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Autore: Clou Jeevas    26/10/2010    4 recensioni
« Giappone ci ha invitato nella sua isola privata per passare Halloween tutti insieme!»
trillò l'albino eccitato - festa = alcool-
« non possiamo rifiutare West!» continuò saltellando per la casa[...]
« La strega del bosco, Beatrice, che vive su questa isola» spiegò
« la notte di Halloween viene in questa villa per risorgere»
« ...... PFHAHAHAHAH» Gilbert non riuscì a trattenere una sonora
risata spastica che gli uscì dalla bocca come una forza interna,più grande di lui.
Genere: Erotico, Horror, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una calma mattinata di Ottobre.
Quelle tipiche giornate uggiose, senza nulla da fare, nelle quali il tempo non sembrava passare proprio mai.
E anche quel giorno Germania si stava annoiando terribilmente. La guerra era finita ormai da un pezzo, e la routine quotidiana - in compagnia di quel rompicoglioni di suo fratello - gli stava lentamente risucchiando le energie e la pazienza ( colpa di Gilbert.) Così, si era dedicato alla lettura di un difficile testo di uno scrittore tedesco -dal nome a noi impronunciabile-, per passare il tempo, ma ovviamente non poteva stare concentrato per più di due minuti sulla lettura prima che Prussia ne combinasse una delle sue.
« West! West! » pigolò l'albino entrando di corsa in casa per disintegrare i nervi di Germania, concentrato sulla sua preziosa lettura, e farlo sbraitare. « Che diamine hai combinato questa volta?... Tsk, non tirerò fuori più un soldo per i danni che procuri alla comunità, individuo deviato» spiegò il biondo con tono autoritario alzandosi in piedi e raggiungendo il fratello con sguardo furioso. Prussia scosse la testa, sventolando sotto il naso di Germania una busta : si trattava di un invito.
« Giappone ci ha invitato nella sua isola privata per passare Halloween tutti insieme!» trillò l'albino eccitato - era da troppo tempo che non si ubriacava ad una festa insieme ai suoi amichetti- « non possiamo rifiutare West!» continuò saltellando per la casa. Il biondo sospirò profondamente, - ci mancava solamente o una festa con tutte le nazioni per fargli perdere totalmente la pazienza -, e non gli andava proprio di spostarsi.
Tuttavia, trovava scortese rifiutare un invito da Giappone, suo ex- alleato, e alla fine fu costretto a malincuore ad accettare l'invito.
« Come si chiama questa isola?»
« Rokkenjima »


.

Rokkenjima

I due giunsero sull'isola due giorni dopo, come stabilito dall'itinerario rigoroso di Luwig. (naturalmente il viaggio in aereo fu gentilmente o offerto da Germania stesso per entrambi.)
Apparentemente sull'isola erano presenti solo poche nazioni, tra cui, tanto per iniziare bene il soggiorno, Austria e Ungheria.
I due piccioncini, da poco tornati pseudo-uniti, si erano portati dietro la loro figlioletta
 adorata rompicoglioni Maria. 
Un' esserino di 1.30 cm con un' odiosa coroncina in testa, dalla voce squillante e insopportabile, e con uno strano senso di intendere e di volere. Insomma, una pseudo pazza padellara in miniatura ( tutta sua madre). 
« Nii-sama » pronunciò Germania notando i pensieri del fratello dallo sguardo, « La potresti smettere? E' solo una bambina» aggiunse ancora il biondo sospirando e iniziando a trasportare i bagagli all'interno della villa. Gilbert storse in naso, aguzzando la vista, quella famigliola di sfigatelli non gli piaceva per niente.
Anche Ungheria si mise a guardare Prussia in quel momento.
I due si scambiarono uno strano sguardo di sfida,come se entrambi sapessero che l'uno avrebbe dato fastidio all'altro durante il soggiorno sull'isola, che novità!. Sopraggiunse poi il"paparino" Austria, che baciò dolcemente la ragazza sul capo, mentre reggeva su un braccio Maria.
Guarda come fa il figo Austria-culo.
« Uh, Uhhhhhh A Maria piace questa isola!» pigolò la bambinetta stringendo tra le mani un lecca lecca a forza di zucca di Halloween.
« Viziatella» mormorò tra sè e sè l'albino raggiungendo poi il biondo mentre Ungheria sorrise leggermente, ridacchiando e sussurrando qualcosa sotto voce.
« Uh, Uhhhhhh Maria non vede l'ora di vedere la strega!» disse improvvisamente la ragazzina sorprendendo sia il padre che la madre. Ungheria increspò le labbra, infastidita.
« Ti avevo detto di non dire più nulla sulla strega!»le sbraitò in un modo a dir poco violento la mora afferrandola per la mano e trascinandola via.
Ludwig rimase a fissarli da lontano, sconcertato dal comportamento dell'ungherese. Scosse poi le spalle, infondo non erano mica affari suoi, e neanche non gli doveva interessare il modo in cui Elizabeta educava la figlia.
« Oh, mangiapatate, ci sei anche tu! » trillò dal fondo scale Francia mentre tentava di trascinare le proprie valigie al piano superiore -senza riuscita-.
« Ci mancava solo il crucco!» aggiunse Inghilterra, « Germania è quì?» domandò un'altra voce - quella di Spagna-con un tono ebete.
« Oui» riconfermò Francis, riuscendo a trasportare per pure caso una borsa in cima alla gradinata,
« oltre a Mr.Awesome abbiamo pure il fratellino minore» aggiunse ridacchiando.

