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Autore: SummerRestlessness    28/10/2010    3 recensioni
È la sera del Ballo del Ceppo ed Hermione si sta preparando al suo ingresso trionfale, sperando di non ruzzolare giù dalle scale...
Dai film aveva imparato anche che, alla fine del suddetto ballo, finivi sempre con la persona giusta per te, che poteva anche non essere (anzi, che spesso non era) il tuo accompagnatore iniziale.
La storia è all'incirca quella che conosciamo (quella del film, però), il finale invece si discosta un po'... un po' tanto!
Riuscirà Hermione a dire a Ron quello che prova?
[Ogni capitolo è di circa 600 parole e ha come titolo un verso della canzone Dear John di Taylor Swift, che per l'occasione (!) nel titolo della fic è diventata Dear Ron.]
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Viktor Krum | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I.     Counting the footsteps, praying the floor won’t fall through...

Hermione Granger oltrepassò l’ingresso della sala grande con circospezione, guardandosi intorno come se da un momento all’altro si aspettasse di veder saltar fuori colui-che-non-deve-essere-nominato in persona. Si ritrovò a pensare, come una stupida, si ammonì poi, che al confronto quello che l’aspettava era decisamente peggiore. Le gambe le tremavano, sentiva un nodo alla gola e lo stomaco  le si contraeva ad ogni respiro. Il vestito rosa che Ginny l’aveva aiutata a scegliere, si rese conto in quel momento, era decisamente troppo leggero per quel periodo dell’anno, troppo scollato per lei che di scollatura ne aveva poca, troppo elegante per…

Respira, si disse. Respira e smettila di pensare. Respira e per una sera cerca di essere meno Hermione e un po’ più simile alle altre ragazze. A quelle che preferiscono un ragazzo ad un libro e che hanno come unica ambizione quella di partecipare ad un ballo e nel caso questa si avverasse, quella di avere un accompagnatore per il suddetto ballo.

E non quella di salvare il mondo.

Guardò in basso e vide i gradini di una scalinata. Perfetto, le venne da pensare: il modo perfetto per entrare in una sala piena di gente, anzi, piena di studenti della tua e di altre tre scuole di magia, è rotolare giù da una rampa di scale, finendo magari col sedere all’insù davanti al tuo accompagnatore. Di classe, davvero.

Zitta, Hermione, smettila. Una gradinata è il modo perfetto per entrare in una sala da ballo, è il modo che usano tutte le regine, le principesse e le aspiranti tali. Perlomeno stando ai film babbani. Hermione si era documentata, come al solito: non le piaceva sentirsi impreparata in generale e in questo frangente le sarebbe piaciuto ancora meno, trattandosi una “materia” per la quale non si sentiva portata.

Avendo però scoperto che i suoi amati libri non erano di grande aiuto per quanto riguardava certi argomenti come i balli, le scale e gli accompagnatori, aveva lasciato perdere ed era passata ai film. Ne aveva visti una dozzina, sopportando in silenzio le prese in giro di Ron e i sorrisetti sotto i baffi di Harry; in silenzio, perché sotto sotto li riteneva giustificati. Comunque, non si era ovviamente arresa, aveva preso i suoi appunti, li aveva letti e riletti e si era finalmente convinta: i balli, che fossero scolastici o diplomatici, portavano sempre almeno tre cose con .

Primo, cambiamenti. Hermione era troppo testarda per ammetterlo anche a se stessa, ma qualche volta aveva desiderato essere diversa da com’era… perlomeno avrebbe reso tutto più facile, pensava.

Secondo, litigi. Quasi sempre qualcuno finiva per prendersi un pugno e molto spesso questo “qualcuno” era l’accompagnatore della ragazza in questione.

Terzo, amore. E a questo Hermione pensava fin troppo, ultimamente; come d’altronde si era ritrovata a pensare fin troppo ad una certa persona.

Dai film aveva imparato anche che, alla fine del suddetto ballo, finivi sempre con la persona giusta per te, che poteva anche non essere (anzi, che spesso non era) il tuo accompagnatore iniziale.

Per questo, rincuorata da questo pensiero, Hermione si era decisa ad accettare l’invito di Viktor Krum al Ballo del Ceppo ed ora si accingeva a fare la sua entrata trionfale su quella maledetta scala, stando bene attenta a non inciampare nel suo vestito (troppo lungo!) con le scarpe (troppo alte!).

Per questo, quando alzò gli occhi, non vide la persona che avrebbe voluto vedere lì, ad aspettarla con la mano tesa in fondo a quella inutile ed interminabile scalinata. E, nonostante vi fosse preparata, non potè costringere la propria mente a non permettere al cuore di fare un piccolo balzo.

 

   
 
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