Tram
Un'altra giornata di lavoro è finita, ma la strada fino a casa è lunga e io sono stanco.
Per fortuna il tram è vuoto e trovo facilmente il posto migliore su cui riposarmi un po'.
Intorno a me c'è poca gente: una ragazza con la testa appoggiata al finestrino, un uomo più avanti e una signora anziana.
A un certo punto la ragazza si allunga e schiaccia il tasto per prenotare la fermata.
Cerca di prendere tutte insieme le cose che ha in terra e sulle ginocchia: lo zaino, un'altra borsa, una cartelletta e il giaccone.
Le cuffie dell'Ipod si staccano.
Impreca.
Non so come riesce a districarsi e si mette in ordine, poi si avvicina a me, alla porta.
La guardo, non ne posso fare a meno.
Lei se ne accorge dopo poco e mi guarda negli occhi, con una profondità che mi sorprende.
Sorride.
A me.
Un perfetto sconosciuto.
Le sorrido di rimando, più per abitudine che altro.
Sono un po' sbalordito e continuo a fissarla.
Il sorriso scompare e la porta si apre.
Esce e io la guardo fermarsi sul marciapiede.
Poi il tram riparte e tutto finisce.
Ma quella ragazza..
Si mi ha lasciato qualcosa dentro oggi.
Grazie, ragazza.