Ludwig scosse la testa, cercando di controllare la sua irrefrenabile voglia di picchiare a sangue quella combriccola,
ma sopratutto di tentare di non scappare seduta stante dall'isola a causa della sistemazioni delle stanze.
Infatti, le camere della villa potevano contenere minimo quattro persone alla volta, e questo significava finire in stanza con uno come
Francia, Spagna, Inghilterra, Russia -arrivato da poco insieme alla sua combriccola di sovietici-,o ancora peggio Italia (traumi da WW2) .

Di condividere la stanza con il fratello ormai si era abituato ,-in un certo senso-, ma Ludwig preferiva mantenere sempre una soglia di discrezione con le persone "estranee", e pensare di condividere la stanza con uno come Francia
...
bhe.
Se dormi una notte con Francis, quella notte condividerai tutto con lui.

La sorte era stata crudele con Ludwig.
Esattamente come si aspettava, o meglio dire temeva, finì in compagnia di Francia, Spagna, e Prussia.
Perfekt.
Il vecchio trio di amici riunito nella stessa stanza, insieme a Germania.
« Gott,ma perchè?» si domandava il biondo mentre sistemava le proprie cose nell'armadio con un ordine impeccabile.
Rinunciò definitivamente all'idea di leggere prima di addormentarsi, forse non sarebbe neanche riuscito a dormire, per paura di subire strani agguati da parte di quei tre.
Figuriamoci poi se ubriachi.
Mein Gott.
Non sarebbe uscito vivo da quell'isola
 maledetta.




_____________



« Mamma la mia rosa!»
« Maria, sta per piovere, non uscire!» le ordinò Ungheria osservando il cielo nuvoloso e grigio all'esterno.
Presto sarebbe sopraggiunta sicuramente una forte tempesta.

« Mamma la mia rosa in giardino! Devo proteggerla dalla pioggia!» si lagnò ancora la piccolina tentando di aprire la porta che dava sul giardino esterno.
Pessima mossa: la mora si arrabbiò ancora di più, schiaffeggiando la piccola violentemente e sbraitandole contro davanti alle altre nazioni, che erano scese in salotto per prendere l'aperitivo prima della cena.

Austria tremò alla visione di tanta violenza, non era abituato a vedere la moglie picchiare la figlia in questo modo, ma non intervenne per vergogna.
Prussia mormorò qualcosa tra i denti, girando tra le dita il proprio bicchiere, mentre teneva d'occhio Italia.
Feliciano si era avvicinato ancora a Germania, iniziando a parlare del più e del meno, e aveva finito per appiccicarsi al biondo come le api con il miele.
« Bhuu Bhuuu mamma perchè?!» scoppiò Maria, mettendosi a piangere e urlando sempre di più, facendo ulteriormente inferocire l'Ungherese. Spagna e Francia furono costretti ad intervenire per fermare un'altro ceffone diretto al viso della piccola da parte della madre, che rimase immobile, ancora irritata.
« Ora la strega non mi porterà più i dolcetti per Halloween!» spolmonò la bambinetta in preda alla più totale disperazione « Beatrice mi punirà!» aggiunse in un singhiozzo.
« Beatrice?» bisbigliò il tedesco, non capendo nulla.
La piccola si voltò verso Ludwig, con uno strano sorrisetto sulle labbra, quasi diabolico, e totalmente sproporzionato per il suo visettino dolce
« La strega del bosco, Beatrice, che vive su questa isola» spiegò« la notte di Halloween viene in questa villa per risorgere»
« ...... PFHAHAHAHAH» Gilbert non riuscì a trattenere una sonora risata spastica che gli uscì dalla bocca come una forza interna,più grande di lui.
« Che assurdità! » gridò in preda alla sua risatina « Beatirce, la strega del bosco! Si AHAHAH quanta fantasia!»
« Beatrice ESISTE!» urlò Maria arrabbiandosi « lei è già qui!»
« E dove sarebbe?» la sfidò l'albino
La bambina indicò un quadro sulla parete di dimensioni enormi.
Nella pittura veniva raffigurata una donna.
Non era però una donna qualsiasi: infatti, sembrava appartenere ad un epoca passata, a giudicare dai vistosi vestiti che possedeva, ma sopratutto era bellissima.
Portava dei capelli biondi come l'oro raffinato raccolti in una pettinatura elaborata, i suoi occhi erano cristallini come l'acqua del mare del sud, e il suo viso era grazioso ma allo stesso tempo ispirava raffinatezza e altezzosità.

Insomma, altro che strega delle favole.
« Che gnocca » commentò Francis leccandosi le labbra. Valutazione assolutamente normale da parte sua, e l'espressione del suo volto diceva tutto. 
« Fortuna che non esiste » replicò America, arrivato qualche ora prima, tremando leggermente e andando a cingere Inghilterra « io ho paura delle streghe! »
L'inglese sospirò sconfitto, osservando con più attenzione il quadro. In effetti da quando era arrivata, grazie ai suoi mitici poteri paranormali-magici, aveva avvertito qualcosa di strano.
Una presenza strana.
« BEATRICE ESISTE, E DOMANI SERA VERRA' A FARCI VISITA! » spolmonò Maria agitandosi ancora all'affermazione di Alfred e scoppiando un'altra volta a piangere.
« Ma bravo » commentò Spagna andando ad abbracciare la piccola « l'hai fatta piangere ancora! Su piccola, io ti credo »ammise sorridendo ebete,
« Ma che dici bastardo! » sopraggiunse Lovino da dietro « le vecchie con le scope tra le gambe non esistono! »
A quell'affermazione si udì un lampo fortissimo provenire dall'esterno.Le luci della villa svanirono qualche secondo, mandando in totale caos i presenti, ma facendo ridere di goia la piccola.
« Beatrice,Beatrice! » cinguettò contenta « Beatrice è venuta a trovarmi! »
Poi calò il silenzio.

Una risata agghiacciante trafisse l'aria della sala.
   
 
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