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Autore: Anna Mellory    11/11/2005    0 recensioni
Quali sono gli effetti collaterali che si hanno quando più persone ne amano una sola?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si lasciò scivolare lentamente sul letto

Si lasciò scivolare lentamente sul letto.Era stata una giornata stressante e faticosa ma era contento.Non solo si era qualificato per i mondiali di beyblade, ma aveva anche ritrovato suo fratello.

Itoshi... il suo adorato fratello maggiore, che anni e anni prima si era allontanato da lui per seguire il loro padre.Ed ora era tornato solo per lui!Sarebbe diventato l'allenatore dei BladeBreakers e questo significava passare tantissimo tempo assieme a lui, vincere grazie a lui e sopratutto per lui.

Era contentissimo anche per il professor Kappa e per Daichi, nessuno più di loro meritava quel posto in squadra.Stava quasi, quasi toccando il cielo con un dito.

Kei...che diavolo gli era successo durante l'incontro con Daichi,aveva quasi rischiato di perdere.

                                                           * * *

"C'è qualcosa che non mi convince in questa finale,Kei non riesce a rispondere agli attacchi di Daichi oppure si rifiuta di farlo?"

"Che cosa stai insinuando professore'"

"Ho avuto anch'io la stessa impressione.E' come se Kei avesse perso la voglia di vincere e avesse assunto un atteggiamento indifferente rispetto al risultato dell'incontro."

                                                            * * *

Che il prof e Hilary avessero ragione? Ma per quale motivo Kei avrebbe dovuto comportarsi in quel modo?

E se...

-Takao, c'è un tuo amico.Lo faccio salire in camera tua?-urlò suo nonno dal piano di sotto.

Il giovane rispose sì immediatamente,pentendosene subito dopo.E se non fosse stato un suo amico?

Gli era già capitato che fan sfegatati gli piombassero in camera, urlando la propria adorazione nei suoi confronti e facendo le cose più disparate e folli.Il nonno era diventato più cauto ma comunque era sempre meglio non abbassare la guardia. Tuttavia preferì aver chiesto prima il nome dello sconosciuto visitatore invece di rispondere affermativamente come un idiota.

Fortuna che lo sgabuzzino si trovava tra camera sua e il corridoio, e quindi, per difendersi, prese uno degli scoponi più grandi e più sporchi in modo da tramortire e uccidere con la polvere e la sporcizia il "visitatore mascherato"(?!), come già lo aveva denominato.

Si acquattò di fianco alla porta e aspettò.Sentì i passi del tipo salire le scale e poi percorrere l'intero corridoio, fino alla sua stanza.Qui bussò senza però presentarsi.

-Avanti-disse Takao deciso( in realtà aveva i nervi a fior di pelle).

La porta si aprì lentamente.Sfortunatamente il giovane Takao non era mai stato molto abile nei movimenti, ne era dotato di gran memoria. Infatti invece di ricordarsi e di prestare attenzione al tappeto che lo separava dalla superficie dura del parquet, scivolò miseramente e finì in braccio allo sconosciuto.Che non si rivelò tanto sconosciuto.

Infatti prima che lo scopone cadesse sulle loro teste, ricoprendoli interamente di polvere, Takao realizzò che sotto di lui c'era il suo partner ufficiale per  i mondiali di bey.

-Ah, ciao Kei...-

 

* * *

 

-Ouch, Kei fai un più piano-

Il russo lo guardò negli occhi per un attimo, poi stampò "gentilmente" sul bernoccolo di Takao un cerotto.

-Cavoli Kei ti ho detto di fare piano-protesto il ragazzo, massaggiandosi la testa dolorante.

-Di certo non sarà una roba del genere a rovinarti- disse Hiwatari riponendo cerotti e il resto dentro la cassetta medica.

Il Dragonblader lo guardò accigliato, prima di alzarsi dal letto e stiracchiarsi.

-Certo che quello scopone ne ha fatta di polvere, guarda abbiamo passato la polvere per mezz'ora e qui ce n'è ancora- disse guardando criticamente la polvere che aveva raccolto dal comodino col dito.

Hiwatari si strofinò le mani e lo guardò scettico:-Forse quella è la segatura, che tu costantemente perdi dalla testa-

L'altro giovane lo guardò iroso, per poi decidere di lasciare perdere.

-A proposito, come mai sei venuto qui da me?Le volte che vieni a casa mia spontaneamente le conto sulle dita-chiese volutamente scontroso.

