, in cerca di altre parole con cui attaccarlo. Ma improvvisamente non ne trovai altre. Davanti a lui, ogni mia difesa si abbassava e le mie parole diventavano troppo dolci, mentre i propositi coraggiosi andavano a farsi benedire.

Stai zitta” mi sentii per un attimo ferita, dalla sua risposta. Come se non gli importasse niente, come se per uno strano motivo volesse veramente tenerci nascosti al mondo. Posò una delle sue mani sul mio viso. In quella frazione di secondo che mi separava da lui, contemplai il silenzio della stanza e della casa in generale. Poi mi lasciai andare. Quel contatto fisico, era tutto ciò che potessi desiderare in quella fredda nottata invernale.

 

Il risveglio del venticinque Dicembre non fu tragico. Fu stranamente tranquillo, dopo tanto tempo. La mia mente era ghiacciata come sepolta e addormentata da un bel pezzo nella neve. Distinsi a tratti la stanza in cui mi trovavo, con i muri a strisce bianche e rosa, l'armadio bianco, e il resto del mobilio, che poteva essere adatto solo a una ragazza. Poi cominciai a distinguere anche i poster appesi ai muri, e la mia camera prese ad avere la sua solita familiarità. Richiusi gli occhi, felice che la luce del giorno non potesse entrare dalle finestre, semplicemente perché quel giorno, non c'era luce. Solo nuvoloni e un sole nascosto dietro essi. Neve che scendeva già dal cielo, posandosi sul davanzale della finestra, delicata. Bloccai il flusso dei miei pensieri, tastando i miei fianchi nudi sotto la coperta, beandomi delle calde coperte sopra me. Allungai una mano nel letto, sino a scontrarmi contro un altro corpo nudo e caldo. Pelle liscia e immersa nel torpore del sonno. L'accarezzai, lievemente. Evitai di far tornare alla mente come ero arrivata sin lì, in quel letto con lui. Tuttavia, mi fu impossibile tenere del tutto alla larga i pensieri e fui costretta a ricordare.

Lui, dormiva beatamente sotto le mie coperte, respirando tranquillamente. Forse sognava.

Io, sperai invece di non sentirmi in colpa, almeno non quel giorno, non troppo presto.

  
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