-Il prof Kappa mi ha detto di darti questo-rispose estraendo un cd dal taschino dei jeans.

-E tu me l'hai portato? Scusa, ma di solito i suoi appunti il prof me li porta lui di persona,tanto è orgoglioso di presentarmeli con mille samelecchi-

-Lo so anch'io,ma tuo fratello lo ha preso sotto la sua ala protettrice e lo sta già allenando con Daichi-.

-Di già?-chiese Takao, sedendosi sul letto incredulo- ma non sono stanchi?-

Il russo allargò le braccia chiudendo gli occhi,e l'altro lasciò perdere.Si concentrò su altro.

Ad esempio si accorse che Kei non portava i suoi soliti vestiti, bensì un paio di semplici jeans e una camicia bianca a maniche corte.

-Come mai stasera non sei vestito come al solito?-

Hiwatari lo guardò stranamente, poi sembrò capire:-Ho deciso di portare questi perchè sono più comodo e di lasciare gli altri solo per le sfide e le occasioni importanti-

-Stai molto bene-disse Takao, vergognandosi subito dopo.

"Dannazione, stupido di un Takao, non ci ricascare".

Maledicendosi ancora alzò lo sguardo: Kei sembrava non averlo sentito e guardava fuori dalla finestra il tramonto.L'altro giovane deglutì: era innamorato del russo da molto tempo ma tutte le volte si sorprendeva di fronte alla bellezza che questi irradiava.Anche quando erano caduti,aveva sentito i loro corpi uniti, anche se per solo un secondo, e questo lo aveva fatto impazzire.Ogni contatto tra di loro era una pura scossa elettrica che lo percorreva da capo a piedi.

Piuttosto, la caduta era stata molto dura: possibile che lui non si fosse fatto niente?

Si alzò in piedi e si avvicinò a Kei.Quest'ultimo lo sentì avvicinarsi e si volse a guardarlo con quel suo solito sguardo indecifrabile.

-Emhh...ti volevo chiedere se prima,quando siamo caduti, non ti fossi fatto nulla-chiese incerto.

Kei lo guardò a lungo per poi rivolgersi nuovamente alla finestra.

-Sì, in effetti ho sbattuto la spalla un poco,ma non è niente di grave-disse, continuando però a evitare di guardarlo in faccia direttamente.

Il Dragonblader sentì la tensione crescere e farsi palpabile; fin da quando si era dichiarato, situazioni del genere quando erano da soli erano all'ordine del giorno, e costantemente Kei scappava con qualsiasi scusa quando ciò accadeva,quasi come non volesse affrontare la situazione che era nata dopo la dichiarazione di Takao.E stavolta,questo,Takao,voleva impedirlo.

-Senti-disse prendendolo per mano-non voglio trattenerti ancora per molto, però lascia che almeno mi scusi: è colpa mia se ti sei fatto male-.

Il russo all'inizio si irriggidì nel sentire la propria mano coperta da quella dell'amico, poi,specchiandosi negli occhi limpidi dell'altro, rispose con un flebile "Va bene" e si lasciò condurre sul letto,dove si sedette.

Takao era completamente galvanizzato e cominciò a tirare fuori dalla cassetta del pronto soccorso la crema che più volte suo nonno e suo fratello gli avevano spalmato sul corpo, tutte le volte che lui cadeva.

Ma una parte più razionale del suo essere gli intimò di calmarsi: sbirciando con la coda dell'occhio il ragazzo che era seduto sul letto,constatò che, anche se non lo dava a vedere, Kei era spaventato.

Probabilmente,conoscendo i suoi sentimenti, stava pensando che da un momento all'altro lui avrebbe potuto violentarlo.

"Dio, come vorrei" pensò maniacamente il blader.

-Perchè ridi come un idiota?-chiese Hiwatari corrucciato.

-Niente, niente-disse l'altro,sedendosi di fianco a lui.

-Allora,dov'è che ti fa male?-chiese allegramente.

Il cuore gli saltò in gola quando vide l'altro indicargli una parte tra il collo e la spalla.

"Proprio nel mezzo!!!Così sarà costretto a togliersi la camicia per forza.Finalmente facciamo passi avanti".

-Ehm Kei dovresti toglierti la camicia, altrimenti non riesco ad aiutarti-.

Con suo grande stupore ( e sotto sotto,tenerezza), Takao vide per la prima volta il russo arrossire.Tuttavia questi fece come l'altro gli aveva chiesto, deponendo l'indumento sul cuscino e chiudendo gli occhi,cercando di calmarsi.

Il Dragonblader aveva le mani che gli tremavano per l'eccitazione quando si appoggiarono sulla pelle del giovane compagno,che immediatamente sentì un brivido su tutto il corpo.Non lasciandosi scoraggiare, l'improvvisato massaggiatore cominciò a tastare il punto dolorante e a muovere le mani in circoli. L'agitazione dell'altro diminuì.

-Sei bravo a fare i massaggi- disse Hiwatari,sentendo che anche l'articolazione della sua spalla si stava rilassando.

Takao ridacchiò:- Da piccolo mio fratello mi faceva spesso dei massaggi del genere,dato che ogni giorno mi facevo male da qualche parte. Con il tempo ho imparato anche io,soprattutto grazie all'aiuto del nonno-

-Ti è mancato tuo fratello?-

-Sì,tantissimo e sono contento che sia tornato e che ci faccia da allenatore,potrò recuperare il tempo perduto-

L'altro giovane sospirò:-Beh,almeno da adesso in poi io e il professor Kappa potremo andare in vacanza,finalmente ci sarà qualcun'altro a tenerti a bada- disse guardandolo di traverso, con un sorrisetto divertito stampato sulle labbra.

-Tu non mi hai curato-disse imbronciato Takao- te ne sei sempre stato in un angolo a guardare il vuoto-.

Kei,invece di sorridere, gemette di dolore: inavvertitamente il Dragonblader gli aveva stretto la spalla,causandogli uno spasmo doloroso.

-Oddio,scusa che ho fatto, senti molto male? Vuoi che chiami qualcuno?-chiese agitatissimo avvicinandosi e facendo scivolare la mano dalla spalla al fianco.

-No, è tutto a posto, sono abituato ai tuoi casini- disse il russo,alzando il viso e trovandosi a pochi centimetri da quello di Takao.

Il tempo si fermò in quel momento esatto.

I cuori di entrambi i giovani palpitavano come impazziti.

"Oddio non così vicino,non così vicino.Non sono in grado di trattenermi se tu mi stai così vicino"pensava Takao.

Il giovane Hiwatari,d'altro canto, non riusciva a ragionare: non era mai stato così vicino al compagno,sopratutto dopo la sua dichiarazione.Aveva paura,  non del ragazzo di fronte a lui, ma di se stesso.

"Non so cosa fare"pensò mentre si soffermava a guardare le labbra di Takao,trovandole stranamente attraenti ed invitanti.Rabbrividì e, chiudendo gli occhi, si passò più volte la lingua sulle labbra secche.

L'altro giovane lo guardò ipnotizzato e solo dopo si accorse del calore,fortemente sensuale, che emanava il petto nudo del russo.

-Dio, ti prego, allontanati, o la mia resistenza andrà a quel paese-disse sussurando il Dragonblader.

Eppure il suo corpo non faceva nulla per aiutarlo,anzi: un braccio lentamente si era alzato dalla superficie del letto, e, quasi come se fosse dotato di vita propria, era passato dietro la schiena del russo, abbracciandolo poi per la vita.Entrambi i ragazzi fremettero.

Dopo aver socchiuso gli occhi per quella sensazione che lo aveva sconvolto interiormente,Kei piantò il suo sguardo su quello dell'altro:era sbagliato quello che stavano facendo,allora perchè diavolo non si allontanava?

Takao vide l'incertezza aleggiare negli occhi dell'altro,stava scappando di nuovo.

"No, non voglio che accada di nuovo"

Come se le fosse stato ordinato, l'altro braccio si alzò e andò a posarsi sul capo del giovane russo,avvicinandolo ancora.Poi parlò,disse ciò che pensava,come aveva sempre fatto e cosa che lo aveva reso così speciale agli occhi di Hiwatari.

-Non c'è nulla di cui aver paura,non ti potrei mai fare del male-

Occhi rubini si piantarono nei suoi e il blader seppe che stava per capitolare;guardando poi la situazione in cui erano finiti,sorrise:-Sei in trappola!!!-disse burlonamente.

Kei osservò il volto sorridente di Takao, e si rese conto di ciò che aveva davanti.

Accennò ad un sorrisetto,mentre alzava le braccia e le posava dietro il collo del dragonblader,sempre con lo sguardo fisso sul suo volto.

-...e voglio rimanerci in trappola...-

 

  
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